Euroflora 2025

Euroflora 2025: A Genova ‘La natura si fa spazio’

Euroflora 2025: A Genova ‘La natura si fa spazio’

Tabella dei Contenuti

Ciao! Oggi vi porto alla scoperta di Euroflora 2025 tenutasi a Genova dal 24 aprile al 4 maggio.
L’esposizione internazionale del fiore e della pianta ornamentale è una delle più affascinanti fiere dedicate a fiori e piante che celebra la bellezza della natura e l’eccellenza del florovivaismo italiano e mondiale.

Mi ci sono recata quest’anno dopo ben 19 anni dall’ultima volta che ho visto questa esposizione, era il 2006 e in quell’occasione ero tornata a casa con tanti ricordi colorati e profumati impressi nella mente.

euroflora 2006
Foto di Euroflora 2006

In questo articolo però vi parlerò della edizione del 2025, di tutto quel che di bello si è visto ma anche delle criticità che sono venute alla luce durante l’evento e che hanno riempito i social di commenti delusi da parte dei visitatori.

Le origini di Euroflora

Euroflora è una delle più prestigiose esposizioni internazionali dedicate al florovivaismo e alla bellezza della natura.
La sua prima edizione risale al 1966, nata da un’idea del senatore Carlo Pastorino, allora presidente della Fiera di Genova.
L’obiettivo era creare un evento che celebrasse il mondo delle piante e dei fiori, ispirandosi alle grandi floralies europee come quelle di Gand e Nantes.
La prima edizione fu un successo straordinario, con 250.000 visitatori e 263 espositori provenienti da 19 Paesi. Tra gli ospiti d’onore, anche Grace Kelly e il principe Ranieri di Monaco .

Nel corso degli anni, Euroflora ha conquistato un posto di rilievo nel panorama internazionale, diventando un appuntamento imperdibile per florovivaisti, paesaggisti e appassionati di botanica.
Tradizionalmente ospitata alla Fiera di Genova, Euroflora ha avuto due edizioni (2018 e 2022) nei suggestivi Parchi di Nervi.
Nel 2025, l’evento è tornato nella sua sede originaria, completamente rinnovata nel progetto del Waterfront di Levante firmato dall’architetto Renzo Piano.
Un’area espositiva di oltre 85.000 metri quadrati, che include il Palasport, il Padiglione Jean Nouvel e persino una sezione galleggiante sulla marina.

Euroflora 2025: un’edizione da record

La 13ª edizione di Euroflora, svoltasi dal 24 aprile al 4 maggio 2025, ha segnato numerosi primati:

  • Superficie espositiva: quasi triplicata rispetto al 2022, passando da 35.000 a 85.000 metri quadrati.
  • Giardini: 144 allestimenti, rispetto ai 90 dell’edizione precedente, con superfici variabili dai 18 ai 1.300 mq.
  • Partecipazione internazionale: record di Paesi esteri presenti, grazie anche al supporto dell’ICE, con delegazioni da Francia, Spagna, Cina, Thailandia e, per la prima volta, Bhutan .
  • Sostenibilità: manifestazione plastic-free, con materiali riciclabili e piante selezionate per la bassa richiesta idrica. Inoltre, è stata richiesta la certificazione di sostenibilità ISO 20121 .
  • Quasi 200.000 entrate: durante le 11 giornate sono arrivati visitatori provenienti da tutto il mondo. Il picco è stato raggiunto nella giornata del 25 aprile.
euroflora 2025

Cosa si è visto all’Euroflora 2025

Euroflora 2025 ha ospitato 154 giardini tematici, distribuiti lungo un percorso espositivo di 4 chilometri nel nuovo Waterfront di Levante a Genova.
Ogni giardino ha raccontato una storia tutta sua, rappresentando paesaggi naturali e urbani con un’attenzione particolare alla sostenibilità e alla biodiversità.
Tra le installazioni più spettacolari, spiccano le riproduzioni di boschi appenninici, laghi alpini e piazze italiane, realizzate con estrema cura dai florovivaisti.

euroflora 2025

Euroflora 2025 è stata suddivisa in diverse aree espositive, ciascuna con un tema specifico e una selezione di espositori di rilievo.
Ecco una panoramica dettagliata delle principali zone della fiera.

