Ciao ragazz*, il prodotto di cui vi parlerò oggi è dedicato nello specifico ai capelli ricci, quelli un po’ crespi e ribelli che fatichiamo tanto a domare. Essendo io dotata di “riccitudine”, non potevo che essere incuriosita dal testare questo prodotto, la Maschera capelli sorbetto rigenerante onde e ricci con kiwi bio toscano di Biofficina Toscana.
Chi è Biofficina Toscana
Biofficina Toscana è un brand italianissimo, toscano, come suggerisce, appunto, il nome. Nasce nel 2010 ad opera di Eva e Claudia; sul sito ufficiale del brand si legge che la prima assunzione è stata di un’altra donna, quindi un inizio tutto al femminile per poi far crescere il team anche con la più razionale parte maschile. Leggiamo ancora sul sito:
“Dall’unione dei frutti della nostra terra con le idee, i principi e le passioni che ci animano nasce Bioffcina Toscana, una linea di cosmetici ecobiologici certificati in cui si sposano innovazione ed artigianalità, scientificità e naturalità. La continua ricerca rappresenta il nostro valore fondante insieme al perseguimento del km 0 per la valorizzazione del nostro territorio con l’utilizzo di pregiate materie prime toscane, nell’ottica di realizzare un progetto compatibile con l’ambiente in ogni suo processo”.
I cosmetici sono certificati Icea, Vegan ok, nickel tested e aderenti allo Standard Internazionale Icea-lav “Non Testato su animali”. L’azienda produce prodotti per viso, corpo e capelli dedicati alle donne, ma ha anche una linea uomo e una per i bambini. Sul sito troviamo anche una linea di profumatori ambientali con effetti aromaterapici.
Maschera capelli sorbetto
Lo maschera capelli si trova all’interno di un pratico barattolo di plastica con il tappo a vite, con sopra tutte le informazioni riguardo al prodotto e i consigli d’uso sia in italiano che in inglese. Svitando il tappo troviamo un ulteriore protezione in plastica che protegge il contenuto dalla fuoriuscita. Il packaging è semplice ed essenziale, con informazioni chiare sul prodotto (una cosa che apprezzo molto). Nel barattolo troviamo 200 ml di maschera, il PAO è di 6 mesi e ha un costo di circa €14. Si trova in vendita in molti shop online, anche tra gli shop partner di LBSN: correte sul gruppo Facebook per scoprire gli sconti riservati!
La mia maschera è quella rigenerante onde e ricci con kiwi bio toscano, ma della stessa linea esistono altre tre maschere: maschera frappé lisciante con uva e melograno bio toscani, maschera decotto argilla detox con capelvenere bio toscano, maschera capelli centrifugato rinforzante con pomodoro e carota bio toscani.
INCI
Aqua, Behenamidopropyl dimethilamyne, Cetyl alcohol, Myrystil alchohol, Olea (Olive) europaea fruit oil*, Actinidia deliciosa fruit extract*, Linum usitatissimum (Linseed) seed extract, Salvia hispanica seed extract, Sorbitol, Glycerin, Lactic acid, Benlzyl alchohol, Parfum, Sodium benzoate, Sodium dehydroacetate, Xanthan gum, Benzyl salicylate, Limonene, Caprylic acid, Xylitol, Alpha-isomethyl ionone, CI 75810 [Chlorophyllin-copper complex], Citronellol, Hexyl cinnamal, Linalool
*da agricoltura biologica
Contiene:
• olio extravergine di oliva, che ha proprietà nutrienti e idratanti;
• estratto di kiwi bio, che ha proprietà ristrutturanti grazie all’altro contenuto di vitamina C;
• estratto vegetale di semi di lino e chia, con proprietà emollienti, nutrienti e idratanti, attivatore di ricci.
Cosa ne penso
Da quando sono passata totalmente all’utilizzo di prodotti bio sui miei capelli, ho notato che hanno bisogno di una maggiore quantità di cure, perché tendono facilmente a diventare crespi e ingestibili se non si sentono “coccolati” a dovere. É iniziato quindi un lungo periodo di maschere, prodotti idratanti ed emollienti, che mi aiutassero a contenere il crespo e li rendessero morbidi e lucenti. Il fatto di avere i capelli colorati, ahimé, non aiuta affatto.
La maschera sorbetto è studiata appositamente per i capelli ricci e mossi e promette di “districare e valorizzare il riccio senza appesantirlo”. Io l’ho testata per entrambi gli utilizzi suggeriti dall’azienda ed è stata una piacevole scoperta. Come impacco pre-shampoo, lasciata in posa anche per un’ora e poi risciacquata, mi lasciava capelli morbidissimi e districati, senza alcuna necessità di dover utilizzare una maschera dopo il lavaggio. Come impacco post–shampoo, tenuta in posa da venti ai trenta minuti, aiutava i miei ricci disciplinandoli, rendendoli morbidi e più composti.
Devo ammettere che mi piace molto utilizzare le maschere sui capelli con tempi di posa piuttosto lunghi (soprattutto quando posso permettermi di coccolarmi per bene) e questa ha il grandissimo pregio di avere una profumazione stupenda: dolce ma non stucchevole, che non solo permane a lungo nell’aria, ma anche sui capelli per molti giorni dopo lo shampoo. Era, quindi, un piacere lavare i capelli, non solo perché rimanevano corposi e morbidi per molto tempo, ma anche perché il profumo era talmente buono che rimaneva perfino sul cuscino.
L’ho usata due o tre volte anche sui capelli asciutti, per ravvivare il profumo: una puntina microscopica sfregata tra le mani molto bagnate e subito i miei capelli profumavano nuovamente (sì, lo so che esistono i profumi per capelli, ma il profumo di questa maschera mi ha letteralmente conquistata).
La sua consistenza non è né troppo liquida, né troppo compatta e questo aiuta ad utilizzare la giusta dose di prodotto senza né sprecarlo né usarne una quantità non adeguata.
C’è poi un ulteriore utilizzo, che piacerà senza dubbio ai maschietti. Il mio fidanzato bazzicava da giorni nel bagno in cerca di una maschera per il suo lungo pizzetto stile “capretta di montagna”, crespo e bisognoso di idratazione. Gli ho fatto provare, quindi, la maschera sorbetto ed è rimasto talmente soddisfatto da averla poi utilizzata diverse altre volte: pizzetto più composto, più morbido e idratato. Insomma, una maschera multiuso e deliziosamente profumata, che consiglio a tutte le ricce (anche ai maschietti!), che tornerà senza dubbio ad abitare il mobiletto del mio bagno e a ravvivare i miei ricci crespi e difficili da gestire.
Articolo scritto da Vaffy
Moon Light maschera capelli – Bio’s
l primo step della mia hair care routine è costituito dalla maschera Moon Light Extra Nutrimento con fico d’India a marchio Bio’s.
Chi è Bio’s
Bio’s è una realtà artigiana viterbese a conduzione familiare che produce in Italia, selezionando piante provenienti esclusivamente da coltivazioni biologiche e certificate.
Maschera Moon Light
La maschera fa parte della linea capelli Moon Light (che comprende anche uno shampoo e un latte districante), realizzata con una combinazione di preziosi estratti di fico d’India, rosmarino, cappero e olio d’oliva, che forniscono ai prodotti il giusto mix tra nutrimento e idratazione.
INCI: Aqua, Behenamidopropyl dimethylamine, Ethylhexyl stearate, Glyceryl stearate, Cetearyl alcohol, Cocodimonium hydroxypropyl hydrolyzed wheat protein, Potassium palmitoyl hydrolyzed wheat protein, Glycerin, Aloe barbadensis leaf juice*, Butyrospermum parkii butter, Prunus amygdalus dulcis oil*, Argania spinosa kernel oil, Opuntia ficus‐indica extract*, Capparis spinosa fruit extract, Olea europaea leaf extract*, Citrus sinensis peel oil expressed, Rosmarinus officinalis leaf oil, Caffeine, Tocopheryl acetate, Lactic acid, Maltodextrin, Sodium benzoate, Potassium sorbate, Sodium dehydroacetate, Benzylalcohol, Limonene.
*da agricoltura biologica.
È un prodotto vegano, particolarmente consigliato per l’uso frequente, che nutre i capelli, li protegge dagli agenti atmosferici come lo smog e dal calore del phon, senza però appesantirli (ideale quindi anche per i capelli grassi).
Si può applicare una piccola dose di prodotto su tutta la capigliatura e lasciare in posa almeno 3/5 minuti, poi risciacquare e procedere al lavaggio abituale.
In alternativa (ed è l’uso che preferisco) applicarla come impacco pre shampoo, tenendola in posa per alcune ore (magari avvolgendo i capelli in un bel turbante caldo).
Per me che ho problematiche legate all’eccessiva produzione di sebo, con frequenti rossori e pruriti, questo impacco è eccezionale.
Lenisce e idrata al tempo stesso, senza risultare troppo aggressivo, inconveniente che su di me spesso riscontro dopo l’uso di trattamenti specifici per la cute seborroica.
In più mi lascia i capelli super morbidi e senza traccia di crespo: non avrei neanche bisogno del balsamo (ed io ho un riccio che definirlo ribelle è un eufemismo).
Da ultimo, mi piace la consistenza, bella morbida e burrosa, e il suo profumo “silvestre” mi fa impazzire.
Avvertenze: CREA DIPENDENZA !
La maschera è reperibile sul sito o presso i rivenditori autorizzati.
Il formato è da 200 ml.
Pao: 6 mesi.
Prezzo: euro 14,90.
Articolo scritto da Ilaria
Kat Gel e Hops – Anarkhìa Bio
Kat – Gel modellante
Dopo averlo testato per circa 2 mesi, io e i miei ricci siamo pronti a parlarvi di Kat, il Gel modellante di Anarkhìa Bio
Ma partiamo prima dalle presentazioni: chi è Anarkhìa Bio?
“Anarkhìa Bio è un marchio creato e distribuito da Bio Distribuzione s.n.c., una piccola società di distribuzione di prodotti cosmetici eco-bio composta da sole donne.”
E, si sa, quando le donne uniscono le forze sono capaci di grandi cose: nasce così un nuovo brand di cosmetici naturali e biologici che, tengo a specificare, é pugliese proprio come me!
Prima di procedere con la recensione del Gel modellante alla katira, leggiamo la descrizione dell’azienda:
“Modella ed idrata le lunghezze, rendendo i capelli definiti e soffici. La Katira, chiamata anche “magia della Persia”, è un vero segreto di bellezza per i capelli: dona idratazione, elasticità, morbidezza e lucidità. I semi di lino hanno un effetto nutriente e condizionate mentre la Spirulina conferisce volume e maggiore definizione.
Non lascia il capello “bagnato”, non appiccica, non indurisce e non unge.
