Ciao a tutt* e ben tornat* (o ben arrivat* se è la prima volta) tra noi! Oggi vi racconterò come mi sono trovata con lo shampoo e la maschera per i capelli rossi della linea Hyalurvedic di Gyada Cosmetics.
Prima di partire, però, ci tengo a fare una piccola premessa… Ammetto di non essere nata con i capelli color frutti di bosco, anche se mi sarebbe davvero piaciuto… Se solo fosse possibile!
Ammetto anche di non essere così brava e diligente e di non usare erbe tintorie ma classiche tinte per capelli color “viola profondo”.
Un colore meraviglioso se non fosse che, anche con il miglior shampoo per capelli colorati, scarica, e dopo qualche settimana mi ritrovo con i capelli color pomodoro.
Ormai sono abituata a questa mutazione, ma c’è sempre modo di sfruttare al meglio questa nuova sfumatura… Ed è qui che entrano in gioco i nostri compagni di oggi!
Tempo fa avevo provato, della stessa linea Hyalurvedic, la versione viola purificante dello shampoo e della maschera (trovate la recensione qui. Mi ero trovata benissimo e quindi nutrivo grandi aspettative anche per questa nuova versione per capelli rossi! Ma vediamo com’è andata…
LO SHAMPOO RIFLESSANTE
Come nel caso della versione purificante, lo shampoo riflessante condivide lo stesso tratto distintivo della linea Hyalurvedic: l’utilizzo delle erbe ayurvediche unite al 3D Hair Complex, ossia molecole di acido ialuronico a basso ed alto peso molecolare, che proteggono il capello dall’umidità creando una sorta di barriera. In questo modo si riduce l’effetto crespo e viene mantenuta l’idratazione della fibra capillare.
Diversamente dalla linea viola, dove le erbe ayurvediche (neem, moringa ed henné neutro) avevano funzioni purificanti e di mantenimento del capello, in questa nuova linea riflessante le potenzialità delle erbe vengono messe all’opera per mantenere il colore vivo e lucente nel tempo.
La linea riflessante è stata declinata in 3 colorazioni, tutte con lo stesso obiettivo ma con erbe differenti a seconda del colore di riferimento!
Nel caso della versione rossa, il compito riflessante viene affidato a una miscela di Krameria, Trianda e Licopene, che ravvivano e illuminano il colore.
Inoltre, grazie alle loro proprietà, agiscono sulla protezione delle cuticole e quindi anche sul mantenimento del colore nel tempo.
In ultimo, le nostre tre erbe principali sono accompagnate da estratti naturali di Hennè Rosso, Robbia e Lampone per aiutare la detersione e donare lucentezza e morbidezza.
Come mi sono trovata?
La confezione, un flacone in plastica da 200 ml con tappo a scomparsa, permette di dosare la giusta quantità di prodotto.
Sembra un dettaglio da poco, ma fidatevi: di questo shampoo basta davvero una piccolissima quantità. Considerato il costo (€10,90) sono sicura che anche voi vorreste farlo durare il più a lungo possibile!
INCI:
Aqua, Ammonium lauryl sulfate, Coco-glucoside, Cocamidopropyl betaine, Aloe barbadensis leaf juice (*), Rubia cordifolia root powder, Krameria triandra root extract, Rubus idaeus leaf extract (*), Cystoseira compressa extract, Lawsonia inermis leaf extract, Hydrolyzed hyaluronic acid, Sodium hyaluronate, Lycopene, Zea mays starch, Sodium PCA, Tocopherol, Parfum, Glycerin, Glyceryl oleate, Benzyl alcohol, Citric acid, Guar hydroxypropyltrimonium chloride, Tetrasodium glutamate diacetate, Decyl glucoside, Benzoic acid, Dehydroacetic acid, Phenoxyethanol, Lactic acid, Sodium benzoate, Potassium sorbate, Gluconolactone.
(*) da agricoltura biologica
Il prodotto ha una consistenza gelatinosa, piuttosto compatta, di colore trasparente con dei riflessi arancio-rossicci.
Il profumo, invece…. Ammetto che non mi ha fatto impazzire. Mi ricorda molto i fiori di ylang ylang, e per i miei gusti è un po’ troppo dolce. Niente a che vedere con il profumo della versione viola, fresco e purificante… Quello sì che era una vera terapia a tutto tondo!
Ho deciso di utilizzare questo shampoo senza alternarlo ad altri, come unico prodotto della mia routine capelli in modo da comprenderne a pieno le potenzialità. Tenete anche in considerazione che io lavo i capelli a giorni alterni, di solito.
Fin dai primi utilizzi si percepisce che questo prodotto fa sempre parte della linea Hyalurvedic. I miei capelli, infatti, rimanevano più morbidi e idratati, puliti e ordinati più a lungo… Cosa sempre difficile se si hanno i capelli grassi!
Per quanto riguarda i riflessi, invece, sono servite un po’ di applicazioni prima di vedere dei risultati. Sicuramente il colore risultava più pieno e brillante, come se avessi fatto la tinta da poche settimane.
Allo stesso tempo però, nonostante le erbe riflessanti, il mio colore non ha cambiato tonalità. Semplicemente ne è stata prolungata la durata e lucentezza.
In poche parole… Se come me avete i capelli grassi e anche tinti, e fate fatica a trovare uno shampoo per capelli colorati che non faccia a cazzotti con la produzione di sebo peggiorando la situazione, questo è lo shampoo che fa per voi perché rimette in equilibrio tutto quanto!
IMPACCO AYURVEDICO IN TESSUTO RIFLESSANTE
Passiamo ora alla maschera in tessuto con effetto termo-vapore.
INCI
Aloe barbadensis leaf juice (*), Aqua, Cetearyl alcohol, Behenamidopropyl dimethylamine, Propanediol, Lactic acid, Glycerin, Decyl glucoside, Krameria triandra root extract, Lawsonia inermis leaf extract, Cystoseira compressa extract, Oryza sativa bran oil, Rubus idaeus leaf extract (*), Rubia cordifolia root powder, Guar hydroxypropyltrimonium chloride, Zea mays starch, Sodium hyaluronate, Hydrolyzed hyaluronic acid, Lycopene, Tocopherol, Ascorbyl palmitate, Parfum, Lecithin, Ethylhexylglycerin, Sorbitol, Benzyl alcohol, Tetrasodium glutamate diacetate, Citric acid, Phenoxyethanol, Sodium benzoate, Dehydroacetic acid, Potassium sorbate, Gluconolactone.