Parco Kennedy

Il Parco Kennedy ha rappresentato il cuore verde della manifestazione, con 30.000 metri quadrati dedicati a giardini tematici e installazioni artistiche.
Qui i visitatori hanno potuto ammirare il Mirador Fiorito, una terrazza panoramica affacciata sul mare, e una serie di giardini sensoriali, progettati per stimolare vista, olfatto e tatto.
L’area ha ospitato anche eventi e laboratori dedicati alla biodiversità e alla sostenibilità.

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Palasport

Il Palasport, storicamente legato a Euroflora, ha ospitato al suo interno, un percorso tematico dedicato alle quattro stagioni, progettato da A.S.Ter. in collaborazione con il Comune di Genova e Asef.
Inoltre è stato allestito lo spazio “Chiossone”, in collaborazione con il Civico Museo d’Arte Orientale “Edoardo Chiossone”.

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Qui, la poesia delle stagioni è stata evocata attraverso riproduzioni artistiche del periodo Edo (1600–1868), accompagnate da una selezione botanica di specie e cultivar originarie o diffuse in Giappone.

Il Palasport ha ospitato anche la mitica Coppa Davis di tennis, vinta nel 2024, che è stata tra le attrazioni più fotografate insieme alla mini-lanterna di Genova completamente rivestita di foglie, simbolo della città e della manifestazione stessa.

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Marina Waterfront

La Marina Waterfront ha offerto un’esperienza unica grazie a un percorso galleggiante realizzato su 60 pontili, con 3 isole e alcuni giardini galleggianti dedicati a varie tipologie di fiori, tra i quali spiccavano le bellissime rose di Genova.

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Sulla piattaforma erano disseminate le istallazioni dei comuni liguri e di altri espositori internazionali.

Padiglione Blu (tre piani)

Il Padiglione Blu, progettato dall’architetto Jean Nouvel, era sviluppato su due livelli, ciascuno con una funzione specifica.

Il piano terra, dove si trovava l’installazione Origami Rete e una passerella panoramica che permetteva ai visitatori di ammirare l’esposizione dall’alto.
All’interno dell’area espositiva c’erano varie zone tematiche e corner culturali con la presenza anche del Raggruppamento Carabinieri CITES che hanno illustrato le loro attività di controllo e repressione dei crimini ambientali, spiegando come viene contrastato il traffico di animali e piante protette.

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Il primo piano diviso in due parti, una dedicata alle composizioni floreali, ai fiori recisi e alle collezioni di bonsai, con la partecipazione di rinomati floral designer.
L’altra occupata dal Mercato Verde, dove i visitatori potevano acquistare piante, attrezzature per il giardinaggio e prodotti legati al florovivaismo.

Esposizioni e iniziative all’Euroflora 2025

Esposizioni di piante rare e fiori esotici

Euroflora 2025 ha offerto una vasta gamma di piante rare ed esotiche, provenienti da tutto il mondo.
I visitatori hanno potuto ammirare una collezione di orchidee tropicali, comprese quelle aeree, che crescono senza radici nel terreno, nutrendosi esclusivamente dell’umidità dell’aria.
Sono state esposte oltre 600 varietà di piante succulente, con forme e colori spettacolari, trasformando l’area in un vero e proprio giardino da collezione.

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I visitatori hanno potuto osservare anche una tavolozza di calle dai colori intensi, mentre le dalie, tornate in auge dopo anni di oblio, hanno riscosso grande successo.
Gli appassionati di bonsai hanno trovato un’esperienza unica presso Satsuki Bonsai, dove era possibile ammirare e acquistare esemplari straordinari, tra cui un faggio di 60 anni dal Giappone e persino un pino ultracentenario.

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Il Cactus Center Sanremo, veterano della manifestazione, ha esposto non solo cactus classici, ma anche esemplari di Tillandsia, piante che vivono senza radici e si nutrono dell’umidità dell’aria.
Molto ammirate anche le azalee intrecciate del Pistoiese, inoltre particolare attenzione è stata dedicata alle acidofile del Lago Maggiore, note per la loro delicatezza cromatica e varietà.

