Sono le 17 di un uggioso pomeriggio di dicembre e, finalmente, sono a casa.
Amo l’inverno e il freddo ma giornate come queste mettono a dura prova anche me! Fuori casa dalle prime luci del mattino, pioggia e vento che rovinano i capelli, la mia sbadataggine mi ha trascinata dritta dritta dentro una pozzanghera… Non vedevo l’ora di rientrare a casa e fare una bella doccia! Fortunatamente a farmi sentire coccolata c’è il mio bagnoschiuma preferito di questi ultimi mesi, il bagnoschiuma avena e lavanda di Officina dei Saponi. Ci è stato omaggiato in occasione dell’ultimo SANA e, da amante dei profumi floreali, mi sono subito proposta per testarlo. Ma prima le buone maniere: via alle presentazioni!
Chi è Officina dei Saponi?
Si tratta di una giovane azienda nata in Toscana, terra che offre tutte le materie prime che vengono utilizzate per creare i prodotti. Dapprima specializzata nella produzione di sapone artigianale, Valentina, la sua fondatrice, ha poi ideato una linea di prodotti per la cura del corpo -bagnoschiuma, balsamo, shampoo e latte corpo- e anche una linea pensata per l’infanzia. Le profumazioni disponibili, ad oggi, sono: argan e rosa, avena e lavanda, mirtillo e malva, zenzero e limone. Di quest’ultima ci aveva parlato la nostra Marghe nella recensione dedicata al latte corpo .
Il Bagnoschiuma Avena e Lavanda
Permettetemi di dilungarmi un po’ sul packaging di questo prodotto, perché anche l’occhio vuole la sua parte! Il bagnoschiuma è contenuto all’interno di un flacone in plastica, decorato con un disegno dai toni pastello che raffigura una mademoiselle circondata da bolle di sapone e i due ingredienti protagonisti, la lavanda e l’avena. Il tappo è in legno e lo trovo molto elegante. Tuttavia lo trovo poco funzionale: non riesco mai ad avvitarlo correttamente.
Il bagnoschiuma, ideale per tutti i tipi di pelle, contiene ingredienti idratanti e nutrienti, quali l’olio extravergine d’oliva, l’estratto di avena, il gel d’aloe vera e le proteine del riso. Il prodotto deterge con dolcezza rispettando il pH fisiologico della pelle, grazie ai tensioattivi di origine vegetale. Il profumo di lavanda, dato dall’olio essenziale, è molto intenso.
INCI: Aqua; ammonium coco-sulfate; cocamidopropyl betaine; glycerin; aloe barbadensis leaf juice*; sodium lauroyl glutamate; avena sativa kernel extract*; hydrolyzed olive fruit*; olea europaea fruit oil*; hydrolyzed rice protein; lauryl glucoside; myristyl lactate; lavandula hybrida oil; benzyl alcohol; sodium benzoate; potassium sorbate; citric acid; tetrasodium glutamate diacetate; d-limonene; linalool.
*prodotto biologico certificato
La mia esperienza
Sembra scontato ma non lo è: questo bagnoschiuma mi fa sentire pulita, profumata, coccolata! Innanzitutto si tratta di un prodotto concentrato e molto schiumogeno: per una come me che, sbagliando, associa la quantità di schiuma al grado di pulizia, questa è una caratteristica essenziale. Inoltre il profumo di lavanda è intenso e avvolgente: l’unica pecca è che, nel mio caso, non permane a lungo sulla pelle. Credo proprio che questo bagnoschiuma entrerà di diritto tra i miei “mai più senza”!
Mi piacerebbe che l’azienda rivedesse il packaging: il foro del flacone è piuttosto largo, quindi tende a fuoriuscire tanto prodotto. Inoltre trovo il tappo in legno poco pratico.
Quantità: 200 ml
Costo: €8,00
PAO: 6 mesi
Certificazioni: AIAB e Qualità Vegana
Articolo scritto da Alessandra
Seguimi, profumi Bio antiossidanti – Domus Olea Toscana
E Domus Olea Toscana, azienda che non ha bisogno di presentazioni, nonostante la denuncia fatta da quella scellerata di Amina, ci contatta. Per cosa, poi? Per proporci proprio uno dei profumi lanciati al Sana! Quelli a cui mi sono avvicinata più volte senza riuscire a sniffarne nemmeno uno, tanta era la ressa intorno a quei flaconi.
Lì stavo tenendo d’occhio ed ecco la mia occasione!
SEGUIMI, Sei fragranze
3 prettamente femminili e 3 unisex, in 3 forme diverse:
- spray,
- solido
- ed in crema.
I nomi, la cura nelle confezioni, nella grafica e l’elegante campagna pubblicitaria poi, non passavano inosservati: tutto fatto con cura ed eleganza, in linea con l’altissima qualità a cui l’azienda ci ha abituato.
Non a caso la mia primissima recensione su questo blog parlava proprio di una crema Domus, la Lipo Drena Lift, da cui sono dipendente prima per il profumo fantastico, e poi per i risultati, altrimenti non l’avrei ricomprata innumerevoli volte!
Il Profumo
Mi sono proposta subito, quindi, ma… per un profumo? Perché mai volevo un profumo? A cosa ci serve il profumo? E lì la mia testolina ha cominciato ad attraversare lo specchio facendosi le consuete domande sulla vita, l’universo e tutto quanto.
Prima fra tutte: come si sceglie un profumo “sulla carta”? L’azienda, per fortuna, mi ha dato una grande mano illustrando con dovizia le note di testa, cuore e fondo e così ho iniziato eliminando tutte le fragranze femminili, pensandole troppo dolci e poco adatte ai miei gusti, e sbagliando, perché “Nella Follia”, che ho potuto sentire grazie ai campioncini arrivati insieme ai profumi scelti, sarà tra i miei prossimi acquisti!
Potete acquistarli anche sul sito dell’azienda e vi consiglio proprio di farlo e di tornare a dirmi in quale vi sarete riconosciute.
Mi sono rivolta, quindi a quelli unisex facendo una scelta un pò di cuore, perché quel bergamotto al primo posto mi portava già verso luoghi aperti ed incontaminati, insieme all’arancio dolce, che adoro, ed al ribes. Per poi diventare interessante con l’orchidea nera, il pepe nero (nota particolarissima che mi intriga in tutti i profumi che la propongono), le bacche di vaniglia ed il gelsomino. E tra le note di fondo cosa trovo? L’incantevole patchuly con la fava Tonka, esotici e lussureggianti insieme al muschio bianco, promessa di rassicurante risveglio da quello che si prospettava un’incredibile viaggio sensoriale.
Ero convinta, quindi? Abbastanza, ma ciò che ha messo un punto alla mia scelta è stato il nome! “Dai, Alice – mi sono detta- che non lo vuoi, proprio tu, un profumo che si chiama Controcorrente?”
Era fatta, non restava che aspettare il pacchettino! Quando è arrivato ho iniziato subito ad usare la versione spray, che trovo più comoda e funzionale, e mi sono sorpresa per la sua dolcezza. Ma non doveva essere Unisex?
Controcorrente
E’ ben lontano dalla freschezza dei profumi “per lui e per lei” che spesso non sono per nessuno, navigando nell’indefinito limbo in cui non si è né carne e né pesce.
E’ un profumo ricco, avvolgente, che mi ha conquistata giorno dopo giorno con le sue note cangianti e che ogni volta mi faceva perdere in un vero labirinto olfattivo in cui riaffioravano, danzando, tutte le note di cui è composto.
Si presenta come dolce per poi mostrare la parte più intrigante e speziata di sé, qualcosa che difficilmente riesco ad associare ad un “già sentito” ma che, anzi, lo rende unico.
La sorpresa iniziale, che me lo ha fatto sentire come dissonante tra gli unisex, me lo ha, con il tempo, fatto collocare proprio tra le essenze studiate per la persona, al di là dei conformismi che ci vogliono uomini o donne, dolci o forti, rosa o azzurri, per arrivare ad un essere androgino, completo, connubio di anima ed animus, miscuglio di esperienze e sentimenti e vittorie e fallimenti.
Fragranze funzionali
Un profumo che definirei complesso e che, sinceramente, non mi aspettavo di trovare in bioprofumeria. Domus, lo avrete letto ovunque, definisce queste fragranze “funzionali” per la presenza in formula di attivi che non si trovano nei profumi classici.
Li ha arricchiti con foglie di ulivo biologico, segno distintivo dell’azienda e patrimonio nazionale di incomparabile pregio, e vitamina E, per dargli una funzione antiossidante, utile soprattutto nella crema pensata per collo e décolleté.
Non ci sono grosse differenze di profumo tra le 3 versioni, forse solo una leggera sfumatura che vede la versione solida un pò più dolce e morbida di quella spray che, sulla mia pelle, ho trovato più persistente; con quella solida faccio un po’ di fatica strofinandolo sui polsi, lo trovo duro e di difficile applicazione non riuscendo a dosarlo bene.
Lo volete un consiglio?
Entrambe le versioni, spray da 15ml per 16€ e solido+crema da 3ml e 30ml al prezzo di 19€, sono un ottimo regalo di Natale.
Ma, finiti i consigli per gli acquisti, volevo tornare in po’ dentro il mio specchio per provare a dare una risposta alla mia domanda iniziale: perché volevo un profumo? A cosa serve un profumo?
Negli anni tutti abbiamo scelto, ed indossato, e cambiato profumi. Io stessa ho usato profumi per anni, per poi cambiarli e dare inizio a nuovi cicli della mia vita. E’ una forma di comunicazione ancestrale e di riconoscimento trasversale, un modo per mostrarsi agli altri e farsi sentire, ed è presente anche tra le altre specie animali e vegetali.