Modo d’uso: Lavare e tamponare i capelli. Distribuire la quantità di prodotto necessaria sulle lunghezze con le mani e procedere all’asciugatura. Re-Styling: è possibile utilizzare il prodotto sui capelli asciutti o leggermente inumiditi – preferibilmente con HOPS BIRRA SPRAY– per ravvivare lo styling.”INCI: Aqua, Citrus aurantium amara flower water, Astragalus gummifer gum, Xanthan gum, Parfum, Glycerin, Sorbitol, Sodium PCA, Avena sativa kernel extract*, Borago officinalis extract, Linum usitatissimum seed oil, Betula alba leaf extract*, Spirulina maxima powder, Phenoxyethanol, Ethylhexylglycerin, Potassium sorbate, Sodium benzoate.
*BIOLOGICOI prodotti sono TOTALLY FREE OF PARABENS, SILICON, PETROLATUM, MINERAL OIL, PEG, PPG, EDTA, ALCOHOL, SLS, SLES, BHA, BHT, OGM, ANIMAL -DERIVED RAW MATERIALS, LANOLIN, COLOURANTS.
I 100 ml di prodotto sono contenuti in un flacone in PETG 100% riciclabile con tappo dosatore. Il gel è un fluido opaco dal piacevole profumo fruttato, paragonabile al kiwi.
Ho testato il Gel modellante Kat applicandolo sia dopo lo shampoo a capelli tamponati sia come re-styling per ravvivare il riccio nei giorni successivi.
Se preferite ricci morbidi, leggeri, idratati e senza “effetto bagnato”, questo prodotto fa per voi!
Sui miei capelli che tendono ad appiattirsi, ho notato anche un leggero effetto volume, soprattutto sulla parte alta della testa.
Infine, una nota di merito va anche alla gradevole profumazione che riesco a percepire fino al giorno successivo al lavaggio.
Per concludere: dopo varie prove, applicando più o meno prodotto, sono riuscita a trovare la quantità adatta ai miei capelli, che lo prediligono soprattutto per il re-styling.
Articolo scritto da Ricciolinoblog
Hops Birra Spray
Ciao a tutte dopo alcuni mesi di silenzio! Non perché fossi rimasta senza parole, ma perché stavo provando un nuovo prodotto che in questo periodo va di gran moda. Grazie a una collaborazione con il marchio Anarkhìa Bio, ho iniziato a testare la Birra Spray.
Spulciando il loro sito, alla sezione “Su di noi”, si nota subito una vena di auto-ironia nella loro presentazione: Incoronata si descrive come “paziente” ed è lei che tratta con i clienti, mentre Mina si definisce poco paziente ma “brava con i numeri”. Mi viene da pensare che, in pratica, sono come il sole e la luna, ma sarebbe impensabile avere l’una senza l’altra.
Una cosa che mi ha colpita è stata l’assenza della scritta “Bio” in etichetta, ma la presenza della scritta “Natural Product” (è scritta in piccolo ma c’è!). Naturalmente il prodotto non è testato sugli animali ed è anche certificato Vegan. Leggevo sul loro sito che vorrebbero rendere le confezioni ancora più green, ma per ora sono in PETG 100%. Come sappiamo bene, per certi progetti ci vuole del tempo e per ora hanno deciso di compensare la CO2 prodotta donando una parte del ricavato al progetto Treedom per la riforestazione.
Altra particolarità dell’etichetta, che ho trovato divertente e innovativa, è la presenza degli elementi (terra, acqua, fuoco e aria) con una piccola descrizione La Birra Spray è del gruppo della terra, perché questo prodotto va a lavorare soprattutto sulle radici.
Come lo uso
Vi ho già raccontato in altre recensioni che ho un tipo di capello lungo e difficile, quei ricci non definiti che appena li strighi si riannodano (e quindi è un piccolo dramma), e quando sono asciutti il riccio cade in modo disastroso e si trasforma in un’onda del Mar Adriatico (in pratica inesistente). I capelli vicino all’attaccatura, invece, volano in modo indisciplinato.
Consiglio di leggere bene le indicazioni perché la Birra Spray è da tenere in posa dai cinque ai dieci minuti prima di asciugare il capello o fare altri trattamenti. Per essere sicura di non aver tralasciato nulla, ho fatto varie prove: le prime volte ho mantenuto la mia routine, quindi shampoo, balsamo, Birra Spray e prodotti per la linea, ottenendo dei buoni risultati: il riccio ha tenuto bene. Altra prova: co-wash, Birra spray e prodotti per la linea; anche qui tutto nella norma. Infine, ho ripreso la mia routine e ho usato la Birra Spray come prodotto finale per lo styling (lo so, non è stato pensato per questo): devo dire che il riccio ha tenuto bene anche se dopo un pochino si è affievolito.
Cosa ne penso
Ho trovato interessante che questo prodotto vada a lavorare sul cuoio capelluto, stimolando la crescita e rendendo il capello più forte. Devo dire che il diametro dei miei é aumentato leggermente e sono cresciuti in fretta. Non aspettatevi un miracolo ma penso che l’uso costante di questo spray aiuti. Per la definizione del riccio, consiglio di affiancarlo ai vostri prodotti per lo styling per avere una maggiore tenuta nel tempo. Attenzione a non eccedere con il prodotto per evitare di sprecarne e appesantire inutilmente il capello. Altra cosa importane è la profumazione alla cannella, molto intensa e persistente: se non vi piacciono le note speziate, potrebbe darvi fastidio.
Sicuramente è un buon prodotto che molto probabilmente acquisterò, per ora non è ancora entrato di prepotenza nei miei mai più senza. Sono ancora alla ricerca del prodotto ideale (sono una donna!) per i miei capelli “difficili” da tenere a bada.
Con questo è tutto, un bacio e alla prossima!
PAO: 6M
Prezzo:€13,90
Formato: 100ml
INCI: Aqua, Sorbitol, Glycerin, Polyglyceryl-4 caprylate, Saccharum officinarum extract, Sodium lauroyl glutamate, Humulus lupulus flower extract, Hydrolyzed vegetable protein, Ginkgo biloba leaf extract, Vaccinium myrtillus fruit extract, Decyl glucoside, Betaine, Parfum, Curcuma zedoaria root oil, Cinnamomum zeylanicum leaf oil, Diglycerin, Ethylhexylglycerin, Phenoxyethanol, Eugenol, Linalool, Isoeugenol, Benzyl benzoate, Cinnamal, Cinnamyl alcohol, Geraniol, Hexyl cinnamal, Benzyl cinnamate, Sodium benzoate, Benzyl alcohol, Potassium sorbate, Tetrasodium glutamate diacetate, d,l-limonene.
*BIOLOGICO
Articolo scritto da Eli
Hair pack rigenerante e volumizzante – Anarkhìa Bio
Bentornati e bentornate!
Oggi le nostre blogger ci parlano di due referenze di un brand molto in voga: Anarkhìa Bio. Valeria ha testato l’Hair pack Rigenerante, mentre Alessandra ha utilizzato la versione Volumizzante.
Vi invitiamo a leggere anche la nostra recensione precedente sui prodotti Anarkhìa Bio, dove troverete informazioni sull’azienda e il loro concept.
Hair Pack Rigenerante
Impacco rinvigorente e riequilibrante per cuoio capelluto e capelli.
Cosa dicono?
Rigenera e riequilibra il cuoio capelluto per favorire il mantenimento di una cute sana. Un concentrato di salute per la cute problematica. Amla, Tulsi, Zinco Piritone e Tea Tree Oil purificano e regolano la produzione di sebo. L’ Olio di Neem, aiuta invece ad eliminare prurito e forfora, dando anche sollievo ai sintomi causati da dermatiti. La Camomilla lenisce e riequilibra, mentre il Pantenolo ed il burro di cacao concorrono alla rigenerazione cellulare restituendo tono ed elasticità alla pelle. Cute rigenerata e sana. Capelli pieni e luminosi.
Modo d’uso: Lavare e tamponare i capelli. Distribuire delicatamente una piccola quantità di prodotto sulla cute massaggiando delicatamente e sulle lunghezze, se necessario con l’aiuto di un pettine. Lasciare in posa per almeno 10 minuti. Un risultato ottimale sarà raggiunto con una posa di 20/30 minuti avvolgendo i capelli in un turbante. Risciacquare preferibilmente con acqua tiepida.
La mia opinione
L’Hair pack Rigenerante è una maschera per cute e per capelli, ricca di principi attivi come olio di neem, amla, tulsi, kapoor, zinco piritone, camomilla e tea tree oil. Il suo effetto è legato al fuoco, che rappresenta l’estate e tutti i trattamenti che coinvolgono la rigenerazione. Sono sempre stata attratta dagli impacchi per capelli, dalle erbette, dagli oli, ma ammetto che la pigrizia ha sempre avuto il sopravvento…
Quindi quale miglior occasione che provare una maschera già pronta?
Indicata per cute problematica, faceva proprio al mio caso. La prima cosa che mi ha stupita è stata la sua azione 2in1, ovvero maschera sia cute che per capelli, così con un solo prodotto ottenevo una doppia funzione. La utilizzo dopo aver lavato i capelli, applicandola sulla cute e poi, con l’aiuto di un pettine a denti larghi, stendendola sul resto dei capelli. La lascio agire 15/20 minuti e poi risciacquo tutto. Lascia una sensazione di freschezza sulla cute e i capelli dopo l’asciugatura risultano più luminosi. Ammetto di aver avuto paura di appesantire la cute, essendo da usare post shampoo, ma non ho riscontrato problemi. Sicuramente ho notato anche una diminuzione del prurito, che con la psoriasi mi perseguita. La cosa che mi ha colpita di più è stata la profumazione: dicono sia senza profumo ma io sento un profumo molto simile al liquore al mirto, che mi piace tantissimo. Quindi, se avete paura che abbia una profumazione troppo erbosa state tranquilli, perché non è così. Ve la consiglio qualsiasi tipologia di cute e capelli abbiate, in quanto penso che una maschera del genere dovrebbero essere utilizzata da tutti per ripristinare la cute ogni tanto. Io sicuramente la ricomprerò.
INCI: Aqua, Cetearyl alcohol, Distearoylethyl dimonium chloride, Aloe barbadensis leaf juice*, Glyceryl stearate SE, Theobroma cacao seed butter, Helianthus annuus seed oil, Melia azadirachta seed oil*, Caprylic/capric triglyceride, Decyl oleate, Emblica officinalis fruit powder, Hedychium spicatum extract, Ocimum sanctum leaf powder, Tocopheryl acetate, Glycerin, Tetrasodium glutamate diacetate, Panthenol, Citric acid, Chamomilla recutita flower extract*, Zinc pyrithione, Ethylhexylglycerin, Triethyl citrate, Melaleuca alternifolia leaf oil, Phenoxyethanol, Sodium benzoate, Potassium sorbate.
