Pur non avendo la pelle particolarmente problematica, ultimamente ho sofferto di stress cutaneo dovuto all’utilizzo di qualche cosmetico non adatto alla mia pelle.
Allora ho approfittato per testare la Crema Sensitiv alla Melissa e Hamamelis di Cosnature dedicata a pelli sensibili e delicate.
Vi posso dire in anteprima che i rossori comparsi sulle guance e la sensazione di bruciore post detergenza si sono attenuati moltissimo.
Il Brand
Cosnature è un brand tedesco ‘low cost‘ che utilizza ingredienti naturali per formulare i propri cosmetici. Conta di innumerevoli linee adatte per ogni tipo di pelle e capelli e sopratutto per ogni esigenza. Se siete curiosi, abbiamo già recensito sul blog questo brand.
Il marchio vanta molte certificazioni, la più importante quella Natrue. I prodotti sono Vegan e certificati ‘Quality from Germany‘. Questa certificazione si occupa del lato ecologico del brand, come la sostenibilità dei processi di produzione, smaltimento rifiuti e packaging riciclabili.
La certificazione ‘Ingredienti biologici controllati’ si occupa invece delle materie prime biologiche che provengano da condizioni di lavoro eque, commercio equo e solidale, salvaguardia della fertilità naturale del suolo e prevenzione dei pesticidi.
La Crema
La crema ha una texture morbida e vellutata, ha un leggero profumo fresco e vegetale che sparisce dopo l’applicazione. Vi consiglio di non abbondare con le dosi perché è bella pastosa sul viso, si assorbe velocemente ma ha bisogno di un bel massaggio.
Oltre a lenire i rossori, lascia la pelle morbida, vellutata e nutrita in profondità.
Non interferisce con il make up ma, anzi, mantiene la pelle idratata anche sotto i fondotinta più secchi. L’ho provata anche come crema notte e mi sono risvegliata al mattino con una pelle morbidissima e fresca.
INCI
AQUA, GLYCERIN, CETEARYL ALCOHOL, CAPRYLIC/CAPRIC TRIGLYCERIDE, COCO-CAPRYLATE/CAPRATE, HELIANTHUS ANNUUS SEED OIL, GLYCERYL STEARATE CITRATE, BUTYROSPERMUM PARKII BUTTER, SIMMONDSIA CHINENSIS SEED OIL, ORBIGNYA OLEIFERA SEED OIL, GLYCERYL STEARATE, PRUNUS AMYGDALUS DULCIS OIL, ALCOHOL, TOCOPHEROL, GLYCINE SOJA OIL, CALENDULA OFFICINALIS FLOWER EXTRACT, HAMAMELIS VIRGINIANA LEAF EXTRACT, MELISSA OFFICINALIS LEAF EXTRACT, XANTHAN GUM, PHYTIC ACID, CITRIC ACID, PARFUM, LINALOOL, GERANIOL,BENZYL ALCOHOL, LIMONENE, BENZYL SALICYLATE, SODIUM BENZOATE.
L’INCI è assolutamente green, la formulazione prevede la presenza di:
-
– Melissa ed estratto di Hamamelis da agricoltura biologica certificata, che hanno un effetto calmante e riducono l’irritazione della pelle;
-
– Burro di Karitè e Vitamina E, che hanno un effetto rigeneratore, riparatore e protettivo;
-
– Olio di Babassu, Olio di Mandorle e Olio di Jojoba, che mantengono la pelle morbida e idratata fino a 24 ore.
Considerazioni finali
Questa crema di Cosnature è un’ottima crema, considerando anche il rapporto qualità–prezzo.
Pur essendo una crema tedesca è semplice da trovare perché viene venduta anche da alcune bioprofumerie italiane online .
Informazioni
Nome del prodotto: Crema sensitiv alla Melissa e Hamamelis
Brand: Cosnature
Packaging: Scatola di cartone, tubo di plastica.
Quantità: 50 ml
PAO: 12M
Costo: Attorno ai 7 euro
Reperibilità: Bioprofumerie online, catene di grande distribuzione.
Articolo scritto da Cristina
La gita della domenica… al Cosmoprof!
Anche quest’anno il Cosmoprof è arrivato
… carico di tantissime novità e io ho avuto il piacere di scoprirle per voi e per tutte Le Blogger Siamo Noi durante una ricchissima domenica in fiera!
Diversamente dall’anno scorso (che è stata la mia prima volta ed ero parecchio ingenua e inesperta), quest’anno ho deciso di andare in fiera di domenica, come consigliato da altre ragazze del blog. Essendo l’ultimo giorno, infatti, la maggior parte dei brand svende tutto.
NON AVETE IDEA DEGLI AFFARI CHE HO FATTO! Decisamente è stata la scelta migliore!
Piccola premessa
Se anche voi l’anno prossimo deciderete di andare al Cosmoprof, la cosa fondamentale da tenere a mente è: ORGANIZZAZIONE.
- L’organizzazione deve iniziare qualche settimana prima con la cernita dei brand da visitare e soprattutto da scoprire: sono talmente tanti che, chiaramente, in un solo giorno non è possibile visitare tutto.
- Stabilite un budget massimo: quando tutto costa poco è facile rischiare di spendere un patrimonio. Le tentazioni in questa specie di mondo delle meraviglie cosmetiche sono tante… Quindi occhio al portafoglio!
- Portate un trolley! Lo so che può sembrare scomodo e anche brutto da vedere ma fidatevi che il trolley mi ha salvato la schiena e le spalle! Io ho portato una valigina minuscola ma c’erano persone che sembrava partissero per dei mesi alle Maldive!
Ma ora iniziamo a vedere che cosa hanno presentato i principali brand green al Cosmoprof 2019!
Lepo
Iniziamo la nostra carrellata di novità presentate in fiera parlando di Lepo. Come l’anno scorso, Lepo ci ha invitate per un incontro di venerdì per presentarci con calma tutte le novità, ma noi blogger siamo donne impegnate e ci siamo accontentate di un piccolo spazietto di domenica mattina.
Le principali novità presentate riguardano gli occhi e le labbra: due parti del viso delicate e che necessitano di più attenzioni con l’avanzare dell’età.
Per gli occhi è stato presentato il BIO EYE PERFECTION
Un gel contorno occhi contro borse e occhiaie. Questo gel con il 99% di ingredienti di origine naturale, certificato Ecocert, promette di contrastare gli inestetismi del contorno occhi e diminuire gli effetti di borse e occhiaie sul nostro sguardo.
Devo ammettere che sono super curiosa di provare questo prodotto, visto che lavorando tutto il giorno davanti al computer arrivo a sera con degli occhi così segnati da sembrare un panda. Purtroppo questo gel non è ancora in vendita ma lo sarà prestissimo!
Sempre per gli occhi, ma questa volta settore makeup, Lepo ha presentato un nuovo mascara:
3D HIGH PERFORMANCE
Questo mascara ha setole in silicone per un effetto volumizzante e allungante, ottimo per chi vuole le ciglia effetto cerbiatto… Anche questo sono davvero curiosa di provarlo!
Passiamo ora alle labbra:
BIO LIP PERFECTION siero filler
Questo siero per il contorno labbra promette di minimizzare le piccole rughe e uniformare il contorno.
Qualcuno ha detto maschere?
In occasione della fiera a noi blogger è stata consegnata una selezione delle loro maschere:
- la maschera detox,
- la versione idratante
- e lo scrub al muesli.
Per ora sono riuscita a provare lo scrub e la maschera detox visto che, lavorando tutto il giorno in città, la mia pelle necessitava assolutamente di un aiuto… e poi io amo le maschere!!!
Lo scrub al muesli
Un prodotto davvero interessante: si presenta sotto forma di crema abbastanza ricca, con all’interno piccole particelle per lo scrub. Lo si applica sulla pelle, si massaggia per bene e poi si sciacqua con cura. Devo dire che la pelle rimane subito molto morbida e liscia. L’unica nota leggermente negativa, secondo me, è che come scrub è davvero molto ricco e potente, quindi potrebbe essere meno indicato per pelli particolarmente sensibili, sebbene sia stato creato per tutti i tipi di pelle.
La maschera detox
E’ assolutamente impeccabile: morbida da stendere, fresca e non si asciuga completamente, rendendo la rimozione molto più facile rispetto alle maschere in argilla.
Le quantità di entrambe le maschere provate – e immagino, di conseguenza, che la stessa cosa valga per quella idratante – è davvero tanta e basta per due/tre applicazioni. Visto che il prodotto è in busta per evitare contaminazioni, ho travasato il tutto in contenitori da viaggio!
Bioearth
Bioearth, invece, si prepara all’arrivo della bella stagione con una nuova linea viso:
SUN & CITY
Questa nuova linea di skincare è stata pensata non per proteggere la nostra pelle solamente dai raggi UVA/UVB del sole ma anche dai raggi blu degli schermi e dall’inquinamento. Insomma, la crema perfetta per tutte coloro che vivono in città e lavorano in ufficio!
L’intera linea è stata creata senza profumazioni e testata al nichel per evitare possibili reazioni allergiche. Naturalmente è senza PEG/PPG, parabeni, siliconi e oli minerali.
Questa linea comprende 3 tipi di protezione diverse:
- Sun Defence: protezione solare 30 e 50+ con fungo reishi e aloe vera. Consigliata per le vacanze al mare e in montagna.
- Sun & City Defence: (Questa è la novità di tutto il Cosmoprof che più mi ha intrigata; per fortuna avrò la possibilità di provarla e presto vi potrò raccontare se funziona davvero). Super mega combo, ovvero protezione solare 50+, più protezione contro la luce blu degli schermi, più protezione contro l’inquinamento. Questo prodotto è stato creato in due versioni:
- una bianca, a base di fungo reishi e tè verde
- e una versione leggermente colorata che promette di adattarsi al colore della pelle una volta stesa.
- Sun & City Repair: ultimo ma non meno importante, il doposole a base di fungo reishi e acido ialuronico con protezione per la luce blu e l’inquinamento. Lo troviamo in due versioni: antiage e ultra idratante.
Madara
Passiamo ora all’amato brand lettone, MÀDARA, che arriva in fiera con tre linee completamente nuove:
- GROW, la linea per capelli,
- INFINITY, la linea premium
- e la nuova linea di protezioni solari.
Premesso che di questo brand comprerei tutto, queste nuove linee sembrano davvero interessanti e come sempre create per sfruttare al massimo le potenzialità date dalla natura.
Ma vediamole nel dettaglio.