Il profumo precede chi lo indossa e resta nei sensi di chi incontriamo anche dopo il suo passaggio. Controcorrente, nello specifico, si è insinuato nella mia quotidianità, risuonando sulle note di ciò che già mostravo in superficie e che ha guidato la mia scelta, e facendo emergere aspetti di me che è tempo di mostrare.
Non un cosmetico soltanto, ma un vero viaggio emozionale tra le infinite spire della nostra personalità.
E adesso che ho indosso il mio profumo posso uscire là fuori e dire al mondo
seguimi, controcorrente se occorre, ma ovunque andremo io sarò un’arancia dolce ed uno speziato ed irriverente pepe nero, sarò una misteriosa e superba orchidea o un’esotica fava tonka, senza celare la timidezza del gelsomino e la concretezza del muschio bianco, e sarò tutto questo insieme e non potrai immaginarmi, dovrai condividere il mio cammino anche solo per un istante in cui io sarò me stessa.Quindi…
“Follow me You can follow me I will keep you safe”* (Muse)
Articolo scritto da Alice Haendel
New Age Filler, Alkemilla imputato al Tribunale del Bio
TG BIONEWS: NOTIZIE DEL GIORNO
Nuova bufera mediatica per Lebloggersiamonoi. Una delle affiliate, appartenente alla frangia più eversiva del gruppo, già nota alle cronache giudiziarie per le sue intemperanze, ha nuovamente gettato il blog nel caos mediatico. Diamo la linea alla nostra inviata presso il Tribunale del Bio.
Inviata: “Buongiorno! Siamo in diretta dall’aula del Tribunale, dove pochi minuti fa è stata dichiarata aperta la prima udienza di comparazione e trattazione del processo che vede imputato il
New Age Filler Alkemilla
Presiede l’udienza il Giudice Buonsenso che, alla lettura delle memorie, ha manifestato un malcelato disappunto per il ritorno in aula dell’attrice, la famigerata Amina Shimmer, già diffidata e condannata lo scorso anno. Stiamo assistendo all’introduzione dell’avvocato della difesa, che sta per chiamare a deporre la donna con il contorno occhi più chiacchierato del web.
A.d.d: “Signora Shimmer… ancora lei!!! Nuovamente qui a tediarci con tutte queste querelle sui prodotti dedicati al contorno occhi! E’ inaudito, la sua insolenza non conosce limiti.
Signori della Giuria, ci rendiamo conto? Questa donna sta attaccando il prodotto che ha vinto il Premio SANA 2018: un filler miracoloso che, per inciso, mia moglie utilizza con grandissima soddisfazione e che risulta efficace persino su mia suocera, che ha 80 anni! Un innovativo siero concentrato ad alto potere distensivo, ricco di attivi biologici. Un filler che persino la sua collega del blog Katebeautycase ha recensito con estremo entusiasmo, ottenendo migliaia di visualizzazioni e persino la condivisione del Brand!
Mi permetto di distribuire a Lor Signori la scheda tecnica dell’INCI, frutto di accurate ricerche e studi, una formula completamente naturale e bio, testata a lungo su un campione di consumatrici, un vanto, insomma, per l’industria cosmetica italiana.
INCI
Aqua [Water] (Eau), Magnesium aluminum silicate, Halidrys siliquosa extract, Cynara scolymus (Artichoke) leaf extract (*), Vaccinium myrtillus (Myrtle) fruit extract (*), Equisetum arvense leaf extract (*), Arctium lappa root extract (*), Taraxacum officinale (Dandelion) rhizome/root extract (*), Camelia sinensis leaf extract (*), Silybum marianum extract (*), Hydrolyzed hibiscus esculentus extract, Argania spinosa kernel extract, Acacia decurrens flower cera [Acacia decurrens flower wax], Helianthus annuus seed cera [Helianthus annuus (Sunflower) seed wax], Jojoba esters, Polyglucuronic acid, Panthenol, Tocopherol, Lauroyl lysine, Dextrin, Mica, Glycerin, Benzyl alcohol, Propanediol, Phenethyl alcohol, Sodium PCA, Fructose, Glycine, Inositol, Urea, Sodium lactate, Niacinamide, Silica, Parfum [Fragrance], Xanthan gum, Undecyl alcohol, Sodium silicate, Benzoic acid, Sodium cocoyl glutamate, Dehydroacetic acid, Benzyl salicylate, Limonene, Polyglycerin-3, Alpha-isomethyl ionone, Citronellol, Hexyl cinnamal, CI 77491 [Iron oxides], Titanium dioxide, Linalool, Lactic acid.
*da agricoltura biologica
Scommetto la mia toga che la Signora è venuta qui per dirci che NON FUNZIONA. Vero Amina?
Amina: “Confermo. Avvocato. Il prodotto su di me NON HA FUNZIONATO”
A.d.d.: “Sono basito! Lei è senza ritegno, un soggetto irrecuperabile! Ma prego, esponga pure la sua versione dei fatti, sono impaziente di conoscere la grottesca scenetta comica che vorrà proporci oggi. Per cominciare fornisca cortesemente alla Giuria la sua profilazione.
Amina: “Si… ho superato gli “anta”, la mia pelle è mista con tendenza alla disidratazione, le rughe d’espressione hanno cominciato a manifestarsi già in adolescenza e sono piuttosto marcate e visibili nella zona del contorno occhi, inoltre ho solchi naso-labiali e due rughe più profonde sulla fronte.
Mi creda, Avvocato, ho seguito diligentemente il percorso di recupero assegnatomi da questa Corte lo scorso anno. Ho usato prodotti nutrienti, idratanti, ho ridimensionato le mie aspettative, cercando di non cedere all’ammaliante richiamo degli ultimi prodotti lanciati sul mercato… ma poi…
A.d.d.: “Vada al sodo, Amina.”
Amina :”Poi è accaduto quello che temevo… un’azienda che amo e stimo da anni, i cui prodotti riempiono costantemente il mio armadietto, ha lanciato il New Age Filler. L’ho cercato, ma era sempre sold out. Finché un giorno, mentre ero intenta a fare la spesa in un negozio di articoli per la casa e detersivi, l’ho avvistato su una mensola: era l’ultimo e dopo una breve colluttazione con un’altra cliente, che lo aveva notato in contemporanea, l’ho spuntata io, suggerendole biecamente un’altra referenza, allineata sullo stesso scaffale. Come ipnotizzata l’ho infilato nel carrello e mi sono diretta alla cassa. La VISA, costantemente vigile, nemmeno si è accorta del mio acquisto, lì, in un negozio di detersivi, si sentiva in una botte di ferro! Ahahahha! Tornata a casa ho letto attentamente le indicazioni, per essere certa di non commettere errori nell’applicazione e già che c’ero ho letto pure qualche testimonianza qua e là, oltre ovviamente a rileggere la recensione della mia collega.
Il giorno seguente ero su di giri, avevo un appuntamento per un colloquio di lavoro e volevo essere al top, quale migliore occasione per utilizzare il mio nuovo gioiellino? Ho messo la sveglia all’alba, per avere tutto il tempo necessario da dedicare alla skincare e, dopo un’accurata detersione ed il tonico, ho applicato un abbondante strato di crema nutriente, seguendo le indicazioni. Prima che fosse totalmente assorbita, quindi a zona ancora umida, ho picchiettato sulla parte un piccolo quantitativo del filler leggermente scaldato tra le dita, servendomi del polpastrello dell’anulare; ho atteso il tempo di posa completamente immobile, come una mummia e mi sono specchiata.
Ho avvertito la sensazione di “pelle che tira” ed ho notato che in corrispondenza della zona trattata si era formata una specie di patina; le rughette sembravano ancora evidenti, ma non vi ho dato alcun peso, pensando che occorresse più tempo affinché i principi attivi iniziassero a svolgere il proprio lavoro. Successivamente ho applicato il correttore, il fondotinta, completato il makeup e poi sono uscita, sprizzando euforia da tutti i pori.
L’effetto del filler dura solo qualche ora, dunque un lasso di tempo sufficiente per affrontare il mio appuntamento, prima che svanisse l’effetto Cenerentola. Sono salita in metropolitana in compagnia di un’amica, candidata al colloquio come me. Mi sentivo meravigliosa e giovane! Seduto sul treno c’era uno studente che mi fissava. “Mi avrà scambiata per una coetanea…eheh.. più tardi ripasso in negozio e compro un prodotto di scorta”, ho pensato tra me e me…finché….
“Prego, signora, si accomodi” ha urlato alzandosi frettolosamente!
“Ma come, non è possibile!!!”, ho pensato, voltandomi istintivamente alla disperata ricerca di una donna più anziana alle mie spalle, invano…
Nulla avrebbe potuto demolire il mio entusiasmo in quel momento e mi sono rifugiata nell’alibi di aver beccato un giovane reo di eccesso di educazione.
Il peggio doveva ancora arrivare: in sala d’attesa, poco prima del colloquio, si è avvicinato un esaminatore che rivolgendosi alla mia amica ha esclamato: “Buongiorno, preferisce entrare prima lei o SUA MADRE?”
Cosa??? Ma stiamo scherzando? La mia amica ha cinque anni meno di me!!!
Un dubbio feroce ha cominciato ad attanagliare la mia mente ed ho estratto lo specchietto dalla borsa. Ho creduto di svenire: un effetto orribile, come pelle incartapecorita! Il contorno occhi era più segnato del solito, la pelle secca ed il trucco si era sgretolato, finendo nelle pieghe! Dirò di più, anzi, si erano formate delle grinze sotto l’occhio che normalmente non ci sono. Dimostravo, insomma, almeno dieci anni più del solito!
