C’è un fascino sottile nelle case abbandonate.
Oltre a quello dato dalla decadenza e dalle storie intessute nei muri, c’è il fatto che rappresentano anche occasioni immobiliari uniche.
Per alcuni sono solo ruderi pericolanti, per altri sono luoghi infestati dai fantasmi, ma per chi sa guardare oltre, possono diventare investimenti sorprendenti.

Negli ultimi anni, prezzi elevati e grandi città sempre più sature hanno reso difficile realizzare il sogno di una seconda casa o di un buon rendimento immobiliare.
È in questo contesto che si affaccia un mercato alternativo: quello delle case abbandonate. E oggi, in Italia, questo fenomeno sta diventando molto più di una curiosità: è ormai un vero trend economico e sociale.
Perché sempre più persone guardano alle case abbandonate
Il motivo per il quale sempre più persone cercano case abbandonate è duplice.
Da una parte l’accessibilità economica: rispetto al prezzo medio per abitazioni urbane, una casa abbandonata in un borgo o in campagna può rappresentare un punto d’ingresso molto più basso.
Dall’altra, c’è la componente narrativa: acquistare una casa abbandonata significa intraprendere un progetto, restituire vita a un immobile dimenticato, partecipare al recupero di territori in declino.
Non si tratta soltanto di mattoni e impianti, ma di un’esperienza: dare valore a ciò che era stato trascurato. Il fenomeno è ormai globale.
Registi, architetti, creativi e viaggiatori cercano case abbandonate per farne atelier, case vacanze, studi artistici o bed & breakfast. Emblematico lo splendido recupero che un gruppo di artisti ha messo in atto a Bussana Vecchia.
Il recupero dell’abbandono è diventato un linguaggio estetico e un nuovo modo di fare business.
Quali sono le pratiche burocratiche da affrontare?
Comprare una casa abbandonata non è un sogno impossibile, né un azzardo da temerari. È un percorso che intreccia burocrazia, pazienza e visione. Tutto inizia da una verifica: quella catastale.
Ogni immobile ha una storia scritta nei registri, e sapere chi ne è stato il proprietario, se esistono ipoteche, debiti o vincoli, è il primo passo per dare legalità al recupero.
In seguito arriva la parte più delicata, quella notarile. Solo attraverso il rogito si può sancire un passaggio di proprietà limpido, certificato, capace di proteggere l’acquirente da eventuali sorprese.

Chi vuole avventurarsi nel mondo delle case dimenticate può scegliere diverse strade.
C’è chi partecipa alle aste giudiziarie, chi si affida ai bandi comunali come i celebri “Case a 1 euro”, e chi invece decide di rintracciare vecchi proprietari o di richiedere l’assegnazione di un bene abbandonato per usucapione.
Tutto è legale, ma nulla è immediato: ogni passaggio richiede documenti, verifiche urbanistiche, e soprattutto un progetto credibile di rinascita.
Perché il recupero di un rudere, in Italia, non è solo una questione di mura e mattoni, ma un atto di responsabilità verso la memoria collettiva.
Dove trovare e come acquistare una casa abbandonata in Italia
Comprare una casa abbandonata può essere un’occasione interessante, soprattutto nei borghi italiani dove i prezzi sono più accessibili e i Comuni promuovono iniziative per favorire il recupero del patrimonio edilizio.
Tuttavia, prima di procedere, è utile sapere dove cercare e quali passaggi seguire per concludere l’acquisto in modo sicuro e regolare.
Dove iniziare la ricerca:
Ecco alcuni punti di partenza utili per trovare immobili abbandonati:
- Siti immobiliari come Subito, Idealista e Casa.it
- Portali dedicati ai borghi in vendita
- Aste giudiziarie immobiliari
- Catasto e uffici comunali, che possono segnalare immobili disabitati
- Programmi “Case a 1 euro” promossi da diversi Comuni
- Gruppi Facebook dedicati alle case abbandonate e al recupero dei borghi
Una volta individuata la casa giusta, è importante verificare con attenzione la sua situazione legale e urbanistica prima di procedere con la compravendita.
Passaggi essenziali per l’acquisto:
Per acquistare una casa abbandonata in modo regolare, occorre:
- Effettuare una verifica catastale dell’immobile
- Controllare la presenza di ipoteche o debiti residui
- Accertare la proprietà tramite un notaio
- Richiedere la documentazione urbanistica al Comune
- Procedere all’acquisto con un rogito notarile
Seguendo questi passaggi e affidandosi a un professionista esperto, è possibile trasformare una vecchia casa abbandonata in un progetto concreto e gratificante, contribuendo anche alla rinascita dei piccoli borghi italiani.
I comuni che aderiscono ai programmi di rilancio dei borghi abbandonati chiedono una cauzione – di solito tra duemila e cinquemila euro – e pretendono che i lavori inizino entro un anno.
La ristrutturazione costa, certo: tra trenta e novantamila euro, a seconda delle condizioni dell’immobile. Ma ciò che si ottiene non è solo una casa, bensì un frammento d’Italia restituito alla vita, un’eredità salvata dall’oblio.

