Le recensioni possono cambiare la vita!
Addirittura??? Sì, per me è stato così! Ma tranquilli, non sono in preda ad un delirio di onnipotenza! Ovviamente non mi riferisco alle mie recensioni, ma a quelle che ho letto alcuni anni fa, cercando nel web un rimedio in grado di bloccare un incessante prurito al cuoio capelluto. Prurito che, oltre ad essere il campanello d’allarme di uno squilibrio, mi faceva sembrare un cane rognoso ovunque fossi, per strada o in ufficio.
E’ stato SOLO grazie alla lettura delle esperienze di altre persone che ho iniziato a scoprire il mondo del bio, ed in particolare quello degli oli che mi ha subito affascinata. Non sapevo, infatti, che gli oli puri possiedono un’elevata concentrazione di principi attivi benefici per la pelle. Che possono essere applicati da soli o miscelati ed utilizzati per massaggi, impacchi, maschere e per l’aromaterapia (in cui sono impiegati oli essenziali altamente concentrati, ottenuti da piante).
Devo la mia rinascita all’ingresso di questi prodotti nella mia routine. Pur amando visceralmente i cosmetici pronti all’uso, gli oli conservano un posto speciale sia nel mio cuore che nel mio armadietto; a volte rappresentano il rimedio d’emergenza per eccellenza.
Less is more…
Quando sono stata scelta per una collaborazione con il magico mondo dei prodotti Fitomedical, ho pertanto accettato con enorme entusiasmo, lo stesso con il quale vi racconto la mia esperienza (SPOILER!!).
Fitomedical
In commercio esiste una moltitudine di prodotti, ma bisogna fare attenzione a sceglierne di ottima qualità. La linea di Fitomedical è una tra le più complete nel panorama della cosmesi eco biologica internazionale: i prodotti sono puri al 100%, ottenuti mediante spremitura a freddo (procedimento che offre la massima garanzia di qualità e purezza), biologici e privi di conservanti o di altre sostanze aggiunte, tanto che possono fregiarsi della certificazione AIAB.
Ho ricevuto 5 referenze: oggi, in particolare, mi soffermerò su due, un po’ più di nicchia ma spettacolari per la cura di pelle e capelli!!! Insieme ai prodotti mi sono state fornite dettagliate schede tecniche ed anche una interessantissima guida, che propone ricette semplici e velocissime da realizzare, anche per me che non sono una spignattatrice.
Olio di Tamanu
INCI
CALOPHYLLUM INOPHYLLUM seed oil
L’olio di tamanu, molto diffuso in Polinesia, è uno degli oli biologici più ricercati per le sue innumerevoli proprietà: antibiotiche, antinfiammatorie, lenitive, idratanti ed anti-ossidanti, cosmetiche, ed analgesiche, ampiamente comprovate da studi clinici. E’, dunque, un olio utile per curare varie patologie della pelle, da quelle più comuni a quelle complesse. Gli abitanti delle isole lo applicano su abrasioni, tagli, ferite, ustioni, possiede la capacità di promuovere la formazione di nuovo tessuto, accelerando così la guarigione delle ferite.
Il suo colore è un intenso verde smeraldo, l’odore è simile all’olio di oliva ma più aromatico, direi tra l’erbaceo ed il terroso, sicuramente molto penetrante ed invadente e non svanisce facilmente.
Ispirata dalla bellezza di pelle e capelli delle donne polinesiane ho deciso di destinare l’olio alla cura del corpo, che tendenzialmente trascuro per pigrizia, mancanza di tempo (scusa sempre valida!), ma soprattutto perché soffro tantissimo il freddo e sono alquanto restia ad abbandonare i miei dieci strati di indumenti.
Avendolo ricevuto in primavera inoltrata, ho pensato di poterlo provare sulle smagliature che ho sui fianchi; in verità non sono particolarmente profonde ed evidenti, ma nell’ultimo periodo, a causa di frequenti oscillazioni di peso, hanno subito un leggero incremento.
La cosa importante è tenere sotto controllo le aspettative: sicuramente le donne polinesiane lo usano dalla nascita e devo imprimere a fuoco nella mia mente che non potrei ottenere quella pelle e quei capelli nemmeno vivendo in immersione in un barile d’olio per qualche lustro!
Come lo utilizzo
Almeno 2/3 volte alla settimana effettuo un lungo massaggio sulla pelle umida, dopo la doccia, partendo dalle caviglie. Ne utilizzo poco alla volta, aggiungendo altre gocce man mano che risalgo verso il punto vita, soffermandomi particolarmente sulle zone dove l’inestetismo è più evidente.
Subito dopo l’applicazione provo una piacevole sensazione di rilassatezza, e la morbidezza della pelle dura a lungo; tra l’altro, trovo che la mia pelle risulti molto più idratata anche nei giorni in cui non lo uso. Le smagliature non sono sparite, in compenso sono spariti i dolori alle articolazioni e pure la lombalgia, e ve lo dice un mezzo rottame che fa poca attività fisica e trascorre buona parte della giornata in una zona umida, vicino al mare.
Per me è stato una manna dal cielo, un sollievo incredibile, mi ha aiutato a combattere gli spiacevoli disturbi che si ripresentano puntuali nei mesi più caldi: senso di pesantezza accompagnato da formicolio, crampi, gambe pesanti, caviglie gonfie.
A tal proposito, voglio riproporvi due rimedi efficaci che ho trovato nella guida.
Per i piedi affaticati e gonfi
Un cucchiaio di aloe vera, un cucchiaino di olio di tamanu, 5/6 gocce di olio essenziale di cipresso, 3/4 gocce di olio di geranio – mescolare bene e massaggiare. Sostituendo le gocce di geranio con altrettante di olio essenziale di cedro, si ottiene un preparato utilissimo per combattere stasi venose e varici.
Vogliamo parlare delle scottature?