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Origami verdi

Gli Origami Verdi sono state tra le installazioni più spettacolari di Euroflora 2025, progettate dall’architetto Matteo Fraschini per Urges – Gruppo Valagussa.
Queste 3 strutture, alte fino a 10 metri, hanno reinterpretato la tecnica giapponese della piegatura della carta, trasformandola in un’esperienza visiva e architettonica.

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Ciascuna istallazione aveva un significato simbolico legato al territorio ligure, l’Origami floreale con protagonista la strelitzia, celebrava la bellezza e la biodiversità del mondo vegetale.

L’Origami a forma di vela, il più grande, collocato all’ingresso di Piazzale Kennedy, rappresentava il legame di Genova con il mare e la sua tradizione marinara.
L’Origami a forma di rete da pesca invece evocava la cultura dei pescatori liguri e il rapporto tra uomo e natura.

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Le maestose palme della Florida

Uno degli elementi più spettacolari di Euroflora 2025 è stata la presenza delle altissime palme della Florida, che hanno catturato l’attenzione dei visitatori per la loro imponenza e bellezza.
Queste palme, importate direttamente dagli Stati Uniti, sono state collocate in diverse aree espositive, tra cui il Parco Kennedy e il Padiglione Blu, creando un’atmosfera tropicale.
La loro presenza ha voluto simboleggiare la resilienza delle piante e la loro capacità di adattarsi a nuovi ambienti, un tema centrale dell’edizione 2025.

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La coltivazione nello spazio: il progetto Space V

Euroflora 2025 ha ospitato un’innovazione rivoluzionaria nel campo dell’agricoltura: la Adaptive Vertical Farm (AVF), una serra spaziale progettata dalla startup Space V, fondata dall’astronauta italiano Franco Malerba. Questo progetto mira a coltivare piante e verdure nello spazio, garantendo agli astronauti un’alimentazione fresca e sostenibile durante le missioni di lunga durata.

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La serra è stata progettata per essere utilizzata sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) e nei futuri avamposti lunari del programma Artemis della NASA.
Grazie alla sua struttura multipiano adattiva, la AVF permette di ottimizzare lo spazio e ridurre il consumo energetico, aumentando la resa produttiva rispetto alle serre tradizionali.

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Durante la manifestazione, Malerba ha tenuto diverse conferenze per spiegare il funzionamento della serra e le sue potenziali applicazioni anche sulla Terra, in ambienti estremi come deserti e zone polari.

Le coltivazioni di basilico e l’innovazione aeroponica

Euroflora 2025 ha dedicato ampio spazio alle coltivazioni di basilico, con un focus particolare sulle tecniche innovative di produzione.
Tra le esposizioni più interessanti, spicca il basilico di Andora, coltivato con un sistema aeroponico avanzato.

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L’impianto aeroponico consente di coltivare il basilico senza l’uso del suolo, con le radici sospese in un ambiente chiuso e nutrite attraverso un vaporizzatore di sali minerali.
Questo metodo permette di risparmiare fino al 90% di acqua rispetto alle tecniche tradizionali, rendendolo una soluzione sostenibile per la produzione agricola.

Nemos’s Garden e le coltivazioni subacquee

Nemo’s Garden è la prima serra subacquea al mondo, composta da biosfere trasparenti ancorate al fondale marino.
Queste strutture creano un ecosistema autosufficiente, sfruttando la temperatura stabile dell’acqua e la luce solare filtrata per favorire la crescita delle piante.
All’interno delle biosfere vengono coltivate erbe aromatiche, fragole, insalate e fagioli, dimostrando che l’ambiente subacqueo può essere un’alternativa sostenibile per l’agricoltura.

Durante la manifestazione, è stata esposta una riproduzione in scala reale della biosfera, visibile sui pontili galleggianti del Marina Waterfront.

Eventi collaterali e attività didattiche

Il concept dell’edizione 2025, “La natura si fa spazio”, ha voluto coniugare tradizione e innovazione, promuovendo uno stile di vita più sano e consapevole anche nei contesti urbani.