(*) da agricoltura biologica
Ammetto che forse sono partita un po’ prevenuta su questa maschera… Non sono, in generale, un’amante delle maschere per capelli e, a dirla tutta, anche con la maschera della versione viola non mi sono trovata benissimo.
Tuttavia dalla confezione si capiva che, grazie all’effetto termo-vapore, si sarebbe potuto ottenere un boost nel ravvivare il colore ai capelli.
Il contenuto della maschera, infatti, è di base lo stesso dello shampoo ma in una formulazione superconcentrata.
La cuffia contiene all’interno tutto il prodotto e si usa sui capelli bagnati dopo lo shampoo.
Una volta applicata la cuffia, si deve massaggiare il contenuto, in modo da distribuirlo uniformemente, e poi aggiustare la chiusura con l’adesivo frontale, così da far sviluppare il calore.
Il tempo di posa è di 15-30 minuti, dopo si procede con il risciacquo e la piega.
Sarò onesta… Questa maschera proprio non fa per me. Non la trovo comoda, non ho percepito l’effetto caldo e non ho visto grandi risultati considerato il costo (€7,90) e l’impegno richiesto. Eppure, sono convinta di aver seguito alla lettera le istruzioni.
Insomma, credo fortemente che se già una persona non è avvezza come me alle maschere per capelli, anche con la migliore sul mercato non si troverà soddisfatta. Per questo vi consiglio vivamente di provare sulla vostra pelle… Ah no, chioma!
In generale la linea Hyalurvedic di Gyada mi ha davvero conquistata per quanto riguarda gli shampoo, che ritengo prodotti validissimi. Anche se, se dovessi scegliere, preferisco la linea purificante rispetto a quella riflessante.
Senza dubbio si tratta di un prodotto con un certo costo. Badate bene… Costoso, non caro, perché lo studio e i principi attivi contenuti nella linea lo comportano. Trovo difficile far entrare un prodotto del genere nella mia routine quotidiana, ma magari posso concedermelo come coccola ogni tanto.
In ogni caso, Gyada è sempre una garanzia!
Articolo scritto da Lamarghe
Henné – Guida per principianti
Mi ricordo benissimo della scoperta del mio primo capello bianco: frequentavo le scuole medie e un giorno, mentre tentavo di mettere il kajal nero senza cavarmi un occhio… Eccolo là, in mezzo alla mia chioma nera. Mia nonna mi disse di non preoccuparmi, ché “i capelli bianchi significano intelligenza”… Ma ammetto di averlo subito tagliato corto corto corto. Perché la nonna mi aveva avvertita: i capelli bianchi sono come mostri a tre teste, se ne tagli uno ne spuntano altri due. E così, fino a due anni fa, ovvero fino all’incontro con il mondo della cosmesi ecobio, mi sono limitata a tagliarlo, quel maledetto. Ma col tempo i capelli bianchi sono aumentati: due anni fa ne contavo ben due, oggi… Lasciamo perdere. Quanto vorrei riuscire ad essere fiera dei miei capelli bianchi, come tutte quelle persone che sfoggiano stupende chiome canute! Mentre attendo di imparare a evitare di nasconderli, però, mi dedico alla realizzazione di un sogno nel cassetto: i capelli blu. O meglio, nero-blu. Come? In modo naturale, ovviamente. (altro…)
Impacco lavante – 2^ parte [Chiome Tempestose]
L’impacco lavante
Nella prima parte abbiamo parlato delle erbe lavanti, ora, invece, vi parlerò delle erbe condizionanti e di eventuali aggiunte che si possono mettere anche nell’impacco lavante.
Le erbe condizionanti che possono essere aggiunte all’impacco lavante sono diverse:
Brahmi (Bacopa monnieri leaf powder)
Aiuta a prevenire la caduta dei capelli, previene la formazione dei capelli bianchi e la forfora, rinforza radici e fusto e favorisce l’ispessimento rendendoli lucidi. La polvere è tra il verde e il marrone e ha un odore di terra. Adatta a tutti i tipi di capelli, soprattutto quelli fini e opachi.
Bhringraj o Maka (Eclipta alba)
Serve, come il brahmi, per la prevenzione della caduta dei capelli, per la crescita, la robustezza e la prevenzione dei capelli bianchi. Rispetto al brahmi, però, può scurire i capelli anche se non in modo permanente. La polvere è grigio verde ma può tendere al marrone. L’odore è un po’ forte.
Amla ( Emblica officinalis o Phyllantus Embilica)
Viene ricavata da un frutto, il colore è un marrone chiaro, ma attenzione a tenerlo al riparo dalla luce e dal calore perché può ossidare e diventare color mattone, in tal caso non dovrebbe perdere le sue caratteristiche, ma per sicurezza fate una prova. L’odore è di erba e si usa anche questa per stimolare la crescita, rallentare la caduta e contrastare i capelli bianchi. Ha, inoltre, un effetto purificante per il cuoio capelluto. Essendo un sebo regolatore i capelli saranno più voluminosi e lucenti. Anche l’amla scurisce i capelli, state sempre attente, quindi, se avete i capelli chiari.
Nagar Motha (Cyperus rotundus root powder)
Ha un colore marrone scuro e un odore speziato. Oltre a profumare gli impacchi previene i capelli bianchi, li rende lucenti, stimola la crescita ed è un sebo regolatore utile contro la forfora. Anche questa polvere scurisce i capelli.
Kapoor kachli (Hedychium spicatum)
La polvere è marrone chiaro, occhio anche in questo caso perché può scurirsi ossidando. L’odore è dolce e, come il Nagar Motha, aiuta a coprire l’odore degli impacchi. Stimola la crescita dei capelli, li rende più lucenti e spessi, e li districa. E’ ottimo, inoltre, contro i pidocchi. Rende i capelli più spessi, voluminosi e lucidi.
Kachur sugandhi (Kaempferia galanga)
Il colore va dal giallo chiaro al beige. L’odore è speziato (molto simile al Methi, ma meno forte), e viene utilizzata per profumare gli impacchi. Stimola la crescita dei capelli, li rende più folti e lucidi ma non scurisce. Ottima per capelli fini perché li rinforza ed è anch’essa utile contro la forfora e per evitare i capelli bianchi.