Nei giorni seguenti ho fatto tutte le prove possibili: ho cambiato la base, il correttore, il fondotinta, il quantitativo di prodotto, ho provato a riapplicare un altro po’ della crema ai peptidi sopra ma nulla da fare. A dire il vero, l’unico risultato visibile, l’ho riscontrato applicandolo subito dopo le gel mask specifiche per il contorno occhi, ma senza makeup.”
A.d.d.: “Beh, e allora di che si lamenta? Faccia a meno del makeup, semplice!”
Amina: “E no, Egregio Avvocato, il filler è definito: primer! Sa cosa significa? Prodotto che precede l’applicazione del makeup, chieda a sua moglie e magari anche alla suocera, se non mi crede!!! Tra l’altro nella scheda è specificato che migliora la stesura del fondotinta, impedendo i fastidiosi accumuli nelle zone con rughe!”
A.d.d.: “Amina faccia poco la spiritosa: sembra alquanto evidente il suo ostruzionismo strisciante nei confronti di stimatissime aziende!”
Amina: “Obiezione, vostro Onore!!!! Avvocato, non Le consento certe illazioni, il fatto che io possa avere un’esperienza non positiva con un prodotto non vuol dire che intendo denigrare lo stesso, tantomeno l’azienda che lo produce!!! Lo ribadisco, sono una fedele consumatrice, ho la casa piena di prodotti, che continuerò ad acquistare e consigliare a chiunque ma questo non ha funzionato. Davvero non capisco il motivo per il quale se rappresento una voce fuori dal coro devo essere attaccata ed offesa ogni volta!!!”
Giudice: “Avvocato, durante questo periodo ho tenuto sotto stretta sorveglianza l’operato della teste, arrivando alla conclusione che l’ironia fa parte del suo “stile letterario”, anzi più che ironia la definirei autoironia: può piacere o no, ma non va ad inficiare la genuinità delle informazioni riportate, pertanto l’obiezione è ACCOLTA. Invito la giuria a non tenere conto di questo Suo intervento.”
A.d.d: “Diciamo la verità, Amina, probabilmente lei non ha le competenze per svolgere il ruolo di blogger.”
Amina: “E mi dica, avvocato, che competenze occorrono per valutare un risultato? Io non sono qui a disquisire sulla formula che ritengo validissima, che sicuramente è stata oggetto di studi clinici ed ampiamente testata su un campione di utilizzatrici, tantomeno mi dilungo sulle proprietà degli attivi contenuti. Il prodotto è magnificamente spiegato dall’azienda nella scheda tecnica e sul web sono presenti altre accurate recensioni, ritengo superfluo ribadire gli stessi concetti in questa sede. Io sono qui in veste di CONSUMATRICE di provata esperienza. Utilizzo cosmetici dalla tenera età di 18 anni, ho un curriculum di tutto rispetto come “dilapidatrice seriale”, posso dimostrare che dispongo di un quantitativo sfacciato di prodotti che applico con assoluta costanza; in parole povere ritengo di essere più che in grado di stabilire se un cosmetico funziona o meno SULLA MIA PELLE. Sono stata più chiara?”
a.d.d. “E ci dica allora, cosa si aspetta da questo tribunale?”
Amina: “So perfettamente che questo prodotto è molto amato e non intendo contraddire chi ne sta apprezzando i benefici. Sono qui per testimoniare la mia esperienza, per confrontarmi con altre consumatrici che hanno riscontrato le stesse problematiche ed anche con il Brand che, sono certa, apprezzerà l’informazione e ne farà tesoro. Non è escluso che, magari modificando leggermente la formulazione, possa valutare una nuova versione del prodotto, destinata alle sfigatelle come me che non hanno ottenuto risultati dall’attuale versione. Il riscontro dei consumatori è un bene prezioso per le aziende! Inutile dire che, nel caso, sarei tra le prime ad acquistarlo, perché la stima e la fiducia che nutro nei loro confronti restano immutate.
Io sarò sempre sincera, a costo di essere radiata: che io acquisti i prodotti o che li riceva in regalo dalle Aziende, saranno da me valutati e recensiti sempre con la stessa obiettività.
A.d.d. “Ed ora che ne farà, lo butterà via alimentando uno spreco, atteggiamento in antitesi con la filosofia ecobio?”
Amina: “Buttarlo? Come le viene il mente? Lo regalerò alla mia collega Christy.”
A.d.d. “Bene, allora in attesa del terzo parere, la difesa chiede al giudice di fissare un’ulteriore udienza per la discussione finale, dove verrà chiamato a deporre il convenuto, Alkemilla Eco Bio Cosmetic.”
Giudice: “La seduta è aggiornata a data da definirsi.”
La corte si ritira.
La MONOCARE revolution in una candy
MONOCARE – Recensione prodotti 04 e 06
Monocare è un brand che ha stuzzicato la mia curiosità prima ancora di visitare il SANA 2018 dove è stato lanciato ufficialmente.
Stavo già meditando di acquistare qualcosa, quando si è prospettata l’occasione di fare una collaborazione con ‘Libellula bio’, una bioprofumeria online. Valentina, la titolare, ha deciso di farci provare proprio alcuni cosmetici di Monocare e in men che non si dica mi sono ritrovata a casa il suo stupendo pacchetto.
Libellula bio
Devo dire che con Valentina di Libellula bio mi sono trovata benissimo, ci siamo scambiate parecchie mail ed è una persona davvero in gamba. Nel suo e-shop propone una vasta scelta di brand, dai più famosi e quelli emergenti fino a quelli di nicchia.
Oltre alla vendita di prodotti rigorosamente ecobio, Libellula bio offre consulenze beauty personalizzate e addirittura servizi di trucco.
Per quel che riguarda le spedizioni, sono gratuite sopra i 39,90 € e arrivano in pochissimo tempo tramite corriere UPS.
La cosa bella è che Libellula bio ha anche riservato un codice sconto dedicato alle lettrici de ‘Le blogger siamo noi’. Il codice lo trovate nella sezione del blog dedicata.
MONOCARE
Monocare è un’azienda veronese del gruppo Hemera che produce cosmetici ecobio. La linea per ora si compone di dieci referenze tutte dedicate alla skincare.
I prodotti sono certificati Natrue e ovviamente non contengono siliconi, oli minerali, coloranti, parabeni e SLES/SLS. Sono testati dermatologicamente e nichel tested.
Ciò che ho apprezzato molto sono le scatole che riportano, insieme all’INCI e al metodo di utilizzo, tutte le informazioni per lo smaltimento dei pack.
Il punto di forza di Monocare è l’innovativo packaging primario monodose. Monocare, durante il lancio dei suoi prodotti, ha evidenziato il fatto che le capsule sono:
- Comode e pratiche, perché si possono portare ovunque, dalla vacanza alla palestra. Occupano poco spazio e non si danneggiano nel trasporto anche se vengono stipate in una pochette stracolma.
- Igieniche e performanti, perché il prodotto monodose non viene contaminato da utilizzi precedenti. Non ha PAO quindi ad ogni uso è come se il prodotto venisse aperto per la prima volta.
- Ecologiche, perché sono fabbricate con materiale proveniente da ricicli precedenti e sono riciclabili a loro volta.
- Di facile utilizzo, perché la capsula si schiaccia con tre dita e inoltre contiene la giusta dose di prodotto per fare un’applicazione completa.
Su questi ultimi due punti, però, ho parecchie perplessità che vi illustrerò più tardi.
Voglio parlarvi ora dei primi due prodotti che ho potuto provare grazie a questa collaborazione con Libellula bio, specifici per la skincare di pelle matura o secca.
STRUTTURANTE VISO GIORNO (04)
La crema ha una consistenza morbida e un leggerissimo profumo che vira sull’acre ma che non da’ fastidio. Si spalma e si assorbe rapidamente ma consiglio comunque di effettuare un bel massaggio perché è veramente molto nutriente.
Questo prodotto mi è piaciuto perché la pelle è rimasta nutrita, idratata e morbida per tutto il giorno. Purtroppo, quando la mia pelle era più grassa a causa degli sbalzi ormonali, ho avuto degli episodi di riaffioramento della crema durante la giornata. In quel caso anche la base trucco ne ha risentito e… bye bye fondotinta! Il mio consiglio quindi è di usare questo prodotto solo se avete la pelle secca o matura e bisognosa di nutrimento.
INCI
Aqua, Argania Spinosa Kernel Oil*, Prunus Amygdalus Dulcis Oil, Glyceryl Stearate Citrate, Hydrogenated Palm Kernel Glycerides, Coco-Caprylate, Glycerin, Helianthus Annuus Seed Oil*, Butyrospermum Parkii Butter*, Parfum°, Dipalmitoyl Hydroxyproline, Paeonia Lactiflora Root Extract, Astrocaryum Murumuru Seed Butter, Gossypium Herbaceum Seed Oil, Linum Usitatissimum Seed Oil, Cetearyl Alcohol, Bidens Pilosa Extract, Hydrogenated Palm Glycerides, Xanthan Gum, Cetearyl Glucoside, Squalene°, Trehalose, Tocopherol, Beta-Sitosterol, Dehydroacetic Acid, Benzyl Alcohol.