Sono piuttosto maldestra e distratta, per cui ferro da stiro, pentole bollenti lasciano spesso il segno. Vi assicuro che l’olio è formidabile! Ve lo potrebbe confermare anche una mia amica, alla quale l’ho prestato in estate per lenire una scottatura solare. Il giorno seguente era di nuovo in forma, bruciore ed arrossamento completamente svaniti! Non potete capire la soddisfazione, visto che lei è una “silicon addicted” che fino a quel momento aveva guardato con diffidenza il bio! E dico “aveva” perché poche ore dopo l’ho beccata a googlare “rivenditori Fitomedical”. Come è finita? Che ne ha fatto scorta e so per certo che lo sta usando con soddisfazione dopo la depilazione e per gli impacchi ai capelli, che rende lucidi e morbidissimi! Un uccellino mi ha riferito che sta conducendo per proprio conto ricerche approfondite e pare stia insistendo con il fidanzato affinché lo provi come rimedio contro la psoriasi! (tanto lo so che leggerà e mi riempirà di insulti…ahahahhaa)
Punti a sfavore?
Si, uno! Macchia gli indumenti e le lenzuola…niente che non vada via con un passaggio in lavatrice, ma l’odore impregna i tessuti. Per me non rappresenta un problema, uso vecchi pigiami e biancheria che periodicamente butto via, e chiudo un occhio sull’odore penetrante. Se non tollerate gli odori un po’ opprimenti vi consiglio di desistere, o in alternativa valutare una molletta sul naso!
CONTROINDICAZIONI: in caso di pelle molto sensibile è preferibile non utilizzarlo per periodi molto prolungati. E’ comunque consigliato miscelarlo ad altri oli o burri perché potrebbe causare arrossamenti e sensazione di calore
Olio di Nigella
Anche questo è un olio ricco di acidi grassi essenziali ristrutturanti, estratto dai semi di Nigella Sativa, più nota come cumino nero; è un rimedio rinomato sin dai tempi dell’antico Egitto, attualmente oggetto di numerose ricerche, in particolare in campo medico.
Gli arabi definiscono i semi “benedetti”. Vi elenco alcune delle loro proprietà:
Addolcente, antiacne, antinfiammatorio, antiossidante, arresta la caduta dei capelli, combatte le irritazioni del cuoio capelluto, utile per dermatite, psoriasi ed eczemi
Ho scelto senza esitazioni di utilizzarlo per i capelli, perché in estate sono stata colpita da una copiosa caduta, in netto anticipo sulla stagione autunnale; l’olio rafforza i follicoli capillari ed è utile anche in caso di cuoio capelluto irritato o desquamato.
Come lo utilizzo
Lo applico puro, direttamente sul cuoio capelluto inumidito, massaggiando lentamente con i polpastrelli fino a completo assorbimento; proseguo insistendo sulle punte, tengo in posa minimo mezz’ora sotto una cuffia o un asciugamano caldo (ma se riesco preferisco lasciarla agire per almeno un’ora) e poi procedo con uno shampoo specifico.
Volendo, si può creare una miscela, mescolando parti uguali di nigella e olio di jojoba: oltre a stimolare i bulbi capilliferi, contrastare e rallentare la caduta di capelli e stimolare la crescita dei nuovi, è utilissima in caso di prurito.
Da ripetere almeno una volta alla settimana, i primi risultati saranno visibili dopo pochi trattamenti!
Ma non solo! In caso di mal di testa, basta massaggiare delicatamente le tempie con poche gocce.
Ed ancora: si può massaggiare su tutto il corpo prima della doccia o bagno con acqua calda, per trarre maggior benefici dal cumino. In alternativa si può applicare dopo, a pelle umida, per nutrire la pelle, da solo o in combinazione con altri oli. Penetra perfettamente nella pelle. L’utilizzo regolare favorisce il microcircolo ed aiuta a combattere inestetismi quali la cellulite, questo perché stimola i processi di rigenerazione dei tessuti e il drenaggio delle tossine sottocutanee.
Sinceramente, su questo punto sono piuttosto scettica, l’olio di nigella non sa quanto possa essere fedele la mia cellulite. MALEDETTA!!! Però, tentar non nuoce… mi nigellerò e vi farò sapere…
Per oggi è tutto, vi do appuntamento alla prossima puntata dove vi parlerò di altri tre oli, ma intanto vi consiglio caldamente di seguire la pagina Facebook di Fitomedical, sempre ricca di spunti ed informazioni interessanti
A presto!
ALCUNI ISTANTI DOPO
Visa: E’ FINITA LA RECENSIONE? fiuuuuuu, questa volta l’ho scampata!!! Devo assolutamente ringraziare Fitomedical!!!
Articolo scritto da Amina Shimmer
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Come utilizzare gli oli vegetali Fitomedical per i capelli
Ciao a tutti, avete letto il mio precedente articolo sugli oli vegetali Fitomedical? In questa seconda parte vi parlo di come ho utilizzato gli oli che ho ricevuto.
Faccio una premessa
Gli impacchi che descrivo possono essere fatti con qualsiasi olio vegetale, non tutti gli oli vanno bene per tutti i tipi di capelli. E’ molto soggettivo. Dovete provare per trovare l’olio più adatto a voi.
Personalmente gli impacchi li faccio a capelli umidi, ma alcune volte faccio un massaggio veloce a capelli asciutti e poi lavo subito.
L’olio di ricino lo uso spesso ed essendo denso lo unisco ad altri oli per un bell’impacco rinforzante. Oppure ne metto un po’ sul palmo delle mani, lo scaldo e lo massaggio sulla cute prima dello shampoo. Lo faccio spesso anche con altri oli a cui aggiungo qualche goccia di olio essenziale.
I miei capelli adorano l’olio di Avocado e l’olio di Argan pur essendo lisci, dopo che li uso diventano morbidissimi.
L’olio di Moringa e l’olio di Cocco, invece, per me sono stati una scoperta. L’olio di Cocco devo dosarlo bene come il Ricino per evitare che mi unga troppo i capelli, mentre il Moringa è molto leggero, ma preferisco mischiarlo ad altri oli per via dell’odore che può non piacere.
Ricette di impacchi con oli vegetali
Mi è stata fornita una bella guida con tante ricettine di impacchi per capelli, alcune delle quali le ho viste quest’estate sulla pagina Facebook di Fitomedical.
