Care lettrici, oggi andremo a parlare di un prodotto testato nel suo habitat naturale: la tangenziale est di Roma. Infatti, cosa non può mancare nella routine viso di una ragazza di città? La protezione solare, ovviamente.
Questa ragazza, in particolare, ha la pelle chiara, le efelidi e una genetica che le urla: macchie, macchie ovunque! Quindi bisogna prevenire più che mai.
E così ho sempre fatto, fin dai miei primi giri in profumeria. Solo che, ammettiamolo: senza il bio era tutto più facile! SPF nel fondotinta, SPF nelle creme e, a volte, SPF anche nel caffè! Una pacchia.
Solare viso e siliconi
La mia difficoltà più grande nel passaggio al bio, infatti, è stata proprio la ricerca di una buona protezione solare.
Confesso: prima di Alga Maris mi affidavo ai filtri chimici, con contorno di siliconi, avendo sperimentato diverse creme bio che finivano inevitabilmente su braccia e gambe!
Dopo tutta una skincare e un make-up assolutamente green, questa cosa mi sembrava un abominio, e così ho continuato la mia ricerca. Purtroppo però, i solari bio mi lasciavano una scia bianca utile per far colpo su Gomez Addams (<3), ma non certo per sembrare una persona mediamente in salute e perfino viva.
Con non poche perplessità sono giunta, infine, al solare viso con SPF 30 di Alga Maris, che a un primo approccio in negozio sembrava assorbirsi bene e senza troppa scia. Nonostante abbia sempre usato una protezione più alta, il fattore 30 appariva meno pastoso e più leggero del 50, e quindi ho accettato il compromesso. Il prodotto ha una texture molto fluida, un leggero profumo di “oleoso dolcetto al cocco”, e un flacone airless che è una benedizione. Perché non li fanno tutti così?
Il brand
L’azienda che produce la linea, Laboratoires de Biarritz, inizia a creare solari per un’esigenza familiare legata all’amore per il surf e per la natura, e si presenta come “la concrétisation d’une aventure humaine”, abbastanza da restare affascinati da chi surfeggia tutti i giorni nel traffico con il suo motorino!
Leggendo l’INCI, poi, scopri che i filtri minerali (diossido di titanio e ossido di zinco) sono presenti in forma micronizzata, motivo per cui la scia bianca è scongiurata! Inoltre nell’INCI troviamo altre cose che fanno piacere: l’Alga-gorria®, brevetto dell’azienda e principio attivo antiossidante, la glicerina vegetale con le sue proprietà umettanti e l’aloe vera, lenitiva e idratante.
Ma come si comporta questa crema?
La prima impressione è stata: cos’è questo unto? Stendendola, infatti, mentre si cerca di capire se il profumo dolciastro sia piacevole o meno, si resta un po’ interdetti per l’effetto oleoso ma, dopo pochissimi minuti – in cui si pensa:
– vabbè, la userò al mare
– ma io non ci vado al mare
– in fondo costa solo 17 euro
– ma ci potevo comprare 3 birre
– OK, la regalo
ecco che la crema e il suo unto scompaiono, lasciando il posto a una pelle vellutata, idratata, su cui il fondotinta scivola come una tavola su un mare calmo verso il tramonto.
Miracolo!
Stavolta è la seconda impressione quella che conta!
Inizia così la mia avventura con i solari bio efficaci e gestibili, tanto che dopo poche settimane ho voluto rilanciare.
Mi sono detta:
e se esistesse un solare che, oltre a proteggere, fungesse anche da crema idratante per la stagione della morte e, addirittura, come BB cream? Uno portabile, con un colore adeguato e senza miliardi di brillantini (sì, signor Terrabio, sto parlando di te: pensi forse che siamo tutte Jem e le Holograms?!)?
Prendo il mio entusiasmo, scarso perché l’estate quest’anno è arrivata prestissimo e non ero pronta psicologicamente, e mi fiondo in negozio.
I colori della crema colorata sono due:
- claire
- e doré.
E il primo, più chiaro, sembrava perfetto per me. La mattina dopo lo provo e…
Fermi tutti! Datemi il telefono che devo inviare un messaggio a tutte quelle che mi conoscono!
Avevo finalmente trovato un prodotto dalla stesura confortevole (un paio di dita, i pennelli li rivediamo in autunno), dalla coprenza leggera ma efficace, che non unge e non macchia e … con SPF!
Un perfetto 3 in 1: jackpot!
Ho dato un bacino al mio fondotinta, riposto in frigo in attesa del ritorno della stagione delle nebbie, ed è iniziata la mia estate con stile: zero trucco ma pelle uniformata e protetta, sempre!
Grazie, Laboratoires de Biarritz. Vi voglio un pochino anche bene, ma sarà il caldo! Prossima tappa: la SPF 50! Caso mai mi rapissero e mi abbandonassero su una spiaggia… Con un mojito, grazie!
Articolo di Alice Haendel
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La crema viso SPF 30 mi ispira molto, perché in molte recensioni ho letto che non è molto untuosa (sebbene talvolta abbia letto anche il contrario, non so perché); ma cosa dire della crema SPF 50? Mi interessa per la sua protezione molto alta, ma ho paura sia troppo pesante per la mia pelle grassa 🙁
Non ho mai usato la 50, con la 30 mi trovo bene, basta solo riapplicarla un paio di volte durate il giorno (e ancora più spesso se si va al mare), però in negozio mi sembrava effettivamente più pesante.
Ho lo stesso solare colorato ed è untissimo per l’estate. Io uso 2 “pushate” di prodotto per tutta la faccia. Tu quante ne usi?
Ne uso una e mi sembra sufficiente. Anche a me a volte mi si lucida la zona T perché ho la pelle mista, ma con un pò di cipria risolvo egregiamente.
Cavoli! Voglia di comprarli… a 1000! E adesso come faccio?!?
Grazie!
La sto utilizzando anch’io da mesi e l’adoro per il suo effetto asciutto e opaco, si fonde completamente con la pelle.
Mi ha protetto il viso anche in condizioni estreme.