Methi (Trigonella foenum graecum)
Il Fenugreek o fieno greco è un’erba dall’odore molto forte e pungente e dal colore giallo chiaro. E’ anch’essa molto volatile. Non la vedrete nei miei impacchi perché non posso usarla a causa del suo odore che mi provoca mal di testa (come la shikakai). Serve per prevenire la caduta dei capelli, ne stimola la crescita, dona volume e corpo e li lascia setosi e lucidi.
Io l’ho provato usandolo come le altre erbe, ma ho poi scoperto che andrebbe idratato e tenuto a riposare almeno 12 ore prima di essere utilizzato, quindi, se volete usarlo nei vostri impacchi, ricordatevi di prepararlo la sera prima in una ciotola, per poi aggiungerlo al resto al mattino. Dosate sempre l’acqua e non mettetene troppa (questo vale per tutte le erbe). Contiene fitoestrogeni quindi è sconsigliato l’utilizzo in gravidanza.
Ci sono altre erbe che non sono condizionanti ma che, a propria discrezione, si aggiungono all’impacco lavante e possono essere usate anche per altri impacchi.
Tulsi (Occimum sanctum)
Basilico Santo, dal colore verde, a volte verde scuro, con un odore speziato. Ha un effetto detossinante, rinvigorente ed aiuta contro la forfora, contro il prurito e contro la caduta dei capelli. In alcuni casi è più utile usarne l’infuso e non l’impacco, perché si risciacqua difficilmente. Io ho usato quello de Le Erbe di Janas.
Neem (Azadirachta Indica)
Il colore è verde e l’odore è molto forte. Aiuta la crescita dei capelli, è detossinante ed è adatto a combattere forfora e prurito. Non è apprezzato, inoltre, da insetti e parassiti ed è utile contro i pidocchi. Esiste anche l’olio di Neem, ma ha un odore molto più forte, io vi consiglio la polvere.
Ci saranno probabilmente delle erbe ayurvediche che non ho citato, ho messo quelle più conosciute ed usate.
Oltre alle erbe ayurvediche c’è un’altra erba “tintoria” che non colora, ma è rinforzante che può essere usata anche nell’impacco lavante.
Cassia italica o Cassia obovata
Meglio conosciuto come henné neutro, è un’erba rinforzante, che dà corpo ai capelli fini, non come la lawsonia ma ci si avvicina. Ha anch’essa un’azione sebo regolatrice che non colora, un colore verde chiaro brillante e un odore di erba tagliata. E’ rinforzante, ristrutturante, e potrebbe, nei primi utilizzi, seccare i capelli. Chi ha i capelli chiari può lasciarla ossidare con limone e infuso di camomilla al posto dell’acqua per almeno 12 ore, ed ottenere dei riflessi dorati.
Attenzione
Se avete usato da poco tinte chimiche decoloranti rischiate di avere come risultato dei riflessi verdi.
Quando chiedete henné neutro nelle erboristerie, potrete trovare o una o l’altra. Vi consiglio di chiedere l’henné neutro e non la Cassia perché in erboristeria potrebbero darvi la Senna che serve ad altro.
Fate anche attenzione a controllare l’INCI perché potrebbero darvi la lawsonia, che dà riflessi rossi, al posto dell’henné neutro. Se non c’è l’INCI avete solo modo di provare a casa su dei capelli caduti prima di usarla: basta un cucchiaino in un po’ d’acqua calda dove immergerete per un po’ i capelli, se dopo un’oretta ci sono dei riflessi rossi non è henné neutro.
Erbe tintorie
Non ho citato in questa lista le varie erbe tintorie perché sono una cosa diversa rispetto alle erbe ayurvediche. Possono essere usate anche per gli impacchi ma principalmente con pose più lunghe rispetto alle erbe ayurvediche per ottenere dei riflessi sui vostri capelli a seconda della base dalla quale partite.
Le erbe ayurvediche le potete trovare o nelle bioprofumerie oppure online dove avete vari siti tra cui Aromazone, Zenstore e Le Erbe di Janas tra i siti che vendono Italia. Oppure potete cercare il marchio Khadi che è molto conosciuto e molto buono e che trovate su Eccoverde, ed in tantissimi negozi sia online che fisici.
Vi avviso soltanto che non troverete in un sito tutto quello che cercate, quindi armatevi di pazienza e cercate nei vari siti quello che vi serve.
Gli impacchi lavanti che preferisco contengono Ghassoul e Reetha! Vi racconterò nei prossimi articoli quelli che amo e faccio più spesso
Articolo scritto da Capellona Inside
Impacco lavante [Chiome Tempestose]
Seconda puntata della rubrica degli impacchi.
Vi parlerò dell’impacco lavante
Premetto: questo impacco può sostituire il lavaggio normale con lo shampoo (il balsamo per l’impacco lavante può servire per evitare i nodi), e può essere utile in vista dell’estate per fare dei lavaggi alternativi o, se avete dei problemi di cute sensibile. Prima di utilizzarlo, vi consiglio sempre la visita da un dermatologo per indagare qual sia la causa.
Esistono vari tipi di erbe con cui si può fare l’impacco lavante. Ma non solo: vi accenno solo che si può fare il lavaggio con l’uovo (shampuovo) e con la farina di ceci, ma io non ho mai provato. So che esiste anche il gelwash fatto con il gam (un procedimento che gelifica l’amido di mais).
Poi esiste anche il cowash (lavaggio con solo balsamo) di cui parleremo in seguito.
Come usare l’impacco lavante
Le erbe vanno messe in una ciotola, non c’è una quantità fissa: di solito si dice metà erbe lavanti e metà condizionanti. Alcuni dicono un terzo e due terzi. Io vado a occhio. Potete anche non mescolarle subito. Aggiungete acqua calda, non bollente perché le cuocerebbe e annullerebbe il loro effetto – questo vale anche per l’henné. Mescolate ben bene fino ad ottenere un impasto denso e senza grumi. Molti consigliano di setacciarle ma io ve lo sconsiglio se non avete a casa delle mascherine a causa dell’alta volatilità delle erbette. Lascerete riposare da 5 minuti ad un massimo di 30 minuti. Questa cosa l’ho scoperta da poco perché non capivo il motivo per cui non funzionavano! Io le preparavo e le mettevo su, ma il lavaggio non mi soddisfaceva. Nel caso vogliate aggiungere il methi dovete prepararlo in precedenza perché ha bisogno di 12 ore per idratarsi.