Le dosi sono molto basse e si riesce a lavarle con uno shampoo delicato. Posso confermare di aver tolto ricino e cocco con un passaggio di shampoo delicato. In caso di dosi maggiori io faccio due passaggi di shampoo e poi balsamo. Qualche tempo fa ho letto che andrebbe fatto un lavaggio con balsamo e successivamente con lo shampoo per evitare che i capelli rimangano unti, non ho ancora provato questo metodo e penso di provarlo presto.
Alla fine faccio sempre l’ultimo risciacquo acido come avevo spiegato qui nel mio primo articolo della rubrica. Ricordo solo di usare un dito di aceto in un litro e mezzo d’acqua oppure limone. Se usate limone sperimentate pian piano: il succo di un solo limone potrebbe bastare, non mettetene troppo e non usate tutti e due insieme, per evitare di trovarvi i capelli troppo stopposi.
Ho preso spunto dalle ricette della guida per alcuni impacchi ed ecco come ho usato e sto usando gli oli vegetali Fitomedical:
Massaggio pre shampoo Olio di Ricino e Olio di Cocco
Come scritto sopra metto sul palmo della mano un paio di goccine d’olio, riscaldo strofinando le mani e poi massaggio tutta la cute, lo faccio sia soltanto che con l’Olio di Ricino, che facendo lo stesso procedimento in successione anche con l’Olio di Cocco.
L’ho fatto anche con Olio di Moringa, Olio di Argan e Olio di Avocado, aggiungendo, poi, qualche goccia di oli essenziali come tea tree, lavanda, rosmarino, pompelmo, bay st thomas. I primi tre sono adatti per forfora e cute grassa, il quarto per prevenire la caduta dei capelli e il quinto per la crescita dei capelli.
Leave in con Olio di Argan
Il leave in serve per proteggere le punte e prevenire le doppie punte ed è semplicemente il passaggio di un po’ d’olio sulle punte a capelli umidi. Infatti va fatto post shampoo, dopo aver lavato i capelli con shampoo e balsamo e dopo il risciacquo acido a capelli tamponati (con un bel asciugamano) ma ancora umidi.
In pratica faccio lo stesso procedimento del massaggio pre shampoo con due goccine di olio d’Argan e poi passo le mani sulle punte ancora umide, vi assicuro che il risultato è stupendo.
I miei capelli adorano il Jojoba per il leave in ma anche altri oli.
Impacco leggero con Ricino e Avocado o Ricino e Moringa o Argan e Moringa
Questi sono tutti impacchi pre shampoo reinventati un po’ rispetto alle ricette del ricettario Fitomedical, non avendo gli oli essenziali richiesti ho usato gli stessi del massaggio preshampoo. Metto un cucchiaio da minestra di ognuno (nel ricettario parlano di cucchiaini da te, ma uso quelli da minestra perché mi è più semplice trovare quelli di plastica da minestra).
Nella ricetta non parlano di capelli asciutti o umidi ma io lo faccio a capelli umidi. Distribuisco sui capelli, a volte ne metto un po’ di più perché dipende anche dalla lunghezza della chioma, tengo mezz’ora (nella ricetta consigliano di pettinare io non li pettino), dopo il lavaggio (come spiegato nell’introduzione) i capelli risultano puliti e soffici e vi assicuro che non sono unti.
Impacco strong con Ricino, Avocado e Cocco o Argan, Moringa e Avocado o con tutti e cinque gli oli
Questo è un impacco più strong che va fatto una volta al mese, volendo anche ogni due mesi. I capelli devono essere bagnati. Metto i vari oli senza una dose precisa (li verso in una ciotola) ci aggiungo gli oli essenziali di cui parlavo prima e a volte anche fitocheratina e inulina. Inizio a spalmare su cute e capelli l’olio e poi avvolgo il tutto in un turbante tenendolo circa un’ora.
Come spiegavo sopra il lavaggio risulta anche un po’ strong per evitare di trovarli unti dopo il lavaggio. Da asciutti i capelli saranno belli morbidi, quasi rinati, e per niente unti. Se per caso sbagliate lavaggio, cosa che mi è capitata con oli troppo pesanti, bisogna purtroppo rilavare di nuovo per togliere l’unto.
Vi ho parlato principalmente di impacchi puri con oli vegetali, cercate possibilmente sempre quelli spremuti a freddo, perché sono quelli migliori. Prossimamente nella mia rubrica vi parlerò anche di altri utilizzi degli oli negli impacchi in genere.
E voi conoscete questi oli? Usate questi oli per fare impacchi per i capelli o altri oli? Avete qualche metodo diverso o qualche ricetta?
A presto con la rubrica impacchi e con tanti altri impacchi interessanti.
Articolo scritto da Capellona Inside
10 modi di usare gli oli vegetali Fitomedical
Ciao a tutte ragazze! Oggi torno a parlarvi degli oli vegetali Fitomedical che ho usato in questi ultimi mesi!
Come avrete capito dalle mie recensioni, a me piace mettere alla prova i prodotti e devo dire che anche questa volta sono rimasta piacevolmente sorpresa dai risultati.
Olio di Sacha Inci
Generalmente considerato come un olio “secco”, è molto penetrante e adatto anche a pelli miste, e questo è uno dei motivi per cui l’ho scelto. Ha proprietà riepitelizzanti ed è ottimo per pelli con rughe o smagliature.
La mia prova del nove? In realtà ho scoperto le sue potenzialità per caso: per colpa di un paio di vesciche mi si è creata una mega crosta sui talloni e ho notato che applicando due volte al giorno l’olio la ferita è guarita molto, ma molto, velocemente. Ho provato la stessa cosa su una ferita in guarigione di mia mamma e anche lei ha notato un notevole miglioramento nella rigenerazione della pelle.
Personalmente mi sento di consigliare fortemente questo olio sia a donne con pelli da elasticizzare o anche a mamme con bambini sbadati e con ginocchia sbucciate… vedrete che guariranno in fretta!
Olio di Kukui
Come il precedente è un olio particolarmente penetrante e non untuoso, con potenzialità rigeneranti e normalizzanti della pelle.
