Sono una donna nata negli anni ’70 e parlare di profumi vintage mi fa un po’ sorridere.
Io quei profumi li ho vissuti, li ho amati, li ho indossati e saprei riconoscerli tra mille, anche se… oggi tanti non esistono più o hanno avuto diverse riformulazioni che li hanno resi molto più “innocui”.
Eh, sì, perché i profumi della mia giovinezza erano delle vere bombe, non c’era il problema né della scia né della persistenza: duravano addosso anche giorni interi.

Tuttavia per ragioni etiche e di sicurezza oggi alcuni ingredienti non ci sono più, sono stati sostituiti e la “faccenda durata” è passata in secondo piano.
Ma la fascinazione delle fragranze di un tempo era anche tutto l’allure che ruotava attorno al design del packaging e alla ricercatezza in generale.
Per questo motivo molti collezionisti sono alla strenua ricerca di certi pezzi rari come del Santo Graal.
In questo articolo mi assumo l’onere e come un novello Caronte, vi traghetterò in un breve viaggio verso le tentazioni infern… ehm, le tentazioni dei profumi vintage.
Profumi vintage: viaggio olfattivo tra icone senza tempo
Nel mondo del beauty e della profumeria, poche cose evocano emozioni profonde come i profumi vintage.
Non si tratta solo di fragranze, ma di vere e proprie capsule del tempo, contenute in flaconi, che racchiudono la storia, lo stile e l’identità di intere generazioni.
In questo articolo, esploreremo i profumi vintage più iconici degli anni ’70, ’80 e ’90, con un focus particolare su alcune creazioni leggendarie come Ivoire de Balmain, Cabochard di Gres, Chamade di Guerlain, Shalimar, Occhi Verdi, e molte altre.
Profumi vintage: l’eleganza di un’epoca passata
I profumi vintage raccontano un’epoca in cui la profumeria era arte pura.
Gli anni ’70 segnarono il passaggio da fragranze leggere e floreali degli anni ’60 a composizioni più strutturate, con note chypre, legnose e speziate.
Negli anni ’80 esplose la moda delle fragranze potenti e opulente, spesso racchiuse in flaconi dal design audace, mentre gli anni ’90 segnarono un ritorno alla sobrietà e alla freschezza, pur mantenendo un’anima sofisticata.
Ivoire de Balmain: la delicatezza sofisticata
Lanciato nel 1979, Ivoire de Balmain è uno dei più celebri profumi vintage del suo tempo.
Creato da Pierre Balmain, questo profumo incarna l’eleganza senza tempo della maison francese.

Le note di testa sono verdi e aldeidate, mentre il cuore fiorito di iris, gelsomino e ylang-ylang si poggia su una base cipriata di muschio e vetiver.
Il flacone, con le sue linee pulite e classiche, riflette la sobrietà chic tipica di Balmain.
Cabochard di Gres: lo spirito ribelle
Cabochard è stato introdotto da Madame Grès nel 1959 ma è negli anni ’70 che ha conosciuto il suo massimo splendore.
Questa fragranza chypre cuoiata è il manifesto olfattivo di una donna indipendente e audace.

Con note di apertura agrumate e speziate, un cuore di rosa e ylang-ylang e un fondo di cuoio, vetiver e tabacco, Cabochard resta una pietra miliare tra i profumi vintage più amati.
Ted Lapidus pour Femme: sensualità e mistero
Creato negli anni ’80, Ted Lapidus pour Femme rappresenta l’anima seducente e sofisticata di quel decennio. Lapidus, noto per le sue linee di moda decise e innovative, trasporta questo spirito anche nella sua profumeria.
Il profumo si apre con note fruttate e speziate, evolve in un cuore floreale di gelsomino e rosa, e si chiude con ambra, patchouli e muschio.
Un profumo vintage che è pura dichiarazione di stile.
Chamade di Guerlain: un battito romantico
Chamade, lanciato nel 1969 da Jean-Paul Guerlain, prende il nome da un segnale di battito del cuore nelle guerre napoleoniche, simbolo di resa amorosa.

Le note di ribes nero, giacinto, gelsomino e vaniglia danno vita a una fragranza che rappresenta la femminilità romantica e sensuale. Il flacone a forma di cuore capovolto è diventato un’icona di design.
Shalimar: la leggenda
Non si può parlare di profumi vintage senza citare Shalimar di Guerlain, nato nel 1925 ma amatissimo anche nei decenni successivi.

Ispirato alla storia d’amore tra l’imperatore Shah Jahan e Mumtaz Mahal, è un orientale speziato con vaniglia, bergamotto, iris e fava tonka. Il suo flacone, disegnato da Raymond Guerlain e premiato all’Esposizione Universale del 1925, è un capolavoro di eleganza.
Nina Ricci: delicatezza parigina
La maison Nina Ricci ha lasciato un segno profondo nella profumeria con creazioni come L’Air du Temps (1948), che però ha avuto una nuova ondata di popolarità negli anni ’70-’80.