Lo ha detto anche Mauro Ferrando, presidente di Porto Antico di Genova S. p A.:

“La natura diventa un elemento diffuso in tutto un quartiere, nella città e non più in un contenitore come è stato nelle precedenti edizioni. Le persone, nelle città, devono vivere a contatto con la natura.”

Proprio per questo, Genova ha ospitato eventi e installazioni floreali anche in parchi, ville e giardini storici, come quelli dei Palazzi dei Rolli, Patrimonio UNESCO.
Inoltre un percorso decorato con fiori e piante collegava la Stazione di Genova Brignole all’ingresso di Euroflora, creando un’accogliente introduzione alla mostra.

euroflora 2025

Incontri e laboratori con esperti del settore

Euroflora 2025 ha offerto un ricco programma di eventi collaterali, tra cui laboratori interattivi, conferenze e spettacoli musicali.
I bambini hanno potuto partecipare a attività educative sulla biodiversità, mentre gli adulti hanno assistito a incontri con esperti del settore tra cui Stefano Mancuso e Mario Tozzi, e la presentazione del ranuncolo “Pon Pon”, dedicato a Giannina Gaslini.

Mancuso ha illustrato l’intelligenza delle piante e il loro ruolo nella lotta al cambiamento climatico, mentre Tozzi ha discusso della crisi ambientale e della necessità di modelli sostenibili per il futuro.

Uno degli eventi più emozionanti di Euroflora 2025 è stata la presentazione del ranuncolo “Pon Pon”, un nuovo fiore dedicato a Giannina Gaslini, fondatrice dell’omonimo ospedale pediatrico di Genova.
Questo fiore, caratterizzato da una forma elegante, è stato creato per celebrare l’impegno della Gaslini nella ricerca medica e nella cura dei bambini.

ranuncolo pon pon giannina
Dal web

Concorso Ars Urbana

Il Concorso Ars Urbana ha premiato i migliori progetti di architettura del paesaggio, con un focus su sostenibilità e innovazione.
Tra i vincitori, il progetto “Verde Innocentia”, che ha sensibilizzato sul consumo di suolo urbano, e “Primavera Silenziosa”, che ha simboleggiato l’impatto dell’uomo sull’ambiente.

Criticità che hanno generato polemiche

Come ogni grande evento che si rispetti, non sono mancate le critiche e le polemiche sia all’organizzazione che all’esposizione vera e propria.
Purtroppo alcune di queste critiche sollevate mi vedono assolutamente d’accordo, questo però non significa che Euroflora 2025 non mi sia piaciuta.
La verità è che, dopo aver visto quella del 2006, questa edizione mi ha lasciato un po’ di amaro in bocca.

Ma veniamo alle critiche più frequenti tra visitatori e addetti ai lavori, che ho potuto constatare anche io, con rammarico purtroppo.

La grande delusione del Palasport

Il ricordo delle coreografiche fontane, il tripudio di fiori e i giochi di luce delle scorse edizioni hanno amplificato la delusione nel vedere il grande spazio espositivo del palasport rimpicciolito e l’immensa cupola perdere la sua maestosità.

euroflora 2025

Lo spazio all’interno del Palasport di Euroflora 2025 è stato ridotto rispetto alle edizioni precedenti per diversi motivi.
Uno dei principali è legato alla riqualificazione del Waterfront di Levante, che ha comportato una diversa distribuzione degli spazi espositivi.
Un altro fattore che ha influenzato la riduzione dello spazio è la presenza di mezzi di cantiere nelle vicinanze, legati ai lavori di completamento del nuovo parco urbano della Foce.

Piante trascurate, fiori morti e frutta ammuffita

Già dai primi giorni, si potevano notare precoci sfioriture e alcune piante iniziare a soffrire.
Il piazzale Kennedy è stato quello che di più ha tradito le aspettative dei visitatori perché, sebbene le installazioni fossero interessanti, erano già rovinate dopo pochi giorni.
Parte della colpa è da attribuire al meteo che ha regalato caldissime e soleggiate giornate. Di certo si poteva intervenire con irrigazioni più frequenti e manutenzione continua.