La linea GROW
E’ la nuova linea pensata per sostenere la crescita e il rafforzamento del cuoio capelluto, da qui il nome “GROW” (crescita in inglese). Questa linea comprende:
- un siero per il cuoio capelluto, per il rafforzamento della crescita;
- uno shampoo e un balsamo volumizzanti;
- uno shampoo antiforfora e una maschera riparatrice.
Naturalmente, Màdara non si è fermata qui ma ha cercato di rendere il proprio prodotto ancora più funzionale e sostenibile, utilizzando delle confezioni in materiale riciclato di origine vegetale! Fidatevi che dal vivo questa linea è davvero invitante.
La linea premium INFINITY
Rappresenta la vera e propria novità di punta del brand e comprende un immuno-siero e una mist con essenza probiotica. Detta così, mi rendo conto che sembra di parlare di medicine per l’influenza ma credetemi che sono due prodotti davvero innovativi.
Per la loro creazione, il brand si è ispirato al clima rigido dei paesi del Nord e alle potentissime proprietà curative di foglie, radici e cortecce di queste terre.
Màdara infatti è riuscita a sintetizzare le proprietà di queste piante per creare dei prodotti in grado di riattivare le cellule che favoriscono la protezione della pelle e, allo stesso tempo, riequilibrare il microbioma. Eh sì, anche sulla nostra pelle ci sono batteri buoni che combattono quelli cattivi per mantenere la nostra pelle giovane e bella. Gli effetti che si ottengono sono una diminuzione dell’ipersensibilità cutanea, una riduzione dei rossori e, di conseguenza, anche un rallentamento dell’invecchiamento cutaneo. Insomma, un prodotto principalmente pensato per chi ha la pelle sensibile ma adatta a tutte le donne che vogliono prevenire l’invecchiamento.
In ultimo, sono arrivate le nuove protezioni solari viso: la SUN15 BEACH BB, la SUN20 WEIGHTLESS e il FAKE IT.
SUN15 BEACH BB
Una BB cream con delle particelle riflettenti all’interno che lasciano un leggero effetto illuminante sulla pelle… Pensata per chi anche in spiaggia vuole un effetto glow senza rinunciare alla protezione solare.
SUN20 WEIGHTLESS
Un latte solare con SP20 creato con una formulazione super leggera per non dare fastidio alla pelle.
FAKE IT
E infine il FAKE IT, un autoabbronzante senza protezione solare ma dall’effetto naturale. Unica pecca: non è adatto alla pelle del viso ma solo per il corpo.
Winni’s
La famosissima azienda di prodotti ecologici per la casa e per il corpo ha deciso di espandere i propri prodotti ed è finalmente nata la nuova linea di skincare!
Come riportato sul loro sito:
il marchio nasce e si sviluppa seguendo tre tipi di sostenibilità (ambientale, sociale ed economica) che muovono tutte le scelte interne ed esterne dell’azienda, allo scopo di creare ed offrire prodotti accessibili a tutti, sicuri, ma sempre nel rispetto dell’ambiente e degli esseri viventi.
Insomma, non potevamo che aspettarci grandi cose da quest’azienda e sono certa che questa nuova linea non ci deluderà!
Naturel, bio-pharma
La nuova linea cosmetica di creme “Naturel, bio-pharma” è stata studiata selezionando materie prime di origine vegetale e biologiche, prodotte utilizzando fonti rinnovabili, e comprende prodotti adatti a tutti i tipi di pelle e a tutte le età!
Naturalmente non potevamo perdere l’occasione di provare per voi queste fantastiche novità, così Winni’s ci ha donato una piccola selezione della nuova linea da provare. Presto sul blog ne avrete un’impressione completa e obiettiva, come sempre!
I Brand Polacchi alla conquista della cosmesi naturale
Mai come a questo Cosmoprof mi sono resa conto di quanto la Polonia offra meravigliose case cosmetiche, tutte indirizzate verso prodotti naturali ed ecosostenibili!
Sinceramente credo che presto diventerà uno dei principali portavoce della cosmesi green a livello europeo (se non si può già dire che lo sia!).
Qui di seguito qualche menzione speciale per dei brand nuovi o ritrovati.
RESIBO
L’anno scorso ci aveva colpito con il suo magnifico stand con i fiori capovolti e con tutti i suoi prodotti, dall’olio viso alla crema antiinquinamento. Beh…. Rullo di tamburi… Finalmente Resibo è disponibile in Italia tramite il loro e-commerce! Sono davvero contenta di questo traguardo e ammetto di aver già fatto una bella lista di prodotti da provare!
ONLY BIO
Brand polacco, per me nuovo, che crea i propri prodotti partendo dalla fermentazione delle materie prime per poterne ricavare principi attivi potenziati! Insomma, un po’ la birra della cosmesi… Davvero molto interessante!
BodyBoom
Questo brand, principalmente conosciuto per i suoi scrub al caffè, mi aveva già fatta innamorare l’anno scorso con dei campioni dei loro prodotti più venduti… Quest’anno non vedevo l’ora di incontrarli per svaligiare la loro scorta e così è stato! Ho decisamente esagerato.
Il brand ha creato dei buonissimi scrub a base di caffè e cacao arricchiti di oli essenziali, ottimi per tutti i tipi di pelle e davvero facilissimi da usare. Quest’anno hanno presentato la loro nuova creazione: scrub a base di cocco… E credetemi che viene voglia di mangiare tutto! (Al momento si trovano al DM: anche questo un grande traguardo per il brand nel mercato italiano).
VIANEK, SYLVECO e BIOLAVEN
Purtroppo ancora troppo poco conosciuti in Italia ma con l’intento di espandersi sul nostro mercato, questi brand li abbiamo conosciuti al SANA di quest’anno e ce ne siamo innamorate: qui trovate la nostra ultima recensione sui loro prodotti. Spero davvero che questa fiera sia stata fruttuosa per loro perché non vedo l’ora di trovarli sui nostri scaffali o sugli e-commerce italiani.
YOPE
Brand che mi ha conquistata durante il mio ultimo viaggio a Londra (era letteralmente ovunque) grazie ai suoi magnifici packaging. Il tutto è frutto della passione di una coppia che ha ideato sia i prodotti sia i disegni dei packaging, che secondo me sono davvero bellissimi. Le loro linee al momento comprendono principalmente bagnoschiuma, creme corpo, una linea bimbi e udite, udite… una linea per la pulizia della casa! Ho approfittato delle vendite e ho acquistato un bagnoschiuma al tè verde: non vedo l’ora di provarlo per sapervi dire com’è! Stay tuned!
Insomma, devo dire che anche questo Cosmoprof è stato davvero fruttuoso! Andare di domenica è stata una mossa vincente, anche se già dopo le 14 i brand principali hanno iniziato a sbaraccare tutto… In compenso c’erano ottime offerte per portare a casa la scorta annuale di prodotti!
Ora noi brave blogger ci metteremo a testare tutte le novità presentate in fiera, quindi continuate a seguirci per saperne di più!
Noi ci risentiamo alla prossima fiera!
Articolo scritto da Lamarghe
Idee per una vita più eco – compatibile
La strada di Alice
Ragazze mie, se siete qui credo ci sia una cosa che, almeno in parte, ci accomuna. Per quale motivo parliamo di INCI, siliconi, PEG e flaconi riciclabili? Perché siamo stufe di inquinamento, cieli grigi, pesci con lo stomaco pieno di plastica ed aria fetida. Il problema è, neanche a dirlo, enorme e non basterà certo una cremina per il viso a risolverlo, non illudiamoci. Riguarda la globalizzazione, lo scontro tra economie, la sostenibilità della vita su questo pianeta, lo sviluppo energetico e tanti macro problemi che a pensarci ci si sente schiacciati ed inermi, ma… è proprio così?
Io penso…
…intanto, che il mare è fatto da tante gocce e che ognuna di queste, essendo essa stessa mare, può fare qualcosa. In questi anni di ricerca nel mondo bio, ho scoperto che provare a fare quanto più bene possibile (o quanto meno male, almeno!) al pianeta che ci ospita ha dei vantaggi non da poco, come un risparmio economico importante, ed una migliore qualità della nostra pelle, dei nostri capelli e del nostro stile di vita. Inquinare meno, insomma, vi fa belle e ricche. Non ci credete? Provo un po’ ad elencarvi alcune delle buone abitudini che ho preso durante questo mio percorso.
Idee per una vita più eco – compatibile: cosmesi
Questo è il punto di partenza di molte di noi. Vuoi perché incuriosite dalla giusta pubblicità, vuoi perché abbiamo ascoltato il giusto consiglio, ma tutte siamo partite da lì. Ma non è tutto bio quello che luccica, e la differenza possiamo farla anche noi con le nostre scelte.
Ecco le mie linee giuda
1- No alle scorte!
Se scegliamo dei prodotti davvero naturali le loro formulazioni avranno dei conservanti limitati al tempo del PAO! Tutto ciò che non usiamo diventa spazzatura e, a meno che non abbiate almeno tre facce, vi conviene comporre con cura le vostre routine senza comprare più del necessario, o molto di ciò che comprate finirà nella spazzatura. I prodotti naturali, poi, non sono universali. Se fate un errore e quel tonico proprio non lo sopportate più non abbandonatelo ma scambiatelo, o riutilizzatelo in altri modi.
2- Si alle king size
SI ai prodotti concentrati ed al km0. La plastica delle confezioni inquina, che sia riciclabile, riciclata, in vetro o in monodose. Trasportare dei flaconi piccoli inquina. Scegliere prodotti provenienti da oltreoceano facendoli viaggiare per il pianeta inquina. Trovate il vostro prodotto del cuore, quindi, e preferite sempre le full size! Avete bisogno di portarli in giro? Bene, travasate. E godetevi i soldi risparmiati perché GRANDE costa MENO.
3- Usate i campioncini
Molte ne fanno scorte in vista di chissà quale carestia o impellente bisogno, ma quelle bustine di alluminio o carta, tutte colorate, inquinano e costano, anche se a voi arrivano gratis (e guai se qualche negozio ve ne offre meno di 200!). Utili per farsi un’idea di consistenza, profumo, resa, sono una buona guida per evitare acquisti sbagliati e, anche in questo caso, risparmiare.
4- Scelta dell’azienda
Comprare eco-bio non vuol dire solo consumare, ma scegliere con consapevolezza ciò che ci stiamo portando a casa. Fate attenzione non solo agli ingredienti, ma anche al packaging, ai canali di vendita, alle scelte che fa il vostro brand del cuore in tema di marketing, alla sua storia, e non mancate di far sentire la vostra voce, sempre in maniera educata e costruttiva, s’intende.