*BIOLOGICO
Formato: 200ml
Prezzo: 15,90 €
Pao: 6M
Certificazioni: vegan, non testato sugli animali. Totally free of parabens, silicon, petrolatum, mineral oil, peg, ppg, edta, alcohol, sls, sles, bha, bht, ogm, animal -derived raw materials, lanolin, colourants.
Hair Pack Volumizzante Condizionante
Io ho avuto l’opportunità di testare l’hair pack volumizzante. Questo trattamento corrisponde all’elemento dell’aria e alla stagione della primavera, come tutti i trattamenti che coinvolgono l’aerazione e la reidratazione del cuoio capelluto.
L’azienda ci dice che il prodotto “condiziona, disciplina e volumizza la chioma grazie all’azione della Katira e del Methi che rendono i capelli voluminosi, morbidi, setosi e lucidi. Il Kapoor ed i Semi di Lino disciplinano ed illuminano le lunghezze. La Cheratina Vegetale ricompatta le fibre mentre il Pantenolo idrata e protegge. Capelli volumizzati, disciplinati, morbidi e lucenti.”
INCI: Aqua, Cetearyl alcohol, Distearoylethyl dimonium chloride, Helianthus annuus seed oil, Glyceryl stearate SE, Hedychium spicatum extract, Trigonella foenum graecum seed extract, Glycerin, Tocopheryl acetate, Parfum, Citric acid, Tetrasodium glutamate diacetate, Panthenol, Astragalus gummifer gum, Ethylhexylglycerin, Linum usitatissimum oil, Simmondsia chinensis seed oil, Hydrolyzed vegetable protein, Phenoxyethanol, Sodium benzoate.
Considerato che le mie radici sono super piatte e che il volume non so dove sta di casa, potevo lasciarmelo sfuggire?
Modo d’uso: Lavare e tamponare i capelli. Distribuire delicatamente una piccola quantità di prodotto sulla cute massaggiando delicatamente e sulle lunghezze, se necessario con l’aiuto di un pettine. Lasciare in posa per almeno 10 minuti. Un risultato ottimale sarà raggiunto con una posa di 20/30 minuti avvolgendo i capelli in un turbante. Risciacquare preferibilmente con acqua tiepida.
La mia esperienza
I miei capelli sono ricci, fini, piatti alla radice e molto capricciosi: non c’è spray volumizzante che li convinca a stare anche un solo millimetro verso l’alto. Solo pochi prodotti sono riusciti nell’impresa, ma mai una maschera né tantomeno impacchi burrosi. Le erbette, e il methi in particolar modo, rientrano tra gli intrugli miracolosi che mi aiutano un po’ a imporre il minimo sindacale di volume ai miei capelli. Inutile dire che, pertanto, ero un po’ dubbiosa riguardo l’efficacia di questa tipologia di prodotto. La consistenza, infatti, è burrosissima ed è difficile da stendere solo con l’aiuto delle mani.
Inutile dire anche che, come mio solito, ho dovuto effettuare duemila prove per capire quali fossero i tempi di posa e il dosaggio ideale per la mia chioma.
Ad esempio, utilizzando l’impacco post shampoo, i miei capelli risultavano piatti e pesanti, sia con poco prodotto che con tanto prodotto, sia con brevi tempi di posa che con infinite ore di attesa. Ero pronta a bocciare il prodotto quando mi son detta di provare a utilizzare l’impacco prima dello shampoo. Ebbene, abbiamo una combinazione vincitrice!
1. Prelevare il prodotto e, con l’aiuto dei polpastrelli, massaggiare ben bene sul cuoio capelluto (ancora asciutto!);
2. Con l’aiuto delle mani e del pettine, spatafasciare un po’ di prodotto anche sul resto dei capelli (pure loro asciutti);
3. Attendere (nel mio caso) almeno un’ora;
4. Procedere con il lavaggio.
I capelli risultano voluminosi, soffici e leggeri, per nulla appesantiti. L’effetto dura fino allo shampoo successivo, seppur, ovviamente, diminuisca col trascorrere dei giorni. La profumazione, patchouli dark, che è molto speziata e si sente l’odore del methi, permane per tutto il giorno ma senza essere invadente.
Formato: 200ml
Prezzo: €16,90
PAO: 6 mesi
Certificazioni: vegan, non testato sugli animali.
Totally free of parabens, silicon, petrolatum, mineral oil, peg, ppg, edta, alcohol, sls, sles, bha, bht, ogm, animal -derived raw materials, lanolin, colourants.
Anarkhia bio e gli impacchi Stimolante e Lavante
Finalmente è arrivata Anarkhìa Bio e noi non potevamo non essere in prima linea per provare tutti i prodotti per capelli appena lanciati. Le ragazze di Anarkhìa Bio, infatti, sono state così gentili da inviarci tutti i loro prodotti!
Anarkhìa Bio è un brand nato da pochissimo che ha fatto bonaria irruzione nel mondo dell’ecobio in maniera alternativa e dirompente. Le due creatrici del brand, Mina e Incoronata, hanno avuto l’intuizione di lanciare sul mercato dei prodotti specifici per la cura dei capelli a base di erbe ayurvediche, birra e gel di Katira, per beneficiare dell’azione “strong” degli impacchi risparmiando decisamente tempo.
Anarkhìa Bio è un brand innovativo e capace di distinguersi, a partire dalla grafica ironica e graffiante e dal fil rouge di vago (ma non troppo) sapore wicca che lega tutta la linea degli hair pack.
Ciascuno, infatti, è legato ad una delle forme della materia creata: Terra (crescita-inverno), Aria (volumizzante-primavera), Fuoco (rigenerante-estate) e Acqua (illuminante-autunno).
Un quadrato perfetto, colmo di energia e destinato a prendersi cura delle chiome in maniera naturale, armoniosa e completa.
A completare la linea troviamo anche lo spray rinforzante alla birra e il gel idratante alla Katira.
Hair pack lavante
Marghe: Visto che ho la cute grassa ho scelto l’hair pack lavante illuminante e ora vi racconto la mia esperienza.
Inizio, come prima cosa, a presentarvi i miei capelli: corti, molto fini e grassi… Non c’è niente da fare, non riesco a non lavarli almeno un giorno sì e uno no!
Confesso che in linea generale la mia hair routine è molto semplice, solitamente non uso altri prodotti oltre allo shampoo. Tuttavia, ultimamente ho iniziato a usare gli scrub perché ho visto che diminuiscono notevolmente la produzione di forfora e lasciano respirare il mio cuoio capelluto.
Proprio per questo motivo, tra tutti i prodotti creati da Anarkhìa Bio, ho voluto provare questo impacco lavante e illuminante.
Come indicato direttamente dal brand:
“Deterge e purifica in profondità senza aggredire il capello e la cute, grazie all’azione lavante di Aritha, Ghassoul e Shikakai. L’azione meccanica dei microgranuli e la presenza di O.E. di Cajeput concorrono alla riattivazione della microcircolazione del cuoio capelluto. La Katira idrata e volumizza. La Rosa Mosquita rinforza e lucida. Capelli morbidi, puliti, idratati e luminosi.”
Insomma, senza neanche saperlo prima di provarlo, questo prodotto era proprio quello che stavo cercando. Un prodotto che purificasse e pulisse in modo profondo ma delicato e non aggressivo.
INCI: Aqua, Cetearyl alcohol, Distearoylethyl dimonium chloride, Glyceryl stearate SE, Helianthus annuus seed oil, Hectorite, Aloe barbadensis leaf juice*, Acacia concinna fruit powder, Prunus amygdalus dulcis shell powder, Cocos nucifera oil, Glycerin, Corylus avellana shell powder, Astragalus gummifer gum, Sapindus mukorossi fruit powder, Tocopheryl acetate, Rosa moschata seed oil, Simmondsia chinensis seed oil, Parfum, Phenoxyethanol, Ethylhexylglycerin, Melaleuca leucadendron cajaputi oil, Hydroxyethylcellulose, Citric acid, Limonene, Commiphora myrrha oil, Sodium benzoate, Potassium sorbate.
*BIOLOGICO
Il prodotto si presenta con una consistenza abbastanza liquida con un fondo più solido dato dall’argilla. Prima di ogni uso mescolo sempre la maschera in modo da ridare la giusta fluidità, così che sia anche più semplice da prelevare e distribuire sui capelli.
Proprio la consistenza, non troppo liquida ma neanche troppo compatta, facilita molto la distribuzione e la penetrazione del prodotto fino alla base del capello sul cuoio capelluto.
L’odore è molto particolare, mi ricorda molto le spezie e i profumi da uomo, quelli un po’ pungenti. A me piace molto e sui capelli asciutti il profumo rimane ma non in modo persistente.
Secondo le istruzioni riportate sulla confezione, una corretta applicazione prevede di:
“Bagnare a fondo e tamponare leggermente i capelli. Distribuire una piccola quantità di prodotto sulla cute massaggiando delicatamente e sulle lunghezze, se necessario con l’aiuto di un pettine. Lasciare in posa per almeno 10 minuti. Un risultato ottimale sarà raggiunto con una posa di 20/30 minuti avvolgendo i capelli in un turbante. Risciacquare preferibilmente con acqua tiepida. Non è necessario l’uso di balsamo dopo il lavaggio.”
Io, in realtà, ammetto di non aver mai seguito alla lettera le istruzioni indicate. Ho provato a effettuare una posa di 10 minuti e ho ottenuto ottimi risultati. Tuttavia, ho sempre troppo poco tempo e quindi non è una cosa che riesco a fare spesso.
Per poter sfruttare al meglio questo impacco, ho preferito utilizzarlo direttamente al posto dello shampoo con un’applicazione veloce senza un lungo periodo di posa.
Una volta asciugati i capelli sono pulitissimi, morbidi, leggeri, ma soprattutto molto più luminosi.
Visti i benefici, sono davvero soddisfatta di questo prodotto, sebbene non stia seguendo alla lettera il metodo di applicazione.
Lo consiglio assolutamente a tutte le ragazze che come me hanno capelli grassi e spenti a causa di troppi lavaggi e di un’acqua piena di calcare come quella di Milano!
Impacco crescita
Sandra: Eccomi qui, dopo quasi due mesetti di utilizzo, a parlarvi dell’impacco crescita. Vi ricordate come sono i miei capelli? Vi do un aiutino… Ricci, crespi, praticamente paglia secca!
Le erbette mi incuriosiscono ma fino ad ora non mi sono mai cimentata in miscele, poi ho scoperto questa già fatta e pronta all’uso. In più, promette di stimolare le radici dei capelli e favorirne la crescita.
In grassetto si legge “Radici rinforzate e capelli pieni, idratati e lucidi”.
Sembra fatta per me, cosa sto aspettando?
Proviamo a capirci qualcosa in più.
Gli ingredienti presenti sono:
- Shikakai, Avocado e Olio di Ricino, che favoriscono la crescita del capello;
- Amla e Methi, che ne prevengono la caduta;
- Kapoor, che disciplina e illumina la chioma.
