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Guida all’uso dell’henné: come tingere i capelli in modo naturale

Guida all’uso dell’henné: come tingere i capelli in modo naturale

Tabella dei Contenuti

L’henné è da secoli uno degli ingredienti naturali più utilizzati per la colorazione dei capelli. Oltre ai riflessi intensi, questa polvere offre numerosi benefici per la chioma.
Questa guida all’uso dell’henné è pensata per chi è alle prime armi o per chi è indeciso se provare questa tecnica naturale.

Guida all'uso dell'Hennè

Che cos’è l’henné?

L’henné, conosciuto anche come Lawsonia inermis, è una pianta tintoria originaria dell’Africa del Nord, oggi coltivata anche in India e nei Paesi vicini.
Dalle sue foglie essiccate si ricava una polvere dal tipico colore rosso-aranciato.

Tradizionalmente, viene usato non solo per colorare capelli e tessuti, ma anche per realizzare decorazioni temporanee sulla pelle, come i famosi tatuaggi delle cerimonie nuziali arabe e indiane.
Non è raro, inoltre, vedere uomini in alcune regioni del Medio Oriente o del Pakistan tingere di rosso la propria barba proprio con l’henné.

Come funziona l’henné sui capelli?

La molecola colorante dell’henné si chiama lawsone. Questa sostanza si lega alle proteine della pelle e alla cheratina dei capelli, creando un film protettivo che non danneggia la fibra capillare.
L’henné, però, non ha potere schiarente: agisce tono su tono, quindi su capelli neri non renderà la chioma rossa, ma donerà riflessi particolari, mentre sui capelli biondi o chiari potrebbe trasformare il colore in un rosso acceso già alla prima applicazione.

Guida all'uso dell'Henné

Tipi di henné: caldo o freddo?

Sul mercato esistono diverse tipologie di henné, che si distinguono soprattutto in base alla tonalità.
Quello coltivato in Africa tende a donare riflessi caldi e ramati, come il famoso Tazarine.
L’henné proveniente dall’India o da zone limitrofe, invece, regala tonalità più fredde, come il ciliegio, tipiche di varietà come il Lala Menana.

Benefici dell’henné sui capelli

Chi sceglie di usare l’henné non lo fa solo per motivi estetici ma anche per giovare dei benefici di questa sostanza anche a livello epidermico.
Questa polvere naturale ispessisce il fusto del capello, rendendolo più forte e robusto, dona una luminosità evidente alla chioma e riduce la caduta dei capelli grazie alle sue proprietà rinforzanti.
Ha anche effetti antimicotici e seboregolatori, particolarmente utili per chi soffre di cute grassa o forfora.
Inoltre, riesce a coprire in modo efficace i capelli bianchi, anche se il risultato può variare a seconda del colore di base e del tipo di henné utilizzato.

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Come preparare l’henné

La preparazione dell’henné varia in base al risultato desiderato, ma esistono indicazioni generali utili a chiunque voglia cimentarsi con questa tecnica naturale.
L’henné si applica su capelli puliti, asciutti o leggermente umidi, anche se sui capelli asciutti cola meno. È indispensabile usare guanti per evitare di macchiare la pelle.

Per capelli di lunghezza media si calcolano circa 100 grammi di polvere. L’acqua da aggiungere deve essere calda ma non bollente, altrimenti si rischia di alterare le proprietà tintorie.
Va versata poco per volta, mescolando con cura fino a ottenere una consistenza cremosa.
Per evitare che il composto secchi troppo i capelli, si possono aggiungere zucchero o gel d’aloe. È utile anche setacciare la polvere prima di miscelarla, così da evitare fastidiosi grumi.

Come si applica l’henné?

Chi desidera riflessi caldi e ramati può lasciare ossidare la pasta di henné per qualche ora dopo la preparazione, magari aggiungendo una componente acida come succo di limone, aceto o infusi.
Per un colore intenso, il tempo di posa consigliato varia tra le due e le tre ore.