Di solito viene usato per pelli irritate o soggette a psoriasi. Io in realtà non sono soggetta a questo tipo di problemi ma ho trovato lo stesso un modo per metterlo alla prova: dopo la ceretta, soprattutto all’inguine e alle ascelle, la mia pelle impiega parecchio tempo a rigenerarsi e a riprendersi, ma con l’olio di Kukui sono bastate poche applicazioni e la mia pelle è tornata come nuova!
Burro di Karité
Questa volta invece che parlarvi dell’olio vegetale (che in realtà è un burro), vi propongo una ricetta per uno spignattamento facile facile, ottimo anche per un regalo fai da tè!
Ingredienti
- 10g olio di macadamia fitomedical
- 20g olio di cocco (o d’oliva)
- 50g burro di cacao
- 14g burro di karité fitomedical
- 5g cera d’api
- 1 g di vitamina E (facoltativo)
- 20 gocce di oli essenziali a scelta
Procedimento
Per prima cosa sciogliere a bagnomaria l’olio di macadamia, l’olio di cocco, il burro di cacao e la cera d’api.
Una volta sciolto tutto, fuori dal fuoco, aggiungere il burro di karité, la vitamina E e l’olio essenziale. Io ho scelto l’o.e. di lavanda ma vista la stagione vi consiglio gli agrumi.
Quando tutto è amalgamato versare in dei pirottini o in stampi di silicone… io per rendere i burri più belli ho aggiunto delle roselline.
Essendo un burro solido potete utilizzarlo sia sotto la doccia che dopo esservi asciugate… renderà la vostra pelle morbida e profumata a lungo!
Pensiero conclusivo
Alla fine di questa mia avventura alla scoperta degli oli vegetali posso dire di essere rimasta piacevolmente sorpresa!
Non avrei mai pensato che delle piante potessero avere delle proprietà così potenti. L’unica nota leggermente negativa sono le profumazioni, che se non si è abituati, possono risultare particolari ma d’altronde… questo è il profumo della natura!
Articolo scritto da LaMarghe
Articolo sui prodotti Fitomedical:
Oli vegetali – Fitomedical [2^ parte]
3 prodotti (più oli essenziali) – Fitomedical
Oli vegetali: Neem, Olivello spinoso, Macadamia
Oli vegetali – Fitomedical [2^ parte]
Dopo la recensione della nostra Marghe sugli oli vegetali di Neem, Olivello spinoso e Macadamia, oggi ne scopriamo di nuovi e altrettanto interessanti.
Oli vegetali Fitomedical
Ho ricevuto per questa collaborazione 5 oli vegetali:
- Ricino,
- Cocco,
- Avocado,
- Argan
- e Moringa.
Tre di questi li conosco perché li uso spesso nei miei impacchi capilliferi, mentre quello di Cocco volevo tanto provarlo e quello di Moringa non l’ho mai usato.
Come si presentano
La confezione esterna è una scatola di cartone, che protegge una boccetta di plastica trasparente da 100ml di olio per i primi tre, e 50ml per Argan e Moringa.
Io preferisco tenerli fuori dalla scatola per comodità, ma sarebbe bello se la boccetta non fosse trasparente ma marrone, per preservarne le qualità dalla luce. So che esistono anche le boccette di plastica scure, non soltanto quelle in vetro.
Fitomedical scrive
Gli Oli vegetali sono puri al 100% e ottenuti per spremitura a freddo da semi e frutti di piante provenienti da tutto il mondo. Inoltre ricorda che alcuni oli vegetali a basse temperature tendono a solidificare o a formare sedimenti.
Se necessario, intiepidire immergendo il flacone in acqua a 30-35°, gli oli vanno conservati in luogo fresco, asciutto, al riparo da luce e calore.
Eventuali variazioni di colore così come la presenza di sedimenti non pregiudicano la qualità del prodotto.
Olio di Ricino
E’ di un giallo chiarissimo, il profumo è quello solito dell’olio di ricino, quasi completamente inodore, non si sente tantissimo ed ha un leggerissimo odore di erba. L’olio è denso ed è consigliato usarlo con altri oli, poiché è un po’ pesante utilizzato da solo sui capelli.
Fitomedical usa il Ricino raccolto
nel bacino del mediterraneo e nell’oriente africano, il ricino è ricavato dai semi e oltre che per la pelle sensibile rinforza e stimola la crescita di capelli, ciglia e sopracciglia e struttura e fortifica le unghie.
Olio di Cocco
E’ un liquido incolore. Svitando il tappo esce un profumo godurioso di cocco, che rimane anche sui capelli. E’ un po’ più leggero come consistenza dell’olio di ricino e può essere usato da solo o con altri oli.
Ricavato dalla palma da cocco, diffusa in tutta la fascia oceanica equatoriale, ha proprietà lenitive e protettive per la pelle. In Polinesia si usa sui capelli sfibrati e crespi per renderli forti e lucenti.
Olio di Avocado
E’ giallo scuro (quasi verde), ed ha un profumo dolce e fruttato. E’ un olio più liquido rispetto ai primi due, ma rimane sempre un po’ pesante per i capelli, ed è preferibile usarlo con altri oli.
L’avocado è un albero originario del Messico, l’olio viene ricavato dalla polpa del frutto e ha proprietà nutrienti e ristrutturanti per contrastare l’invecchiamento della pelle e rinforzare i capelli rendendoli lucenti e vigorosi.
Olio di Argan
E’ di un giallo paglierino ed ha un profumo speziato. Non è molto denso e può essere usato anche da solo.
L’olio di Argan viene ricavato dai semi di un piccolo albero spinoso diffuso nel sudovest di Marocco e Algeria.
Ottimo per il trattamento di capelli ed unghie fragili, devitalizzate e secche a cui dona lucentezza e vitalità, è un olio protettivo, rassodante ed elasticizzante.
Olio di Moringa
E’ di un giallo scuro, quasi arancione ed aprendo il tappo si sente un profumo pungente e un po’ più forte rispetto agli altri olii, che mi ricorda quello dei balsami “La Saponaria”. E’ un olio molto leggero che può essere usato anche da solo, consiglio di usarlo con altri oli se non vi piace l’odore.
L’unico olio che non proviene da agricoltura biologica, viene
ottenuto dai semi di Moringa, originario dell’India e diffuso in molti paesi asiatici e africani, è un ottimo olio che penetra facilmente nella cute ha proprietà normalizzanti e protettive per tutti i tipi di pelle e per capelli secchi e sfibrati.