INCI: Aqua, Cetearyl alcohol, Distearoylethyl dimonium chloride, Glyceryl stearate SE, Glycerin, Helianthus annuus seed oil, Ricinus communis seed oil, Persea gratissima oil, Urtica dioica leaf extract*, Tocopheryl acetate, Parfum, Trigonella foenum graecum seed extract, Acacia concinna fruit powder, Phenoxyethanol, Tetrasodium glutamate diacetate, Emblica officinalis fruit powder, Hedychium spicatum extract, Citric acid, Vaccinium myrtillus fruit extract, Rosmarinus officinalis leaf extract, Mentha piperita herb oil, Cinnamomum zeylanicum leaf oil, Ethylhexylglycerin, Eugenol, Limonene, Potassium sorbate, Sodium benzoate.
*BIOLOGICO
Come si usa
Prima si lavano e tamponano i capelli, poi si applica un po’ di prodotto sia sulla cute che sulle lunghezze e si massaggia un pochino. A questo punto si lascia in posa per almeno 10 minuti, meglio se si riesce ad arrivare a 30. Infine non resta che risciacquare con acqua tiepida e procedere con l’asciugatura.
La mia esperienza
Appena si apre il barattolo si sprigiona un profumo speziato, forte e avvolgente che rimane anche dopo l’asciugatura. Sul barattolo c’è scritto “profumazione patchouli dark” e a me piace molto.
Prima procedo con lo shampoo, tampono per bene i capelli e poi applico il prodotto. Di solito non metto nessun turbante durante il tempo di posa, solo una pinza per tenerli raccolti.
Trascorsa mezz’ora sciacquo e applico un prodotto styling, purtroppo non quello consigliato della stessa linea, HOPS – Birra spay, ma comunque qualcosa di rinforzante e per capelli ricci.
Risultato?
Curiose?
Il risultato sono capelli morbidissimi e profumati!
Dopo il Sana l’ho utilizzato anche con uno shampoo solido e i ricci sono rimasti “boccolosi”.
L’effetto non dura tantissimo e dopo 2 giorni devo rilavare. A questo punto la nota dolente: non ho sempre 40 minuti per lavare i capelli e così devo ammettere che ho usato l’impacco solo ogni 7 giorni. Non ho notato un miglioramento della crescita, ma sicuramente è stata colpa del mio uso saltuario.
Resta comunque una coccola per la mia chioma e aspetto con ansia il fine settimana per concedermela!
E ora?
Ora mi piacerebbe provare le erbette, quelle difficili…
Intanto finisco questa confezione!
Il barattolo contiene 200 ml di prodotto, il PAO è di 6 mesi e costa €15,90 circa. Ricordatevi degli sconti con le nostre bioprofumerie partner! Io ho già puntato altri due prodottini della stessa linea e voi?
Linea capelli rinforzante con spirulina – Gyada
Driiiin… driiiin…
Uffa, chi sarà? Ogni volta che mi devo lavare i capelli squilla il telefono, sembra una congiura!
“Pronto?”
“Ciao! Sono Berenice, ti disturbo?”
“Ah, ciao Berny, mi stavo per lavare quella specie di pagliericcio che mi ritrovo in testa! Sai che già con questi ricci crespi ho difficoltà, ma poi finita l’estate è peggio che mai: ispidi come rovi di pungitopo. Sigh! Non sai quanto invidio i tuoi capelli sempre così morbidi e disciplinati. Doppio sigh!”
“Non dire così, Cimpi, vedrai che basterà trovare i prodotti giusti e…”
“A proposito di prodotti, Berny, sai che mi è arrivata la nuova linea completa di Gyada Cosmetics per rinforzare e rinvigorire le chiome? Sono felice un botto. Spero davvero possano fare il miracolo, ad ogni lavaggio me ne rimangono tra le dita talmente tanti che finisco sempre in mod. depressione on”.
“Sai che ne ho sentito tanto parlare di questa linea capelli alla spirulina? Ma cosa comprende di preciso?”
“Beh, è una linea che si compone di quattro prodotti: impacco rinforzante, shampoo rinforzante, balsamo rinforzante e siero per capelli… indovina?”
“Rinforzante?”
“Esatto! Ma come hai fatto?”
“Eh, ho doti da paragnosta, Cimpi!”
“Senti un po’ paragnosta, mettiti comoda che te li voglio illustrare per bene uno ad uno, tanto non hai da fare, no?”
“Veramente io…”
“Benissimo, lo sapevo. Si presentano tutti e quattro in bellissimi flaconi di un verde tenue che mi ricorda tanto quando eravamo alle superiori e passavo l’estate a farmi endovene di latte e menta, ti ricordi Berny la prof. di mate quando…”
“Cimpi, non divagare, ti prego, mi stavi dicendo dei flaconi! Avrei una vita che mi aspetta…”
“Tsè, una vita, Sansone è sempre in palestra a gonfiarsi i bicipiti, neppure dovesse tirare giù colonne a mani nude! Vabbè, dicevo che i flaconi sono fichissimi e anche molto pratici. Sì, insomma, tutti tranne il siero che mi spruzza un po’ il prodotto a caso, ma forse è perché ne basta proprio poco e va messo solo sulle punte. Adesso sembro un po’ meno Laura Palmer ripescata dal lago, insomma, posso dire di avere un riccio definito.”
“Ma quanto tempo è che li usi e che risultati hai avuto fino ad ora?”
“Guarda, Berny, sinceramente li sto usando da un paio di settimane, ma già dopo il primo lavaggio ho sentito il fusto dei capelli tra le dita più corposo, non saprei come definirlo altrimenti. Come se il capello avesse più materia”.
“Chiarissimo…”
“Non prendermi in giroooo, come faccio a spiegare una sensazione? Comunque, capelli tra le dita sempre meno, e questo per me è un gran risultato. L’unica perplessità riguarda la maschera, perché l’ho provata post shampoo e mi ha lasciato i capelli un po’ secchi. Forse l’ho tenuta troppo. Comunque credo nasca essenzialmente come impacco pre-shampoo e utilizzata in questo modo mi sta dando delle soddisfazioni. Ne basta anche pochina, io la massaggio sulla cute a capelli umidi e la lascio in azione per una trentina di minuti, come c’è scritto sulla scatola. Cioè, Berny, dentro ci sono un sacco di attivi super top: Spirulina, Gingseng, Equiseto, Avena, Aloe e mezzo alfabeto di vitamine!”
“Spiruche?”
“Spirulina.
E’ un’alga ricca di vitamine, sali minerali e aminoacidi. La panacea fatta alga. Poi si dice che non abbia un buon odore, ma dovresti sniffare questi prodotti. Hanno tutti una profumazione verde fresca e molto piacevole!”
“Ma come fa una profumazione ad essere verde? Cioè, verde come una lattuga? Come un kiwi? Come un… ?”
“Berny, era una sinestesia!”
“Una sineste…che?”
“Berny, quanto avevi in italiano?”
“Cinque e mezzo tirato, perché?”
“Niente, curiosità. Senti, ora devo andare perché il tempo di posa della maschera è quasi terminato, ci risentiamo la prossima settimana che ti aggiorno?”
“Sì, guarda, non vedo l’ora, è così bello parlare con…”
“Saluta tuo marito Sansone. Che anche lui in fatto di capelli sta messo bene!”
“Lo farò! (risatina) Allora in bocca al lupo, Cimpi, ti chiamo la prossima sett…”
Click.
Due settimane dopo
Driiiiin driiiiiin
Arrivoooo!
“Fammi indovinare…Berny?”
“Esatto! Non riuscivo a resistere di più, raccontami tutte le Gyada-news!”
“Sei puntuale più delle tasse!”
“Sono Vergine”
“Eh?”
“Vergine, ascendente Capricorno. Non dimentico mai un appuntamento!”
“Sai che non ci capisco un tubo di oroscopi, diciamo che mi fido. Anche se quella volta al concerto ti ho aspettata tre ore e…”
“A proposito di concerto, una cosa che avrei voluto chiederti la scorsa telefonata:
I prodotti Gyada devono agire per forza tutti assieme?
Cioè, devo comprare tutto il pacchetto?”
“Beh, io ti posso dire che più li uso e più capisco il senso di avere questi quattro moschettieri dalla mia parte, perché lavorano in sinergia. La maschera pre-shampoo è un vero trattamento urto per combattere il diradamento e l’insorgere delle doppie punte, lo shampoo ristruttura il capello e ne stimola la ricrescita, il balsamo ha proprietà idratanti e filmogene e il siero lucida e rivitalizza le punte. Sulla confezione del balsamo c’è scritto che districa, ma sinceramente nel mio caso non l’ho trovato così disciplinante. Ho capelli fini e si annodano facilmente, quindi ho dovuto aggiungere un paio di prodotti per poterli pettinare e acconciare”.
“Acconciare?”
“Sì, insomma, fare un po’ di plopping”.
“Un po’ di che?”
“E’ un modo di trattare i capelli ricci: li chiudi dentro un asciugamano stando a testa in giù per eliminare l’eccesso di acqua, poi metti del gel d’aloe sulle dita e lo passi tra le ciocche, infine stropicci a ripetizione. Mettendo il siero sulle punte il riccio acquista ancor più struttura, lo trovo davvero ottimo per lo styling”
“Chiarissimo. Ma i prodotti Gyada sono adatti a qualsiasi tipo di capello? Cioè, tipo sui miei spaghetti andrebbe bene?”
“Assolutamente sì. Magari stai all’occhio con la quantità di prodotto che applichi, ne basta davvero poco di tutto. E lo shampoo ti consiglio di massaggiarlo solo sulla cute o di diluirlo”.
“Una passata di shampoo o due?”
“Bah, io ne faccio a volte una solo e a volte due, dipende”.
“Ma quante applicazioni riesci a fare? Nel senso, tipo un ciclo completo per tutto l’autunno?”
“Guarda, io ho abbondato un po’ con la maschera e temo che oltre le sei settimane non andrò, mentre gli altri prodotti di sicuro 2 o 3 mesetti ce li faccio. Tu sai però che io ogni tanto alterno lo shampoo con il cowash, quindi è normale”.
“Ma fai il cowash con il balsamo Gyada?”
“No, sarebbe sinceramente un po’ sprecato a mio avviso, e poi è un po’ troppo denso per i miei intrugli”.
“Eh, la texture di questi prodotti com’è?”
“La maschera è piuttosto densa e corposa, lo shampoo è un gel non troppo liquido, il balsamo è simile alla crema, ma un po’ meno denso e il siero è un fluido cremoso lattiginoso e leggero”.
“La cosa che più ti ha colpita di questa linea?”
“Beh, non avevo mai provato nessuna linea completa per capelli, di nessun brand. Nel senso, o prendevo lo shampoo o prendevo la maschera, perché sono…”
“Perché sei tirchia!”
“Gne gne… No, perché sono oculata, casomai. E ho sempre pensato fosse un modo per appiopparti millemila prodotti che facevano tutti la stessa cosa”
“Invece?”
