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Intervista a Damaride: guida per viaggiare da sole

Intervista a Damaride: guida per viaggiare da sole

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Buongiorno lettori e lettrici, dal momento che come noi amate i viaggi, soprattutto se sono avventurosi e “on the road”, abbiamo deciso di fare alcune domande a una giovane donna che ha deciso di vivere gran parte del suo tempo viaggiando in modo poco convenzionale.
Viaggiare da sole però non è tutto rose e fiori. Dimenticate infatti le comodità di un resort a cinque stelle e immaginate di vivere la vita di un posto “da dentro”, immergendovi completamente in quella che è la cultura e in quelle che sono le abitudini del suo popolo.
Lo capiremo un po’ di più ascoltando quello che ha da raccontare la nostra ospite di oggi, Damaride.

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Nella sua descrizione su Instagram si descrive come una persona che “ama esperienze insolite e le curiosità del mondo, studia doppiaggio e sogna il red carpet!”.

A – Benvenuta Damaride, partiamo subito con le domande perché i nostri lettori e le nostre lettrici hanno tante curiosità. Innanzitutto ti chiedo: quali sono le prime domande che una ragazza che non ha mai viaggiato da sola si deve fare? E quali accortezze deve avere?

D – Il primo viaggio in solitaria è un’esperienza che ti cambia la vita! Ecco cosa ci si dovrebbe chiedere: 

  1. Qual è la meta dei miei sogni (e del mio budget)? alcune destinazioni sono più costose di altre. Fai una ricerca approfondita su costi di volo, alloggio, cibo e attività per farti un’idea chiara.
  2. Qual è il mio stile di viaggio? Sei più da ostello e nuove amicizie, da hotel confortevole o da appartamento indipendente? Ami pianificare ogni dettaglio o preferisci improvvisare? Conoscere il tuo stile ti aiuterà a scegliere l’alloggio e il tipo di viaggio più adatto.
  3. Quanto tempo ho a disposizione? Un weekend, una settimana, un mese? La durata del viaggio influenzerà la scelta della destinazione e il ritmo del tuo itinerario.
  4. Sono pronta ad affrontare l’ignoto e l’imprevisto? Viaggiare da sola significa anche gestire eventuali intoppi senza l’aiuto di nessuno. Sii onesta con te stessa riguardo alla tua capacità di adattamento e alla tua resilienza. 
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Accortezze Importantissime per viaggiare da sola:

  • Ricerca approfondita sulla destinazione: Informati sulla cultura locale, i trasporti, le zone sicure e quelle da evitare.
  • Prenota in anticipo il primo alloggio: Arrivare in un posto sconosciuto con già un letto assicurato ti darà molta tranquillità.
  • Crea un itinerario flessibile: Avere una bozza di cosa fare è utile, ma lascia spazio all’improvvisazione.
  • Condividi i tuoi piani: Comunica a qualcuno di fidato (amici, famiglia) il tuo itinerario e tienili aggiornati sui tuoi spostamenti.
  • Sicurezza al primo posto:
    • Tieni sempre con te i documenti importanti (passaporto, carta d’identità, biglietti) in un posto sicuro e separato dal portafoglio. Fai delle copie digitali e cartacee.
    • Fidati del tuo istinto: Se una situazione ti mette a disagio, allontanati.
    • Non rivelare a sconosciuti che viaggi da sola o dove alloggi.
    • Scarica app utili per la sicurezza e la navigazione offline.
  • Gestione del denaro:
    • Porta con te diverse forme di pagamento: carta di credito/debito, contanti.
    • Non tenere tutti i soldi nello stesso posto.
    • Informa la tua banca dei tuoi spostamenti per evitare blocchi alle carte.
  • Salute e benessere:
    • Prepara una piccola farmacia da viaggio con i farmaci di cui potresti aver bisogno.
    • Stipula un’assicurazione di viaggio che copra eventuali spese mediche, smarrimento bagagli o cancellazioni.
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A – Ci sono posti che nonostante tutto ti senti di sconsigliare?