Potete trovare questi oli vegetali e tutti gli altri prodotti Fitomedical nelle erboristerie che vendono Fitomedical e nei Naturasì. Trovate la lista dei punti vendita sul sito ufficiale del brand oppure, se non trovate un negozio vicino contattateli via mail e vi risponderanno cortesemente, rapidamente e in maniera esauriente fornendovi gli indirizzi dei punti vendita che distribuiscono i loro prodotti nella vostra zona.
Dopo avervi raccontato i benefici per i capelli nella seconda parte vi racconterò un po’ dei miei impacchini e dei benefici che questi oli hanno apportato ai miei capelli.
Articolo scritto da Capellona Inside
Oli vegetali: Neem, Olivello spinoso, Macadamia
Entrare a fare parte de “le blogger siamo noi” mi ha dato la possibilità di scoprire tantissimi prodotti di cui non avevo mai sentito parlare. Ma la cosa più bella è stata sicuramente sperimentare… buttarsi e provare prodotti che senza la “scusa” del blog non avrei mai avuto la tentazione di provare!
Oli vegetali per ogni esigenza
Beh questo è proprio uno di quei casi: mai nella vita mi sarei sognata di andare a provare degli oli vegetali, tanto più di piante a me assolutamente sconosciute! E invece eccomi qui… Grazie a Fitomedical oggi inizio a raccontarvi il mio primo incontro con questi oli vegetali potentissimi!
Premetto che della maggior parte di queste piante io non avevo mai sentito parlare e credo che questo sia uno degli elementi che ha reso il mio periodo di testing ancora più interessante.
Per qualche mese mi sono trovata a fare la piccola chimica alla ricerca della combinazione e uso perfetti per me, e queste sono le mie conclusioni:
Olio di Neem
Il primo olio di cui vi parlo è quello di Neem che, essendo indicato per le infezioni cutanee di origine batterica o per punture di insetti e parassiti, ho deciso di sperimentarlo sulle punture di zanzare, tafani e vespe. Sembra che io abbia fatto un viaggetto in qualche posto orribile, in realtà sono semplicemente rimasta nel mio giardino di casa in aperta campagna: il posto migliore dove testare questo olio!
Come si presenta
A prima vista l’olio appare più consistente degli altri, a temperatura ambiente rimane un po’ più solido e questo a mio parere ne facilita il dosaggio e la stesura.
L’odore non è proprio dei migliori: mi ricorda del burro di noccioline bagnato e per questo l’ho utilizzato solo a casa.
Dopo essere stata punta da un insetto applicavo uno strato protettivo di olio e poco dopo, non solo smettevo di avvertire il prurito, ma la puntura era completamente sparita! Insomma praticamente miracoloso!
Super consigliato se accidentalmente vi siete dimenticate l’antizanzare!
Olio di Olivello Spinoso
A differenza dell’olio precedentemente descritto, in questo caso conoscevo molto bene questa pianta, ma ignoravo il fatto che il suo olio essenziale fosse così rosso!
Questa volta ho deciso di mettere alla prova questa pianta con un’enorme scottatura sulla schiena. Non a caso questo olio è proprio indicato per pelli stressate e con lesioni.
Qui però è sorto un problema… essendo l’olio rosso, anche una volta steso per bene sulla pelle, lasciava un alone giallognolo che macchiava i vestiti. Così ho cercato di mischiarlo con un po’ di crema alla bava di lumaca per vedere se il composto diluito potesse avere lo stesso effetto guaritore, ma con meno macchie.
Purtroppo devo ammettere che mi costringevo ad applicare l’olio miracoloso solo alla sera prima di andare a letto, perché in ogni caso rimanevano segni e alone, ma devo ammettere che l’effetto è stato stupefacente! Altro che aloe vera, d’ora in poi solo olivello spinoso per le mie scottature! Ci impiega molto meno tempo a guarire e non appiccica!
Per l’alone giallognolo direi che è un compromesso accettabile visto che basta un passaggio in lavatrice per pulirlo via!
Olio di Macadamia
In ultimo ho provato l’olio di macadamia, sicuramente più famoso ma per me completamente nuovo!
Questa volta ho deciso di metterlo a dura prova con le mie unghie rovinate dopo aver tolto lo smalto semi permanente. Ho applicato sulle unghie di mani e piedi l’olio prima di andare a letto per circa 4 giorni e meraviglia delle meraviglie… le mie unghie erano come nuove, nutrite e lucide!
Naturalmente tutti questi oli vegetali sono indicati per un migliaio di altri usi e Fitomedical stessa consiglia ricette stupende per spignattare in tutta semplicità i vostri rimedi di bellezza. Se siete curiose e volete sapere di più su questi oli e su come utilizzarli consultate il sito del brand, c’è solo l’imbarazzo della scelta.
Io però ho preferito testarli singolarmente per poterli conoscere più da vicino e il mio parere è che sono davvero fenomenali!
Se invece volete conoscere da vicino altri oli vegetali continuate a seguirci perchè tra pochissimi giorni arriverà la recensione di un’altra delle nostre blogger che ha provato olio di ricino, olio di cocco, olio di avocado, olio di argan e olio di moringa.
Articolo scritto da Lamarghe
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3 prodotti (più oli essenziali) – Fitomedical
Ciao a tutte/i! Oggi chiacchieriamo un po’ dei prodotti a marchio Fitomedical che ho avuto l’opportunità di provare grazie alla collaborazione con questa azienda.
Fitomedical è una realtà italiana, la ditta ha sede a Binasco, vicino Milano, e crea prodotti salutistici e cosmetici a base naturale realizzati con soli ingredienti ammessi nella cosmesi biologica. La filosofia alla base di tutto è che stare bene è naturale, e il benessere, inteso come equilibrio dell’organismo, può essere raggiunto anche grazie alle piante officinali e ai loro derivati.
Ma passiamo ai prodotti.