“Invece mi sono ricreduta. Quello che mi è piaciuto di più di questi prodotti è che più li utilizzavo e più li capivo, più coglievo la connessione che c’era tra loro. Ho apprezzato anche la profumazione con note delicate e fresche e il fatto che non ci fossero pack esterni ingombranti e super laccati, del tutto inutili in un contesto di ecosostenibilità nel quale ci muoviamo.
“E cosa non ti è piaciuto?”
“A parte l’erogatore del siero direi niente. Tutto positivo! Anche il fatto che possa svitare i flaconi per prelevare il prodotto fino all’ultima goccia”
“Vedi che sei tirchia?”
“Macchè tirchia, non son scema. Ma sai gli sprechi che ci sono con certi flaconi che non riesci ad aprire neppure fossero l’Area 51?”
“Vabbè, ma alla fine, ‘sti capelli, me li fai vedere oppure no?”
“ E come? Stai a 200 km. di distanza”.
“Foto What’sApp?”
“Te la mando domani appena mi lavo i capelli, promesso!”
“Ok, ma sai che così mi tocca richiamarti ancora, vero?”
“…”
“Cimpi?”
“Ok, rischierò. Tanto non posso impiccarmi col filo del telefono perché è un cordless”.
“Simpatica come una multa sul tergicristallo…”
“Anch’io ti voglio bene, Berny. Ciao!”
10 giorni dopo
Driiiin driiiin…
“Eccomiiii, Berny??”
“Ehm, ciao, sono Sansone”.
“Oh, Sansone, qual buon vento? La palestra è chiusa e alleni i polpastrelli sulla tastiera?”
“Veramente ti chiamo per la foto che hai mandato a Bernie”.
“Foto? Ops, ti posso spiegare, sai? Avevamo bevuto giusto due chupiti e quei ballerini col petto cosparso di olio erano…”
“Chupiti? Ballerini? Ma di che diavolo stai parlando, Cimpi?”
“Ok, resetta, tu non hai sentito niente. Di che foto parli allora?”
“Voi non me la raccontate giusta. Comunque ho visto per sbaglio la foto dei tuoi capelli post trattamento Gyada che hai mandato su What’sApp a Bernie e volevo chiederti se funziona anche per gli uomini perché sembra fantastico!”
“Ma cerrrrto! Finalmente l’hai capito che bisogna un po’ aiutare Madre Natura. Voi uomini siete sempre così, chiudete la stalla quando i buoi sono scappati! PRE-VEN-ZIO-NE!”
“Ma cosa dici, Cimpi? Io vivo al quarto piano, dove vuoi che me li metta dei buoi?”
“Humor saltami addosso, eh? Certo che vi siete proprio trovati tu e Bernie…”
“Sì, ci sopportiamo.
Ma mi spieghi un po’ cosa c’è di così miracoloso dentro a questi prodotti?”
“Beh, ci sono un sacco di attivi che lavorano in combo per creare il mix perfetto. Te ne elenco qualcuno:
- Spirulina: un’alga di colore verde scuro – grazie alla presenza di clorofilla – a forma di spirale, ricca di proteine, amminoacidi essenziali e lipidi. La vera star di questi prodotti.
- Aloe: una pianta dalle innumerevoli proprietà, tra le quali quelle lenitive, cicatrizzanti e antiossidanti.
- Ginseng: originario della Cina, definito anche la radice del cielo, ha proprietà energizzanti e stimolanti.
- Vite rossa: la cosiddetta pianta della salute, è un potente anti-age, favorisce la circolazione e aiuta a prevenire le irritazioni.
- Avena: una pianta con funzione protettiva e riequilibrante.
- Olio di girasole: nemico giurato dei radicali liberi ne previene la formazione.
- Arginina: Un potente vasodilatatore che favorisce la ricrescita dei capelli.
- Soia: un legume che combatte la caduta dei capelli.
E tanto altro! Senti, ti mando le foto dell’INCI via What’sApp che facciamo prima”.


“Grazie, sei sempre sul pezzo! Ma questa azienda da quanto la conosci? A me già dal nome dà l’idea di qualcosa di prezioso. Insomma, il nome è figo”.
“Sì, il nome è figo, ma è figa pure l’azienda. Io l’ho scoperta perché cercavo dei prodotti specifici per capelli ricci e quando ho provato shampoo e maschera non li ho più lasciati. E’ un’azienda relativamente giovane e il nome deriva dalla pietra legata da sempre al 4° Chakra, quello del cuore”.
“Berny mi parla sempre per sigle: BHT BHA EDTA, ma questa roba c’è?
“Orrore, no di certo! Come non ci sono PEG, parabeni, petrolati, coloranti, SLES, sls, siliconi. Inoltre sono Nickel Tested.
“Dimmelo subito, devo fare un mutuo per comprarli?”
“Macchè, si ha ancora la falsa credenza che i prodotti bio siano poco abbordabili, ma visto anche il quantitativo minimo che ne serve direi che il rapporto è ottimo”.
“Interessante, mi si sta aprendo un mondo! Musica per le mie orecchie.”
“Sarà il quarto Chakra”
“Eh? Ah, sì, è un nuovo gruppo?”
“Ok, non posso pretendere troppo…”
“Caspita però quante cose che sai, starei ad ascoltarti per ore. Sono sicuro che fra qualche tempo farò invidia a tutti quelli della palestra!”
“Eppure gli uomini calvi sono così tremendamente sexy!”
“Non dirlo neppure per scherzo, Cimpi, che me lo sogno pure la notte. Pelato, mai!”
“E vabbè, che avrò mai detto…”
“E’ che sono sensibile, faccio degli incubi terribili la notte: sogno che con un’enorme forbice affilata una tale Dalila mi rasa i capelli a zero. Mi sveglio tutto sudato, sai?”
“Non preoccuparti, Sansone, ma non andare su Wikipedia, dà retta. Senti, io adesso devo andare perché ho di nuovo la maschera in testa pronta da sciacquare, salutami Bernie!”
“Un’ultima cosa, dove li posso trovare questi prodotti?”
“Li trovi su moltissimi e-commerce e nelle bio-profumerie. Approfitta degli sconti del Black Friday che ci sarà tra pochi giorni e fatti una bella scorta!”
“Direi che mi hai definitivamente convertito al bio. Grazie, Cimpi!”
“Evviva, non te ne pentirai. Vi aspetto a cena: capelli d’angelo per tutti!”
Articolo scritto da Arianna La Cimpinessa
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Come utilizzare gli oli vegetali Fitomedical per i capelli
Ciao a tutti, avete letto il mio precedente articolo sugli oli vegetali Fitomedical? In questa seconda parte vi parlo di come ho utilizzato gli oli che ho ricevuto.
Faccio una premessa
Gli impacchi che descrivo possono essere fatti con qualsiasi olio vegetale, non tutti gli oli vanno bene per tutti i tipi di capelli. E’ molto soggettivo. Dovete provare per trovare l’olio più adatto a voi.
Personalmente gli impacchi li faccio a capelli umidi, ma alcune volte faccio un massaggio veloce a capelli asciutti e poi lavo subito.
L’olio di ricino lo uso spesso ed essendo denso lo unisco ad altri oli per un bell’impacco rinforzante. Oppure ne metto un po’ sul palmo delle mani, lo scaldo e lo massaggio sulla cute prima dello shampoo. Lo faccio spesso anche con altri oli a cui aggiungo qualche goccia di olio essenziale.
I miei capelli adorano l’olio di Avocado e l’olio di Argan pur essendo lisci, dopo che li uso diventano morbidissimi.
L’olio di Moringa e l’olio di Cocco, invece, per me sono stati una scoperta. L’olio di Cocco devo dosarlo bene come il Ricino per evitare che mi unga troppo i capelli, mentre il Moringa è molto leggero, ma preferisco mischiarlo ad altri oli per via dell’odore che può non piacere.
Ricette di impacchi con oli vegetali
Mi è stata fornita una bella guida con tante ricettine di impacchi per capelli, alcune delle quali le ho viste quest’estate sulla pagina Facebook di Fitomedical.
Le dosi sono molto basse e si riesce a lavarle con uno shampoo delicato. Posso confermare di aver tolto ricino e cocco con un passaggio di shampoo delicato. In caso di dosi maggiori io faccio due passaggi di shampoo e poi balsamo. Qualche tempo fa ho letto che andrebbe fatto un lavaggio con balsamo e successivamente con lo shampoo per evitare che i capelli rimangano unti, non ho ancora provato questo metodo e penso di provarlo presto.
Alla fine faccio sempre l’ultimo risciacquo acido come avevo spiegato qui nel mio primo articolo della rubrica. Ricordo solo di usare un dito di aceto in un litro e mezzo d’acqua oppure limone. Se usate limone sperimentate pian piano: il succo di un solo limone potrebbe bastare, non mettetene troppo e non usate tutti e due insieme, per evitare di trovarvi i capelli troppo stopposi.
Ho preso spunto dalle ricette della guida per alcuni impacchi ed ecco come ho usato e sto usando gli oli vegetali Fitomedical:
Massaggio pre shampoo Olio di Ricino e Olio di Cocco
Come scritto sopra metto sul palmo della mano un paio di goccine d’olio, riscaldo strofinando le mani e poi massaggio tutta la cute, lo faccio sia soltanto che con l’Olio di Ricino, che facendo lo stesso procedimento in successione anche con l’Olio di Cocco.
L’ho fatto anche con Olio di Moringa, Olio di Argan e Olio di Avocado, aggiungendo, poi, qualche goccia di oli essenziali come tea tree, lavanda, rosmarino, pompelmo, bay st thomas. I primi tre sono adatti per forfora e cute grassa, il quarto per prevenire la caduta dei capelli e il quinto per la crescita dei capelli.
Leave in con Olio di Argan
Il leave in serve per proteggere le punte e prevenire le doppie punte ed è semplicemente il passaggio di un po’ d’olio sulle punte a capelli umidi. Infatti va fatto post shampoo, dopo aver lavato i capelli con shampoo e balsamo e dopo il risciacquo acido a capelli tamponati (con un bel asciugamano) ma ancora umidi.
In pratica faccio lo stesso procedimento del massaggio pre shampoo con due goccine di olio d’Argan e poi passo le mani sulle punte ancora umide, vi assicuro che il risultato è stupendo.
I miei capelli adorano il Jojoba per il leave in ma anche altri oli.
Impacco leggero con Ricino e Avocado o Ricino e Moringa o Argan e Moringa
Questi sono tutti impacchi pre shampoo reinventati un po’ rispetto alle ricette del ricettario Fitomedical, non avendo gli oli essenziali richiesti ho usato gli stessi del massaggio preshampoo. Metto un cucchiaio da minestra di ognuno (nel ricettario parlano di cucchiaini da te, ma uso quelli da minestra perché mi è più semplice trovare quelli di plastica da minestra).