Idee per una vita più eco – compatibile: detersivi
Una volta scelto il bio per la nostra skincare, e il makeup, comincerete a scoprire un mondo. La strada è lunghissima e passa per l’alimentazione ed il consumo consapevole (nessuno ha bisogno di 15 paia di scarpe!), per la decrescita e per le filiere di consumo etico, abbracciando tante realtà a volte un po’ difficili da seguire e che comportano rinunce a cui non tutti siamo disposti, vuoi perché troppo costose o perché ci portano via tanto tempo.
Io vi dico di guardare alle cose che già usate per iniziarle a sostituire. Per esempio,tutti puliamo casa, giusto? Ecco, scegliete dei detersivi “diversi”. Non vi costa nulla, e, sarò ripetitiva, vi fa risparmiare non solo soldi, questa volta, ma anche tempo. Vi ho già parlato di Bluaria mesi fa, tanti ne ho provati di prodotti per la pulizia della casa quindi: credetemi!
Di alternative valide ce ne sono tantissime e nulla hanno da invidiare ai classici flaconi che troviamo da anni nelle nostre case.
Oggi voglio consigliarvi la linea di Greenatural: reperibile, efficace ed economica. Ma costa di più del mio detersivo abituale, direte! Sciocchi! Sono concentrati! Vi basta un solo spruzzo, ed il calcare dimenticherete cos’è!
Idee per una vita più eco-compatibile: no waste
La mia filosofia preferita perché qui si risparmia davvero! Abbandonate il più possibile l’usa e getta, o meglio, l’usa, getta, ricompra, riproduci, smaltisci, ricicla, ritrasforma, e così per sempre!
Cominciamo con una cosa “semplice” che, mi perdonino i maschietti, serve solo a noi donne! Ci pensate a quanti assorbenti utilizziamo durante tutta la nostra vita? Online trovate tantissimi articoli che si sono divertiti a fare due conti, e si calcola che ogni donna spenda non meno di 2500 euro.
E come saranno fatti per darci la cellulosa super bianca, e lo strato impermeabile, e l’applicatore e le ali? Insieme, però, a dermatiti, eritemi, infezioni, scomodità e fastidi ben più gravi? Basta, non parliamone più e compratevi una coppetta. Il costo di 2 mesi di mestruazioni, e state a posto per anni. Il discorso sarebbe, in realtà, ben più lungo (se volete lo affronteremo parlando solo di lei in un articolo dedicato, perché a me ha cambiato la vita in maniera incredibile!) ma, sempre semplice, più di quanto immaginate!
Secondo passo, tutto ciò che usiamo per la nostra detersione
“Cosa???” direte voi.
Cominciamo: Ci si sveglia la mattina, caffè (abbasso le capsule, ma non apriamo troppi discorsi) e poi… via a lavarci i denti! Quello spazzolino, che ogni 3 mesi cambiamo, deve essere per forza di plastica? No! E le orecchie? Cosa ci state infilando dentro? Ditegli addio, e provate un bastoncino di legno, l’Oriculi, semplice, igienico e… soddisfacente. Ed il tonico? Lo volete sul viso, con quello che costa, o ben imbevuto da un dischetto? Su, una spruzzata, o diretta sul viso o sul palmo delle mani e via… ed il tonico vi sembrerà infinito!
Lo sentite il rumore dei soldi che state risparmiando?
E per struccarsi? Io ho adorato i panetti di Human&Kind, e la prima volta che li ho presi non potevo crederci al fatto che dopo mesi ancora fossero utilizzabili e che, una volta dismessi, potessi utilizzarli per le pulizie in casa. Li compri e non ti serve altro. Ma poi sono arrivate loro, le spugne di mare di Cose della Natura ed allora non sono più tornata indietro. Ne ho due, una per il viso ed una più delicata per gli occhi, e resistono a qualsiasi cosa: maschere in argilla, makeup delle feste, matita occhi nera. Rimuovono tutto con infinita delicatezza e tornano sempre nuove.
In casa mia, poi, si fa largo uso di sapone, sia per detergere le mani che come shampoo solidi. Piccoli, compatti, funzionali, con una durata lunghissima e… addio a flaconi e flaconcini! Non sono molte le aziende valide che ne producono, io vi consiglio, per esempio, Lamazuna per gli shampoo, che ha in gamma altri prodotti solidi con la stessa filosofia, ma spero proprio che si affaccino presto altre realtà simili, con prodotti efficaci, formulati rispettando l’ambiente e non solo profumati e coloratissimi. Di saponi, invece, ce ne sono di validissimi prodotti da molte aziende.
E i refill? Ovvero, le ricariche? Ci sono tante aziende che stanno iniziando a produrne, anche nel campo della cosmesi decorativa e, neanche a dirlo, vi fanno risparmiare confezione e soldi.
Ma non è finita qui!
Io ogni giorno scopro dei nuovi modi per tentare di ridurre l’impatto negativo che ho su questo pianeta. Come le tazze e le borracce per portarsi dietro bevande o acqua o da riempire alla prima fontana che ci capita, perché in questo paese abbiamo l’enorme fortuna di avere acqua potabile quasi ovunque, e… addio bottiglie a 2€ nei chioschetti di Roma. Io risparmio per il gelato.
I tovaglioli di stoffa, poi, un’altra piccola rivoluzione green che guarda al passato, oppure gli elettrodomestici più efficienti, o dei semplici riduttori di flusso ai rubinetti, e tante altre piccole cose che, sono sicura, anche voi fate, o a cui state pensando.
Come vedete il cammino è lungo, ma è fatto di tanti piccoli passi, e se non si comincia a camminare mai si giungerà ad una meta perché, come diceva Kerouac
l’importante è andare
Scambiamoci consigli, portiamo avanti questo piccolo cambiamento, sperando che arrivi presto il tempo in cui diremo addio alla plastica ed allo spreco e guardandoci indietro ci diremo: “Ma davvero era così difficile?”.
Articolo scritto da Alice Haendel
“Questo articolo è stato selezionato da Twinkl tra le migliori risorse per uno stile di vita eco-sostenibile, trovi più informazioni su Twinkl Sustainability Week.”
Le storie di LBSN: racconti e miti della tradizione
In questi giorni di festa in cui stiamo per finire un anno ed iniziarne un altro, vorrei sussurrare e raccontarvi di alcuni miti e leggende della mia zona.
Naturalmente non sarò sola in questi racconti perché, si sa, le storie sussurrate intorno al fuoco vanno condivise e ascoltate in compagnia.
Racconti e miti della tradizione
Tutto ha inizio davanti ad un camino acceso, una buona tisana e qualche dolcetto.
Le tradizioni contadine servono per preparare lo spirito al nuovo anno, sono un modo per fare un piccolo riassunto del tempo passato e per fare propositi per il tempo venturo.
Il Sole scandisce le feste durante l’anno
Il tempo nelle campagne veniva e viene tuttora scandito dal ritmo delle stagioni.
Il Sole in particolare caratterizza le varie feste che si susseguono durante l’anno, in particolare solstizi ed equinozi.
In questo periodo ci avviciniamo al solstizio d’Inverno, momento in cui il sole raggiunge il punto più basso per poi riprendere la sua risalita. Il sole nasce e riprende a scaldare e illuminare il mondo. Non a caso anche la nascita di Gesù è collocata a ridosso del solstizio, nasce in una grotta luogo buio senza luce.
Il simbolo del Fuoco
Altro elemento legato al sole è il fuoco, il falò di fine anno, ma anche lo stesso albero di Natale di forma triangolare e tradizionalmente addobbato di rosso. Il triangolo rosso con la punta rivolta in alto è il simbolo del fuoco. E anche Babbo Natale ha un bel vestito rosso.
Altre due ricorrenze sono legatissime alla luce e al fuoco: Santa Lucia e la Befana.
Santa Lucia precede il Natale e già il suo nome evoca la luce che lei non ha (gli occhi), ma che non le impedisce di sperare. Si dice sia la notte più lunga che ci sia. Cosa non vera adesso, ma prima della riforma del calendario cadeva in prossimità del solstizio.
La Befana ci lascia con un avvertimento:
adesso il sole che rinasce è come un bimbo appena nato, ma crescerà e diverrà vecchio, come la nostra nonnina, e non ci sarà più la fiamma ardente ma rimarrà solo carbone.
Se vogliamo allargare lo sguardo troviamo altre due ricorrenze che stanno grossomodo alla stessa distanza dal solstizio, e che hanno delle caratteristiche in comune, che normalmente non si legano assieme:
Carnevale ed Halloween.
Sono entrambe due feste in cui si ci maschera.
Halloween ha maschere spaventose legate al buio ed alla paura, e viene celebrato proprio nel periodo in cui le giornate sono più corte e si percepisce nettamente dove si sta andando: nel buio nella notte.
A Carnevale, invece, le maschere sono allegre e burlone, siamo usciti dal buio, infatti, e le giornate sono più lunghe: sta arrivando la Primavera.
Un anno è passato e un altro anno sta per cominciare, il camino ora è spento, le tazze sono vuote ed ormai la casa è immersa nel silenzio.
Buon anno e che sia luminoso e pieno di progetti meravigliosi!
Articolo scritto da Eli e Gio
LBSN intervista Sbirulina, il concept store delle novità eco-friendly
Ciao ragazze! Vi ricordate dell’evento La Saponaria al quale avevo partecipato quest’estate? Se ve lo siete perse, eccolo.
Sbirulina
E’ stato proprio qui che ho conosciuto Valentina e Anna, organizzatrici della serata.
Tra una chiacchiera e l’altra, mi hanno raccontato della loro creatura: “Sbirulina”, un piccolo angolo di paradiso nel centro storico di Morciano di Romagna (RN).
Ho deciso di parlarvene perché Sbirulina non è un negozio come tanti altri. Entrando si ha la sensazione di andare a trovare un’amica a casa. Qui l’accoglienza viene prima di tutto: c’è un salottino, c’è l’area giochi per i bimbi, è presente addirittura un’area privé pensata per le neo mamme.
Lo definirei un moderno concept store che offre diversi prodotti ma anche servizi.
Ma lasciamo la parola alle “sbiruline” che sapranno sicuramente rendere l’idea meglio di me!
Come è nata Sbirulina?
Sbirulina è nata dal progetto pilota I like Shopping Rimini, creato su Facebook per proporre alle donne e mamme di Rimini e dintorni soluzioni smart per rendere più semplice e divertente la quotidianità di tutta la famiglia.
Da quanto tempo esiste questa attività?
E’ nata il 4 Novembre 2017 ed ha appena compiuto il suo primo anno di vita.