Bagnodoccia neutro
Solitamente le recensioni dei bagnodoccia mi mettono un po’ in crisi… Vi confido che, oltre ad osservarne il buon potere lavante lasciando comunque la pelle morbida (e che non tira!!) e la capacità di formare schiuma senza accumulare residui sul fondo vasca, non so cosa altro potrei dirvi se non che la profumazione di questo bagnodoccia è davvero assente, se guardiamo l’inci non troveremo, neppure in ultima posizione, l’onnipresente parfum.
In questo caso mi è semplice chiacchierare ancora un po’, perchè la particolarità di questo prodotto è che è stato pensato come base disperdente di uno o più oli essenziali, questo vuol dire che possiamo andare a creare, volta per volta, bagno per bagno, la profumazione che più ci aggrada o che ci aiuta, se ci affidiamo all’aromaterapia, a favorire il rilassamento piuttosto che a darci una sferzata di vitalità!
Gli oli essenziali, infatti, avendo una matrice lipofila, non si disperderebbero omogeneamente nell’acqua del nostro bagno, ma andrebbero a creare delle piccole e galleggianti goccioline isolate che poi verrebbero a contatto direttamente con l’epidermide una volta che ci immergiamo.
Ma come biasimare gli oli essenziali?
In fondo non hanno alcuna affinità con l’acqua, un po’ come quando ci si ritrova in un’occasione in cui ci stanno antipatici il 90% dei presenti e quindi facciamo gruppo con quelle persone con cui leghiamo di più… Ecco, in questo caso il bagnodoccia si frappone tra acqua e olio, creando un ambiente confortevole per l’ olio essenziale, che non dovrà ridurre al minimo le interazione con l’ambiente esterno legandosi solo ad altre molecole sue simili, quindi il prodotto permetterà di inglobare gli oli essenziali e successivamente di disperderli in acqua, avendo così risolto anche il problema del contatto diretto con la pelle.
Quantità |
200 ml |
Costo |
8,80 euro |
PAO |
12 mesi |
INCI
Aqua, Lauryl glucoside, Cocamidopropyl betaine, Glycerin, Benzyl alcohol, Phenoxyethanol, Sodium lauroyl glutamate, Lactic acid, Potassium sorbate, Glucose, Sorbitol, Sodium glutamate, Urea, Glycine, Hydrolyzed wheat protein, Sodium PCA, Panthenol
Modo d’uso
- Per il bagno aromatico aggiungere 8-10 gocce dell’olio essenziale o della miscela di olio essenziale al contenuto di un tappo di bagnodoccia e mescolare bene in modo da ottenere una dispersione omogenea.
Versare il preparato nell’acqua del bagno agitando un poco con la mano. - Per la doccia aromatica aggiungere 3-4 gocce di olio essenziale al contenuto di un tappo di bagnodoccia e mescolare bene in modo da ottenere una dispersione omogenea.
Utilizzare come un normale detergente. - Per lo shampoo aggiungere 1-2 gocce di olio essenziale o di miscela di olio essenziale al contenuto di un tappo di bagnodoccia e mescolare bene in modo da ottenere una dispersione omogenea.
Utilizzare come un normale shampoo.
I quantitativi di olio essenziale possono variare in relazione al tipo utilizzato. Nel dubbio, chiedere il parere di un operatore professionale.
Crema base neutra
Anche questo prodotto è stato formulato come base disperdente per gli oli essenziali, permette di incorporarne fino al 5% senza che la crema vada ad alterarsi.
Devo ammettere che mi è piaciuta talmente tanto di per sé che spesso e volentieri l’ho utilizzata pura, senza alcun aggiunta.
E’ una crema ricca, per la presenza degli oli di vite, di rosa moscata e della cera di jojoba, ma non per questo pesante. Adatta a tutti i tipi di pelle.
Io l’ho usata sulle mani e sul corpo, dove ho una pelle particolarmente secca, ma può essere tranquillamente utilizzata anche sul viso, e i tempi di assorbimento sono veramente da record. La pelle appare subito più luminosa e compatta. In base all’uso per cui è stata pensata rimane un’ottima base per i massaggi, ad esempio le più sportive potranno addizionare alla crema degli oli essenziali dalle proprietà riscaldanti e procedere al massaggio.
Quantità |
50 ml |
Costo |
10,80 euro |
PAO |
6 mesi |
INCI
Aqua, Decyl oleate, Vitis vinifera seed oil, Simmondsia chinensis seed oil, Sodium cetearyl sulfate, Glycerin, Rosa moschata seed oil, Benzyl alcohol, Ethylhexylglycerin
Modo d’uso
Mescolare la quantità desiderata di Crema Base con un olio essenziale o una miscela di oli essenziali in modo da ottenere una dispersione omogenea. Per facilitare la miscelazione può essere utile intiepidire la crema.
Indicativamente non superare i 2,5ml (circa 60 gocce) di olio essenziale per 50ml di crema base.
I quantitativi di olio essenziale possono variare in relazione al tipo di olio utilizzato.
Nel dubbio, chiedere il parere di un operatore professionale.
Detergente IntimoShield con estratti vegetali
E’ uno dei detergenti intimi che più mi piacciono. Ricco in estratti vegetali dalle proprietà antimicotiche, protettive delle mucose e deodoranti come il mirtillo rosso americano, il crespino, il lamio bianco, l’olio di tamanu, la menta, il tea tree e la lavanda lascia sulla pelle una sensazione di pulizia e freschezza.
Al momento non ho sentito il bisogno di addizionare gli oli essenziali a questo prodotto, ma l’ho utilizzato in purezza. Naturalmente in caso di particolari necessità anche questo prodotto si presta come base disperdente di oli.
Quantità |
250 ml |
Costo |
12,50 euro |
PAO |
12 mesi |
INCI
Aqua, Lauryl glucoside, Cocamidopropyl betaine, Glycerin, Calophyllum inophyllum seed oil, Vaccinium macrocarpon fruit extract, Lamium album exctract, Berberis vulgaris bark extract, Melaleuca alternifolia leaf oil, Lavandula angustifolia oil, Mentha rotundifolia oil, Sodium lauroyl glutamate, Lactic acid, Glucose, Sorbitol, Sodium glutamate, Urea, Linalool, Sodium chloride, Glycine, Hydrolyzed wheat protein, Sodium PCA, Panthenol, Benzyl alcohol, Phenoxyethanol, Potassium sorbate
Modo d’uso
Versare sul palmo della mano una piccola quantità di prodotto e applicarla sulle zone interessate, detergere delicatamente e risciacquare abbondantemente con acqua.
