5 piante depurative che aiutano a sentirsi meglio

piante depurative

Molte volte, soprattutto dopo le feste, a causa di cioccolata, panettoni, dolci varie e leccornie, sentiamo una sensazione di pesantezza e l’esigenza di depurarsi.

Ma depurazione in che senso?
Beh ci sono tantissimi infusi e tisane composti da erbe che aiutano a depurare il corpo e a sentirsi meglio dopo le abbuffate.

Se andiamo a guardare i principali ingredienti delle tisane adibite a questo scopo troviamo, tra le erbe più utilizzate:

  • CARCIOFO,
  • CARDO MARIANO,
  • TARASSACO,
  • CURCUMA
  • BARDANA

Per lo più piante amare che, secondo la tradizione popolare e gli studi fitoterapici, vanno ad agire sul fegato “ripulendolo” dalle sostanze tossiche, dando benefici che si ripercuoteranno un po’ su tutto l’organismo.
A livello di digestione, sulla funzionalità dell’intestino, sulla luminosità della pelle e sul funzionamento del sistema immunitario.

 piante depurative

Piante depurative

Il Carciofo

Nelle tisane utilizziamo le foglie, quindi non la parte edibile, dal bel colore verde scuro e dall’inconfondibile profumo.

Sapete che, nonostante sia la pianta più conosciuta per i benefici sul fegato, in realtà il carciofo non ha proprietà epatoprotettive?
Questo non toglie che sia un valido aiuto per la depurazione poiché, grazie alle proprietà diuretiche, ipolipemizzanti e coleretiche, riesce a contribuire al benessere del fegato.

Il Cardo mariano

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Diversamente che per il carciofo, di questa pianta si utilizza il frutto ricco del principio attivo Silimarina.
La silimarina non è una singola sostanza ma un fitocomplesso, cioè un gruppo di sostanze che collaborano insieme a darci una data proprietà o funzione.

In questo caso le proprietà depurative si traducono nella capacità di proteggere le cellule del fegato, accelerarne la rigenerazione, proteggere i grassi dall’ossidazione e nell’avere proprietà antiossidanti.

Il Tarassaco

Conosciuto comunemente come Soffione, del tarassaco sfruttiamo praticamente tutta la pianta, in particolare, nelle tisane depurative, le foglie.

Queste infatti hanno la capacità di aumentare la secrezione dei succhi gastrici e della bile (e quindi contribuiscono alla funzionalità digestiva e del fegato) grazie alla sostanza amara conosciuta come “Tarassicina”.

La lieve attività diuretica, sempre data dalle foglie, aiuta ulteriormente l’eliminazione delle tossine.

La Curcuma

Di questa pianta originaria dell’India utilizziamo la parte sotterranea, ovvero il rizoma, dal caratteristico colore giallo.

Quando si maneggia la curcuma, specialmente se in polvere, è bene proteggere accuratamente i tessuti, a meno che non vogliamo ritrovarci a lottare contro macchie dal colore giallo vivo.
Infatti, in passato la curcuma era utilizzata anche come erba tintoria proprio per il contenuto in curcuminoidi.

Le proprietà farmacologiche riconosciute sono quelle antiossidanti, antinfiammatorie e immunostimolanti. In più se ne fa largo uso, secondo la tradizione popolare, per stimolare la produzione e l’escrezione della bile.

La Bardana

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La tradizione d’uso popolare riconosce alla radice di bardana proprietà depurative, specialmente legate al benessere della pelle e alla risoluzione di problematiche come rossori, acne o impurità dovute ad un affaticamento del fegato.

Per questo la troviamo spesso nelle tisane con questa funzione.
Non ho trovato, tuttavia, studi clinici che sostengano l’uso della bardana per via interna come valido aiuto per il benessere epatico.

In commercio troviamo tantissime tisane depurative sfuse e in filtri, ma vi avviso: raramente una buona tisana per la depurazione ha un gusto altrettanto buono.

Importante

Ricordo che l’utilizzo di tutte le piante citate è da intendersi sotto consiglio del medico e/o dell’erborista, che meglio adatterà il consiglio o la formulazione della tisana al nostro personale stato di salute.

A presto

Articolo scritto da Isabella

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