Come si applica
Applicate a capelli bagnati, anche se qualcuno preferisce farlo su capelli asciutti. Tenete in posa circa 15 minuti. La tempistica varia dai 5-10 minuti alla mezz’ora, ma troverete voi con l’esperienza il tempo giusto di posa a seconda di quanto sono sporchi i capelli. Non c’è un tempo fisso.
In seguito risciacquate prima con acqua e poi eventualmente con il balsamo (ve lo consiglio almeno per le prime volte perché potreste ritrovarvi i capelli molto secchi e il balsamo aiuterà a districarli). Infine l’ultimo risciacquo acido con acqua e aceto di mele come spiegato nella mia introduzione.
Io a volte aggiungo all’ultimo risciacquo inulina e fitocheratina, per condizionare meglio i capelli, sono due attivi che trovate sul sito Aromazone, ma sono reperibili anche su altri siti.
Piccolo consiglio prima dell’utilizzo
Le erbe sono prodotti naturali, ma non per questo esenti da possibilità di crearvi allergie! Se non conoscete le vostre allergie potete provare un po’ di polvere (basta la puntina di un cucchiaino) mischiata ad acqua nell’incavo dell’avambraccio. Coprite e aspettate qualche istante. Se iniziate a sentire la zona bruciare sciacquate subito e controllate. Evitate di usarle su pelle non in perfette condizioni, con ferite e arrossamenti, perché potrebbero insorgere infezioni. Attenzione soprattutto in caso di favismo, perché vengono trattate negli stessi macchinari che vengono utilizzati per l’hennè (che è controindicato in caso di favismo).
Erbe per un impacco lavante… di successo.
Queste che vi elencherò sono le erbette principali per fare un impacco lavante, poi, nella seconda parte, vi metterò le eventuali aggiunte.
Le erbe lavanti, che vanno usate come base, contengono saponine e sono:
Ghassoul o Rhassoul
Anche detta argilla marocchina o saponifera. La troverete con il nome di Hectorite o Moroccan Lava Clay. Non è consigliata per tutti i tipi di capelli. E’ adatta soprattutto per i capelli grassi perché è sebo regolatrice e rinforzante. Una delle erbe che disintossica più rapidamente dai siliconi, bastano un paio di lavaggi per vedere i capelli sotto un’altra luce. Attenzione sempre perché le prime volte i capelli possono sembrare secchi, oppure un po’ impastati. Ha un colore marrone scuro e un odore non troppo forte.
Shikakai
Si ricava dall’Acacia Concinna, precisamente dalla corteccia. Aiuta sia per la forfora che come rinforzante e aiuto alla crescita. E’ una polvere molto volatile quindi vi consiglio una mascherina prima di versarla nel contenitore (come con tutte le erbe). Una un’erbetta in grado di scurire il capello con l’utilizzo costante quindi fate attenzione se avete i capelli chiari. Il colore sarà un po’ più chiaro rispetto al ghassoul, l’odore purtroppo è molto più forte e rimane a lungo. Purtroppo è l’unica erba lavante che non vedrete nei miei impacchi perché il suo forte odore mi provoca mal di testa.
Reetha o Aritha
Meglio conosciuta come Noce del Sapone. La potete trovare o come noci saponifere o in polvere, questo secondo me è molto più comodo. Il suo nome botanico è Sapindus trifoliatus o Sapindus mukorossi. Il colore della polvere è un castano molto chiaro quasi bianco, nonostante le noci siano marrone scure. Ha un odore molto meno forte rispetto allo shikakai e rispetto al ghassoul, è ricca di saponine. Essendo adatta a tutti i tipi di capelli aiuta a purificare il cuoio capelluto, aiuta contro la forfora e rende i capelli lucenti e setosi.
Sidr
Noto come Ziziphus Jujuba o Ziziphus Spina Christi, più conosciuto con il secondo nome perché deriva dalla pianta che si dice sia stata usata per la corona di spine di Gesù, conosciuto anche come giuggiolo o giuggiola. Non dovrebbe colorare i capelli, state attente però al colore della polvere soprattutto se acquistate lo ziziphus spina christi, se la polvere è marrone evitatelo perché potreste ritrovarvi con un riflesso rosso che non andrà più via. Nonostante io sia un’utilizzatrice di oli neanche l’olio lo fa scaricare, ho dovuto tagliare i capelli per farlo andar via.
Il vero sidr deve essere di colore verde pallido e avere un odore simile all’henné neutro. Fate molta attenzione perché nelle erboristerie ve lo potreste ritrovare come henné neutro. Il sidr non è henné neutro (Cassia Obovata), anzi sul sito Henna und Mehr, dove l’ho acquistato tempo fa, consigliano di usarlo per il primo lavaggio dopo aver usato indigo e katam. Queste due sono piante tintorie che associate alla lawsonia con un mix o un doppio passaggio prima di lawsonia e dopo di indigo danno un riflesso vicino al nero, mentre il katam un riflesso vicino al castano scuro.
Oltre a mantenere il colore e a non alterarlo è utile per tutti i tipi di capelli, per chi ha forfora. E’ molto delicato quindi aiuta ad alleviare il prurito del cuoio capelluto.
C’è un’altra polvere che può essere usata come shampoo ma è consigliato usarla insieme ad altre erbe. Eccola.
Multani Mitti
Nome botanico Solum fullonum ha un colore dal giallo al beige e un’odore leggero. E’ una polvere lavante per riequilibrare il cuoio capelluto assorbendo il grasso e le impurità. Ottima se avete il cuoio capelluto sensibile e avete problemi con gli shampoo normali. Potete unirla a reetha e shikakai ad esempio, perché combinata agisce ancora meglio.
Concludendo
Scegliete l’erba lavante che fa per voi e poi usatela da sola o insieme ad altre erbe di cui vi parlerò nella prossima parte.
Articolo scritto da Capellona Inside
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Shampoo Nutriente Gocce d’Oro – Phitofilos
La cura dei capelli è il mio chiodo fisso, ormai lo avrete intuito.
Sono molto esigente quando si tratta della mia chioma, a partire dalla sua detersione. Prediligo quegli shampoo che non annodano i capelli, che lavano bene ma senza aggredire la cute, che profumano… Insomma, sono una vera rompiscatole!