Avete incontrato delle difficoltà?
Sbirulina più che un negozio è un salotto e propone una modalità di acquisto diversa da quella a cui siamo abituate a vivere. Inizialmente, come tutte le novità, il nostro store ha generato sia curiosità che un po’ di comprensibile diffidenza.
Come mai avete scelto questo nome?
Cercavamo un parola che spiegasse il mondo chiuso dentro di noi. Anna ed io siamo due allegre compagne di avventure, ci piace scherzare e vivere la vita con un pizzico di follia. Siamo due “sbiruline” insomma, che altro dire…
Quali prodotti è possibile trovare da voi?
Siamo sempre alla ricerca di novità eco-friendly. Le nostre proposte sono pensate per tutti da 0 a 100 anni. Per ogni momento della giornata c’è qualcosa da acquistare, che non trovi nella grande distribuzione. Abbigliamento in cotone organico, calzature, borse ed accessori, prodotti per la cura della persona, supporti pensati per il babywearing, makeup, gioielli, oggettistica, libri, giocattoli, detergenti per la pulizia degli ambienti e tante idee regalo.
In campo cosmetico quali brand trattate?
Abbiamo cercato con tanta cura delle realtà che soddisfacessero i nostri criteri di selezione, ad oggi ne abbiamo individuate 3:
Queste tre aziende ci sono piaciute per la filiera etica che le contraddistingue: certificazioni ed utilizzo di materie prime organiche in primis. Nessuna di queste ha testato i propri prodotti sugli animali, il makeup è vegano, senza glutine e privo di nichel, ad esempio, ed ha una tenuta superiore a molti cosmetici in commercio.
Cosa vi contraddistingue?
In realtà non abbiamo inventato nulla, ma abbiamo scelto di dare valore ad un tipo di maternità ad alto contatto e soluzioni che già le nostre nonne adottavano per prendersi cura della famiglia e della casa. Sosteniamo chi, come noi, sceglie di tornare un po’ alle origini ed alla naturalità delle cose. I tempi sono cambiati ed a modificarsi non sono le abitudini ed i modi di fare, ma è il “come fare” che è variato. Per esempio: mia nonna portava in spalle mia mamma legandola con un telo qualsiasi, oggi il babywearing ci propone supporti ergonomici per fare altrettanto, solo in maniera più comoda, veloce e sicura. Ancora oggi, però, smacchiare i calzini mettendoli a bagno in acqua fredda e percarbonato è la scelta migliore!
Oltre ai prodotti, cosa offre Sbirulina?
Sbirulina è anche un baby pit stop: al suo interno le mamme possono trovare un’area attrezzata al cambio pannolino ed un angolo riservato dove allattare in tutta comodità e tranquillità. Come in un vero salotto di casa, è possibile accedere ad un piccolo spazio ristoro dove sono disponibili caffè, tisane e bevande.
Inoltre Sbirulina è incontri, laboratori creativi e letture animate. Dai professionisti provenienti dal mondo della puericultura a visagisti e consulenti del benessere, abbiamo pensato ad incontri che accolgano le esigenze di tutta la famiglia.
Avete altri progetti per Sbirulina?
Gli obiettivi da raggiungere sono davvero tanti: se possiamo sognare in grande, ci immaginiamo un franchising Sbirulina che porti in giro per l’Italia, e non solo, la nostra visione di vivere l’esperienza dello shopping da un punto di vista molto più empatico ed umano.
Avete mai pensato di aprire uno shop on line?
Presto approderemo anche sul web con uno store dove poter acquistare le nostre proposte.
Una frase che vi rappresenta
To infinity and beyond. Io ed Anna ce la ripetiamo sempre perché solo chi punta alla luna può raggiungere le stelle.
Un messaggio che volete lanciare
Ci vuole coraggio per perseguire i propri sogni, ma che grande soddisfazione è costruire, un mattoncino alla volta, con pazienza, costanza e passione, la strada che conduce alla meta. A testa bassa e via andare.
Se avete l’occasione di passare da queste parti e volete andare a trovare Valentina e Anna, trovate il loro negozio qui:
SBIRULINA
Via Fratti, 9 – 47833
Morciano di Romagna (RN)
tel. 0541-1837490
sito: www.sbirulina.com
Pagina Facebook: https://www.facebook.com/sbirulinastore
Intervista fatta da Christy Effe
Fondotinta Fluido Bioattivo – Liquidflora
Ciao a tutti!
Oggi sul blog parliamo di un marchio italianissimo, Liquidflora, un brand che si occupa da anni di ricerca fitocosmetica, con una particolare attenzione a cosmetogenetica e glicobiologia, arrivando oggi ad offrirci la loro linea “ADVANCED ORGANIC MAKE UP”, fiore all’occhiello sia del brand che della cosmesi ecobiologica italiana.
La nostra attenzione va al loro fondotinta provato da Cristina e Bruna.
Fondotinta Fluido Bioattivo
Come si presenta
Il fondotinta fluido bioattivo di Liquidflora si presenta in un flacone airless. Il PAO è di 6 mesi, mentre il costo è di circa 27,00€ per 30 ml di prodotto.
È reperibile sul loro sito e presso i rivenditori sia fisici che online.
Il fondotinta Fluido Bioattivo di Liquidflora ha una consistenza cremosa ma fluida, il profumo è dolce ma dopo pochi minuti sparisce.
E’disponibile in sei nuances:
- 01 Beige Rose;
- 02 Beige;
- 03 Golden Beige;
- 04 Amber Rose;
- 05 Biscuit;
- 06 Golden Summer.
Formula e INCI
Sul sito dicono di lui:
Un fondotinta fluido bioattivo biologico e cruelty free certificato ad alta performance. Dal tocco morbido e vellutato dona al risultato make-up un vero e proprio trattamento. La pelle appare idratata, luminosa, uniforme e protetta per tutto il giorno.
Diamo insieme uno sguardo agli ingredienti contenuti in formula:
Salvia sclarea flower/leaf/stem water*, Glycerin, Prunus amygdalus dulcis oil*, Prunus armeniaca Kernel Oil*, Silica, Sucrose Palmitate, Cetearyl Alcohol, Glyceryl Stearate, Glyceryl caprylate, Oleic/Linoleic/Linolenic Polyglicerides, Olive Glycerides, Tocopherol, Potassium Palmitoyl Hydrolyzed Wheat Protein, Leontopodium alpinum meristem cell culture, Hydrolyzed glycosaminoglycans, Marrubium Vulgare Meristem Cell Culture, Aqua, Microcrystalline Cellulose, Persea gratissima oil*, Cocos nucifera oil*, Olea Europaea Fruit Oil*, Heliantus annuus seed oil*, Cellulose Gum, Cellulose , Chamomilla Recutita Flower Extract*, Parfum, Linalool, Potassium sorbate
May-Contain+/-: CI 77891 [titanium dioxide], CI 77491 [iron oxides], CI 77492 [iron oxides], CI 77499 [iron oxides].
Riporta la certificazione ICEA, LAV, VEGAN OK
Il fondotinta promette alla nostra pelle idratazione, comfort e protezione dal fotoinvecchiamento.
Questo grazie a:
- ORGANIC SKIN RENEWAL COMPLEX: una combinazione di oli vergini e biologici spremuti a freddo, uniti a un complesso di acidi grassi essenziali dall’azione rivitalizzante.
- LEONTOPODIUM MERISTEM HYALOBIURONIC COMPLEX: complesso bioattivo di ultima generazione dalle proprietà antiossidanti, detossinanti ed antiage.
Vediamo adesso cosa ne pensano le nostre blogger. A voi la doppia intervista!
Conclusione
Nonostante le nostre due tester abbiano età ed esigenze diverse, entrambe si sono trovate piuttosto bene con questo fondotinta.
Il loro consiglio è di usarlo se avete la pelle secca o matura proprio per il suo altissimo potere idratante.
Voi avete provato questo fondotinta? Avete avuto un esperienza diversa sulla vostra pelle? Raccontateci tutto nei commenti perché siamo curiose di sapere come vi siete trovate con questo prodotto.
Articolo scritto da Cristina e Nella Vee
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Tre aziende scoperte al SANA 2018
Passeggiare al Sana correndo tra uno stand e l’altro
Cercando di vedere quanto più è possibile, annusando, chiedendo, toccando… può sembrare un’attività divertente, un giro di giostra nel paese dei balocchi dove tutto è a portata di mano, e ogni cosa è in mostra lì per te.
La fiera più attesa dalle amanti della cosmesi ecobio è sicuramente questo, ma è anche molto di più.
Per me, dopo la sbornia dei marchi iniziale, arriva sempre un momento in cui, complice le piante dei miei piedi che lanciano gridolini pietosi, rallento e ritorno in me chiedendomi: cosa cerchi nella cosmesi consapevole? Perché ti affanni a cercare INCI e certificazioni, e prodotti naturali quando per lavarti ti basterebbe un Dove? Quello al cetriolo, per esempio, che ti piaceva tanto 7 anni fa?
Tranquille, vi evito “lo spiegone” e riassumo in tre parole:
artigianalità, etica e sincerità.
Questo è quello che mi aspetto dalle aziende da cui faccio, in prevalenza, i miei acquisti, e di queste voglio raccontarvi.
Volgendo lo sguardo dai fashion stand super cool e molto chic ne ho trovate alcune di queste realtà. Molte erano vecchie conoscenze che, per fortuna, stavano crescendo. Come BioMarina, Il Pettirosso, Bio’s, Veg Up. Altre erano completamente nuove per me, o quasi, ed è di loro che voglio narrarvi.
Officina dei saponi
Nella mia passeggiata-pellegrinaggio-maratona sono stata attirata, ormai davvero senza forze, da un tripudio di profumi e da una serie di boccette elegantissime e molto chic. Ohibò, mi sono detta, (perchè io me lo dico ohibò, voi no?), quanta bellezza! E quanto costeranno?
Nel frattempo il simpatico ragazzo allo stand, stanco anche lui, mi aveva già tirato fuori un pezzo di sapone in omaggio ed io ho colto l’occasione per tempestare la creatrice del marchio di domande. Lei ha risposto con un sorriso ed una passione invidiabili nonostante fosse lunedì, ultimo giorno di fiera!
Perché “sti ohibò” del blog, ragazze mie, io quei flaconi li volevo nel mio bagno e già li stavo pensando come soluzione per tutti i miei regali di Natale: erano carinissimi e, spoiler, non costavano nemmeno tanto!