* Organic Ingredients
° From Natural Ingredients
Si può chiaramente vedere nell’INCI l’alta percentuale di oli e burri vegetali che servono a nutrire e mantenere giovane la pelle. Da sottolineare la presenza di estratto di peonia che, insieme al retinolo vegetale, rendono la pelle elastica e morbida. Immancabile l’aggiunta di acido ialuronico con le sue proprietà idratanti e rimpolpanti.
TRATTAMENTO RIGENERANTE OCCHI LABBRA E COLLO (06)
Personalmente non ho amato molto questo prodotto per vari motivi. Innanzitutto è una crema più densa della 04 ed il profumo è più delicato, quasi inesistente.
E’ dedicata al contorno occhi e labbra e per il collo, quindi è molto nutriente, io direi proprio pesante.
Ha bisogno di un massaggio prolungato per venir assorbita completamente anche perché, secondo il mio parere, 1 ml è una quantità esagerata per le zone da trattare.
Ammetto che alcuni giorni ho usato solo mezza dose conservando in una scatolina la capsula aperta per finirla il giorno dopo.
L’unica cosa positiva è che ho provato ad usare questa crema per la skincare serale e l’ho trovata perfetta. Al mattino la pelle del viso era morbida, distesa e per niente appesantita.
INCI
Aqua, Argania Spinosa Kernel Oil*, Glycerin, Cocos Nucifera Oil*, Coco-Caprylate, Cetearyl Alcohol, Coco-Glucoside, Glyceryl Stearate, Butyrospermum Parkii Butter*, Myristyl Alcohol, Myristyl Glucoside, Paeonia Lactiflora Root Extract, Dipalmitoyl Hydroxyproline, Theobroma Cacao Seed Butter*, Astrocaryum Murumuru Seed Butter, Gossypium Herbaceum Seed Oil, Helianthus Annuus Seed Oil, Linum Usitatissimum Seed Oil, Squalene°, Bidens Pilosa Extract, Sclerotium Gum, Trehalose, Beta-Sitosterol, Tocopherol, Benzyl Alcohol, Sodium Benzoate, Potassium Sorbate, Mica, Lactic Acid, CI 77891.
* Organic Ingredients
° From Natural Ingredients
Anche in questo caso, nell’INCI troviamo l’estratto di peonia e il retinolo vegetale. Gli altri ingredienti sono destinati ad agire dove le rughe si formano con maggior frequenza. All’interno della formulazione compaiono anche dei minerali che dovrebbero illuminare le zone trattate.
LE MIE PERPLESSITA’
Per quel che riguarda i cosmetici, anche se alcuni loro aspetti non mi abbiano convinta al cento per cento, li trovo molto performanti. Nonostante il breve periodo di test (un mese) posso dire che la mia pelle ne ha beneficiato poiché tutt’ora la sento migliorata, bella sana e idratata.
Le mie perplessità sono tutte per il packaging monodose che, pur essendo innovativo e avendo margini di miglioramento, non mi ha soddisfatta.
Ma vediamole insieme:
Le caps sono del tutto ecocompatibili?
Monocare dichiara che il materiale di cui sono fatte le candies proviene FINO al 70% da un flusso di riciclo precedente. La parola ‘fino’ mi disturba decisamente.
L’azienda, inoltre, dichiara che le capsule usate si possono smaltire gettandole nei cassonetti della raccolta differenziata. La plastica però, per essere recuperata, non deve contenere residui (anche se non serve lavarla contrariamente a quel che si pensa) e, credetemi, sventrare le candies per pulirle grossolanamente dal prodotto rimasto, è un lavoraccio!
Proprio il fatto che all’interno della capsula rimanga sempre un po’ di prodotto è uno spreco, quindi contrario alla filosofia ecologista. In questo caso l’azienda, interpellata da Valentina, ha risposto che è una cosa ‘normale’ che succede a causa della conformazione della candy. Bene… anzi no…
Le capsule sono davvero di facile utilizzo?
Il primo tentativo di schiacciare la candy è stato tragico, dal secondo in poi è diventato frustrante. La plastica è decisamente troppo dura e non si lascia schiacciare facilmente.
Molto spesso, se non riuscite a spremerle bene la capsula, all’interno rimane molto prodotto.
Anche in questo caso Valentina è stata molto gentile e ha contattato l’azienda che ha consigliato di seguire un video tutorial sull’utilizzo delle candies. Inoltre hanno detto che, per schiacciare la capsula in modo corretto, è contemplato l’uso delle unghie. Con buona pace di chi soffre di onicofagia o chi porta le unghie finte o a stiletto.
Comunque, partendo dal presupposto che trovo ridicolo dover ‘imparare’ a usare una crema, il tutorial non è stato per niente d’aiuto. (Lo trovate sul sito di Monocare). Mi ci sono voluti parecchi tentativi per imparare la tecnica e confesso che un buon 40% delle candies che ho usato l’ho tagliuzzata per recuperare tutta la crema all’interno.
Le capsule sono economiche?
In questo caso la risposta è diversa da persona a persona, ma già che ci siamo facciamo insieme un rapido calcolo.
La crema 04 ad esempio costa 30 euro (29,90) e all’interno della scatola ci sono trenta capsule da 1 ml. Quindi, se usate la crema una volta al giorno, vi dura un mese.
Quanto vi costa la vostra attuale crema giorno? Quanto contiene? Per quanti mesi riuscite ad usarla?
Ed ecco che ognuno si darà la sua personale risposta alla domanda iniziale.
CONSIDERAZIONI FINALI
Non c’è molto da aggiungere a tutto ciò che vi ho già detto. I cosmetici mi piacciono, il packaging molto meno. Ho ancora tre prodotti da recensirvi e sappiate che due in particolare mi sono piaciuti tantissimo.
Nel frattempo vi lascio con il video dell’applicazione di questi prodotti.
E voi che ne pensate di Monocare? Conoscete il marchio? Avete già provato i loro prodotti? Aspettiamo i vostri commenti.
Contenuto | Entrambi i prodotti sono commercializzati in scatole di cartone
contenenti 30 caps monodose da 1 ml |
Prezzo | Strutturante viso giorno 29,90€
Trattamento rigenerante 29,90€ |
Reperibilità | Libellula bio, shop del sito, bio profumerie on line. |
Articolo scritto da Cristina
Co Wash Essere [Conditioner Washing]
Le avete viste tutte le novità del SANA 2018? Io non ne sono sicura ma qualcuna mi ha attirato più di altre.
Tra queste spicca il Co Wash di Essere, un brand di cui ho già provato ben più di un prodotto!
Cominciamo dall’inizio.
Che cos’è il cowash?
Si tratta di un metodo di lavaggio dei capelli senza l’uso dello shampoo. Ne ha parlato anche la nostra Capellona nella sua rubrica.
Si prepara una miscela di balsamo e zucchero di canna, si applica sulla cute e si massaggia. Naturalmente non si formerà schiuma. Si sciacqua dopo qualche minuto e la chioma dovrebbe restare pulita e lucente. Questo tipo di lavaggio è consigliato soprattutto a chi deve lavare frequentemente i capelli e a chi li ha particolarmente grassi o fini.
Voi avete mai provato?
Io no! Ho qualche problema con le dosi, con la scelta del balsamo da usare e poi preparare la miscela… io sono pigra, non ce la posso fare…
Ed eccolo lì, davanti ai miei occhi, bello pronto, solo da comprare e provare, potevo mica lasciarlo lì?
Ecco l’INCI
Aqua [Water] (Eau), Prunus amygdalus dulcis (Sweet almond) oil, Lauryl glucoside, Cetyl alcohol, Stearyl alcohol, Dipalmitoylethyl hydroxyethylmonium methosulfate, Behenamidopropyl dimethylamine, Citrus limon (Lemon) peel extract (*), Centaurea cyanus flower extract (*), Panthenol, Soy amino acids, Wheat amino acids, Saccharum officinarum (Sugar cane) powder (*), Arginine HCl, Serine, Threonine, Glycerin, Parfum [Fragrance], Benzyl alcohol, Polyglyceryl-2 dipolyhydroxystearate, Lactic acid, Sodium benzoate, Sodium dehydroacetate, Hexyl cinnamal, Hydroxycitronellal, Linalool.
*from organic agricolture
… e la descrizione che ne fa l’azienda
Innovativo metodo di lavaggio condizionante per capelli, non fa schiuma, composto da una base condizionante con componente lavante delicata, olio di mandorle dolci, agrumi e fiordaliso, con zucchero di canna. Ideale per lavaggi frequenti, lascia i capelli puliti, morbidi e lucenti.
Quello che mi ha spinta più di tutto all’acquisto, però, è stata la facilità di utilizzo. Basta, infatti, applicarlo e massaggiare come se fosse uno shampoo, tenerlo in posa come fosse un balsamo e sciacquare.
La mia esperienza con il Co Wash Essere
La prima cosa che colpisce è l’odore, delicato e dolce, fiordaliso e zucchero, resta sulle mani dopo il trattamento, tanto che sono qui con il turbante in testa e i capelli bagnati che mi sniffo!
La consistenza è cremosa, mi aspettavo grumi vista la presenza dello zucchero ma mi sbagliavo, l’emulsione è perfetta.
La confezione ha il dosatore, la quantità che fuoriesce è pochina ma così è più facile dosarlo. Per i miei capelli secchi e di media lunghezza ne servono 4 “zac”.
L’applicazione è semplice, sembra di applicare solo il balsamo e i capelli sono subito districati. A mio avviso, però, è necessario fare uno shampoo “vero” almeno una volta a settimana, ma non so se è solo per abitudine o per effettivo bisogno!