Così, una mia cara amica mi ha spinta a provare questo prodotto, da lei adorato, che vanta di avere tutte le caratteristiche che cerco in uno shampoo.
Quale? Ebbene, oggi è il turno dello Shampoo Nutriente Gocce d’Oro di Phitofilos, un prodotto ideato per capelli secchi o trattati e per chi utilizza le erbe ayurvediche.
Il brand
Phitofilos è un’azienda green italiana con un’esperienza pluritrentennale. Il suo obiettivo è quello di offrire trattamenti per la cura dei capelli di qualità, ecofriendly e cruelty free.
Le materie prime vengono attentamente selezionate e sottoposte a diversi esami di laboratorio, al fine di garantire al cliente un prodotto finale d’eccellenza.
Qui troverete maggiori informazioni su Phitofilos e sul suo modus operandi.
Lo Shampoo Nutriente Gocce d’Oro
Questo shampoo fa parte della linea Sinergia, che è composta da prodotti adatti a tutti i tipi di capello. La linea è stata formulata specificamente per accompagnare i trattamenti riflessanti vegetali.
Ideato per i capelli secchi e/o trattati, questo shampoo promette di detergere delicatamente e nutrire la capigliatura grazie agli oli presenti nella formulazione.
Faciliterebbe anche il risciacquo delle polveri d’erbe ayurvediche e aiuterebbe a fissare il colore delle erbe tintorie. La sua profumazione poi, a detta del produttore, si sposa bene con l’odore delle erbette.
Come si presenta
Il packaging, parzialmente opaco, permette di controllare il livello dello shampoo; inoltre, pur essendo in plastica dura, è facilmente spremibile, qualità che favorisce l’utilizzo del prodotto fino all’ultima goccia. Sul retro della confezione ritroviamo la descrizione del prodotto e le modalità d’uso, entrambe sia in italiano che in inglese, oltre all’INCI e alle certificazioni. Lo shampoo ha una consistenza piuttosto densa ed un colore ambrato. La profumazione è piacevole e delicata.
Quantità prodotto: 250 ml; sono disponibili anche il formato da 50ml e quello da 1000ml.
PAO: 12 mesi.
INCI
Aqua (Water), AmmoniumLaurylSulfate, Cocamidopropyl Betaine, Aloe BarbadensisLeafJuice*, AlthaeaOfficinalis Root Extract*, Argania Spinosa (Argan) Kernel Oil*, Cannabis Sativa (Hemp) SeedOil, Coco Glucoside, Glyceryl Oleate, SodiumCocoylSarcosinate, Parfum (Fragrance), BenzylAlcohol, SodiumBenzoate, SodiumDehydroacetate, Lactic Acid, Glycerin, HexylCinnamal, Coumarin, Linalool, Hydroxyisohexyl 3- CyclohexeneCarboxaldehyde, Geraniol, Ci 75810 (Chlorophyllin-CopperComplex).
* da agricoltura biologica controllata
Principi attivi
- Succo d’aloe vera: ricco di amminoacidi, vitamine e sali minerali, idrata i capelli ed aiuta a domare il crespo;
- estratto di altea: dalle proprietà emollienti, lenitive e protettive; idrata, districa e dona volume ai capelli;
- olio di argan: nutriente e ricco di vitamina E;
- olio di canapa: dona morbidezza e luminosità ai capelli secchi, li nutre e previene le doppie punte.
Modalità d’utilizzo
L’azienda suggerisce di utilizzare questo shampoo una volta terminata la posa delle erbe tintorie. Grazie agli oli polinsaturi che aiutano a chiudere le squame e a nutrire il capello, l’azienda garantisce riflessi più lucenti, intensi e duraturi.
Come l’ho utilizzato
Ho seguito, a modo mio, i suggerimenti di Phitofilos e devo dire che sono rimasta soddisfatta.
Dopo la mia posa di lawsonia ed indigo, non effettuo mai lo shampoo prima di 48 ore, al fine di favorire il fissaggio del colore. Abitualmente effettuo il primo lavaggio con sidr o shikakai, erbette che adoro ma che non riescono a debellare il forte odore dell’indigo. Così ho provato ad utilizzare questo shampoo dopo 48 ore dalla posa, e devo dire che, contro le mie aspettative, il colore non ha scaricato più del dovuto. Si sa che, purtroppo, oli ed indigo non vanno molto d’accordo. Invece, non solo il mio nero-blu è rimasto intatto, ma l’odore/fetore dell’indigo si è attenuato parecchio, con grande sollievo del mio naso e di coloro che mi stanno intorno.
Non ho riscontrato, però, alcun beneficio supplementare riguardo i riflessi, che mi sembrano tali e quali, sia per durata che per intensità, a quelli ottenuti dalle precedenti pose di henné.
Considerazioni finali
Adoro il fatto che la profumazione, per quanto delicata, sia riuscita a coprire, seppur parzialmente, quella dell’indigo, senza intaccarne il colore. Per quanto riguarda la detersione, è uno shampoo che non necessita di grandi diluizioni: ottengo un buon risultato diluendo una parte di shampoo con due parti d’acqua.
A chi lo consiglio?
È ideale per capelli aridi, trattati, con molti nodi; perfetto se utilizzate erbe tintorie.
Prezzo: €11,49
Certificazioni: AIAB, Vegan OK, QCertificazioni
Dove trovarlo
Trovate la lista completa dei rivenditori fisici e online a questo link.
Articolo scritto da Alessandra
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Shampoo ayurvedico all’ Amla – Khadi
Il prodotto di cui voglio parlarvi oggi, è uno dei miei shampoo preferiti in assoluto: lo shampoo alla Amla di Khadi, che per me fu, ai tempi, una vera e propria rivelazione.
Ma facciamo un passo indietro.
Qualche anno fa ero in fissa con polveri ed erbette indiane che promettevano di apportare benefici estetici e risolvere inestetismi partendo dall’interno, trattando quindi i problemi alla radice, secondo i principi dell’Ayurveda: dal sanscrito ayur = “vita” e veda = “scienza” o “conoscenza” il cui significato è “conoscenza della vita” o “l’arte del buon vivere”.