Nella ricetta non parlano di capelli asciutti o umidi ma io lo faccio a capelli umidi. Distribuisco sui capelli, a volte ne metto un po’ di più perché dipende anche dalla lunghezza della chioma, tengo mezz’ora (nella ricetta consigliano di pettinare io non li pettino), dopo il lavaggio (come spiegato nell’introduzione) i capelli risultano puliti e soffici e vi assicuro che non sono unti.
Impacco strong con Ricino, Avocado e Cocco o Argan, Moringa e Avocado o con tutti e cinque gli oli
Questo è un impacco più strong che va fatto una volta al mese, volendo anche ogni due mesi. I capelli devono essere bagnati. Metto i vari oli senza una dose precisa (li verso in una ciotola) ci aggiungo gli oli essenziali di cui parlavo prima e a volte anche fitocheratina e inulina. Inizio a spalmare su cute e capelli l’olio e poi avvolgo il tutto in un turbante tenendolo circa un’ora.
Come spiegavo sopra il lavaggio risulta anche un po’ strong per evitare di trovarli unti dopo il lavaggio. Da asciutti i capelli saranno belli morbidi, quasi rinati, e per niente unti. Se per caso sbagliate lavaggio, cosa che mi è capitata con oli troppo pesanti, bisogna purtroppo rilavare di nuovo per togliere l’unto.
Vi ho parlato principalmente di impacchi puri con oli vegetali, cercate possibilmente sempre quelli spremuti a freddo, perché sono quelli migliori. Prossimamente nella mia rubrica vi parlerò anche di altri utilizzi degli oli negli impacchi in genere.
E voi conoscete questi oli? Usate questi oli per fare impacchi per i capelli o altri oli? Avete qualche metodo diverso o qualche ricetta?
A presto con la rubrica impacchi e con tanti altri impacchi interessanti.
Articolo scritto da Capellona Inside
Maschera per capelli castani – Scintilla Bio
Ciao a tutti e benvenuti in una nuova recensione!
Scintilla Bio
Oggi vi voglio parlare della mia esperienza con la Maschera per Capelli Castani al mallo di noce, amla e cacao di Scintilla Bio. Del marchio ne aveva parlato Maria Grazia qualche tempo fa sul blog, nella recensione della linea per capelli rossi.
I prodotti Scintilla Bio sono reperibili sul suo sito e presso i rivenditori del marchio. Per il momento le referenze sono suddivise in quattro linee, dedicate a capelli:
- rossi,
- biondi,
- castani,
- neri.
Ogni linea è composta da:
- siero,
- shampoo,
- maschera.
Sono prodotti davvero originali, ricchi di ingredienti preziosi per far splendere le nostre chiome, in particolare grazie alle erbe ayurvediche, in ogni linea diverse, per dare risalto a diverse colorazioni di capelli.
Sono adatti sia ai capelli naturali sia ai capelli colorati, ma occhio: non tutta la linea per capelli biondi va d’accordo con la decolorazione. Per qualsiasi dubbio vi consiglio di rivolgervi a Giulia Pagano, titolare del marchio. È molto gentile e disponibile ad aiutarvi a scegliere la migliore soluzione per le vostre esigenze.
La maschera per capelli castani: note tecniche
Vediamo insieme l’inci della maschera:
Aqua, Juglans Regia Shell Powder, Glycerin, Behenamidopropyl Dimethylamine, Polyglyceryl-3 Rice Branate, Helianthus Annuus Seed Oil*, Theobroma Cacao Seed Powder, Emblica Officinalis Fruit Powder, Argania Spinosa Kernel Oil*, Aloe Barbadensis Leaf Juice*, Lactic Acid, Parfum, Benzyl Alcohol, Phenoxyethanol, Sorbitan Caprylate, Benzoic Acid, Citric Acid, Sodium Benzoate, Potassium Sorbate.
* da agricoltura biologica
Possiamo notare la presenza di olio di girasole, olio di argan, amla, mallo di noce, cacao ed estratto di aloe vera.
Sul sito possiamo leggere che la sinergia di questi ingredienti promette di dare:
- Corposità;
- Morbidezza;
- Lucidità (“effetto Scintilla”);
- Azione anticrespo e condizionante;
- Districabilità.
La maschera presenta Certificazione AIAB e Certificazione QC.
La mia esperienza
Io ho provato la maschera qualche settimana dopo aver fatto l’henné. Chi sa delle mie avventure con i papponi di erbe tintorie si starà facendo due risate, ma facciamo finta di nulla e andiamo avanti.
Il colore di base su cui ho iniziato ad usare la maschera è un castano medio con riflessi rossi, un po’ per natura, un po’ perché trattati con l’henné.
Perché l’ho acquistata?
Potrei dirvi tante cose… ma la verità è che per quanto ami il colore, detesto l’odore dell’henné e quando ho letto che questa maschera alle erbe era già pronta all’uso, profumava di cioccolato e che il profumo è persistente, non lo so, non ci ho capito più niente e l’ho comprata!
Appena la apro vengo letteralmente avvolta da un profumo di cioccolato assurdo. Una goduria.
Come si presenta
Bisogna mescolare un po’ la maschera in quanto si presenta con una parte più solida e una parte più acquosa. Una volta mescolata (attenzione ad usare i guanti) diventa una sorta di crema al cioccolato che ti guarda e ti dice “mangiami, mangiamiiiiiiii!!!!!”. Mi sforzo di ricordare che non si mangia e me la spatascio in testa il più in fretta possibile prima di cedere alla tentazione. Andare a spiegare al medico come mi sia venuto quel mal di pancia sarebbe alquanto imbarazzante.
Si stende molto facilmente sui capelli, anche se è leggermente sabbiosa. La si può applicare sui capelli così com’è oppure unirla a gel di semi di lino, gel all’amido di mais, o in combo con il siero. Sbizzarritevi con la fantasia e sperimentate!
Come la utilizzo
Io la utilizzo pre – shampoo come consigliato, ma avendo cura di risciacquare bene può essere usata anche dopo. L’ho utilizzata sia da sola sia insieme al gel di semi di lino; in questo caso diventa ancora più semplice distribuirla sui capelli; inoltre si consuma meno prodotto.
Copro con una cuffia e un turbante e lascio agire per almeno per un’ora. Faccio questo trattamento quando so di avere del tempo per poter coccolare i miei capelli (e che nessuno possa vedermi!), anche perché trovo uno spreco tenerla in posa di meno.
Risultato sui capelli
L’effetto sui capelli mi piace tantissimo: combatte la secchezza ed il crespo, illumina i capelli di mille riflessi senza alterare il colore, li nutre e li lascia morbidissimi; è inoltre un valido sostegno tra un’hennata e l’altra.
Il profumo persiste per qualche giorno e copre alla grande l’odore dell’henné: chi come me lo trova particolarmente fastidioso, apprezzerà molto. Non mi è parso vero stare lì ad annusarmi i capelli e volerli mangiare!
Che dire? Sono tentata di provare anche shampoo e siero perché amo questa maschera.
Ma…
C’è un grande ma. Un difetto dovrà pur avercelo no?
La maschera mi rapisce con il suo profumo, mi conquista con le sue proprietà districanti e nutrienti, mi lascia dei capelli fuffosi e con riflessi meravigliosi, io mi innamoro e credo che resteremo sempre insieme… e poi niente, finisce l’idillio, perché lei non è eterna. Utilizzata in combo al gel di semi di lino mi dura per non più di 5 applicazioni. Cerco di non farla ogni settimana proprio per non finirla nel giro di pochissimo tempo.
E adesso veniamo all’appello.
Ti prego Giulia, visto che questa non è una maschera ma una pozione magica, potresti giusto rivedere un attimino la formula in modo che diventi commestibile e che ad ogni utilizzo invece di diminuire, aumenti di quantità? Giusto due cosette, via! Così la si mangia senza pensieri e si elimina anche il PAO, che al momento è di 6 mesi.
In conclusione
Scherzi a parte, se non conoscete questa maschera io ve la straconsiglio.
Il costo è di 13,90€ per 250 ml di prodotto. Un prezzo forse non super economico, ma per me assolutamente onesto, considerando che è una vera chicca. In attesa che venga riformulata per venire incontro alle mie esigenze (seeeee credici!) io vi saluto, alla prossima!
Articolo scritto da Nella Vee
Cowash, le origini. [Chiome Tempestose]
Passione Cowash
Un giorno, chiacchierando in redazione, due delle nostre blogger hanno scoperto di avere in comune la passione per uno dei lavaggi alternativi più diffusi e semplici da realizzare: il cowash. Così si sono confrontate tra loro.
Pronti/e a scoprirne tutte le varianti?
Capellona Inside
Ho scoperto il cowash (conditioner only wash) o cow o co (da alcune amichevolmente chiamato “mucca”), su Capellidifata. Appena entrata, undici anni fa, il primo consiglio che mi diede una ragazza sul forum, per i miei problemi di forfora, fu proprio il cowash. Uno scrub fatto con lo zucchero raffinato (personalmente non ho mai usato quello di canna ancora).
Chiesi il procedimento.
Mi disse di mettere in un bicchiere un po’ di zucchero, poi sul palmo della mano il balsamo in quantità a piacere (bella abbondante, mi raccomando! non quella che si usa normalmente per una semplice passata di balsamo) e di versarci con cautela sopra lo zucchero. Infine scrubbare per bene il cuoio capelluto.
Ho fatto questa piccola premessa perché ormai è in voga una variante, ma il cowash originale è questo preso da Long Hair Community (comunemente conosciuto come LHC), e descritto su Capellidifata. Attualmente il forum è offline e non si sa se tornerà online.
Il metodo originale
Qui trovate il link in americano del metodo cowash originale. Tenete presente che le utenti americane di LHC non guardano molto l’INCI e usano tutti i tipi di balsamo da supermercato per farlo. Invece quando è stato importato da Capellidifata è sempre stato detto di cercare di usare un balsamo sì da supermercato ma almeno con INCI accettabile.
Alcuni balsami suggeriti li uso tuttora per il cowash, perché l’idea spendere più di 6 euro per un balsamo bio che mi dura solo due o tre applicazioni non mi piace moltissimo! È anche vero che ora ci sono balsami bio più abbordabili come prezzi!
Ricordatevi che il balsamo deve essere bello denso per fare il cowash. I balsami liquidi, per mia esperienza, non riescono a lavare bene come quelli densi e non trattengono lo zucchero, facendolo sciogliere prima di riuscire a scrubbare per bene.
Alessandra
Io seguo un procedimento leggermente differente! Mischio in un bicchiere circa due o tre noci di balsamo, avendo i capelli lunghi, e qualche cucchiaino di zucchero, ad occhio, in modo da ottenere la consistenza di un vero e proprio scrub.