Il risultato
Dopo l’asciugatura i capelli sono morbidi e puliti. Io lavo i capelli 3 volte a settimana e ho utilizzato il Co Wash due volte più la routine completa il sabato. In queste settimane ho notato che, se uso solo il prodotto Essere in settimana i miei capelli sono meno stressati, e quando arriva il week-end e faccio un trattamento completo i miei capelli reagiscono meglio e i ricci mi durano di più.
Un altro aspetto positivo è sicuramente la velocità di applicazione, in cinque minuti i capelli sono lavati!
La confezione contiene 500ml, il pao è di 12 mesi e il costo è di 16 €.
Lo ricomprerò?
Il flacone è veramente molto grande e mi durerà tantissimo.
E’ sicuramente un prodotto di cui sentivo la mancanza, quante volte rinuncio ad un lavaggio perché ho poco tempo e lego i capelli? Ora è più facile: cinque minuti e sono puliti!
Articolo scritto da Sandra
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Bioscar Primer illuminante – Setaré
Eccoci qui, anche quest’anno sono andata al SANA, salone del naturale che si tiene a Bologna in Settembre.
Sempre bello colorato e vivo, pieno di blogger e influencer che chiedevano info sui prodotti. Ma io avevo ben chiaro il mio obiettivo!!!
Andare allo stand di Setaré per vedere e toccare il nuovo primer Bioscar.
Avevo voglia di vederlo ma soprattutto provarlo. Qualche giorno prima sui vari social Setaré ha fatto uscire qualche spoiler delle novità e si è scatenato di tutto, perché si parlava di un primer completamente bio senza schifezze e con un effetto tensore.
Arrivo allo stand e trovo subito persone sorridenti, disponibili e pronte a far provare i loro nuovi prodotti. La prima cosa che mi spiegano è la loro filosofia:
Unire il sapere degli antichi testi Persiani all’artigianalità toscana.
Per qualsiasi info sulle loro certificazioni potete visitare il loro sito.
Ma iniziamo a parlare di questa novità.
Bioscar Primer illuminante
Lo potrete trovare in due versioni:
- Bioscar Instant Perfection Primer Mattificante
- Bioscar Instant Perfection Primer Illuminante
La versione mattificante la consigliano a chi ha una zona T e una pelle mista tendente al grasso, mentre per chi non ha grossi problemi, suggeriscono l’illuminante. Io ho scelto la versione Bioscar illuminante perché in inverno non ho problemi e la mia pelle non si lucida facilmente.
Ho provato un po’ di prodotto sul dorso della mano, quando si è asciugato, ho sentito un lieve effetto tensore, e ho notato che la pelle sembrava illuminata da piccole pagliuzze dorate.
Come lo uso
Dopo aver messo la mia crema antiage, stendo un pochino di Bioscar sul viso, picchiettando per far penetrare meglio il prodotto (mi raccomando!).
Appena inizia ad asciugarsi bisogna tenere il viso immobile per 1-2 minuti, per evitare che l’effetto tensore svanisca e si formino delle piccole rughette. Ho notato che non copre le imperfezioni, quindi non pensate che solo con lui le macchie e i brufoletti spariscano, ma le piccole rughette del contorno occhi e quelle non profonde si attenuano, e si sente il viso tirare leggermente. Procedo, quindi, con la mia base e mi trucco.
Qualche giorno fa, ho fatto un test solo con crema e primer e sono andata a fare una passeggiata, per vederne la tenuta in situazioni dove non puoi ritoccarti. Devo dire che Bioscar non mi ha deluso, nonostante la fronte fosse leggermente lucida (non ho usato la versione Mattificante) il resto del viso e soprattutto le rughette non erano visibili.
Cosa ne penso
Partiamo dal presupposto che trovare un Bio-primer è veramente impossibile. Anzi, era! Perché ora c’è! Leggendo l’INCI di Bioscar ti accorgi che ha tantissimi attivi.
Solo per citarne alcuni:
- Mirra, che ha proprietà astringenti,
- Aloe,
- Altea,
- Olio di mandorle,
- Olio di Argan.
Informazioni generali
La confezione di Bioscar è airless. Questo fa si che non si sprechi prodotto e che non si ossidi con la luce o l’aria, in più la trovo molto utile per dosare correttamente il prodotto.
La profumazione è leggera e la consistenza è sufficientemente morbida da aiutare la stesura.
Il costo: un pelino meno di €30 per 30 ml di prodotto. Se devo dirvela tutta io li rispenderei. Ebbene si, penso di aver trovato il mio “mai più senza”!
Al prossimo mese.
INCI
Aqua [Water] (Eau), Magnesium aluminum silicate, Commiphora myrrha gum extract, Aloe barbadensis leaf extract (*), Althaea officinalis root extract (*), Prunus amygdalus dulcis (Sweet almond) fruit extract (*), Argania spinosa kernel extract, Linum usitatissimum (Linseed) seed extract (*), Hydrolyzed hibiscus esculentus extract, Acacia decurrens flower cera [Acacia decurrens flower wax], Helianthus annuus seed cera [Helianthus annuus (Sunflower) seed wax], Jojoba esters, Betaine, Tocopherol, Lauroyl lysine, Dextrin, Benzyl alcohol, Mica, Propanediol, Phenethyl alcohol, Xanthan gum, Parfum [Fragrance], Undecyl alcohol, Benzoic acid, Titanium dioxide, Sodium cocoyl glutamate, Dehydroacetic acid, Glycerin, Polyglycerin-3, CI 77491 [Iron oxides], Sodium silicate, Silica.
(*) da agricoltura biologica / from organic agricolture.
Formato | 30ml |
PAO | 12M |
Prezzo | €29,90 |
Articolo scritto da Eli
La Zucca [Officina dell’essenziale]
L’Autunno
Non ho mai amato particolarmente l’Autunno, mi metteva sempre tristezza vedere le foglie che cadevano, il freddo che arrivava, le giornate che si accorciavano.
Da qualche anno invece, lo guardo con occhi nuovi, osservo, affascinata, le mille sfumature di colori delle foglie, apprezzo il fresco e lo preferisco al caldo torrido e, soprattutto, in Autunno avvio nuovi progetti. Sarà un caso che le fiere più importanti le fanno in questo periodo?
Il nostro team, come ben sapete, è stato in trasferta al Sana di Bologna e ho chiesto loro di rintracciare non il prodotto più richiesto, ma l’ingrediente di nicchia che si sta facendo strada nei cosmetici.
Più di uno ha attirato la loro attenzione, ma oggi, vista la stagione e l’imminente ricorrenza di Halloween, per la nostra rubrica l’Officina dell’essenziale vi parlerò della Zucca.
Zucca… quale?
Con il termine zucca si identificano in gergo i frutti di molte Cucurbitacee, la cui origine è piuttosto vaga. Ciò che è certa è la sua versatilità, perché della zucca non si butta via niente:
- la polpa è utilizzatissima in ambito culinario,
- i semi possono essere consumati tale quali oppure essere trasformati in olio,
- la buccia può essere lasciata essiccare e può diventare materiale da usare in cucina o come semplice suppellettile.
Ci sono studi che parlano di zucca derivante dall’India nota anche agli antichi Egizi e agli Arabi, ma non è chiaro come siano giunte fino a noi, e ne esistono moltissime, diverse per forma e colore, ma identificate sempre con il nome generico di zucca.
La zucca ti fa bella!
In cosmetica si utilizza sia la polpa che l’olio di semi.
La polpa è ricca di betacarotene, utile sia in caso di photo che chrono aging, e l’applicazione sulla pelle è consigliata in caso di eczemi, pelle infiammata, arrossata, anche in presenza di prurito, soprattutto se causato da punture di insetto.
La zucca fermentata
I prodotti di nuova generazione utilizzano la zucca fermentata, frutto del processo di fermentazione, appunto, che svolge un’azione enzimatica ad effetto esfoliante sulla pelle, stimolando il turn over cellulare e donando uniformità e luminosità alla pelle.
Applicata sui capelli, ha un effetto anticrespo, idratante e riparativo.
Tra gli ingredienti, lo troverete indicato come Lactobacillus/Pumpkin Fruit Ferment Filtrate. Fin’ora due sono le aziende in cui mi è capitato di incontrarla: Whamisa e Hands on Veggies.
L’olio di semi di zucca
Rigorosamente spremuto a freddo, è un olio verde scuro, dal profumo speziato, considerato pregiato per il suo alto contenuto di vitamina A ed E, acido oleico (omega 9) e linoleico (omega 6), per le vitamine del gruppo B, oligoelementi come zinco, selenio e ferro.
È un olio che non viene utilizzato puro sulla pelle, come ad esempio l’olio di mandorle, ma entra a far parte di emulsioni come creme e maschere viso e corpo. In parole povere, è un ottimo antiossidante: stimola la produzione di collagene ed elastina, contrastando, così, l’invecchiamento cutaneo. Ed ha anche proprietà emollienti, lenitive, decongestionanti ed eudermiche, utile per le pelli secche e danneggiate.
Tra gli ingredienti lo troverete come Cucurbita pepo (Pumpkin) seed oil e potete trovarlo all’interno dei prodotti Biofive, Latte e Luna e Finesse.
In conclusione
Possiamo ipotizzare che i prodotti cosmetici contenenti la zucca possono essere assimilati ai cosmeceutici, ossia a prodotti cosmetici ad alto contenuto di principi attivi, semmai l’Europa decidesse un giorno di dare una classificazione ai prodotti in commercio oggi.
Nel prossimo articolo, troverete un altro ingrediente che ha stregato le nostre blogger!
A presto bloggerine!