Secondo l’Ayurveda, la bellezza di una persona è strettamente legata alla sua salute, dal momento che inevitabilmente le patologie si riflettono sull’aspetto fisico. La bellezza diventa il riflesso di un equilibrio generale. Per questo motivo è in profondità che essa agisce, intervenendo sulle origini e sulle cause di eventuali inestetismi.
Affascinata ed incuriosita da questa scienza, presa da un raptus, ho acquistato chili e chili di erbe per capelli dalle proprietà benefiche e curative nella speranza di ritrovarmi chiome belle e lucenti come quelle per le quali sono famose le donne indiane.
In particolar modo mi sono innamorata dell’Amla, conosciuta anche come uva spina indiana.
L’ Amla
E’ una tra le piante più utilizzate nella medicina orientale e nella cosmesi naturale.
Ricca di vitamine e minerali, ha grandi proprietà antiossidanti e rivitalizzanti. Garantisce innumerevoli effetti positivi se utilizzata come rimedio cosmetico per il trattamento dei capelli.
Cominciai a farmi, di tanto in tanto, impacchi per rinforzarli, lucidarli, prevenirne la caduta, stimolare la crescita e la pigmentazione. Notavo davvero differenze tangibili sui miei capelli.
C’era solo un piccolo problema. Per fare impacchi ci vuole un sacco di tempo ed io, purtroppo, ne avevo sempre meno.
Navigando online un giorno trovai lui.
Lo Shampoo ayurvedico all’ Amla di Khadi
Pensai fosse una valida alternativa, facile e veloce.
Beh, vi dico solo che da allora l’ho comprato e ricomprato, e non manca mai una bottiglietta nelle mie scorte.
Questo prodotto, come tutti gli shampoo Khadi della linea ayurvedica, non contiene solfati, parabeni, siliconi e alcol ed è l’ideale se si soffre di perdita di capelli.
È composto da una ricetta che contiene più del 20% di erbe ayurvediche fresche, a cui sono stati aggiunti ingredienti efficaci ad effetto rinforzante, come grano e proteine della mandorla per un trattamento unico di salute e bellezza.
INCI
Aqua • Coco Glucoside • Lauryl Glucoside • Glycerin • Sodium PCA • Emblica Officinalis (Amla) • Ocimum Sanctum (Tulsi) • Sodium Cocoyl Glutamate • Eclipta Alba (Bhringaraj) • Lawsonia Inermis • Bacopa Monniera (Brahmi) • Sapindus Mukurossi • Acacia Concinna (Shikakai) • Azadirachta Indica (Neem) • Aloe Barbadensis Gel (Aloe Vera) • Cananga Odorata Essential Oil (Ylang Ylang) • Coco Glucoside & Glyceryl Oleate • Citric Acid • Oryza Sativa Oil• Hydrolysed Sweet Almond Protein • Hydrolysed Wheat Protein • Xanthan Gum • Zinc PCA • Sodium Levulinate & Potassium Sorbate • Azadirachta Indica Seed Oil •Benzyl Alcohol, Eugenol, Iso Eugenol, Benzyl Salicylate, Geraniol, Farnesol, Linalool, Benzyl Benzoate
Vediamo gli ingredienti principali di questa ricetta:
- Amla rinforza i fusti dei capelli mentre Tulsi, Bhringaraj e Brahmi rinforzano sulle radici;
- olio essenziale di Ylang Ylang stimola la crescita;
- proteine delle Mandorle e del Grano insieme a Shikakai e Aloe Vera svolgono un’azione simile al balsamo e rendono i capelli morbidi, docili e protetti;
- Henné agisce con lo Shikakai (senza colorare) per curare e dare corpo ai capelli;
- Neem pulisce la cute e agisce come antiforfora naturale;
- Brahmi e Bhringaraj sono utilizzati nella tradizione ayurvedica per rinfrescare il cuoio capelluto, prevenire la caduta dei capelli e per stimolarne la crescita.
Per le mie esigenze questo shampoo è straordinario.
I miei capelli sono lunghi, sottili e senza volume. Risento molto anche dei cambi di stagione durante i quali ne perdo un sacco, cadono proprio come le foglie. Sento perciò il bisogno di rinforzarli. E qui entra in gioco lui!
Caratteristiche
Lo shampoo si presenta in una bottiglietta di plastica con pratico erogatore che permette di non sprecare troppo prodotto. Ha una consistenza né troppo densa, né troppo liquida ed una colorazione marroncina che fa quasi impressione.
Aroma di Ylang Ylang, odore erbaceo intenso. Profumazione piuttosto forte tipicamente erboristica che non a tutti piace, ma che io personalmente adoro. Il profumo comunque non permane sui capelli una volta lavati.
Come lo utilizzo
Lo uso diluito con un pochino d’acqua e massaggio sui capelli insistendo sul cuoio capelluto, poi risciacquo bene il tutto.
Produce poca schiuma e sotto la doccia sento i capelli fare “squisc squisc”.
Una volta asciugati finalmente si vedono i risultati. I capelli sono morbidi, lucenti e vaporosi. Ho quasi la sensazione che siano anche più forti e sani. Per quanto mi piaccia usare anche altri shampoo da alternare, questo detergente è l’unico, fino ad ora, che compro e ricompro perché lo considero un vero e proprio trattamento.
Quantità | 210 ml |
PAO | 12 mesi |
Prezzo | 12,00 € circa |
Reberibilità | shop online e bioprofumerie |
Aroma | Ylang Ylang |
Le opinioni sullo shampoo all’Amla di Khadi sono parecchio discordanti, c’è chi lo ama e chi lo odia.
Io non posso che amarlo! E voi? Che ne pensate?
Articolo scritto da Christy Effe
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Capelli: ricerca della giusta routine autunnale
Capelli: “Ehi tu… Sì, parlo con te, umana che ci ospiti in testa. Vuoi prenderti cura di noi?
Umana: “Ma voi chi? Chi è che parla?
Capelli: “Ma siamo noi. I tuoi fantastici capelli lunghi, belli e setosi. Devi prenderti cura di noi. Arriva l’autunno, il freddo, cadranno le foglie e anche noi. Aiutaci!”
Umana: “Oh tesori, non preoccupatevi, io vi salverò!”