Poi, bagnati i capelli, applico il composto sulla cute e massaggio. Si crea quasi subito una spuma morbidissima, che adoro! E così, in un solo gesto, scrubbo e lavo il cuoio capelluto. Io mi trovo bene sia con i balsami densi che con quelli più liquidi, anche se, come te, preferisco i primi.
Capellona Inside
A proposito di lavaggio: quando iniziate a fare il cowash vi sembrerà di avere i capelli sporchi perché non state lavando con un tensioattivo di uno shampoo ma con quello meno potente di un balsamo. Abbiate pazienza e date il tempo ai vostri capelli di abituarsi al lavaggio con il balsamo.
Alessandra
Effettivamente la prima volta pensai che, dopo aver sciacquato i capelli, li avrei ritrovati più sporchi di prima e mosci. Invece, dopo il cowash, i miei ricci escono fuori morbidi e, soprattutto, voluminosi!
Un ruolo importante è giocato dal balsamo. Quelli dalla formulazione troppo pesante solitamente non mi soddisfano; preferisco quelli privi di oli, specie per i lavaggi alternativi. E, scontato ma non troppo, dopo aver sciacquato i capelli sembrano seta. Tangle Teezer alla mano, i pochi nodi superstiti si sciolgono in un battibaleno!
Capellona Inside
Sai che esistono altri metodi?
Un’alternativa al cowash, scoperta sempre su capellidifata e importata da LHC è il CWC (conditioner wash conditioner). Trovate QUI tutte le informazioni su LHC.
Molte sono passate a questa variante perché, anche se più complicata, rende meglio e non ha i difetti del cowash.
CWC, un altro metodo
In pratica si fa una prima passata di balsamo, poi si passa lo shampoo e poi nuovamente il balsamo.
Devo dire che non è male come alternativa. Sembra che protegga le radici in modo da non farle sembrare grasse dopo il lavaggio e non faccia seccare troppo le lunghezze.
Nel mio caso rispetto a LHC, utilizzo sia shampoo che balsamo con INCI accettabili, perché lo shampoo si utilizza puro e non diluito, quindi sprecare uno shampoo bio secondo me non conviene.
Alessandra
Questo è quello che molti chiamano metodo “reverse”! Faccio così con i balsami troppo pesanti, ma salto il terzo step: preferisco lasciare il balsamo un po’ in posa, fare lo shampoo e poi sciacquare.
Mi trovo molto meglio!
Inoltre utilizzo sempre balsamo e shampoo bio: quest’ultimo lo diluisco come mio solito.
Per il cowash utilizzo balsami meno costosi, come quello Ekos (recensito sia nella versione all’aloe che ai fiori d’arancio.
Capellona Inside
Con il balsamo inoltre faccio molti impacchi, tra cui quello remineralizzante al cioccolato! In un bicchiere o una ciotola metto molto balsamo e due cucchiai di cacao amaro, mescolo, metto in testa e tengo per 15 minuti o mezz’ora, poi sciacquo. A volte non serve nemmeno fare lo shampoo dopo. Molte usano solo questi due ingredienti ma, se come me ci aggiungete hennè neutro, lawsonia (hennè rosso in polvere), miele e oli, vi consiglio di farlo prima dello shampoo altrimenti risulterà troppo pesante per essere lavato per bene.
Alessandra
Anche io a volte utilizzo questo impacco con il cacao, il profumo è sensazionale! Altre volte, invece, utilizzo il balsamo insieme alla lawsonia e all’indigo per una sherazade, perfetta per ravvivare i riflessi dell’henné senza stratificare e, quindi, raffreddare il colore.
Articolo scritto da Capellona Inside e Alessandra
Impacco lavante – 2^ parte [Chiome Tempestose]
L’impacco lavante
Nella prima parte abbiamo parlato delle erbe lavanti, ora, invece, vi parlerò delle erbe condizionanti e di eventuali aggiunte che si possono mettere anche nell’impacco lavante.
Le erbe condizionanti che possono essere aggiunte all’impacco lavante sono diverse:
Brahmi (Bacopa monnieri leaf powder)
Aiuta a prevenire la caduta dei capelli, previene la formazione dei capelli bianchi e la forfora, rinforza radici e fusto e favorisce l’ispessimento rendendoli lucidi. La polvere è tra il verde e il marrone e ha un odore di terra. Adatta a tutti i tipi di capelli, soprattutto quelli fini e opachi.
Bhringraj o Maka (Eclipta alba)
Serve, come il brahmi, per la prevenzione della caduta dei capelli, per la crescita, la robustezza e la prevenzione dei capelli bianchi. Rispetto al brahmi, però, può scurire i capelli anche se non in modo permanente. La polvere è grigio verde ma può tendere al marrone. L’odore è un po’ forte.
Amla ( Emblica officinalis o Phyllantus Embilica)
Viene ricavata da un frutto, il colore è un marrone chiaro, ma attenzione a tenerlo al riparo dalla luce e dal calore perché può ossidare e diventare color mattone, in tal caso non dovrebbe perdere le sue caratteristiche, ma per sicurezza fate una prova. L’odore è di erba e si usa anche questa per stimolare la crescita, rallentare la caduta e contrastare i capelli bianchi. Ha, inoltre, un effetto purificante per il cuoio capelluto. Essendo un sebo regolatore i capelli saranno più voluminosi e lucenti. Anche l’amla scurisce i capelli, state sempre attente, quindi, se avete i capelli chiari.
Nagar Motha (Cyperus rotundus root powder)
Ha un colore marrone scuro e un odore speziato. Oltre a profumare gli impacchi previene i capelli bianchi, li rende lucenti, stimola la crescita ed è un sebo regolatore utile contro la forfora. Anche questa polvere scurisce i capelli.
Kapoor kachli (Hedychium spicatum)
La polvere è marrone chiaro, occhio anche in questo caso perché può scurirsi ossidando. L’odore è dolce e, come il Nagar Motha, aiuta a coprire l’odore degli impacchi. Stimola la crescita dei capelli, li rende più lucenti e spessi, e li districa. E’ ottimo, inoltre, contro i pidocchi. Rende i capelli più spessi, voluminosi e lucidi.
Kachur sugandhi (Kaempferia galanga)
Il colore va dal giallo chiaro al beige. L’odore è speziato (molto simile al Methi, ma meno forte), e viene utilizzata per profumare gli impacchi. Stimola la crescita dei capelli, li rende più folti e lucidi ma non scurisce. Ottima per capelli fini perché li rinforza ed è anch’essa utile contro la forfora e per evitare i capelli bianchi.
Methi (Trigonella foenum graecum)
Il Fenugreek o fieno greco è un’erba dall’odore molto forte e pungente e dal colore giallo chiaro. E’ anch’essa molto volatile. Non la vedrete nei miei impacchi perché non posso usarla a causa del suo odore che mi provoca mal di testa (come la shikakai). Serve per prevenire la caduta dei capelli, ne stimola la crescita, dona volume e corpo e li lascia setosi e lucidi.
Io l’ho provato usandolo come le altre erbe, ma ho poi scoperto che andrebbe idratato e tenuto a riposare almeno 12 ore prima di essere utilizzato, quindi, se volete usarlo nei vostri impacchi, ricordatevi di prepararlo la sera prima in una ciotola, per poi aggiungerlo al resto al mattino. Dosate sempre l’acqua e non mettetene troppa (questo vale per tutte le erbe). Contiene fitoestrogeni quindi è sconsigliato l’utilizzo in gravidanza.
Ci sono altre erbe che non sono condizionanti ma che, a propria discrezione, si aggiungono all’impacco lavante e possono essere usate anche per altri impacchi.
Tulsi (Occimum sanctum)
Basilico Santo, dal colore verde, a volte verde scuro, con un odore speziato. Ha un effetto detossinante, rinvigorente ed aiuta contro la forfora, contro il prurito e contro la caduta dei capelli. In alcuni casi è più utile usarne l’infuso e non l’impacco, perché si risciacqua difficilmente. Io ho usato quello de Le Erbe di Janas.
Neem (Azadirachta Indica)
Il colore è verde e l’odore è molto forte. Aiuta la crescita dei capelli, è detossinante ed è adatto a combattere forfora e prurito. Non è apprezzato, inoltre, da insetti e parassiti ed è utile contro i pidocchi. Esiste anche l’olio di Neem, ma ha un odore molto più forte, io vi consiglio la polvere.
Ci saranno probabilmente delle erbe ayurvediche che non ho citato, ho messo quelle più conosciute ed usate.
Oltre alle erbe ayurvediche c’è un’altra erba “tintoria” che non colora, ma è rinforzante che può essere usata anche nell’impacco lavante.
Cassia italica o Cassia obovata
Meglio conosciuto come henné neutro, è un’erba rinforzante, che dà corpo ai capelli fini, non come la lawsonia ma ci si avvicina. Ha anch’essa un’azione sebo regolatrice che non colora, un colore verde chiaro brillante e un odore di erba tagliata. E’ rinforzante, ristrutturante, e potrebbe, nei primi utilizzi, seccare i capelli. Chi ha i capelli chiari può lasciarla ossidare con limone e infuso di camomilla al posto dell’acqua per almeno 12 ore, ed ottenere dei riflessi dorati.
Attenzione
Se avete usato da poco tinte chimiche decoloranti rischiate di avere come risultato dei riflessi verdi.
Quando chiedete henné neutro nelle erboristerie, potrete trovare o una o l’altra. Vi consiglio di chiedere l’henné neutro e non la Cassia perché in erboristeria potrebbero darvi la Senna che serve ad altro.
Fate anche attenzione a controllare l’INCI perché potrebbero darvi la lawsonia, che dà riflessi rossi, al posto dell’henné neutro. Se non c’è l’INCI avete solo modo di provare a casa su dei capelli caduti prima di usarla: basta un cucchiaino in un po’ d’acqua calda dove immergerete per un po’ i capelli, se dopo un’oretta ci sono dei riflessi rossi non è henné neutro.
Erbe tintorie
Non ho citato in questa lista le varie erbe tintorie perché sono una cosa diversa rispetto alle erbe ayurvediche. Possono essere usate anche per gli impacchi ma principalmente con pose più lunghe rispetto alle erbe ayurvediche per ottenere dei riflessi sui vostri capelli a seconda della base dalla quale partite.
Le erbe ayurvediche le potete trovare o nelle bioprofumerie oppure online dove avete vari siti tra cui Aromazone, Zenstore e Le Erbe di Janas tra i siti che vendono Italia. Oppure potete cercare il marchio Khadi che è molto conosciuto e molto buono e che trovate su Eccoverde, ed in tantissimi negozi sia online che fisici.
Vi avviso soltanto che non troverete in un sito tutto quello che cercate, quindi armatevi di pazienza e cercate nei vari siti quello che vi serve.
Gli impacchi lavanti che preferisco contengono Ghassoul e Reetha! Vi racconterò nei prossimi articoli quelli che amo e faccio più spesso
Articolo scritto da Capellona Inside
Impacco lavante [Chiome Tempestose]
Seconda puntata della rubrica degli impacchi.