Quanto può costare comprare una casa abbandonata?
| Sezione | Voce / Dettagli | Costo stimato |
|---|---|---|
| Case a 1 € (requisiti) | Progetto di ristrutturazione credibile | — |
| Cauzione | 2.000 – 5.000 € | |
| Inizio lavori | Entro 12 mesi (obbligo) | |
| Conclusione lavori | Entro 2 – 3 anni (obbligo) | |
| Altre spese | Costi notarili, catastali e spese comunali | |
| Ristrutturazione (stima in un borgo turistico) | Struttura di base (tetto e mura) | 20.000 – 30.000 € |
| Impianti nuovi (acqua, luce, gas) | 8.000 – 12.000 € | |
| Finestre, porte, pavimenti | 10.000 – 25.000 € | |
| Totale ristrutturazione realistico | 40.000 – 80.000 € | |
| Nota | Le cifre sono indicative e variano per metratura, stato dell’immobile, vincoli e prezzi locali. | |
Ma il valore finale? Secondo molti annunci su Idealista e Immobiliare.it, una casa ristrutturata in un borgo turistico può triplicare di valore o generare fino a 20.000 €/anno con affitti turistici.
Ma conviene davvero comprare una casa abbandonata?
Acquistare una casa abbandonata può essere una scelta valida — ma non per tutti.
Chi vuole la soluzione “chiavi in mano”, senza sorprese e con tempistiche brevi, probabilmente farà meglio a puntare su immobili tradizionali.
Per l’immobile abbandonato servono budget ben pianificati, tempo, pazienza e qualche imprevisto considerato.
È fondamentale verificare: la situazione urbanistica, la presenza di vincoli (storici, paesaggistici), l’accessibilità, lo stato dell’impianto elettrico e idraulico, la fattibilità dei lavori di ristrutturazione.
Chi ha visione e volontà, invece, può trasformare una casa abbandonata in un investimento immobiliare più intelligente: non solo in termini economici, ma anche in termini di rinascita di territori, autenticità e unicità.
Per riassumere, conviene comprare una casa abbandonata?
Sì, se hai:
✅ Pazienza
✅ Budget di ristrutturazione
✅ Una visione creativa o imprenditoriale
✅ Amore per il recupero
No, se cerchi:
❌ una soluzione veloce
❌ zero burocrazia
❌ comfort immediato
❌ lavori senza sorprese

Quando la paura abbatte i prezzi: leggende, fantasmi e svalutazioni
In Italia, la superstizione pesa quasi quanto il mercato. In molti borghi, le case abbandonate sono associate a storie inquietanti che ne compromettono la vendita.
Basta una leggenda, una presenza misteriosa, una luce che si accende da sola, per spaventare i potenziali acquirenti e far crollare i prezzi.
È il fenomeno della “paura ereditata”: una forma di svalutazione culturale che, paradossalmente, apre nuove opportunità. E di esempi ce ne sono tanti.
A Piovene Rocchette, in Veneto, la famosa Villa Fraccaroli — soprannominata “Castello degli Spiriti” — è divenuta meta per curiosi e cacciatori di fantasmi.
Si racconta, infatti, che nelle notti di vento si senta ancora il pianto di una bambina morta durante la costruzione.
A Triora, il borgo ligure delle streghe, molte abitazioni restano invendute per timore delle leggende che vi aleggiano fin dal Medioevo.
E a Genova, la “Casa delle Anime” è una tappa fissa per gli appassionati di paranormale.
Curiosamente, questo alone gotico si sta trasformando in un nuovo tipo di valore: il “mistery branding”. Queste abitazioni attirano registi, turisti dell’occulto, fotografi e studiosi.
Le stesse storie che una volta svalutavano, oggi fanno da magnete per un turismo alternativo, capace di portare economia dove regna l’abbandono.
Conclusioni finali
Le case abbandonate non sono morte. Dormono. E aspettano solo qualcuno che le svegli. In ognuna di esse vive un’occasione: economica, culturale, persino poetica.
Recuperarle significa riscattare un frammento di storia, trasformando l’abbandono in valore.
Non è un affare per chi ha fretta, ma per chi sa vedere la bellezza dietro la polvere. In fondo, tra mito e mattoni, il vero lusso oggi è saper restituire vita dove gli altri hanno smesso di guardare.
E tu, compreresti una casa abbandonata (fantasma annesso? 😉), faccelo sapere nei commenti.
Articolo scritto da Ary
FAQ su come acquistare case abbandonate in Italia
Sì, tramite usucapione (dopo 20 anni di possesso continuato) o tramite decreto del Comune in caso di immobili pericolanti.
Diciamo che sono infestate… di storie. Il resto è suggestione e marketing territoriale.
Sì, molte banche concedono mutui “acquisto + ristrutturazione”.
Sì, in molti comuni italiani esistono bandi ufficiali, ma richiedono progetto e ristrutturazione obbligatoria.
Solo se non si fanno verifiche legali: basta un controllo catastale e notarile per evitare problemi.
In media tra 30.000 e 90.000 euro, ma il valore finale può superare di molto la spesa.
Una casa abbandonata è spesso svalutata perché:
– è in rovina e ha bisogno di lavori importanti
– si trova in zone dimenticate o poco abitate
– ci sono problemi di eredità o proprietà non chiare
– è circondata da leggende oscure o storie di fantasmi
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