La ricerca dei prodotti giusti
Fu così che l’umana iniziò a cercare i prodotti più efficaci e portentosi (sì, ho appena inventato un termine senza senso, applausi per me) per salvare i suoi amati capelli. Cerca che ricerca, prova questo e prova l’altro, alla fine li trovò e fu subito amore. Anche voi volete i capelli belli, lucenti e setosi come l’umana? Bene, leggete tutto il post 😉
Per avere capelli belli è fondamentale avere una giusta alimentazione e bere sufficiente acqua. Questo farà bene non solo ai capelli, ma anche al corpo, alla pelle.
Erbe lavanti
La natura ci viene in soccorso sempre, e grazie alle erbe lavanti possiamo stressare di meno la nostra cute e le ghiandole e avere capelli puliti e lucenti. Una di queste erbe lavanti famosissima è lo Shikakai, ha un forte potere lavante e condizionante. E’ un’erbetta dall’odore pungente, ma ottima per i capelli. Aiuta a mantenerli più puliti a lungo, rafforza il fusto. Io lo utilizzo abbinato all’Amla, un’altra erbetta ricca di vitamina C dalle molteplici proprietà. Attenzione però che l’Amla scurisce, a lungo andare.
Potrete fare anche degli impacchi. Io ad esempio li ho fatti con il Neem e qualche goccia di OE di Tea Tree per purificare il cuoio capelluto, visto i miei capelli grassi.
Cowash e impacchi
Un altro metodo alternativo per lavare i capelli e non stressare le ghiandole sebacee è il Cowash. Ovvero la tecnica di lavaggio utilizzando solo balsamo e zucchero di canna. I balsami contengono tensioattivi, quelli che lavano i capelli per intenderci, ma a differenza dello shampoo sono molto più delicati. Lo zucchero di canna serve a effettuare un leggero scrub al cuoio capelluto, così da riattivare il microcircolo, purificare lo stesso ed avere i capelli puliti e lavati senza aver stressato le ghiandole sebacee.
Un altro impacco invece già pronto che ho testato e amato alla follia è l’impacco alla passiflora di Maternatura. Rigenera il capello, lo infoltisce, lo fa praticamente rinascere. Una manna dal cielo che si deve avere sempre. Estate e inverno.
Shampoo
Passiamo agli shampoo. Come sapete l’autunno e l’inverno sono periodi particolari, vento, pioggia, smog, ecc., possono compromettere il benessere dei nostri capelli, quindi lo shampoo è essenziale, soprattutto la scelta di quest’ultimo. Quindi preferiamo shampoo delicati, ma performanti. Il mio amato è lo shampoo Essere alla camomilla. L’ho utilizzato nei mesi invernali e non mi ha mai causato problemi ai capelli. Anzi erano molto nutriti, per nulla secchi, niente prurito, cute pulita, ma effetto delicato. Da avere assolutamente.
Un altro shampoo molto buono è lo shampoo BIO’S per capelli delicati. All’inizio ero un po’ perplessa e non mi convinceva, poi però l’ho diluito meglio e devo dire che l’effetto sui miei capelli mi piaceva abbastanza. L’ho utilizzato nel periodo estivo, ma credo possa essere ottimo anche per l’autunno.
Insieme allo shampoo chi possiamo abbinarci?
Balsamo
La sua principale funzione è quella di districare e condizionare il capello – se in un balsamo trovate il seguente ingrediente “BEHENAMIDOPROPYL DIMETHYLAMINE”, compratelo ad occhi chiusi. E’ il maggior condizionante utilizzato in commercio e al 100% i vostri capelli saranno districati e senza nodi. Ottimo quindi per le bimbe.
Io ve ne faccio conoscere 2 che ho amato.
Il balsamo Ph Bio al Miglio e Avena e il balsamo al Meliloto di Maternatura.
Entrambi ottimi, districano i capelli in una maniera formidabile, condizionano talmente tanto che appena asciugo i capelli li ho liscissimi, morbidi, lucidi, profumati e che svolazzano ovunque. Non posso più farne a meno e credo li ricomprerò fino alla morte. Inoltre tolgono l’effetto crespo e ogni nodo sparito!
Maschere
Nutrizione, idratazione, capello ristrutturato e sano racchiudono una sola parola: maschera.
E’ quel prodotto che utilizziamo per ristrutturare i capelli da tinte, piastre, calore dovuto al phon, sole, vento, e chi più ne ha più ne metta.
Le migliori mai provate sono assolutamente le maschere Alkemilla. Performanti, nutrono, idratano e ricostruiscono i capelli in maniera meravigliosa. I miei capelli le hanno adorate, soprattutto la profumazione Panna e Fragola. Quella ai Mirtilli era troppo nutriente.
Non dimentichiamoci della maschera nutriente di Gyada Cosmetics, che è alla pari delle altre. In estate mi ha aiutato a non rovinare i capelli causa mare, sole, salsedine. Adesso mi sta aiutando a nutrire i miei capelli e non farli spezzare a ogni spiffero di vento.
Ultima parola famosa?
Risciacquo acido
Cos’è? Serve a chiudere le squame del capello, a renderlo lucido grazie all’aceto e a togliere l’effetto crespo. 500 ml di acqua e un cucchiaino di aceto di mele, acqua fredda e il gioco è fatto. Non avete tempo? Sezione Aurea Cosmetics ci viene in aiuto con Tiziana. Uno spray a base di aceto che va spruzzato sui capelli prima dell’asciugatura. Stessa funzione del risciacquo acido, ma racchiuso in un prodotto. Non preoccupatevi dell’odore dell’aceto. Non si sente!
Vi do anche una chicca. Volete dare un tocco di profumo? Olio di Camelia di Dr. Taffi.
Ha moltissimi usi e scopi, ma io amo metterne un goccio sulle punte. Il profumo è divino 😍
Umana: “Bene, capelli. Felici e curati?!”
Capelli: “Siiii. Mai nessuno avrà chioma più bella di noi” 😉
Articolo scritto da Letibio
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Gli impacchi [Chiome Tempestose]
Eccoci, finalmente! Con quest’articolo parte la rubrica “Chiome tempestose” de Le Blogger Siamo Noi, e nulla sarà più come sembra, perché vi farò scoprire gli impacchi in un modo nuovo.
Non ci saranno solo ricetta e modo di utilizzo dell’impacco, ma vi spiegherò anche passo passo come farlo. Anzi, ve lo spiegheranno loro come vengono coccolati per bene. Sì, perché dopo la mia introduzione, la parola passerà ai miei capelli.