Articolo scritto dalla Dott.ssa Ambra Centra
Erborista e cosmetologa
Vice Coordinatrice Nazionale del Coordinamento Nazionale Erboristi Laureati & Studenti in Tecniche Erboristiche.
Iscritta al Registro Nazionale Erboristi Professionisti n° GLT0057S
Bibliografia
- Alessandro Bruni, Farmacognosia generale ed applicata, Ed. Piccin, 1999, ISBN: 8829915009
- Elisabetta Boncompagni, Erika Bianchi, Corrado Giua ,Guida bibliografica ai più noti fitoterapici, Aboca, 1999
- Enrica Campanini, Dizionario di Fitoterapia e piante medicinali, Ed. Tecniche Nuove, 2012, ISBN:978-88-481-2734-9
- Francesco Capasso,Giuliano Grandolini,Angelo A. Izzo, Fitoterapia: Impiego razionale delle droghe vegetali, Ed. Springer, 2006, ISBN 978-88-470-0505-1
- Ivano Morelli, Guido Flamini, Luisa Pistelli, Manuale dell’Erborista, Ed. Tecniche Nuove, 2005, ISBN: 978-88-481-1736-4
- Rita De Pasquale, Giuliano Grandolini, Farmacognosia: Botanica, chimica e farmacologia delle piante medicinali, Ed. Springer, 2011, ISBN 978-88-470-1652-1
- Scoprire, riconoscere, usare le erbe – Fabbri editori
- Lunario di casa e campagna – Edizioni Del Baldo
- La Grande Enciclopedia delle Erbe, Dix editore
Scrub detergente Goji Italiano – Biofive
Eccomi a presentarvi una delle mie scoperta del Sana 2018.
E cos’altro poteva essere se non uno scrub?
Ma chiariamoci subito un dubbio, molte fan (cioè io, solo io, stamattina davanti allo specchio!) da tempo innumerevole (stamattina, appunto) mi chiedono:
Alice, ma perché ami gli scrub?
Bene, ragazze e ragazzi miei, la risposta è semplice:
Perché sono pigra! No!!! … cioè, hemm… è che sono sempre TANTO impegnata. Corri di qua e corri di là non ho tempo di fare tutti gli innumerevoli trattamenti che la moderna cosmesi ci consiglia! E metti l’olio, e fai i fanghi, e aggiungi la crema, e poi passa la spazzola a secco, e fai la maschera al viso, alle mani, ai piedi, ai capelli… Hey! E’ vero che vivo nel Paese delle Meraviglie dotato di un Grande Raccordo Anulare, ma le mie giornate sempre di 24 ore sono! Lo scrub mi mette il cuore in pace! Massaggio un pò di crema prima d’infilarmi in doccia un paio di volte a settimana, sciacquo e voilà, ho fatto! Ciao, alla prossima!
Nessuno si è stupito, quindi, quando in fiera mi hanno vista arrivare con in testa un solo bisogno: sto finendo lo scrub! Ricomprare! Subito!
L’incontro con Biofive
Tra le tante aziende presenti domenica, una di loro ha rapito due delle mie complici, Margherita e Veronica, che si sono fermate allo stand di Biofive, marchio del tutto nuovo per me essendo nato da pochissimo. Sono ritornate con gli occhi pieni di meraviglie ed una informazione, buttata lì quasi per caso: hanno uno scrub buonissimo!
Ho lasciato correre, avevo altre cose da fare e c’erano già loro che mi mi avrebbero raccontato (e vi racconteranno tra pochissimi giorni) dell’azienda.
Il lunedì, però, c’era meno gente ed io ancora non avevo il mio scrub. Quindi gira e rigira e to’… davanti a chi mi fermo? Li ho guardati, mi hanno guardata e… dai, fatemi vedere questo scrub!
Lo scrub Biofive
Un profumo freschissimo e fruttato ha inondato il padiglione, ed una crema granulosa e ricca di oli mi ha guardato con occhi dolci!
Nel frattempo mia sorella ha cominciato ad attaccare bottone, perché… sai siamo di Ischia.- E noi ci andiamo in vacanza! – Ma davvero? – Si, a Lacco Ameno! – Siamo di lì e … conosci qui e conosci lì, a momenti eravamo pure parenti! Ma che ci volete fare? Noi campani lo siamo tutti, in fondo!
Quindi sono tornata a casa con questo barattolo da mezzo chilo e con un nome in testa: Biofive.
Il nome è presto spiegato, il 5 è dato dai 5 oli che sono alla base dei loro prodotti:
- mandorla,
- vinaccioli,
- zucca,melograno e
- ovviamente, oliva, uno dei nostri beni più preziosi.
Mica male come inizio!
INCI semplicissimo e visibile sul barattolo con tanto di classificazione del BioDizionario.
Pochi ingredienti tra cui, ai primi posti, l’estratto di bacca di Goji, un antiossidante molto potente che ha un effetto tonificante e vasoprotettore, proveniente da coltivazioni biologiche ed italiane. Un tensioattivo molto delicato, il disodium lauryl sulfocinate, che avrebbe dovuto contribuire all’effetto detergente raccontatomi dall’azienda, così da farne un prodotto due in uno. Un altro tensioattivo, il coco betaine, che unisce al potere lavante un leggero effetto disinfettante. Ed ovviamente l’olio di mandorle dolci, unito al sale marino, per un effetto drenante ed elasticizzante.
Non restava che farsi una doccia!
Dopo più di un mese di utilizzo ho anche io 5 cose da dire su questo scrub.
1.Il profumo è un problema
Ti fa venir voglia di usarlo tutti i giorni! Credo sia uno dei migliori che io abbia mai provato. Lo senti già solo avvicinandoti al barattolo e, dopo averlo usato, persiste in bagno per ore! Quindi, se sapete che avrete ospiti a breve, vi consiglio di farvi una scrubbata, così da fare un’ottima figura senza dover comprare un profuma ambienti. Potete anche lasciare un pochino la confezione aperta, ma solo nelle ore in cui gli ospiti saranno in casa, o rischiate di farci finire dentro cose che non dovrebbero esserci! E resistete alla tentazione di farvi lo scrub tutti i giorni! Una o due volte a settimana è più che sufficiente!
2. I granelli di questo prodotto sono perfetti
Non si sciolgono subito lasciando il tempo di massaggiarlo, sia a pelle asciutta che umida, ma con un veloce risciacquo scompaiono senza residui.
3. I tensioattivi lavano!
Certo, non è un docciaschiuma, ma è perfetto per una doccia veloce con effetto 3 in uno. Infatti scrubba, deterge ed idrata! Dopo non sentirete nessun bisogno di aggiungere una crema senza, però, avere quella fastidiosa scia unta che alcuni scrub molto oleosi lasciano.
4. L’effetto sulla pelle è ottimo!
Liscia, profumata, idratata, e vi sembrerà di esservi concessa quella coccola in più che tutte ci meritiamo.
5. Unico difettuccio: il barattolo è troppo grande
Intendiamoci, 500ml vanno benissimo, e se ci fosse la versione da un chilo la prenderei senza indugio, ma la confezione è troppo grande ed appena aperto c’è troppo spazio. Sarebbe sicuramente possibile mettere la stessa quantità di prodotto in un barattolo più piccolo, così da risparmiare plastica e spazio, ma l’azienda è giovanissima e molto attenta all’ambiente, quindi sono sicura che miglioreranno anche in questa piccola cosa.
Cinque cose, quindi, che me lo fanno promuovere a pieni voti e che mi fanno essere grata della tanta bellezza che abbiamo in Italia e dei suoi splendidi frutti!
Bravi, guagliu’, cu sto scrub avit scassat tutt cos, pare na Casamicciola!
Articolo scritto da Alice Haendel
3 realtà nuove e innovative scoperte al SANA
Ciao a tutte! Ecco che torno a parlarvi della mia esperienza al #sana18, in particolare oggi vi voglio presentare tre realtà cosmetiche nuove ma secondo me davvero innovative!
BENESSENCE
La prima si chiama Benessence: si tratta di una realtà cosmetica relativamente giovane che si è sviluppata tra l’Italia e Londra e si propone sia con una linea per la grande distribuzione sia con prodotti un po’ più di élite riservati alle SPA e ai centri benessere. E voi direte… dove sta la differenza? Beh semplice, tutti i prodotti di questo brand sono stati formulati con una base di aloe vera priva di acqua.
Viste le innumerevoli proprietà della pianta e la sua versatilità, ci troviamo davanti ad un’idea davvero innovativa e interessante.
Benessence è riuscito a proporre prodotti per tutte le esigenze:
- dalla crema per il viso
- ai prodotti per il corpo
- a quelli per capelli!
Purtroppo non ho ancora avuto modo di provare nulla di questo brand ma ho come la sensazione che ne sentiremo parlare presto qui su Lebloggersiamonoi.
LEAFGREEN
Anche in questo caso ci troviamo davanti ad un’azienda giovane e italiana che si è messa alla prova ed ha creato dei prodotti multifunzionali, buoni per il corpo e per la mente!
Il segreto sta nelle piante che vengono selezionate nelle loro parti con il più alto contenuto di principi attivi. Queste vengono unite agli oli essenziali, creando un prodotto che penetra profondamente nella pelle, andando ad agire anche a livello di aromaterapia. Io ho avuto modo di provare l’olio alla lavanda e me ne sono innamorata fin da subito. Si tratta di un olio leggero ma profumatissimo che trovo ottimo durante le mie lezione di yoga.
Se state cercando un metodo rapido per distogliervi anche solo qualche minuto dal vostro stress quotidiano, questo è sicuramente il prodotto giusto per voi!