D – Tra quelli che ho visitato, no, in ogni caso raccomando la presenza di un uomo nel caso in cui si voglia visitare l’India (in particolare durante l’Holi Festival)

A – La cosa che ti ha più sorpreso durante un viaggio e dove ti trovavi?

D – In realtà non c’è stata una cosa in particolare, ma tante, in varie parti del mondo.
Pensando alle esperienze mi viene in mente l’eruzione del vulcano in Islanda, l’aurora boreale in Lapponia, la bioluminescenza alle Phi Phi Island, l’Holi Festival in India e l’Hanami in Giappone.
Mi ha sorpreso anche vedere come i vietnamiti vivono la loro vita sui marciapiedi, l’estrema gentilezza dei giapponesi che ti ringraziano qualsiasi cosa tu faccia, e gli australiani che, in alcune zone, camminano scalzi ovunque, per strada e anche nei supermercati.  

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A – Dove hai trovato l’accoglienza più calorosa?

D – In generale nel sud est asiatico e in Giappone sono molto gentili, ma l’accoglienza più calorosa l’ho avuta proprio dagli indiani. 

A – C’è tanta diffidenza nei confronti di una donna che viaggia da sola?

D – Dipende molto dal luogo, in Thailandia, in Vietnam, a Bali, e a Londra non ho avvertito nessun tipo di diffidenza. 

A – Le cose che non dovrebbero mai mancare in un bagaglio minimal?

D – Queste sono le cose essenziali che porto sempre io: spazzolino e dentifricio, deodorante, crema per il viso e protezione solare, salviette umidificate, caricabatterie e powerbank, auricolari, intimo e farmaci personali. 

A – Ti sei mai trovata in una situazione nella quale ti sei detta “e ora come faccio a uscirne?”

Se ti riferisci a situazioni pericolose, fortunatamente no. 

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A – Quali sono secondo te i Paesi che andrebbero visitati in estate e quali nelle stagioni più fredde?

D – Paesi da visitare idealmente durante la nostra estate:

Tutta l’Europa in generale. Oltre alle classiche destinazioni di mare come Grecia, Portogallo e Spagna, raccomando anche i Paesi Scandinavi (Norvegia, Svezia, Finlandia, Islanda) perchè l’estate offre giornate lunghe (a volte il sole di mezzanotte!), e la possibilità di esplorare la natura, fare trekking, navigare tra i fiordi e ammirare paesaggi mozzafiato.

Il Canada e alcune zone degli Stati Uniti (es. parchi nazionali dell’ovest o l’Alaska): l’estate è il periodo ideale per visitare le regioni con climi più rigidi durante l’inverno. Ma anche Indonesia, Malesia, Sud Africa. 

Paesi da visitare idealmente nelle stagioni più fredde: 

Islanda, Lapponia e Norvegia per l’aurora boreale. Il Sud-est asiatico, il Medio Oriente (Emirati Arabi Uniti, Oman, Giordania).
L’inverno offre temperature miti e piacevoli per esplorare le città, i deserti e i siti storici senza il caldo torrido estivo. Sud America (a seconda della regione): Paesi come Argentina, Cile o Perù hanno stagioni invertite rispetto all’emisfero nord, quindi l’inverno “nostro” può essere un buon periodo per visitare alcune loro regioni.

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A – Ci sono tante persone che ti ammirano e che vorrebbero imitarti ma tante anche che giudicano la tua scelta troppo pericolosa. Come gestisci le critiche sui social e fuori?