Oli Essenziali
Insieme alle tre basi disperdenti, l’azienda mi ha inviato anche 5 oli essenziali, divisi in tre categorie: integratori alimentari, aromi per alimenti e profumatori d’ ambiente.
- Arancio dolce: ha una nota fresca, dolce e fruttata, vanta proprietà rilassanti e calmanti, è un buon antisettico, lo troviamo in cosmesi nelle creme per pelli atoniche.
- Ylang ylang: dalla nota dolce e leggermente speziata, ha proprietà antinfiammatorie e vitalizzanti, usato in cosmesi come seboriequilibrante.
- Cipresso: ha una nota balsamica e legnosa, conosciuto come decongestionante linfatico e vascolare, lo troviamo in cosmesi nelle creme anticellulite.
- Geranio cina: ha una nota floreale e leggermente erbacea, per le proprietà riequilibranti è ottimo per pelli grasse che presentano pori dilatati.
- Legno di rosa: dal profumo rosato, dolce e legnoso, lo troviamo nei prodotti per pelli secche, sensibili e nei prodotti antietà.
Tantissime idee sull’uso degli oli essenziali sono riportati sulla guida Fitonews che viene omaggiata dall’erborista all’acquisto di 2 o più prodotti del marchio.
Sul sito www.fitomedical.com troviamo la lista dei punti vendita che trattano il marchio.
A presto!
Articolo scritto da Isabella
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Il viaggio
Qualche anno fa fu trasmesso in tv un programma in cui due V.I.P. affrontavano insieme il viaggio in auto da Roma a Milano.
Lo ricordate?
Erano famosi, ma al tempo stesso perfetti estranei tra di loro. Alcuni non si erano mai incontrati e quel viaggio rappresentava l’occasione per conoscersi.
Oggi quel viaggio lo farei volentieri con una donna in cui sono “inciampata” qualche anno fa… Ricercando informazioni su internet per una piccola tesina universitaria, ho letto l’annuncio dell’avvio imminente di un corso professionale gratuito a cui potevamo accedere anche noi studenti. Andammo al corso in 17 studentesse, a Roma, e da qui è nata un’amicizia, bella, fatta di chiacchierate, condivisione di libri, passione per le piante e la cosmesi.
Oggi vi presento in questa intervista Muriel
Per noi erboristi è l’anima di Fitomedical, il rappresentante che tutti i commercianti sognano, nonché gestore della loro pagina Facebook, che vi consiglio di visitare… ne rimarrete affascinati!
Prendetevi del tempo, sedetevi comode e preparatevi a viaggiare con Muriel!
Ambra: Muriel, ti avevo promesso (o minacciato?) di farti l’intervista!
Noi chiacchieriamo spesso, so che sei francese, sì, ma dove sei nata?
Muriel: Allora, sono nata a Strasburgo, nella verde Alsazia vicino alla Germania. Terra di guerre e di frontiera, verdeggiante e ospitale, dove iniziò il maggio ’68 la facoltà di medicina, peraltro. Le migliori università di farmacia e medicina stanno lì oltretutto e gli studi sono rigorosissimi ed efficaci.
La mia vita, poi, mi portò a vivere dal nord al sud dell’emisfero, nel senso di Berlino est e ovest, e passare molto tempo alla isola Réunion dove ho famiglia e dove da adulta collaboravo con il giardino botanico alla creazione annuale del giardino dei semplici, il quale andava ogni anno reinventato, visti i cicloni devastatori che passano sopra l’isola.
Ambra: Ecco, infatti più di qualche volta mi hai raccontato di essere vissuta a Réunion…
Muriel: Ho lavorato lì per anni, con i distillatori di oli essenziali… Dalla raccolta, alla produzione e vendita delle materie prime ai maestri profumieri francesi, che arrivavano a 2500 metri dal mare, dove si trovano le distillerie, per l’acquisto di vetyver, vaniglia, frangipane, eucalipto, cannella, ylang ylang e tante altre piante che crescono rigogliose in quell’universo. Calcola che molti anni fa gli oli essenziali erano destinati essenzialmente alla produzione di profumi e alimenti e poco alla fitoterapia. I guadagni per i piccoli produttori erano minimi, ma per i distributori furono allora immensi, in quanto non esisteva internet o collaborazioni tra Europa e territori oltremare e così ci furono, per molte aziende acquirenti, guadagni veramente copiosi, dove dalla materia prima prodotta alla vendita finale si accumulavano diversi zeri.
Ora è tutto regolamentato, ma allora si lavorava su alambicchi molto spartani e in mezzo a terra e fanghi… Conservo ancora ora diversi oli essenziali purissimi prodotti da me con etichetta personalizzata da noi, che sono ancora perfetti e molto resinosi…
Finita la produzione ci armavamo di coltellini per lavorare il bambù ed intagliarlo… Cosa molto gradita ai turisti che ne andavano ghiotti. Perché è vero, ora esistono fior di diffusori più o meno elaborati, ma direi che l’uso del semplice bambù, dove poggiare le preziose gocce, è decisamente fantastico. Come se il bambù rilasciasse la fragranza in modo naturale senza l’ausilio di elettricità o diffusione artificiale. Basta in realtà raccogliere le canne, tagliarle fresche e intagliarlo subito prima che secchi e poi fare essiccare il tutto al sole. Ricaricare quando si vuole il diffusore portatile poggiando diverse gocce sul bambù essiccato. Ti faccio vedere delle foto così puoi capire.
E’ in quel mondo che ho consolidato la mia passione. Ma calcola che già da piccola ero circondata da aromi ed odori perché vivevo vicina al Laboratoire Valnet, a Strasburgo, e nel naso ho ancora memoria degli odori delle loro produzione. Essenzialmente le fragranze balsamiche che questa antica azienda ancora produce oggi.
Ambra: Poi sei arrivata qui in Italia. Cosa fai nella vita?