Anche all’interno del pad B, dove il problema era opposto, con poca luce e clima caldo umido, alcune piante apparivano sofferenti se non addirittura morte o marce.
Al piano superiore, le composizioni di fiori recisi sembravano una compilation di mazzi di fiori secchi. Peccato!

Accesso macchinoso e percorso discutibile

L’accesso alla fiera, diviso in due step, è stato alquanto macchinoso e poco comprensibile.
Dopo aver esibito il biglietto (mancava la promessa corsia preferenziale per chi aveva acquistato il ticket on line), si doveva fare un’altra fila per venir dotati di braccialetto di carta che permetteva l’entrata ad ogni zona espositiva.

Il problema è che le persone già munite di bracciale e quelle che si apprestavano ad entrare si mescolavano nel piazzale d’entrata del Palasport con evidenti problemi di traffico.
Inoltre ho notato che c’era poca segnaletica e il percorso consigliato in alcuni punti diventava obbligatorio, ad esempio, usciti dal pad. B non era possibile tornare al Waterfront ma si era indirizzati verso l’uscita.
Ovviamente era possibile rifare il giro ma l’ho ritenuto inutile e stancante oltre che snervante, visti gli ingorghi di persone presenti ad ogni varco.

Costi e disagi

Il biglietto d’entrata era di 25€ più 1,5€ di prevendita. Decisamente alto per l’evento di quest’anno.
Se poi si mettono insieme cose come il Waterfront che comunque è attorniato dal cantiere quindi molto cemento esteticamente poco gradevole, poca varietà di fiori e piante, mancanza di coreografie o “effetti wow” beh, è ovvio che si resta delusi.

Ho apprezzato personalmente l’aver messo a disposizione delle persone disabili o anziane delle poltrone elettriche con le ruote, da guidare da soli.
Peccato però che tutta la parte del Waterfront aveva il ghiaino per terra che rendeva difficile l’avanzare di questi trabiccoli e nel pad. B c’erano evidenti barriere architettoniche.

Per quel che mi riguarda ho trovato pochi argomenti interessanti, si è persa l’occasione di parlare ad esempio di piante che combattono l’inquinamento oppure di vegetali antichi che stanno tornando in auge.
E’ vero che le istallazioni dei vari comuni liguri erano davvero molto belle ma a parte qualche eccezione, tutte presentavano fiori comuni e nulla di davvero emozionante.

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…e dopo l’Euroflora?

Come ogni anno, quando cala il sipario su Euroflora , i fiori e le piante non vengono abbandonati o dimenticati in qualche magazzino, anzi, continuano a regalare bellezza in tanti angoli della città.
Infatti l’azienda Aster, partecipata del Comune di Genova che ha curato molti degli allestimenti, ha assicurato che ogni pianta esposta troverà una nuova destinazione.
Le piante non verranno buttate, ma saranno conservate nei vivai aziendali per essere poi utilizzate nei parchi storici o durante eventi pubblici e istituzionali.
Tutto viene recuperato e reimpiegato con attenzione, ad eccezione dei fiori recisi, che comunque vengono smaltiti in modo adeguato e diventeranno concime.

Molti espositori hanno lasciato in dono le loro piante, e queste verranno distribuite gratuitamente a chi ne ha fatto richiesta.
I primi a poterle ricevere sono i piccoli comuni sotto i 15 mila abitanti, seguiti dai municipi e dai centri integrati di Genova, dalle scuole di ogni ordine e grado, dagli ospedali, dalle associazioni e perfino dalle forze dell’ordine.

euroflora 2025

Anche i materiali usati per gli allestimenti verranno recuperati e riutilizzati, dal legno delle arene e delle passerelle fino al frantumato di cava usato per la pavimentazione.

Considerazioni finali

Dunque, Euroflora 2025 ha rappresentato un connubio perfetto tra bellezza, innovazione e sostenibilità.
Un evento che ha saputo rinnovarsi, mantenendo viva la tradizione e proiettandosi verso il futuro.

Un appuntamento imperdibile per tutti gli amanti della natura e del design del verde.
Fateci sapere se avete visitato anche voi questa bellissima fiera e cosa ne pensate. Oppure diteci se vi è venuta voglia di farci un salto… tra cinque anni!

Articolo scritto da Cris

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