L’officina nasce con la produzione di saponi
Né troverete di tutti i tipi: calmanti, rinfrescanti, scrubbanti, lenitivi, idratanti. Tutti con dei profumi così persistenti, nonostante siano naturali, che se ve ne portate uno a casa lo sentirete al vostro rientro ad attendervi già sulla porta.
Da qualche mese hanno pensato di sperimentare con delle linee di cosmesi liquide, che usciranno ad Ottobre, declinate in 4 profumazioni:
- Argan e Rosa;
- Zenzero e Limone;
- Mirtillo e Malva;
- Lavanda e Avena;
Ogni linea comprende 4 prodotti:
- docciaschiuma;
- latte corpo;
- shampoo;
- balsamo.
Ho delle minisize e le fragranze sono quanto di più vicino al concetto di naturale che io abbia mai sentito. Profumano davvero solo degli oli essenziali che contengono e sono stupendi!
C’è, inoltre, una coccolosissima linea bimbi in cui spiccano dei confettini monodose di amido da bagno, una vera chicca secondo me. L’intera linea ha una profumo dolcissimo e rilassante ed è certificata bio e vegan come le altre. Ed anche le amiche con figli le abbiamo sistemate!
L’Officina dei Saponi si trova in Toscana, a Prato, e produce cosmetici certificati AIAB e Vegan con un’attenzione particolare alle tradizione. Utilizzano solo materie prime di altissima qualità provenienti dai loro territori, ottenendo i profumi dagli oli essenziali ed i bellissimi colori delle loro saponette dalle erbe tintorie autoctone.
Uno sconto per voi lettrici
Al Sana ho ricevuto uno sconto 20% che Alessandra mi ha dato il permesso di diffondere. Scade a Gennaio, ed il codice è ODS18S. Vi invito davvero a fare un giro sul loro sito internet, dove troverete lo shop online.
Natale si avvicina e chi è stato bello e buono merita regali belli e buoni!
Edyllium
L’incontro con i fondatori di Edyllium resterà nella storia: mai ho incontrato nessuno così disponibile nel raccontare in ogni minimo dettaglio la storia che c’è dietro ad ogni prodotto presentato.
La passione era tangibile in ogni parola, unita all’urgenza di voler creare prodotti performanti per risolvere esigenze reali: dalla psoriasi dell’amico alla dermatite del collega fino ad arrivare a problemi ben più gravi come le piaghe di un ragazzo disabile allettato.
Complice, secondo me, anche la bellezza della splendida terra da cui provengono, sono riusciti a coniugare artigianalità e raffinatezza, grazie alle materie prime prese dal territorio, alle confezioni che sembrano piccole bomboniere ed ai profumi che fanno stare bene già solo annusandoli.
L’azienda ha sede sul Lago di Garda
Vanta tra i suoi ingredienti proprio il pregiato Olio Evo Dop, e si avvale di un biologo per la formulazione dei prodotti. Sono molto attenti alla scelta degli ingredienti nonostante negli INCI possiamo trovare ancora qualche elemento di sintesi. Presto uscirà sul mercato un burro corpo interamente naturale ed una innovativa linea capelli che… io so tutto ma non posso rivelarvi molto. Vi dico solo che la bellezza della chioma è nulla se prima non ci prendiamo cura della fonte, il nostro cuoio capelluto!
I prodotti sono confezionati in flaconi di plastica riciclabile e contenuti in un sacchetto di raso riutilizzabile. Vanno dai detergenti corpo (4 come le quattro stagioni), alla linea viso con il detergente all’arancia ed il tonico idratante, fino alle creme viso e alla crema corpo, che diventa curativa grazie agi attivi che contiene.
Degno di attenzione l’olio corpo, che idrata senza ungere, profuma divinamente ed è adatto sia all’uso professionale che aggiunto a qualsiasi crema per potenziarne gli effetti. Li trovate tutti sul loro sito.
L’Artigiana Del Naturale
Quando compri da un artigiano
stai comprando cento ore di esperimenti e fallimenti
mesi di frustrazione e momenti di pura gioia
non stai comprando un oggetto, stai comprando una passione
un momento di vita di una persona.
Questo recita il loro motto e questo si avverte quando si curiosa tra i loro prodotti. Una cura ed un’umanità che ti fa, finalmente, ripensare al senso delle nostre scelte bio in mezzo ad un SANA dove il marketing ci ha mostrato la sua parte più aggressiva e fashion!
Il laboratorio di Senigallia
Festeggia quest’anno i suoi primi 30 anni, ci riporta alle vecchie tradizioni in cui gli oggetti venivano usati, e non solo esibiti e dovevano, per questo, avere un loro valore ed una loro funzionalità.
Oltre a produrre per conto terzi, e ad incantarci con i loro saponi artistici e funzionali, infatti, L’artigiana crea linee adatte ad ogni esigenza. Ne hanno così tante che mi ci sono persa: Latte d’Asina, Aloe Vera, Bava di Lumaca, Veleno d’Api, Cacao, Veleno di Vipera, Uomo, Cani e… queste sono solo alcune, andate sul sito se non mi credete!
Per fortuna ho potato via un po’ di campioncini e mini saponi che serviranno come reminder, ma posso già consigliarvi un loro prodotto usato un paio d’anni fa. Si tratta dell’acqua micellare, che in realtà è una soffice mousse detergente al profumo di vaniglia, che ho usato per mesi, d’Inverno, come detergente insieme al Foreo. Una coccola!
Io, invece, credo che mi lancerò nell’acquisto della linea Benessere corpo:
- 3 scrub (e chi lo avrebbe mai detto, vero?)
- con altrettante creme spray abbinate dai profumi stupendi e dalla praticità estrema.
Basta spruzzarli, massaggiare un attimo e sei idratata e profumata!
E adesso corro a provare le mie bustine e le minisize: chi finirà in wishlist? Seguiteci sul blog e lo scoprirete!
Articolo scritto da Alice Haendel
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Crema da barba – Antos
Eccoci qui! Nuovo mese, nuova recensione. Questa volta avremo un’ospite speciale, che mi aiuterà in questa analisi.
Il prodotto: crema da barba
Come avete capito si parla di una crema da barba e per fortuna io ancora non ce l’ho! Ho chiesto, quindi, al marito di provarla e di rispondere a qualche domanda.
Il brand: Antos
Partiamo subito parlando di Antos: ragazzi simpatici che si impegnano per dare un prodotto sempre al top! Li ho puntati al SANA anche quest’anno perché l’anno scorso il loro stand era molto interessante e… prossimamente vi racconto tutto!
Ma passiamo subito alle cose succose!
Cosa ne pensa il nostro tester-marito
Gio: Sì, sono pronto, anche se so che quest’articolo mica lo leggeranno i maschietti ma le loro mogli e fidanzate, così riusciranno a fare dei bei regali (ha ha ha…)!
Eli: Dai, non scherzare, abbiamo anche dei ragazzi che ci leggono! Adesso fai il serio e iniziamo.
Gio: Va bene! Vai con le domande!
Eli: Come ti sembra la confezione?
Gio: E’ essenziale ed essendo in metallo non si rompe in caso di cadute accidentali, in più fa un po’… old style.
Eli: Il profumo cosa ti ricorda? E la consistenza??
Gio: Il profumo è fresco ma non eccessivo, risulta gradevole. La consistenza all’inizio sembrava un po’ da shampoo, poi usandola è diventata più cremosa, rendendo il prodotto facile da stendere.
Eli: Passiamo alla parte pratica. Come ti trovi con il tuo amato pennello?
Gio: Abbastanza bene. Come dicevo prima, la consistenza dopo essere migliorata aiuta a capire quali sono le parti dove manca la crema. A differenza di altri prodotti dello stesso tipo è meglio non eccedere con l’acqua, altrimenti scivola via.
Eli: Alla fine, come ti trovi?? E soprattutto a chi lo consigli?
Gio: E’ un buon prodotto e, dopo avere trovato la quadra sull’impiego, lascia la pelle piacevolmente morbida, tanto che dopo non metto il dopobarba. Farsi la barba con rasoio e pennello è un rito, bisogna prendersi il giusto tempo! Per chi ha fretta, ci sono altri sistemi.
Eli: Adesso posso dire la mia??
Gio: Certo… ma tu come lo usi?? Hahaha
Eli: Ma dai… è solo che trovo la tua pelle molto bella ed idratata tutto qui.
E adesso un pò di dati tecnici.
INCI
Helianthus annuus seed oil*, aqua, cocos nucifera oil*, sodium hydroxyde, ricinus communis seed oil*, butyrospermum parkii*, aloe vera extract**, propolis cera extract**, caprylic/capric triglyceride*, mentha piperita essential oil*, limonene, linalool.
*materie prime approvate / **erbe officinali da coltivazioni bio
PAO | 6M |
Formato | 100 ml |
Prezzo | € 4,50 |
Alla Prossima!!
Articolo scritto da Eli e Gio
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Le Interviste di #LBSN: incontriamo Bio’s
Bentornati nel nostro Blog!
Nessuna recensione rende l’idea di chi ci sia dietro un brand, ma credetemi se vi dico che vale sempre la pena scoprirlo. Nascono così le nostre interviste e la protagonista di oggi è Danya, Daniela per noi, anima del marchio Bio’s.
Ha catturato la mia attenzione un suo messaggio privato in cui mi ringraziava perché da una mia foto che avevo pubblicato in cui ero con Francesca, mia amica e titolare del Laboratorio Fitocosmetico Pascucci, aveva dato vita a nuovi prodotti.
Leggete cosa ci racconta… Bio’s
Buona lettura!
1. Siamo rimaste incuriosite dal fatto che nasci come ceramista e poi, ad un certo punto, crei un’azienda di cosmetici ecobio. Il passo è tutt’altro che breve: quali step intermedi ci sono stati? Come ti sei approcciata al mondo dell’ecobio? Quando è realmente nato il vostro brand?
Nasco da un padre biologo naturopata ed una madre architetto, in età scolastica non ho potuto scegliere e ho seguito le orme di mia madre, così ho una laurea in architettura ed un master in marketing.
Nella nostra vita si è parlato di biologico da sempre, mio padre ha trasmesso questa passione a me e ai miei fratelli, ma la vita non mi ha concesso prima di poter occuparmene in termini lavorativi. Non appena laureata, ho conosciuto il padre di mio figlio. Ho lasciato il nord Europa, dove studiavo ed il nord Italia, dove abitavo, per seguirlo in Umbria, ad Orvieto esattamente. Da quel momento la mia vita sentimentale ha vissuto momenti davvero difficili e quella lavorativa ancor di più.