D – Cerco di analizzare il feedback in modo obiettivo. C’è un fondo di verità nella critica? Posso imparare o migliorare qualcosa da essa? Capisco che le persone possono avere opinioni diverse basate sulle loro esperienze, valori e paure.
Cerco di mantenere una mente aperta e rispettare queste diverse prospettive, anche se non le condivido.
Se le mie scelte portano a risultati positivi o ispirano gli altri in modo costruttivo, lo considero un modo per rispondere indirettamente alle critiche.
È impossibile piacere a tutti. Ho imparato ad accettare che alcune persone avranno sempre un’opinione diversa.

A – Se dovessi dare un consiglio a chi sta leggendo questa intervista ma non se la sente ancora di “mollare le ancore” che consiglio daresti?

D – Capisco perfettamente quella sensazione. È normale aggrapparsi a ciò che si conosce, anche se non ci rende pienamente felici o realizzati. La paura dell’ignoto è potente, è un meccanismo di difesa.
Però, pensa un attimo a cosa significano quelle ancore. Cosa ti tengono legato? Sono sicurezze reali o solo l’illusione di esse? A volte, quelle ancore che crediamo ci proteggano sono proprio ciò che ci impedisce di navigare verso orizzonti più vasti e scoprire isole meravigliose che nemmeno immaginiamo.
Non ti sto dicendo di tagliare di netto tutte le corde domani mattina. Allenta una cima alla volta. Esplora cosa c’è un po’ più in là, mantenendo ancora un legame con il tuo porto sicuro.
Fai piccoli esperimenti, senza necessariamente andare dall’altra parte del mondo. Ricorda che la crescita spesso avviene al di fuori della nostra zona di comfort.
È lì che impariamo di più su noi stessi, sulle nostre capacità e sul mondo che ci circonda. Certo, ci saranno onde e forse anche qualche tempesta, ma senza salpare non potrai mai scoprire la gioia di navigare in mare aperto e la soddisfazione di raggiungere nuove terre.

E se la paura si fa sentire troppo forte, parlane. Condividi i tuoi timori con qualcuno di cui ti fidi. A volte, solo verbalizzare le nostre paure le rende meno spaventose.
Cerca storie di persone che hanno avuto il coraggio di mollare le proprie ancore e guarda dove le ha portate. Non c’è fretta. Ognuno ha il suo tempo.
Ma non lasciare che la paura ti paralizzi per sempre. Inizia a sognare un viaggio diverso e poi, piano piano, trova il coraggio di alzare l’ancora. Potresti sorprenderti di quanto lontano puoi arrivare.

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A – E ora due domande bonus che sono due mie personali curiosità. La prima è se ritieni che ci sia un’età “giusta” per viaggiare, perché tante volte penso di essere un po’ agée per certe esperienze. 

D – Assolutamente no! Non credo esista un’età “giusta” universale per viaggiare.
Questa è una convinzione limitante che spesso ci auto-imponiamo, influenzata da stereotipi sociali o da un confronto con gli altri. Il desiderio di esplorare, di scoprire nuove culture, di vivere avventure non ha data di scadenza.
Anzi, spesso l’esperienza e la maturità che si acquisiscono con gli anni possono arricchire profondamente il modo di viaggiare e le esperienze che si vivono.
Penso che il mondo sia pieno di meraviglie che aspettano solo di essere scoperte, indipendentemente dagli anni che hai. Se il desiderio c’è, non è mai troppo tardi! 

A – E la seconda è: “Quanto ti ha cambiata viaggiare”? Sono sicura che il bagaglio col quale ritorni da un viaggio è nettamente più pesante e pieno di quando sei partita, nevvero?

D – Il bagaglio con cui ritorno da ogni viaggio è decisamente più pesante e pieno di quando sono partita. 
È un bagaglio fatto di bellezza, consapevolezza, informazioni, connessioni e una comprensione sempre più profonda della complessità e della diversità del mondo. 

Grazie per le tue risposte esaurienti e interessantissime, e grazie per tutte le informazioni pratiche che ci hai dato. Ora non ci resta che fare lo zaino e partire! E, come si suol dire, ci si vede in giro… 

Articolo scritto da Ary

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