TURBLISS
Infine troviamo Turbliss, un brand chiaccheratissimo da qualche tempo… che propone prodotti a base di torba.
Io da vera ignorante mi ero sempre chiesta che cosa avesse di così portentoso questa marca e devo ammettere che mi sono bastati 10 minuti con Sirli, la responsabile ricerca e sviluppo, per capirlo.
Sirli mi ha raccontato tutte le particolarità di questo elemento naturale e le scoperte che lei e i suoi collaboratori hanno fatto negli anni. Mi ha spiegato in poche parole cosa sia l’ “acido umico”, ossia una sostanza che si sviluppa naturalmente attraverso un processo di degradazione microbica della torba. Quest’acido agisce come antivirale, stimola il microcircolo, ha effetti antiossidanti, disintossicanti, immunostimolanti e riequilibrante. Insomma la torba è miracolosa per davvero… ed è tutta natura!
Anche in questo caso ho la fortuna di aver ricevuto direttamente al SANA un campione di maschera da provare, per vedere se effettivamente anche su di me funziona!
Presto vi farò sapere come mi sono trovata!
Articolo scritto da LaMarghe
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Passeggiare al Sana correndo tra uno stand e l’altro
Cercando di vedere quanto più è possibile, annusando, chiedendo, toccando… può sembrare un’attività divertente, un giro di giostra nel paese dei balocchi dove tutto è a portata di mano, e ogni cosa è in mostra lì per te.
La fiera più attesa dalle amanti della cosmesi ecobio è sicuramente questo, ma è anche molto di più.
Per me, dopo la sbornia dei marchi iniziale, arriva sempre un momento in cui, complice le piante dei miei piedi che lanciano gridolini pietosi, rallento e ritorno in me chiedendomi: cosa cerchi nella cosmesi consapevole? Perché ti affanni a cercare INCI e certificazioni, e prodotti naturali quando per lavarti ti basterebbe un Dove? Quello al cetriolo, per esempio, che ti piaceva tanto 7 anni fa?
Tranquille, vi evito “lo spiegone” e riassumo in tre parole:
artigianalità, etica e sincerità.
Questo è quello che mi aspetto dalle aziende da cui faccio, in prevalenza, i miei acquisti, e di queste voglio raccontarvi.
Volgendo lo sguardo dai fashion stand super cool e molto chic ne ho trovate alcune di queste realtà. Molte erano vecchie conoscenze che, per fortuna, stavano crescendo. Come BioMarina, Il Pettirosso, Bio’s, Veg Up. Altre erano completamente nuove per me, o quasi, ed è di loro che voglio narrarvi.
Officina dei saponi
Nella mia passeggiata-pellegrinaggio-maratona sono stata attirata, ormai davvero senza forze, da un tripudio di profumi e da una serie di boccette elegantissime e molto chic. Ohibò, mi sono detta, (perchè io me lo dico ohibò, voi no?), quanta bellezza! E quanto costeranno?
Nel frattempo il simpatico ragazzo allo stand, stanco anche lui, mi aveva già tirato fuori un pezzo di sapone in omaggio ed io ho colto l’occasione per tempestare la creatrice del marchio di domande. Lei ha risposto con un sorriso ed una passione invidiabili nonostante fosse lunedì, ultimo giorno di fiera!
Perché “sti ohibò” del blog, ragazze mie, io quei flaconi li volevo nel mio bagno e già li stavo pensando come soluzione per tutti i miei regali di Natale: erano carinissimi e, spoiler, non costavano nemmeno tanto!
L’officina nasce con la produzione di saponi
Né troverete di tutti i tipi: calmanti, rinfrescanti, scrubbanti, lenitivi, idratanti. Tutti con dei profumi così persistenti, nonostante siano naturali, che se ve ne portate uno a casa lo sentirete al vostro rientro ad attendervi già sulla porta.
Da qualche mese hanno pensato di sperimentare con delle linee di cosmesi liquide, che usciranno ad Ottobre, declinate in 4 profumazioni:
- Argan e Rosa;
- Zenzero e Limone;
- Mirtillo e Malva;
- Lavanda e Avena;
Ogni linea comprende 4 prodotti:
- docciaschiuma;
- latte corpo;
- shampoo;
- balsamo.
Ho delle minisize e le fragranze sono quanto di più vicino al concetto di naturale che io abbia mai sentito. Profumano davvero solo degli oli essenziali che contengono e sono stupendi!
C’è, inoltre, una coccolosissima linea bimbi in cui spiccano dei confettini monodose di amido da bagno, una vera chicca secondo me. L’intera linea ha una profumo dolcissimo e rilassante ed è certificata bio e vegan come le altre. Ed anche le amiche con figli le abbiamo sistemate!
L’Officina dei Saponi si trova in Toscana, a Prato, e produce cosmetici certificati AIAB e Vegan con un’attenzione particolare alle tradizione. Utilizzano solo materie prime di altissima qualità provenienti dai loro territori, ottenendo i profumi dagli oli essenziali ed i bellissimi colori delle loro saponette dalle erbe tintorie autoctone.
Uno sconto per voi lettrici
Al Sana ho ricevuto uno sconto 20% che Alessandra mi ha dato il permesso di diffondere. Scade a Gennaio, ed il codice è ODS18S. Vi invito davvero a fare un giro sul loro sito internet, dove troverete lo shop online.
Natale si avvicina e chi è stato bello e buono merita regali belli e buoni!
Edyllium
L’incontro con i fondatori di Edyllium resterà nella storia: mai ho incontrato nessuno così disponibile nel raccontare in ogni minimo dettaglio la storia che c’è dietro ad ogni prodotto presentato.
La passione era tangibile in ogni parola, unita all’urgenza di voler creare prodotti performanti per risolvere esigenze reali: dalla psoriasi dell’amico alla dermatite del collega fino ad arrivare a problemi ben più gravi come le piaghe di un ragazzo disabile allettato.
Complice, secondo me, anche la bellezza della splendida terra da cui provengono, sono riusciti a coniugare artigianalità e raffinatezza, grazie alle materie prime prese dal territorio, alle confezioni che sembrano piccole bomboniere ed ai profumi che fanno stare bene già solo annusandoli.
L’azienda ha sede sul Lago di Garda
Vanta tra i suoi ingredienti proprio il pregiato Olio Evo Dop, e si avvale di un biologo per la formulazione dei prodotti. Sono molto attenti alla scelta degli ingredienti nonostante negli INCI possiamo trovare ancora qualche elemento di sintesi. Presto uscirà sul mercato un burro corpo interamente naturale ed una innovativa linea capelli che… io so tutto ma non posso rivelarvi molto. Vi dico solo che la bellezza della chioma è nulla se prima non ci prendiamo cura della fonte, il nostro cuoio capelluto!
I prodotti sono confezionati in flaconi di plastica riciclabile e contenuti in un sacchetto di raso riutilizzabile. Vanno dai detergenti corpo (4 come le quattro stagioni), alla linea viso con il detergente all’arancia ed il tonico idratante, fino alle creme viso e alla crema corpo, che diventa curativa grazie agi attivi che contiene.
Degno di attenzione l’olio corpo, che idrata senza ungere, profuma divinamente ed è adatto sia all’uso professionale che aggiunto a qualsiasi crema per potenziarne gli effetti. Li trovate tutti sul loro sito.
L’Artigiana Del Naturale
Quando compri da un artigiano
stai comprando cento ore di esperimenti e fallimenti
mesi di frustrazione e momenti di pura gioia
non stai comprando un oggetto, stai comprando una passione
un momento di vita di una persona.
Questo recita il loro motto e questo si avverte quando si curiosa tra i loro prodotti. Una cura ed un’umanità che ti fa, finalmente, ripensare al senso delle nostre scelte bio in mezzo ad un SANA dove il marketing ci ha mostrato la sua parte più aggressiva e fashion!
Il laboratorio di Senigallia
Festeggia quest’anno i suoi primi 30 anni, ci riporta alle vecchie tradizioni in cui gli oggetti venivano usati, e non solo esibiti e dovevano, per questo, avere un loro valore ed una loro funzionalità.
Oltre a produrre per conto terzi, e ad incantarci con i loro saponi artistici e funzionali, infatti, L’artigiana crea linee adatte ad ogni esigenza. Ne hanno così tante che mi ci sono persa: Latte d’Asina, Aloe Vera, Bava di Lumaca, Veleno d’Api, Cacao, Veleno di Vipera, Uomo, Cani e… queste sono solo alcune, andate sul sito se non mi credete!
Per fortuna ho potato via un po’ di campioncini e mini saponi che serviranno come reminder, ma posso già consigliarvi un loro prodotto usato un paio d’anni fa. Si tratta dell’acqua micellare, che in realtà è una soffice mousse detergente al profumo di vaniglia, che ho usato per mesi, d’Inverno, come detergente insieme al Foreo. Una coccola!
Io, invece, credo che mi lancerò nell’acquisto della linea Benessere corpo:
- 3 scrub (e chi lo avrebbe mai detto, vero?)
- con altrettante creme spray abbinate dai profumi stupendi e dalla praticità estrema.
Basta spruzzarli, massaggiare un attimo e sei idratata e profumata!
E adesso corro a provare le mie bustine e le minisize: chi finirà in wishlist? Seguiteci sul blog e lo scoprirete!
Articolo scritto da Alice Haendel
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Anche quest’anno i giorni del SANA sono volati ma sono stati pieni di novità e di incontri! Ho conosciuto e approfondito tantissimi brand e quale sarebbe il modo migliore per farvi conoscere queste bellissime realtà se non un bell’articolo?