Muriel: Cosa sono? Erborista prima di tutto… E se devo essere onesta presi il diploma italiano di Urbino perché convinta di poter tornare nel mio paese, la Francia, per aprire legalmente un’erboristeria vera con tanto di possibilità di miscelare le piante officinali senza problemi. Visto che il diploma fu cancellato dal governo di Vichy nel ’41 con la firma del generale Pétain. Oltretutto in Francia è deceduta poche settimane fa l’ultima erborista diplomata: dopo la sua abolizione non fu mai più ripristinata la figura professionale malgrado petizioni e proteste. Eppure nel mio paese quando il popolo protesta di solito ottiene ciò che vuole… Ma qui troppi interessi in gioco non riescono a fare vincere la pur determinata volontà degli “herbalistes”, costretti a definirsi tali in assenza di tutela e legge a loro favore.
Si sono create lo stesso molte scuole per erbalisti, come quella di Lione che però non gli riconosce una valenza legale, e sono nati molti DU (diplômes universitaires) in aromaterapia e fitoterapia per medici e farmacisti. Ma del ripristino della figura erboristica a tutto tondo nulla… anche se malgrado tutto e tutti, i francesi non demordono. Però oggi se ne va, per anzianità, l’ultima erborista ufficiale a possedere il diploma legale di erboristeria…
Ambra: che poi è ciò che si sta per verificare qui in Italia in questo periodo, se verrà approvata la proposta di legge al vaglio del Governo.
Muriel: Penso che gli erboristi in Italia andrebbero tutelati come “patrimonio” del paese proprio perché si tratta di una realtà unica che andrebbe preservata e coccolata. Penso che sia il mestiere, la professione più antica, che ci sia, e che questo paese dovrebbe essere fiero di tutelare sotto la propria ala persone che si sono dedicate a rappresentare questa figura.
Quando arrivai nel vostro paese non erano tanti ma vendevano tutti piante officinali in quantità e ne andavano fieri. Ricordo benissimo un erboristeria di sole tisane a Roma che chiudeva verso il 20 dicembre fino a nuovo anno, perché tanto vendeva soltanto erbe sfuse, e non certo regalistica, ed era inutile essere aperto là dove tutti cercavano regali vari.
Negli anni ho scritto su diverse testate sul valore aggiunto di questa professione ma nessuno mi ha mai ascoltata.
Ho cercato di fare conoscere il mondo dell’erboristeria attraverso radio, allora in un programma radio Rai, ma soprattutto in televisione, con Geo dove ho lavorato dal 2001 al 2015, sia in diretta ogni settimana i primi anni, per poi fare diversi documentari in giro per l’Italia.
Ambra: Qual è il tuo sogno nel cassetto?
Muriel: Il mio sogno era quello di sviluppare essenzialmente l’approccio documentaristico perché ci sarebbe molto da dire e molto da comunicare. Purtroppo non mi è stato possibile farlo perché devi trovare canali interessati e oggi non è certo facile proporre prodotti simili mentre produrli da te ha costi altissimi. E probabilmente rimarrà un grande sogno nel cassetto anche se non è detto.
Lavoro ora per un’azienda di fitoterapia e continuo a fare ricerca personale e stiamo assieme a soci, per creare una associazione per malattie rare… e anche lì la fitoterapia c’entra, specie per le patologie autoimmuni che tanto aumentano e tanto poco sono studiate ancora. Mi colpisce particolarmente l’aumento esponenziale di bambini che si ammalano di queste patologie autoimmuni. Non va bene e bisogna agire e capire l’eziologia di queste forme di malattia molto invalidanti.
Ho la fortuna di lavorare con un grande “maestro”, nella figura del dottor Rossi, biologo, che mi dà modo di approfondire e studiare molto, perché qui non si smette mai comunque. Ma la visione del dottor Rossi sulla salutogenesi e sull’omeostasi mi sembrano fondamentali. Per dire che là dove nessuno parlava di permeabilità intestinale e di microbiota lui aveva già prodotto una linea e già insisteva su argomenti di cui oggi tutti parlano, come se fossero loro i pionieri, il che mi fa molto piacere, ma molto “sorridere” se penso agli anni di studi, approfondimenti e ricerca di doc. Rossi.
Questi ultimi anni, decenni, sono gli anni della ricerca ma anche dei grandi business ed era ovvio che dopo un approccio parecchio aggressivo di diversi farmaci si tornasse a materie prime, principi attivi, maggiormente studiati, ma anche più morbidi ed efficaci . Ed in mezzo ad una giusta e proporzionata ricerca e scoperte fondamentali nel settore, il settore stesso si sia allargato a macchia d’olio, diversificandosi dai supermercati alle farmacie che fino a dieci anni fa si proponevano solo in minima parte alla vendita dei fitoterapici.
Poi ultima moda ora sono le bioprofumerie che nascono dalla voglia di un mondo ed ambiente migliore dove venga tutelata la cute, la pelle, essendo anche un credo nell’evitare troppi prodotti nocivi per l’ambiente. Anche qui troveremo come era ovvio, aziende veramente pure e coinvolte in un progetto determinato, e i soliti avvoltoi che vedono molto denaro più che un credo.
Penso anche che le varie spignattatrici siano una grande risorsa se sono seguite bene e se studiano soprattutto, prima di lanciarsi in prodotti complessi, perché serve la manualità in un mondo incapace oramai di lavorare con le mani e la fantasia… Quindi ben vengano 😀
Muriel ha glissato su una domanda: le ho chiesto perché non scrive un libro, ha molto da raccontare…
Il viaggio con Muriel io lo faccio intorno al mondo ogni volta che le parlo. Chissà se dopo questa intervista capirà che non è né inutile né insulsa come mi dice. Che dite, riusciremo a convincerla insieme?
Se questa intervista ha stuzzicato la vostra curiosità e se avete domande da rivolgerle, potete contattarci: saremo il vostro ponte di collegamento.
A presto!
Articolo scritto dalla Dott.ssa Ambra Centra
Laurea in Scienze e tecnologie cosmetologiche ed erboristiche
Vice Coordinatrice Nazionale del Coordinamento Nazionale Erboristi Laureati & Studenti in Tecniche Erboristiche
Iscritta al Registro Nazionale Erboristi Professionisti n° GLT0057S
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