Chi, invece, preferisce riflessi freddi dovrebbe applicare subito il composto, senza lasciarlo ossidare. Alcuni aggiungono un pizzico di bicarbonato per accentuare i toni freddi, ma l’effetto può variare a seconda del colore di partenza dei capelli.
Per ottenere un rosso freddo intenso, il tempo di posa ideale va dalle tre alle sette ore. In generale, più applicazioni ravvicinate si fanno, più il colore diventa intenso e profondo.

Una volta steso il composto sui capelli, è consigliabile avvolgere la testa con della pellicola trasparente. Nei mesi più freddi, un cappello di lana aiuta a mantenere il calore e a favorire la presa del colore.

Trascorso il tempo di posa, i capelli vanno sciacquati abbondantemente solo con acqua, finché questa non risulta limpida. È del tutto normale che l’acqua sia colorata durante il risciacquo.
Nelle 48 ore successive è meglio evitare lo shampoo, così da permettere al colore di stabilizzarsi completamente.

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Come coprire i capelli bianchi con l’henné

Chi desidera ottenere un rosso vivace può coprire i capelli bianchi anche con una sola applicazione, mentre per chi preferisce tonalità più scure, come il castano o il nero, si utilizza il cosiddetto doppio passaggio.
In questo caso, si stende prima l’henné rosso, si risciacqua e poi si applica un’altra polvere tintoria, come l’indigo, per ottenere sfumature dal castano intenso al nero-blu.

Henné in gravidanza o allattamento

Chi è in gravidanza o in allattamento dovrebbe sempre chiedere consiglio al proprio medico prima di utilizzare qualsiasi prodotto, anche se naturale come l’henné. Solo uno specialista può stabilire se sia sicuro in queste condizioni.

Come eliminare l’odore dell’henné

L’odore dell’henné, simile all’erba secca o alla terra umida, non piace a tutti quindi per attenuarlo, si possono aggiungere ingredienti come cacao amaro, vanillina o erbe ayurvediche profumate come il Kachur o il Kapoor.
A capelli asciutti, invece, è possibile utilizzare un profumo specifico per capelli.

Come conservare l’henné avanzato

Il composto di henné avanzato può essere tranquillamente conservato in freezer. Inoltre, il successivo scongelamento tende a raffreddare leggermente la tonalità del colore.

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FAQ sull’Hennè

L’henné schiarisce i capelli?

No, l’henné non ha potere schiarente. Si lega al colore naturale del capello e agisce tono su tono.

Quante applicazioni servono per ottenere un colore intenso?

Dipende dal colore di base e dal tipo di henné utilizzato. Più applicazioni ravvicinate si fanno, più il colore diventa intenso e duraturo.

Si può usare l’henné sui capelli trattati chimicamente?

È preferibile aspettare qualche settimana dopo una tinta chimica o una decolorazione per evitare risultati imprevisti.

Esiste henné di altri colori oltre al rosso?

Sì, ma spesso le polveri definite “henné nero” o “biondo” sono miscele di altre erbe tintorie, come indigo o cassia.

L’henné rovina i capelli?

No, anzi, li rinforza, li ispessisce e dona brillantezza.

Quali alternative naturali esistono all’henné?

Altre erbe tintorie come indigo, cassia, katam o miscele ayurvediche possono regalare sfumature diverse senza ricorrere a tinte chimiche.

Considerazioni finali

L’henné rappresenta una soluzione naturale e versatile per chi desidera tingere i capelli senza l’uso di sostanze chimiche aggressive.
Richiede tempo, sperimentazione e pazienza, ma i risultati possono essere davvero sorprendenti, sia per la bellezza del colore sia per la salute della chioma.

Se qualcuno ha pensato di provare l’henné, può condividere la propria esperienza o le proprie domande nei commenti: potrebbero diventare spunti per un prossimo articolo!

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