Dovendomi inventare un lavoro ed essendo nel paese del vino e della ceramica ho iniziato con quest’ultima. Bellissima esperienza, ma con l’attacco dell’11.09.2001 il turismo è crollato da un giorno all’altro e ho dovuto chiudere la mia attività, facendo l’architetto senza retribuzione. Poi ho deciso di trasferirmi a Montefiascone, ma anche qui, senza una famiglia e con un figlio adolescente, mi sono dovuta reinventare.
Nel 2016 ho incontrato il mio attuale compagno che con la sua famiglia ha un’attività di ingrosso per le farmacie e da qui, grazie alla collaborazione con una ragazza che ha un laboratorio di cosmetici bio, è partita la mia avventura.
Ho creato così la linea di cosmetica ecobio con il nome di Bio’s!
Nel frattempo ho lasciato l’azienda dei miei suoceri, incompatibile con la mia etica e con quello che è il mio progetto di produzione di cosmesi naturale.
Dopo un anno circa il mio rapporto con il laboratorio iniziale si è concluso a seguito della mia conoscenza con Francesca, grazie ad un tuo post.
2. Hai altre passioni legate alla natura, alle piante, alla terra?
Ho passioni nell’anima di terra e di territorio, sono innamorata della Tuscia e di ciò che produce e rende questo territorio, ma non ho fisicamente il tempo di fare nulla, il lavoro mi impegna circa 20 ore al giorno.
3. Bio’s è fatto di persone: ce le presenti? Parlaci del tuo staff, partendo da te!
Bio’s è la mia famiglia letteralmente. Io mi occupo delle formulazioni, offro il mio contributo al laboratorio e seguo il rapporto con i clienti. Patrick, mio figlio, lavora al mattino con i miei suoceri e con Christian, mio marito, e il pomeriggio mi aiuta nelle spedizioni. Christian, purtroppo è ancora impegnato tutto il giorno con l’attività di famiglia e quando rientra la sera mi aiuta in tutte quelle cose tecniche che non sono riuscita a portare a termine da sola.
4. Siamo ragazze curiose e, a parte me, non conosciamo esattamente cosa c’è dietro un cosmetico, un prodotto finito. Ti va di raccontarci come nasce un prodotto cosmetico, quali test subisce prima di arrivare a noi consumatori?
Un cosmetico per quanto mi riguarda, nasce dalla necessità di dare una risposta alla richiesta del cliente. Io non amo mettere in produzione prodotti fini a se stessi o seguendo la moda della concorrenza. Metto in produzione fitocosmetici funzionali e giorno dopo giorno rivedo e valuto ogni possibile variante per migliorarne la resa o l’ efficacia.
Parto dalla richiesta di mercato e sviluppo una formula, non essendo un tecnico in questo, sottopongo a Francesca la mia formula e lei la rielabora, corregge e ne realizza dei campioni. Dopo di che si fanno eseguire in un laboratorio analisi, test per la presenza di nickel o metalli pesanti, challenge test per valutarne la stabilità e un patch test allergologico.
Se tutto questo risulta regolare, si mettono in produzione i quantitativi necessari.
5. Ho letto sul vostro sito che alla base di tutto il vostro lavoro c’è la collaborazione, che non è semplice da trovare. Quali sono le difficoltà che maggiormente hai incontrato?
Sono una persona troppo propositiva per sentire o ricordare le difficoltà, certo ce ne sono!!! Persone che si dimostrano collaborative ma che in realtà si appropriano della tua disponibilità e non danno nulla in cambio… ce ne sono state molte!
Ma fa niente, appena mi accorgo le allontano elegantemente.
6. Negli ultimi tempi il mercato dei cosmetici artigianali è letteralmente esploso. Quali sono i pro e contro che hai riscontrato sul mercato in questi anni?
E’ vero, sono nate molte realtà simili alla mia. Il vantaggio è che viene diffusa maggiormente la politica del biologico o comunque del naturale. Inoltre ho sempre nuove realtà per collaborare e confrontarmi con persone che magari, iniziando, hanno bisogno di supporto o aiuto per realizzarsi o affermarsi sul mercato. Di contro, è sempre più difficile distinguere i prodotti validi da quelli nati per puro caso e senza una linea guida etica.
7. Prodotti cosmetici artigianali ce ne sono molti, la normativa non aiuta di certo a far chiarezza su cosa sia un prodotto bio e che caratteristiche debba avere. Alcuni brand hanno optato per la certificazione da enti terzi per garantire i propri prodotti, altri brand ritengono non siano necessario. Qual è l’approccio di Bio’s in merito? Cosa vi fa distinguere dagli altri e quale consiglio daresti a noi consumatori?
All’inizio del mio percorso, nel 2016, ritenevo che una certificazione fosse necessaria, tant’è che mi ero rivolta ad un ente, piuttosto importante, per poter far certificare i prodotti mettendo il loro logo accanto al mio per dare ai clienti una maggiore serenità nell’acquisto. Poi con il tempo mi sono resa conto che all’ente certificatore interessa ben poco di quello che fai e di come lo fai, tant’è che mi ha chiesto il pagamento dell’intera somma necessaria per la certificazione, senza che io abbia nemmeno inviato loro i prodotti da analizzare e senza alcun controllo preliminare. Ciò mi ha fatto pensare che una volta presi i miei soldi non avrebbero potuto far altro che acconsentire al loro logo, perché cosa sarebbe potuto succedere di diverso? Mi dicevano, le restituiamo il denaro perché i suoi prodotti non sono certificabili… mmmh…
Allora, in quel momento ho deciso che ci avrei messo io la mia faccia! Io personalmente e per legge mi assumo tutta la responsabilità che serve per dire che ogni cosa che Bio’s pensa, fa e mette in commercio, segue la politica dell’ECOBIO. Io, e le persone che lavorano con me, sentiamo interiormente e viviamo nel pieno rispetto della salvaguardia dell’ambiente, dell’ecosistema in generale. Ma, cosa ancor più importante, non userei mai e dico mai una sostanza che possa essere dannosa o nociva per qualunque persona, pianta o animale.
Ci distingue la semplicità degli ingredienti, e la semplicità delle formulazioni. Se devo descrivere Bio’s in una parola: SEMPLICE.
Il mio consiglio per i consumatori è di non farsi prendere dall’isteria nell’acquistare i cosmetici, questa è la nuova tendenza purtroppo. Non cambiate routine in continuazione solo perché è uscito un nuovo prodotto e lo hanno comprato tutti, tranne te. Cercate di capire di cosa realmente ha bisogno la vostra pelle o i vostri capelli, una volta trovati i prodotti giusti usateli e ricomprateli.
8. Qualche mese fa mi hai contattata per ringraziarmi di averti fatto conoscere indirettamente Francesca, mia amica e oggi vostra collaboratrice e da quel momento mi pare di capire che sono nati nuovi prodotti Bio’s e alcuni stanno vivendo un’era 2.0. C’è un nuovo catalogo? Cosa c’è di diverso?
Già, come detto sopra proprio grazie ad un tuo post ho conosciuto Francesca e con lei ho riformulato tutte le referenze, è stato un lavoro lungo che ha richiesto anche molti sacrifici, ma ora siamo pronti a partire nel migliore dei modi. Il catalogo è lo stesso di sempre aggiornato con la nuova grafica dei prodotti e i nuovi INCI.
Le variazioni hanno riguardato molti prodotti:
- gli shampoo hanno una consistenza fluida e limpida, differentemente da prima;
- i balsami e le maschere sono maggiormente districanti e con una texture più fluida;
- le creme giorno si sono arricchite di SPF 20 e sono in flaconi airless;
- il contorno occhi e le referenze con i peptidi sono stati potenziati.
9. Il prodotto Bio’s che ti piace di più e quello che ti piace di meno?
Io amo il burro struccante, è quello che mi piace maggiormente e quello che mi piace di meno… mmmh non saprei… direi una bugia, li amo tutti, anche quelli della linea uomo.
10. Confessa: sei alle prese con nuovi prodotti? Cosa bolle in … laboratorio?
Saremo presenti al SANA come espositori e ovviamente ci saranno delle novità, ma seguendo la logica aziendale, nulla che non sia strettamente necessario.
11. Direi che ti ho stressato abbastanza, però vorrei chiudere l’intervista con una frase o un proverbio, scegli tu, che vi rappresenti…
Mio marito ha coniato: PIU’ BIO’S PER TUTTI. Ormai è il nostro motto!!
Cara Daniela, sinceramente penso che il tuo motto sia ”Volli e sempre volli, fortissimamente volli”, perché ci hai detto a chiare lettere che dietro un semplice logo c’è forza di volontà, mossa da passione e voglia di portare avanti gli insegnamenti di famiglia, non dimenticando mai chi sei e da dove vieni, neppure in nome del progresso e in barba alle leggi del mercato.
Grazie Danya per averci aperto la porta di Bio’s!
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Il mio matrimonio green ecosostenibile
Matrimonio green?
Si può!
Io l’ho fatto e vi racconto come, cercando di darvi gli spunti e i consigli che avrei voluto leggere io durante l’organizzazione del mio matrimonio.
Stai già iniziando a pensare al tuo matrimonio, o addirittura ti trovi nel pieno dell’organizzazione? Niente panico! Lo so benissimo che hai tante idee e pure confuse, ma l’unica certezza è: matrimonio green personalizzato.
LA LOCATION E LE DECORAZIONI
Sono partita dalla location per la festa, scegliendo un’antica masseria immersa nel verde, tipica delle campagne pugliesi.
La struttura rurale si prestava all’idea che avevo per i centrotavola: vasetti di piantine aromatiche circondati da profumati pot-pourri realizzati con petali di fiori secchi, erbe essiccate e spezie. Sparse qua e là, candele profumate in cera di soia. Ebbene sì, ricordate la mia recensione delle candele Heart&Home? Non potevano mancare al mio matrimonio!
Alla fine della festa, gli invitati si sono contesi le tanto apprezzate e utili piantine aromatiche.
IL TABLEAU
Ho riutilizzato una vecchia sedia pieghevole in legno su cui ho posizionato i vasi di piantine aromatiche. Ho stampato i nomi degli invitati su carta riciclata, che ho attaccato su lunghi stecchini, e li ho inseriti nel terreno, all’interno dei vasi.
SCARPE E ACCESSORI
Ho riutilizzato i gioielli che avevo ed ho acquistato delle semplici scarpe da poter indossare nuovamente in altre occasioni. Scelta condivisa anche da mio marito, che ha optato per delle comode sneakers.
E il resto? Navigando fra i più svariati siti, ne ho scovato uno davvero originale e degno rappresentante della mia idea di matrimonio Green: EcoFattoArt.
