Ben ritrovate nella nostra rubrica!
Come vi avevo anticipato nel precedente articolo (sulla cellulite, come riconoscerla e come combatterla), in questa occasione vi darò dei consigli su come trattare la cellulite con i prodotti fitoterapici.
Per un ripasso veloce su cos’è la cellulite e le sue cause, cliccate su questo link.
Trattamento della cellulite in fitoterapia
In presenza di cellulite la nostra pelle appare esternamente opaca, fredda, con la classica configurazione a buccia di arancia e, a volte, è dolente al tatto.
All’interno del nostro corpo si sono depositate molte tossine e l’organismo non riesce più a smaltirle; l’accumulo di liquidi in eccesso rallenta il nostro sistema linfatico e il nostro flusso sanguigno.
Ecco perché si dovranno scegliere piante in grado di riattivare la circolazione, favorire la diuresi, aumentare il catabolismo dei grassi, stimolare il fegato e i reni per smaltire le tossine.
Quale pianta scegliere?
Ogni pianta che vi consiglio ha una sua azione specifica e vi potrà essere di aiuto questo specchietto.
- Betulla (Betula verrucosa L.): la linfa di betulla ha un’azione drenante e depurativa, favorisce la depurazione del corpo e contrasta la ritenzione idrica.
- Pungitopo (Ruscus aculeautus L.): consolida le pareti vascolari, diminuisce la permeabilità dei tessuti e lo stato infiammatorio.
- Centella (Centella asiatica L.): aumenta l’elasticità della pelle e contrasta i sintomi che derivano da cattiva circolazione come gambe gonfie e dolori.
- Ippocastano (Aesculus hippocastanum L.): si usa nel caso in cui sia presente fragilità capillare perché lenisce le infiammazioni dei vasi e sostiene la tonicità delle loro pareti.
- Vite rossa (Vitis Vinifera L.): ha un’azione flebotonica e venotonica.
- Alga marina (Fucus vesiculosus L.): ha un’azione rassodante e tonificante sulla pelle.
- Amamelide (Hamamelis Virginiana L.): utile nei disturbi del sistema circolatorio, dove sia necessaria un’azione astringente.
E la caffeina?
Prima di di tutto parliamo di caffeina, più correttamente metilxantina, contenuta in guaranà, cola, matè e tè verde che agevola la lisi lipidica, controindicata nei soggetti che soffrono di ansia e cardiopatici.
Parliamo di caffeina e non di caffè, quindi non inventatevi di aumentarne il consumo giornaliero!
Gli integratori migliori in questo caso sono a base di caffè verde, più ricco di acido clorogenico, ottimo termo genico.
Come vi dico sempre, naturale non significa innocuo: prima di curarsi con le erbe è sempre necessario un colloquio con il proprio erborista di fiducia e chiedere un parere del proprio medico, in caso di patologie già in corso o se il disturbo non è più momentaneo.
In questo caso, il colloquio è doveroso per capire se è necessario intervenire con una sola pianta o con un integratore più completo.
A presto!