Scopriamo le novità più interessanti
Ho deciso, così, di parlarvi in due articoli dei brand che mi hanno incuriosito di più!
GREEENPROJECT
Greenproject è una realtà relativamente giovane, nata nel 2011 dalle idee di Michele e Silvia con lo scopo di far nascere una start up di commercio di prodotti biologici. Direi che l’obiettivo è stato assolutamente raggiunto essendo oggi la casa madre di tantissimi articoli biologici e naturali “made in Italy”: l’azienda produce, infatti, circa 800 referenze, tra proprie o distribuite.
Conoscevo già molti dei loro brand ma durante il Sana ho avuto la possibilità di parlare con Silvia che mi ha presentato le principali novità: la prima, e secondo me la più innovativa, riguarda
Greenatural e la linea A+C+E
Spesso quando si pensa al mondo della cosmesi biologica e naturale ci si immagina prodotti con ingredienti super ma in quantità mini e prezzo extra… Ecco che qui arriva Greenatural e le sue confezioni famiglia!
In particolare la linea A+C+E non ha solo la potenzialità delle confezioni famiglia ma anche la profumazione che è stata scelta e stata pensata per essere una sorta di passepartout per tutti, dai grandi ai piccini.
Tutta la linea è caratterizzata dall’arancia, carota e limone e dalle vitamine corrispondenti che nutrono e proteggono la pelle.
In particolare tra tutti i prodotti vi consiglio la crema corpo spray, pensata per avere un prodotto comodo e veloce da utilizzare per le mamme che vanno sempre di fretta ma non vogliono trascurare il proprio corpo.
Yes Please
L’idea delle creme corpo spray la ritroviamo all’interno del gruppo Yes Please! Una linea pensata espressamente per quei brevi, ma importantissimi momenti, di benessere quotidiano!
Questa linea comprende sia la crema corpo spray, sia la linea di sorbetty scrub. Le profumazioni vanno dalla floreale a quella agrumata, dalla speziata all’esotica o fresca… tutte perfette per un piccolo rituale di relax in casa!
BIOFIVE
Questa giovanissima realtà nasce ad Ischia ed è la prima azienda di biocosmesi certificata ad inserire direttamente in etichetta le valutazioni del biodizionario degli ingredienti.
Tutti gli ingredienti all’interno dei loro prodotti, infatti, sono stati creati cercando di inserire solamente elementi completamente naturali, non utilizzando, però quelli che potrebbero essere o fotosensibili o possibili allergeni!
La prima linea si basa su 5 oli:
- l’olio di melagrana per la crema viso;
- a seguire l’olio di vinaccioli per la crema corpo;
- non può mancare l’olio d’oliva per la crema mani;
- l’olio di zucca per il latte detergente
- ed infine un purissimo olio di mandorle.
Sempre al Sana è stata presentata la nuovissima linea al goji italiano. Sembra inusuale sentir parlare di goji italiano eppure tutti gli ingredienti dei prodotti Biofive non solo sono biocertificati e creati in Italia, ma provengono tutti da coltivazioni italiane. Insomma un vero inno al made in Italy.
Setaré
Era da tanto tempo che volevo conoscere questo brand per vedere da vicino come la cultura persiana si unisca a quella toscana. E finalmente al Sana 2018 ho incontrato Alì, CEO di Setaré.
Tanto ci sarebbe da raccontare sui loro prodotti, a partire dalle materie prime provenienti da coltivazioni biodinamiche e biologiche, ma oggi voglio dedicare le mie parole alle due novità presentate in fiera: il primer Bioscar e lo spray per capelli Seduction.
Il primer Bioscar
E’ un primer eco-bio con estratto biologico di mirra che grazie alle sue proprietà astringenti dona un immediato effetto liftante senza contenere siliconi!
Ne esistono due versioni:
- una mattificante, per le pelli grasse e miste,
- ed una illuminante, per le pelli spente,
entrambe contengono olio d’argan e aloe per idratare e proteggere la pelle anche sotto il makeup!
Lo spray per capelli Seduction
La seconda novità è un prodotto che personalmente cercavo da tanto: uno spray in grado di neutralizzare gli odori che impregnano i capelli e allo stesso tempo avere un effetto antiossidante, antinquinamento e idratante.
La vera potenzialità di questo prodotto è che non copre gli odori con altre profumazioni a base alcolica ma li assorbe e li cancella… una vera rivelazione! In più è stato formulato con estratto di zafferano e mirto per proteggere a fondo i capelli dagli agenti esterni!
Non vedo davvero l’ora di provarlo!
Bene, siamo giunte al termine di questo primo viaggio tra le novità più interessanti viste all’ultimo SANA. Mi raccomando, non mancate al prossimo appuntamento, a breve sempre sulle pagine del nostro blog.
Articolo scritto da LaMarghe
SANA 2018: venite con noi a scoprire le novità
SANA 2018
Buongiorno girls! Oggi si conclude il SANA 2018, la seconda edizione alla quale, molto orgogliosamente, stiamo prendendo parte..
Quest’anno abbiamo deciso di raccontarvi l’esperienza che abbiamo vissuto e quindi iniziamo oggi un viaggio che sia articolerà su più appuntamenti, per parlarvi di alcune tra le più succulente novità presentate in questa 30esima edizione del SANA.
Il primo giorno di fiera la nostra blogger Cristina è andata in esplorazione per noi alla caccia di nuovi brand e di vecchie conoscenze, ecco cosa ci ha raccontato!
Entriamo al SANA 2018
All’entrata del padiglione principale troviamo un’utilissima carrellata delle recenti uscite e delle novità che troveremo all’interno dei vari padiglioni, un perfetto “bignami” per preparare un piano d’attacco coi controfiocchi! Inutile dire che meriterebbero tutti una visita, ma cercheremo di scovare per voi i brand più interessanti e innovativi.
Ma torniamo alla nostra Cri!
La prima azienda che ha catturato la sua attenzione è stata BIOFIVE.
Biofive ha presentato un’intera linea al Goji biologico italiano.
La linea comprende:
- scrub corpo detergente,
- crema viso lifting anti-age illuminante,
- siero viso lifting anti-age,
- mousse micellare tonificante 3 in 1.
Tutti prodotti pensati per donne che cercano praticità e multifunzionalità.
Il pack è molto vivace e lo scrub è un bel barattolone da 500 ml.
Quest’anno le aziende hanno deciso di farci tornare a casa con borse pesantissime, ma facendoci risparmiare qualche euro!
Una nota importante da sottolineare è che il Goji utilizzato è tutto italiano, quindi raccolto fresco e velocemente trasformato per mantenerne tutte le proprietà organolettiche. Un attenzione alla qualità delle materie prime utilizzate e alla loro lavorazione.
Brava Biofive, ci piaci!
Proseguendo il percorso delle meraviglie, Cristina, non poteva esimersi dal fare un’altra sosta presso DELIDEA.
Altro giro, altro regalo! E si tratta di un vero e proprio regalo quello che ci ha fatto l’azienda con la sua CC cream colorata per le gambe. Una formulazione leggera e di rapido assorbimento per mimetizzare capillari e altre piccole imperfezioni, regalando un colorito uniforme e una pelle dall’aspetto più levigato. Un’alleata preziosa nelle stagioni di transizione come questa, quando abbiamo ancora voglia di indossare vestitini leggeri e svolazzanti, ma l’abbronzatura inizia inesorabilmente a svanire. Sigh!
Le comode bustine la rendono anche ideale da portare in viaggio!
Anche in questo caso, nota importante, il prodotto svolge anche un’azione drenante grazie alla presenza di Ginko e caffè. What’s else?
Delidea la trovate all’interno della grande distribuzione, quindi è anche molto facile da reperire.
E cammina, cammina…
Toh! Guarda chi troviamo adesso…
Uno dei nostri brand più amati: LA SAPONARIA.
La linea costituzionale per il viso è stata uno dei successi più chiacchierati del brand, ma anche quest’anno hanno voluto stupirci con delle super novità: la linea Radici. Sette referenze che comprendono:
- due deodoranti,
- una coppia di creme corpo abbinate a
- altrettanti docciaschiuma (chissà che profumo!!!)
- un gel d’aloe.
Al momento non vi anticipiamo nulla, ma saranno di sicuro tra i prodotti che testeremo con più cura perché, soprattutto quella del deodorante, è una prova “delicata” e una ricerca continua.
Il pack è, come sempre, delizioso ed ecosostenibile.
E, dulcis in fundo, Cristina non poteva non tirare il freno a mano davanti a MATERNATURA.
Siamo particolarmente grate alla nostra amica perché avendo i capelli corti da una vita immaginiamo con quanto interesse possa averci fotografato questo tubone enorme per il cowash (co= conditioner, wash= washing, cioè lavaggio condizionante) ai fiori di papavero.
Ma lei, in fondo, ci vuole bene e non vuole vederci presto pelate, quindi… via al lavaggio delicato e alternativo!
Prime imporessioni
Possiamo dire che la donna bio 2018 punta molto su un viso senza imperfezioni e luminoso e su una chioma “da coccolare”. Un forte accento viene posto anche sulla texture alternativa e sui formati ultra comodi o ultra risparmiosi.
Ci aspettano trattamenti con prodotti a dir poco portentosi, ma nello stesso tempo il messaggio che viene trasmesso è quello di prenderci del buon tempo per noi stesse.
Nei prossimi giorni vi racconteremo un pochino più nel dettaglio le novità che le nostre blogger hanno vsto e toccato con mano, cosa le ha incuriosite di più e… i millemila prodotti che hanno comprato… Ovviamente!
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