Vi parlerò dell’impacco lavante
Premetto: questo impacco può sostituire il lavaggio normale con lo shampoo (il balsamo per l’impacco lavante può servire per evitare i nodi), e può essere utile in vista dell’estate per fare dei lavaggi alternativi o, se avete dei problemi di cute sensibile. Prima di utilizzarlo, vi consiglio sempre la visita da un dermatologo per indagare qual sia la causa.
Esistono vari tipi di erbe con cui si può fare l’impacco lavante. Ma non solo: vi accenno solo che si può fare il lavaggio con l’uovo (shampuovo) e con la farina di ceci, ma io non ho mai provato. So che esiste anche il gelwash fatto con il gam (un procedimento che gelifica l’amido di mais).
Poi esiste anche il cowash (lavaggio con solo balsamo) di cui parleremo in seguito.
Come usare l’impacco lavante
Le erbe vanno messe in una ciotola, non c’è una quantità fissa: di solito si dice metà erbe lavanti e metà condizionanti. Alcuni dicono un terzo e due terzi. Io vado a occhio. Potete anche non mescolarle subito. Aggiungete acqua calda, non bollente perché le cuocerebbe e annullerebbe il loro effetto – questo vale anche per l’henné. Mescolate ben bene fino ad ottenere un impasto denso e senza grumi. Molti consigliano di setacciarle ma io ve lo sconsiglio se non avete a casa delle mascherine a causa dell’alta volatilità delle erbette. Lascerete riposare da 5 minuti ad un massimo di 30 minuti. Questa cosa l’ho scoperta da poco perché non capivo il motivo per cui non funzionavano! Io le preparavo e le mettevo su, ma il lavaggio non mi soddisfaceva. Nel caso vogliate aggiungere il methi dovete prepararlo in precedenza perché ha bisogno di 12 ore per idratarsi.
Come si applica
Applicate a capelli bagnati, anche se qualcuno preferisce farlo su capelli asciutti. Tenete in posa circa 15 minuti. La tempistica varia dai 5-10 minuti alla mezz’ora, ma troverete voi con l’esperienza il tempo giusto di posa a seconda di quanto sono sporchi i capelli. Non c’è un tempo fisso.
In seguito risciacquate prima con acqua e poi eventualmente con il balsamo (ve lo consiglio almeno per le prime volte perché potreste ritrovarvi i capelli molto secchi e il balsamo aiuterà a districarli). Infine l’ultimo risciacquo acido con acqua e aceto di mele come spiegato nella mia introduzione.
Io a volte aggiungo all’ultimo risciacquo inulina e fitocheratina, per condizionare meglio i capelli, sono due attivi che trovate sul sito Aromazone, ma sono reperibili anche su altri siti.
Piccolo consiglio prima dell’utilizzo
Le erbe sono prodotti naturali, ma non per questo esenti da possibilità di crearvi allergie! Se non conoscete le vostre allergie potete provare un po’ di polvere (basta la puntina di un cucchiaino) mischiata ad acqua nell’incavo dell’avambraccio. Coprite e aspettate qualche istante. Se iniziate a sentire la zona bruciare sciacquate subito e controllate. Evitate di usarle su pelle non in perfette condizioni, con ferite e arrossamenti, perché potrebbero insorgere infezioni. Attenzione soprattutto in caso di favismo, perché vengono trattate negli stessi macchinari che vengono utilizzati per l’hennè (che è controindicato in caso di favismo).
Erbe per un impacco lavante… di successo.
Queste che vi elencherò sono le erbette principali per fare un impacco lavante, poi, nella seconda parte, vi metterò le eventuali aggiunte.
Le erbe lavanti, che vanno usate come base, contengono saponine e sono:
Ghassoul o Rhassoul
Anche detta argilla marocchina o saponifera. La troverete con il nome di Hectorite o Moroccan Lava Clay. Non è consigliata per tutti i tipi di capelli. E’ adatta soprattutto per i capelli grassi perché è sebo regolatrice e rinforzante. Una delle erbe che disintossica più rapidamente dai siliconi, bastano un paio di lavaggi per vedere i capelli sotto un’altra luce. Attenzione sempre perché le prime volte i capelli possono sembrare secchi, oppure un po’ impastati. Ha un colore marrone scuro e un odore non troppo forte.
Shikakai
Si ricava dall’Acacia Concinna, precisamente dalla corteccia. Aiuta sia per la forfora che come rinforzante e aiuto alla crescita. E’ una polvere molto volatile quindi vi consiglio una mascherina prima di versarla nel contenitore (come con tutte le erbe). Una un’erbetta in grado di scurire il capello con l’utilizzo costante quindi fate attenzione se avete i capelli chiari. Il colore sarà un po’ più chiaro rispetto al ghassoul, l’odore purtroppo è molto più forte e rimane a lungo. Purtroppo è l’unica erba lavante che non vedrete nei miei impacchi perché il suo forte odore mi provoca mal di testa.
Reetha o Aritha
Meglio conosciuta come Noce del Sapone. La potete trovare o come noci saponifere o in polvere, questo secondo me è molto più comodo. Il suo nome botanico è Sapindus trifoliatus o Sapindus mukorossi. Il colore della polvere è un castano molto chiaro quasi bianco, nonostante le noci siano marrone scure. Ha un odore molto meno forte rispetto allo shikakai e rispetto al ghassoul, è ricca di saponine. Essendo adatta a tutti i tipi di capelli aiuta a purificare il cuoio capelluto, aiuta contro la forfora e rende i capelli lucenti e setosi.
Sidr
Noto come Ziziphus Jujuba o Ziziphus Spina Christi, più conosciuto con il secondo nome perché deriva dalla pianta che si dice sia stata usata per la corona di spine di Gesù, conosciuto anche come giuggiolo o giuggiola. Non dovrebbe colorare i capelli, state attente però al colore della polvere soprattutto se acquistate lo ziziphus spina christi, se la polvere è marrone evitatelo perché potreste ritrovarvi con un riflesso rosso che non andrà più via. Nonostante io sia un’utilizzatrice di oli neanche l’olio lo fa scaricare, ho dovuto tagliare i capelli per farlo andar via.
Il vero sidr deve essere di colore verde pallido e avere un odore simile all’henné neutro. Fate molta attenzione perché nelle erboristerie ve lo potreste ritrovare come henné neutro. Il sidr non è henné neutro (Cassia Obovata), anzi sul sito Henna und Mehr, dove l’ho acquistato tempo fa, consigliano di usarlo per il primo lavaggio dopo aver usato indigo e katam. Queste due sono piante tintorie che associate alla lawsonia con un mix o un doppio passaggio prima di lawsonia e dopo di indigo danno un riflesso vicino al nero, mentre il katam un riflesso vicino al castano scuro.
Oltre a mantenere il colore e a non alterarlo è utile per tutti i tipi di capelli, per chi ha forfora. E’ molto delicato quindi aiuta ad alleviare il prurito del cuoio capelluto.
C’è un’altra polvere che può essere usata come shampoo ma è consigliato usarla insieme ad altre erbe. Eccola.
Multani Mitti
Nome botanico Solum fullonum ha un colore dal giallo al beige e un’odore leggero. E’ una polvere lavante per riequilibrare il cuoio capelluto assorbendo il grasso e le impurità. Ottima se avete il cuoio capelluto sensibile e avete problemi con gli shampoo normali. Potete unirla a reetha e shikakai ad esempio, perché combinata agisce ancora meglio.
Concludendo
Scegliete l’erba lavante che fa per voi e poi usatela da sola o insieme ad altre erbe di cui vi parlerò nella prossima parte.
Articolo scritto da Capellona Inside
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Oggi voglio svelarvi uno dei miei ultimi amori. Pronti? Partenza… Via!
About Maternatura
La storia di una tradizione familiare che si protrae da oltre 15 anni unita alla ricerca della qualità in ingredienti provenienti da coltivazioni biologiche e da piante selvatiche. Maternatura è un marchio e un’azienda frutto di passione e dedizione, che rendono ogni loro prodotto una garanzia assoluta.
Prodotti eco-biologicamente certificati AIAB e Vegan, dermocompatibili, rispettosi dell’ambiente e privi di parabeni, paraffina, oli minerali, OGM, SLS e SLES, DEA.
Cosa fa la differenza? I nostri oli vegetali sono pressati a freddo. Nature offre sostanze che sono essenziali per un corpo sano: “acidi grassi essenziali”. Le membrane cellulari sono principalmente costituite da “acidi grassi essenziali”, che il nostro organismo non produce. Esse si possono trovare solo nell’olio vegetale pressato a freddo, e svolgono un ruolo fondamentale nella rigenerazione delle cellule. Questo è il segreto dietro la straordinaria efficacia dei nostri prodotti.
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L’ impacco rivitalizzante alla passiflora è un gioiellino della eco-bio cosmesi, studiato nei minimi dettagli.
La sua formulazione è creata ad hoc per soddisfare quelli che sono i bisogni di un capello stressato: coccolare i capelli riparando nel profondo la struttura capillare.
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- Estratto di fiori di arancio dolce: rigenera, stimola il microcircolo e tonifica la struttura capillare
- Estratto di semi di miglio: promuove la produzione di elastina e collagene
INCI
Aqua (Water) Cetyl Alcohol Behenamidopropyl Dimethylamine Glycerin Myristyl Myristate Ethylhexyl Palmitate Prunus Amygdalus Dulcis (Sweet Almond) Oil [1] Passiflora Incarnata Flower Extract [1] Passiflora Edulis Flower Extract Aloe Barbadensis (Aloe Vera) Leaf Extract [1] Avena Sativa (Oat) Kernel Extract [1] Malva Sylvestris Flower/leaf/stem Extract [1] Panicum Miliaceum (Millet) Seed Extract [1] Citrus Aurantium Dulcis (Orange) Flower Extract [1] Citrus Limon (Lemon) Fruit Extract Mangifera Indica (Mango) Fruit Extract Tocopherol Xanthan Gum Sorbitol Benzyl Alcohol Lactic Acid Parfum (Fragrance) Benzoic Acid Dehydroacetic Acid Glycolic Acid
[1] da agricoltura biologica
Il packaging è abbastanza semplice e carino, il contenuto è di 200 ml e il PAO di 6 mesi. Il prezzo è di 12,90 euro e si trova facilmente in molti siti come EccoVerde, Amazon, Sorgente Natura, Menta e Rosmarino, Attar, Saqed etc.
La mia esperienza
Lo desideravo da tempo e grazie al regalo di un’amica ho potuto finalmente provarlo.
Lo uso regolarmente due- tre volte alla settimana da due mesi come impacco pre e post shampoo, lasciando agire dai 15 minuti ad 1-2 orette (dipende dal tempo che ho a disposizione).
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Il profumo, poi, è delicato e aromatico e post asciugatura lascia come un sentore leggero di biscotti.
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Articolo scritto da Julia Kritsikokas
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