Sono artigiani che utilizzano materiali ecologici per realizzare oggettistica per cerimonie, e descrivere a parole ciò che riescono a creare sarebbe riduttivo.
Immaginate lo stupore quando mi sono accorta di poter visitare di persona il loro laboratorio, che si trova proprio a pochi passi dalla città in cui vivo. Ho osservato le loro creazioni da vicino, immergendomi in quel mondo fatto di attenzioni per la natura e per gli sposi.
Ecco cosa ho scelto:
GLI INVITI
Stampati su carta riciclata e decorati da un nastro di juta con un cuore in “carta piantabile”.
Cos’è la “carta piantabile”?
E’ una carta autoprodotta che ha dei semini inglobati all’interno e, dopo averla piantata o annaffiata, nascono germogli che nel giro di due settimane diventano colorati fiorellini.
Appena ho visto questi inviti fra le loro proposte, mi sono innamorata dell’idea che ogni invitato potesse conservarne un ricordo nel modo più originale ed ecologico possibile: piantandoli!
Non servono grandi doti da “pollice verde” per prendersi cura di questi fiorellini, ma piantarli per poi vederli crescere significa ricordare quotidianamente quel meraviglioso giorno!
LE BOMBONIERE
Anche per le bomboniere le parole d’ordine sono: ecologica, originale e artigianale.
Io ho scelto un vasetto in vetro con tappo a vite, in cui si trovano una cialda di terra e dei semini di piante aromatiche.
La particolarità? Basterà bagnare la cialda e spargere sopra i semini: giorno dopo giorno, vedrete spuntare i primi germogli che si trasformeranno in una fitta vegetazione di varie piante aromatiche come basilico, rosmarino e prezzemolo.
Dopo il travaso, il barattolo può essere riutilizzato sia per alimenti o, come adoro fare io, o per conservare le mie preparazioni cosmetiche.
La decorazione del barattolino è curatissima: è avvolto da un nastro di juta naturale che, tramite un nodo, tiene fermo un vero ramoscello essiccato. Sul tappo c’è un’etichetta in carta alle olive su cui sono scritte le istruzioni per piantare i semini.
Il mio matrimonio eco-friendly è stato il naturale passo verso una strada che avevo già intrapreso a livello personale, prediligendo il più possibile cosmetici e cibi bio. Anche per un giorno così importante abbiamo voluto evitare sprechi ed eccessi, valorizzando il tanto amato lavoro artigianale e le imprese locali.
Abbiamo stravolto le tradizioni? Sì, ma ne è valsa la pena! E’ stato un matrimonio unico nel suo genere: informale, ecosostenibile e a basso impatto ambientale… ma che ci ha rispecchiato in tutte le sue sfaccettature!
Articolo scritto da Ricciolinoblog
Dentifricio omeocompatibile – Greenatural
Lavarsi i denti sembrerebbe un’operazione molto semplice. Quasi elementare, dal momento che la impariamo fin dai primissimi anni di vita, eppure vi posso dire che non è così…
Lavarsi i denti richiede una grande perizia nello svolgere i corretti movimenti, la dovuta attenzione nell’utilizzare gli strumenti giusti e, soprattutto, la grande fortuna di trovare il dentifricio adatto.
Quello che ti sbianca i denti che pure in mezzo alla nebbia della pianura del Pavese, se sorridi, ti vedono.
Quello che evita la formazione di placca e tartaro, evita la carie, e se va bene ti fa pure il caffè.
Quello che ti lascia l’alito talmente fresco che, in confronto, il capo che si spupazza le signorine del Vigorsol pare un dilettante.
E alla fine, ci si chiede perplessi e un po’ sconsolati se un dentifricio del genere esista. Soprattutto bio.
Greenatural
Da circa un mese sto utilizzando il dentifricio di Greenatural, un’azienda che ho imparato a conoscere e ad amare per la filosofia che sta alla base del brand, per la comunicazione semplice e diretta e, naturalmente, per la grande qualità delle materie utilizzate.
“Scegliamo responsabilmente tutte le nostre materie prime”.
“Piccoli gesti ogni giorno, per un mondo migliore”.
“Formulazioni trasparenti dedicate a tutta la famiglia”.
“Prodotti certificati e certificabili ecocompatibili”.
Il dentifricio eco bio omeocompatibile
La prima parola che mi viene in mente è “particolare”.
La singolarità alla quale alludo non è data tanto dal sapore, gradevole e delicato, e neppure dalla consistenza, che è molto simile a quella di una normale pasta dentifricia, bensì dalla schiuma che si produce durante lo spazzolamento. La schiuma che si forma è piuttosto generosa e la texture (si può usare il termine “texture” parlando di qualcosa che andrà sputacchiato nel lavandino? Boh) è simile a quella di una spuma per capelli.
Non pensate a un effetto tipo cane rabbioso, eh. ‘Nsomma… Questa schiuma, soffice, densa e compatta, è data dall’azione del bicarbonato, che agisce insieme all’estratto di magnolia e a quello di limone per aiutare la bocca a mantenersi sana e protetta, evitando così il proliferare dei batteri che sono anche una delle principali cause dell’alito cattivo.
INCI
Aqua (Water), Glycerin, Hydrated Silica, Sorbitol, Xylitol, Carrageenan, Sodium Myristoyl Sarcosinate, Sodium Methyl Cocoyl Taurate, Titanium Dioxide, Citrus Limon (Lemon) Peel Extract*, Camellia Sinensis Leaf Extract*, Glycerin, Sodium Bicarbonate, Citrus Limon (Lemon) Fruit Oil*, Xanthan Gum, Sodium Chloride, Citrus Aurantium Dulcis (Orange) Peel Oil*, Limonene, Magnolia Officinalis Bark Extract, Zinc Lactate.
*Da Agricoltura Biologica
Packaging
Il prodotto si presenta in tubo da 75 ml con tappo a vite, come tutti i classici dentifrici, e ha la particolarità di avere l’apertura sigillata da una pellicolina di metallo a strappo, che impedisce la fuoriuscita accidentale del prodotto e lo preserva da contaminazioni. L’involucro esterno è rappresentato da una graziosa scatolina in cartoncino ove sono riportate le informazioni principali, tra le quali annoveriamo il fatto che si tratti di un prodotto compatibile con i trattamenti omeopatici perché non contiene mentolo.
Oltre a questo si sottolinea che non contiene:
- saccarina,
- parabeni,
- fluoro
- e SLS.
E’ Nickel, Cromo e Cobalto tested e certificato ICEA.
La scadenza è 6 mesi dall’apertura.
Sempre sulla scatola notiamo anche l’indicazione di smaltimento* sulla base degli ormai noti codici internazionali.
*Il simbolo PAP 21 indica il cartone non ondulato, spesso utilizzato per le confezioni alimentari.
Risultati dopo un mese di utilizzo
Purtroppo ho sempre sofferto di gengive irritabili e sanguinolente, ma devo dire che la delicatezza di questo dentifricio ha alleviato molto questo fastidioso disturbo. Non solo in questo mese di utilizzo le gengive hanno sanguinato molto meno (e solo in corrispondenza di sollecitazioni date da alcuni cibi), ma l’aspetto generale della bocca è quello di una bocca più sana. Nonostante il sapore non sia quello al quale sono abituata, essendo una “menta addicted”, devo ammettere che limone e tè verde sono una combo gradevole.
Mi ritengo soddisfatta anche dell’azione sbiancante, perché devo ammettere che ho un sorriso, come direbbe il condottiero francese Pierre Terrayl di Bayard, “senza macchia e senza paura”.
Articolo scritto da Ary
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Intervista: #LBSN incontrano Setaré
Bologna, SANA 2017
Fra i mille appuntamenti presi al SANA, quello con Setaré è stato il più interessante, apprezzato, vissuto.
Per noi è stato un onore poter intervistare Alì, co-fondatore del brand, che ci ha concesso più di un’ora di informazioni, consigli, opinioni e curiosità. E non potevamo non condividere con voi il nostro risultato!
Intervista a Setaré
[Filosofia di Setaré]
#LBSN: Pensate di coniugare i rituali di skincare italiani con quelli dell’area mediorientale/persiana?
Alì: Direi che Setaré nasce per fare questo.
Credetemi: quando è nata questa azienda, l’unica intenzione che non avevamo era quella di entrare nel mercato e dire “Ci sono pure io”, né di produrre i famosi “Me-too products”.
Setaré è nata con l’intento di osservare bene il mercato eco-bio e vedere cosa può mancare, che cosa si può fare diversamente. Si può dare un contributo per migliorare il mondo eco-bio, o è già finito tutto?
Setaré vuole cercare di mettere insieme due grandi culture che io conosco bene, perché ho vissuto 21 anni in una di queste e 24 nell’altra, cioè in quella italiana. Ho pensato di unirle per creare qualcosa che ormai si è perso, ricordando l’antica “Via della seta”, che attraverso lo scambio di merci scambiava anche culture.
Iraniani e Persiani avevano una grandissima conoscenza della combinazione delle piante, e ci sapevano fare veramente. Non solo con le loro, ma anche con piante che venivano da altri paesi, come il continente africano o quello europeo. In Persia non c’erano queste piante che però sono arrivate grazie alla Via della seta, rendendo gli Iraniani esperti “alchimisti botanici”.
Insieme alla grande artigianalità toscana, nasce così “L’alchimia e il rinascimento”, quello che adesso rappresenta la nuova campagna Setaré. Ciò non significa che le formule sono state prese dagli antichi testi persiani: non sarebbe possibile, né sinonimo di qualità, ma Setaré studia i vecchi libri che riportano ricette antiche, alcune risalenti addirittura a 700 o 800 anni fa. Manoscritti di persone che io stesso conoscevo e che erano parte della mia famiglia. In Iran, e questo ve lo svelo in anteprima, i miei avi avevano saponifici, facevano i saponi, e sto parlando di 400 anni fa.
#LBSN: Ma è bellissimo! E’ come averlo nel sangue! Vi siete tramandati le ricette?
Alì: Non solo! Ho avuto sempre a che fare con dei grandi e antichi farmacisti che allora si chiamavano “guaritori”. Gente che non aveva fatto l’università, ma che sapeva come trattare le piante. Lo studio di questi antichi testi persiani ci ha dato quegli spunti particolari per cambiare le cose e farle funzionare meglio e in modo sostenibile. Questa è la filosofia di Setaré.