La sua combinazione di garofano, rosa e note talcate è diventata sinonimo di femminilità leggera e romantica. Il flacone con le colombe è uno dei più riconoscibili tra i profumi vintage.
Krizia: avanguardia e audacia
Negli anni ’80, la casa di moda italiana Krizia lancia la sua linea di profumi con un approccio innovativo.
Krizia e K de Krizia si distinguono per le composizioni insolite e ricercate: spezie, fiori bianchi, muschio e accenti metallici che ne fanno profumi vintage audaci e inconfondibili.

Anche il packaging rispecchia l’estetica futurista della maison.
Occhi Verdi: mistero e seduzione
Occhi Verdi, meno noto ma amatissimo da una nicchia affezionata, rappresenta la sensualità elegante degli anni ’90.

Il profumo, di cui si sa poco a livello di produzione, si distingue per note verdi, fiorite e un fondo caldo di legni e ambra. Il flacone, spesso smerigliato o decorato in toni smeraldo, ne accentua il fascino enigmatico.
Profumi vintage: packaging, note olfattive e mode del tempo
Tra le curiosità più affascinanti dei profumi vintage ci sono i flaconi, spesso vere opere d’arte.
Le case madri collaboravano con artisti e designer per creare bottiglie che fossero gioielli da esporre.
Le note olfattive più in voga variavano con le mode: gli anni ’70 amavano le chypre e le aldeidiche, gli ’80 esaltavano tuberosa, patchouli e ambra, mentre i ’90 riscoprivano i verdi e i trasparenti, pur mantenendo una base sensuale.
Profumi vintage: tra valore collezionistico e ingredienti proibiti
Oggi i profumi vintage sono molto ricercati anche sul mercato del collezionismo. Alcuni flaconi originali, specialmente se in condizioni perfette o ancora sigillati, possono raggiungere cifre considerevoli, fino a centinaia o migliaia di euro.
Le edizioni limitate, le confezioni regalo d’epoca e i flaconi firmati da designer famosi aumentano esponenzialmente di valore.

Uno dei motivi per cui molti appassionati cercano i profumi vintage è anche legato agli ingredienti: alcune sostanze oggi vietate o fortemente regolamentate contribuivano alla straordinaria persistenza e profondità di queste fragranze.
Ingredienti come il vero muschio di cervo, l’ambra grigia naturale, certi tipi di muschi nitro e l’olio essenziale di quercia (oakmoss) erano ampiamente utilizzati, conferendo carattere e durata alle composizioni.
Le attuali normative IFRA (International Fragrance Association) hanno imposto restrizioni su molti di questi componenti per motivi di allergenicità e sostenibilità, portando a riformulazioni che spesso hanno modificato l’anima originale delle fragranze.
Profumi vintage low cost, introvabili e iconici: cosa sapere
Non tutti i profumi vintage sono costosi: esistono vere gemme low cost, spesso trascurate o poco conosciute, ma di grande fascino.
Profumi da profumeria da banco, marchi minori o riedizioni economiche possono offrire esperienze olfattive autentiche a prezzi contenuti.
Ci sono poi i profumi vintage introvabili, ovvero quelli fuori produzione da decenni e mai più replicati. Ricercatissimi da collezionisti, questi tesori olfattivi appaiono saltuariamente online e possono raggiungere quotazioni elevate.
Tra i profumi vintage iconici per donna spiccano Shalimar, Chamade, L’Air du Temps e Cabochard, mentre per uomo troviamo capolavori come Pour Monsieur di Chanel, Habit Rouge di Guerlain, Aramis di Estée Lauder e Eau Sauvage di Dior.
Dove trovare profumi vintage e come riconoscerli
Le migliori piattaforme per acquistare profumi vintage includono eBay, Vinted, Profumo.it e alcuni gruppi Facebook dedicati.
Anche siti specializzati in profumeria artistica o boutique di nicchia possono offrire selezioni vintage di alta qualità. Per essere certi di acquistare un profumo vintage autentico, controlla:
- il design del flacone (paragonalo a immagini d’epoca)
- il codice lotto (per verificarne l’anno di produzione)
- la scatola e il packaging originale
- l’eventuale presenza di ingredienti oggi vietati (come muschio animale o oakmoss)
- recensioni e affidabilità del venditore
Diffida di prezzi troppo bassi e confezioni moderne per profumi dichiarati vintage.
E ricorda: un profumo ben conservato (al buio, lontano da calore e umidità) può mantenere intatte le sue caratteristiche anche dopo decenni.
Profumi vintage: l’arte della memoria olfattiva
I profumi vintage sono molto più che semplici fragranze: sono evocazioni, ricordi, suggestioni.
Ogni stilla racconta una storia, ogni nota un’emozione.
Collezionarli o riscoprirli è come sfogliare le pagine profumate di un diario senza tempo.
In un mondo sempre più veloce, queste fragranze ci ricordano il valore della lentezza, della raffinatezza, e della bellezza autentica.
Scoprire i profumi vintage non è solo un piacere olfattivo, ma un vero e proprio viaggio culturale e sensoriale. E tu, quale profumo vintage porteresti con te nel cuore? Raccontamelo nei commenti!
Articolo scritto da Ary