Durante i miei anni di lavoro come Direttore Marketing, Direttore Commerciale e Direttore Vendite, ho commissionato una ricerca di mercato che ha coperto 8 città italiane. Abbiamo intervistato consumatrici di cosmesi eco-bio e quello che è emerso dall’82/83% era il sentirsi discriminate dal punto di vista dei piaceri, da quella che io chiamo “esperienza sensoriale”.
Queste consumatrici lamentavano: “Perché devo per forza avere creme dentro vasi di plastica, con etichette storte? Perché invece le mie amiche trovano in profumeria confezioni che, a prima vista, piacciono tanto? Perché l’odore del mio shampoo è, nella migliore delle ipotesi, di agrumi, arancia e limone?”. Chi produce cosmetici ecobio deve pensare anche all’esperienza sensoriale, visiva e olfattiva dei prodotti.
Noi siamo partiti da questa idea. Come vedete, i nostri sono cosmetici che richiedono un costo di produzione elevato, ma che non si riflette sul prezzo finale. Il tappo è di alluminio, non di plastica. L’incisione laser su questo alluminio rende elegante, e soprattutto sostenibile, perché usiamo meno vernice. Non è una cosa cheap, ma i prezzi di Setaré sono come quelli di molte altre marche perché è un investimento che abbiamo deciso di sobbarcarci.
Noi usiamo le materie prime più costose sul mercato, e questo lo sanno anche i nostri competitor. Parliamo di eleganza pura, arte della profumeria. Una combinazione straordinaria e innovativa nell’ambito dell’eco-bio.
[INCI e importanza delle certificazioni]
#LBSN: Su cosa puntate per informare le consumatrici riguardo gli INCI e le materie prime dei vostri prodotti? Sono poche quelle aziende che dichiarano onestamente la tracciabilità delle materie prime contenute nei loro cosmetici…
Alì: Questo è un argomento importante e delicato, che fa la differenza tra un brand e l’altro.
I prodotti Setaré sono tutti certificati ICEA o AIAB, il massimo livello di certificazione che si può avere in Italia. Questo vi dà la certezza che tutte le materie prime abbiano un certificato eco-solidale, che sia effettivamente un certificato vero e che quelle materie prime acquistate con quel certificato siano incluse nel prodotto. Tutto ciò che noi indichiamo, non solo sulle etichette, ma anche sui nostri cataloghi, richiede il passaggio di verifica degli enti, e non stampiamo nulla senza avere la loro approvazione.
Ogni giorno i consumatori di eco-bio sono sempre più consapevoli, sempre più bravi e sempre più attenti. Hanno imparato a leggere l’INCI in modo adeguato, e devono chiedersi: questo prodotto è certificato? Quale tipo di certificazione ha? Molti prodotti di grandi aziende, con altissimi fatturati, non c’entrano niente con le certificazioni. Non hanno certificato e, se ce l’hanno, hanno dei bollini tipo “Vegan”, che non è una certificazione di eco-bio.
#LBSN: Ci piacerebbe approfondire, perché sono tante le aziende che hanno un semplice bollino e non una certificazione, e si presentano come “alternativi”, o si giustificano dicendo che i costi sono troppo alti per ottenere il certificato.
Alì: Questo è compito vostro, ragazze. Il canale giusto per fare informazione indipendente e corretta siete voi consumatrici e blogger. Voi dovete parlare di questo.
E’ una cosa che crea coscienza sociale ed è giusto che siate voi a parlarne e dire che mettere il bollino non è cosa “da fighi”, ma è qualcosa d’importante. La certificazione deve essere certificazione, non bollini. Per quanto riguarda i costi da sostenere per averla, posso dirvi che mi è capitato di vedere nei supermercati alcuni saponi di Marsiglia prodotti da un’azienda che conosco molto bene, venduti a prezzi davvero concorrenziali e con certificazione ICEA. Questo vuol dire che non è vero che la certificazione aumenta i prezzi. Quel prodotto costa tanto e sarebbe costato ugualmente tanto, anche se non avesse avuto il certificato. Le vostre lettrici devono sapere che avete imparato o che state imparando a leggere l’INCI. Dovete fare molta attenzione alla certificazione, se non addirittura pretenderla.
[La chimica “amica”]
#LBSN: Perché avete deciso di creare un prodotto eco-bio e non un classico da profumeria? É nato da uno studio, da una cultura personale?
Alì: Il concetto principale è la storia da raccontare alle persone.
Fino a 80/90 anni fa, tutto era cosmetica naturale perché c’era solo quella. Poi sono arrivati Francesi e Americani, con i marchi che ora conosciamo.
Tutto è diventato chimica di sintesi, non chimica “amica”. Pelle liscia e bella grazie al silicone, ma che soffriva causando punti neri a causa di una cattiva traspirazione.
A un certo punto si è tornati a fare uso della cosmesi naturale nella sua definizione pura, cioè tutto naturale ma, a fronte di 5.000 tonnellate di cosmetici consumati ogni giorno in tutto il mondo, non è più sostenibile fare cosmesi naturale al 100%. Utilizzare cosmetica naturale non è sinonimo di sostenibilità.
Qual è allora la strada giusta da percorrere? Come sempre, la via di mezzo è spesso la migliore. Prendere cioè in considerazione l’utilizzo della natura, ma anche della famosa “chimica amica”. La chimica non è tutta cattiva: ci ha cambiato la vita, è organismo umano. Smettiamo di parlare della chimica come una cosa brutta. La chimica amica è quella che porta ad avere dei prodotti che non danneggiano l’organismo umano, né l’ambiente. Vi faccio un esempio: il balsamo Setaré è oggi riconosciuto come uno dei migliori balsamo eco-bio. Sapete che i capelli si arruffano perché le scaglie si aprono a causa di carica elettrostatica negativa. Per “tranquillizzarli” e domarli, bisogna neutralizzare quella carica negativa con le amine quaternarie, che hanno però un difetto: non c’è un enzima che può degradare queste molecole, perciò queste finiscono nell’ambiente e lì rimangono. Un po’ come la plastica: nulla può eliminarla.
Dentro il nostro prodotto c’è una delle poche amine biodegradabili esistenti, accertato anche dagli organi certificatori. Se voi ci pensate, il futuro non è più nella cosmesi convenzionale, ma non è nemmeno nella cosmesi naturale, perché non è sostenibile in un mondo in cui sta continuando a crescere il numero della popolazione, e non si tratta più di una questione di scelta o principio.
[Prodotti multifunzione]
#LBSN: Setaré è tra i pochi brand a non avere in catalogo uno di questi prodotti cosiddetti “multifunzione”. Avete in programma un prodotto viso/corpo/capelli?
Alì: Ottima domanda.
Come ti dicevo prima, Setaré nasce per fare le cose diversamente: non parte dal prodotto, ma dal bisogno. Io provengo dalla farmaceutica, ho vissuto nel mondo del farmaco per circa 10 anni e ho visto il passaggio di prodotti per specifiche azioni e organi a prodotti “multifunzionali”. Lo stesso prodotto abbassava il colesterolo, trigliceridi, arricciava i capelli e faceva il caffè la mattina. Poi, in poco tempo ho visto che tutto è tornato a com’era prima, quindi all’eliminazione di questi prodotti. Sono convinto che anche in cosmesi accadrà la stessa cosa a breve. L’essere umano non è portato a utilizzare strumenti multiuso, ma strumenti specifici per bisogni altrettanto specifici. Tutto il resto è marketing, voglia di creare qualcosa di nuovo e venderlo senza che abbia veramente un valore scientifico o di utilità. Questo è il motivo per cui noi fino adesso non abbiamo creato un prodotto così.
[Linea “Purify” – SANA 2017]
La linea Purify, che abbiamo lanciato in occasione del SANA, nasce per creare soluzioni a pelli impure, grasse, punti neri e brufoli. C’è proliferazione batterica sul grasso, e tutte le impurità derivano dallo stesso problema: un’ipersecrezione del sebo, a sua volta proveniente da un problema che ha una pelle molto sensibile.
Abbiamo scelto una pianta molto antica, che non si usa più da almeno 80 anni in cosmesi. In Europa, questa pianta è stata usata per circa 5/6.000 anni con grande successo. Poi si è smesso di utilizzarla, ma in Persia e in Iran ancora si continua ad usarla. La pianta in questione è Sisymbrium Irio, o Sisymbrium Officinale, importantissimo nella cultura persiana per purificare e come antinfiammatorio e antibatterico. In Italia era chiamata anche Erba Sofia o Erba Cornacchia, perché veniva utilizzata molto dai cantanti che, cantando a squarciagola, infiammavano le corde vocali. La pianta ha elevate proprietà antinfiammatorie e antisettiche, ma gli antichi testi persiani ci dicono che per avere maggiore efficacia deve essere associato alla manna, elemento molto purificante già utilizzato in passato per le macchie del viso e per schiarire la pelle. Insieme poi alla violetta, abbiamo creato una base di tre attivi straordinariamente orientati a risolvere un unico problema – quello della sebo-regolarizzazione – oltre a disinfettare la pelle dal grasso e dalla proliferazione batterica, risolvere il problema dei brufoli e schiarire eventuali macchie grazie all’attività antinfiammatoria.
Nasce così Setaré “Purify”: tre elementi per un trattamento completo ma easy, smart. Cose fattibili, a un prezzo accessibile. Questi tre prodotti rappresentano un trattamento di bellezza completo, devono essere utilizzati assieme e secondo le nostre istruzioni d’uso. La mousse per la detersione di mattina e sera si risciacqua. Il tonico viso Setaré serve a riequilibrare il PH della pelle, e poi la crema siero (molto più siero che crema) viene assorbita immediatamente ed è anche molto gradevole come fondo per il trucco. Il trattamento deve essere utilizzato per 4 settimane, 2 volte alla settimana va utilizzata la maschera scrub 2 in 1. Si tratta di una maschera monouso, da utilizzare in unica applicazione, il tempo di posa è di 8/10 minuti senza massaggio, va poi rimossa massaggiando delicatamente.
Tutta la linea è stata testata su venti volontari, donne e uomini di età diverse. I risultati sono stati promettenti, e vi posso assicurare che i nostri tester non ci hanno restituito i campioni…
#LBSN: Che cosa apprezzate di chi fa il nostro “lavoro”? Qual è il tuo consiglio per noi?
Alì: Penso che le blogger stiano facendo un buon lavoro, tutto sommato.
L’importate è mantenere la vostra indipendenza: a medio e lungo termine è ciò che ripaga assolutamente. Evitate di dare le informazioni che danno tutti, cercate di innovare in quest’ambito, cercare di ascoltare e di vedere dove c’è bisogno di informazione.
Intervista di LBSN [special thanks to Lux, Stella Maris e Tuulen Tytar]
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