Premessa
Specifico che i test e alcune spiegazioni di questa introduzione sono prese dal forum Capellidifata, che si ispira a www.longhaircommunity.com e al suo forum, e ad altre pagine americane o blog italiani (non cito direttamente l’autore del post, ma soltanto il sito o il forum dal quale viene preso).
Prima di tutto voglio spiegarvi cosa sono gli impacchi e perché sono utili.
Gli impacchi
Gli impacchi vengono preparati con vari prodotti naturali (ad esempio henné, erbe ayurvediche, yogurt, uova, cacao, ecc.). Non esiste un’idea fissa d’impacco. Possono essere fatti con uno o più prodotti e vanno tenuti in posa dalla mezz’ora alle due ore massimo, dipende dall’impacco. Con l’henné il discorso è diverso e ne parleremo in seguito.
Gli impacchi possono servire a nutrire il capello, a idratarlo o a “proteinizzarlo”.
Questo è quanto ho appreso grazie a un post di Capellidifata :
“L’idratazione serve a tutti i capelli perché l’acqua, naturalmente contenuta nella fibra del capello insieme alla cheratina, viene facilmente dispersa a causa dell’azione del sole, del vento, del phon, dei tensioattivi, ecc.
Il nutrimento invece serve a ripristinare l’elemento lipidico naturale del capello, o meglio quello che sta “sul” capello. Infatti, nella struttura dei capelli non ci sono molecole grasse, il grasso viene fornito dal sebo solo sulla superficie del capello e ha una funzione protettiva dello stelo e anti-disidratante. E’ efficace solo su capelli particolarmente secchi, dove l’idratazione da sola non è sufficiente, ma alla lunga, se non è accompagnato da idratazione, secca i capelli.”.
“Le proteine servono quando il capello ha perso fibra cheratinica a causa di tinte, permanenti, o altri trattamenti chimici. In questo caso, serve l’azione della cheratina (animale o vegetale, come la fitocheratina). Se si eccede con questo trattamento, il capello s’indurisce.”.
“Bisogna valutare con obiettività cosa serve al proprio capello (sperimentando e tenendo presente il trattamento che ha subito e subisce) e fornirlo nelle giuste dosi.”.
“Bisogna tenere presente che:
- di base, l’idratazione non fa mai male
- se si usa molto il phon, o si vive in un posto ventoso, o si lavano spesso i capelli perché si fa sport, ecc., allora alternare ai trattamenti idratanti degli impacchi nutrienti non è una cattiva idea
- se la fibra del capello è rovinata da trattamenti chimici o da piastra e phon, è utile aiutarla con la cheratina.”.
“Alternando i tre trattamenti nelle giuste proporzioni si ottengono risultati sicuramente migliori che non ostinandosi a usare un trattamento solo, che magari non serve.”.
Come facciamo a capire cosa serve ai nostri capelli?
Eccoci al primo test, che ho scoperto tramite Capellidifata, ma che si trova anche su varie pagine americane, chiamato “test dell’elastico”. Il capello bagnato (preso dalla spazzola o da quelli caduti durante il lavaggio) va preso tra le mani e tirato, e quelle che seguono sono le tre possibilità:
- “Se, quando si tira, si allunga “slabbrandosi” (come un elastico smosciato) e infine si rompe, il capello è troppo “nutrito””
- “Se, quando si tira, non è elastico e si spezza, il capello ha troppe proteine.”
- “Un capello elastico, ma consistente, è sano.”
In pratica, se abbiamo:
“a) olio/idratazione senza proteine, avremo il capello “moscio” come l’elastico di un vecchio paio di mutande sbrindellate del mercato. Il capello è morbido e liscio, ma non ha struttura (data dalle proteine) e alla fine si rompe.”
“b) troppe proteine senza nutrimento (super impacchi super cheratinizzanti compulsivi), il capello riceve troppe proteine (via balsami per capelli fragili/trattati, fitocheratine, etc.), diventa rigido e si spezza.”
Ci sono vari prodotti adatti per l’idratazione, per il nutrimento e per la “proteinizzazione”. Non faccio una lista, ma per ogni impacco vi spiegherò quali sono i prodotti specifici e a cosa servono.
Inoltre ci sono prodotti da usare negli impacchi ma che servono solo per amalgamare il tutto, come balsamo con INCI accettabili, oppure henné ed erbe ayurvediche, olii essenziali (facendo attenzione a quelli fotosensibilizzanti).
I prodotti sono moltissimi. Parte di questi non li ho mai usati, non vanno utilizzati tutti e sono molto soggettivi, ma vi darò tutte le alternative possibili per scegliere cosa è più adatto per voi.
Il capello
Della porosità del capello (cioè la capacità di trattenere l’acqua e quindi di evitare una perdita di proteine) se ne è parlato nel forum Capellidifata, ma non ho avuto notizie di test da fare finché non ho trovato su vari blog (tra cui http://www.nappytalia.it/porosita/ e naturangi.it) questi due test:
- Test di galleggiamento: immergere dei capelli caduti e asciutti in una bacinella con dell’acqua e aspettare circa cinque minuti (anche se in alcuni siti parlano di ore). Se galleggiano, abbiamo una porosità bassa. Se invece affondano, la porosità è alta.
- Test di scorrimento: prendere una ciocca di capelli e scorrere dal basso verso l’alto. Se sentite che le dita scorrono senza intoppi, la porosità sarà bassa. Se invece trovate degli ostacoli che rallentano lo scorrimento, la porosità sarà alta.
La porosità può essere:
- bassa, se il capello ha le squame chiuse
- media, se il capello non ha le squame completamente aperte
- alta, se le squame sono completamente aperte
Può essere falsata dall’utilizzo costante di henné e risciacquo acido che chiudono le squame, e non sempre capello liscio vuol dire poco poroso, o capello riccio più poroso.
I trattamenti
I trattamenti variano a seconda della porosità, e bisogna usare delle accortezze soprattutto se i capelli sono molto porosi; in questo caso, bisogna idratarli molto, ma anche proteinizzarli, evitare il calore che può seccarli ulteriormente, districarli per bene (prossimamente parleremo anche delle spazzole migliori), fare il risciacquo acido per ristabilire il pH e chiudere le squame del capello.
Il risciacquo
Il risciacquo acido va fatto a fine lavaggio e dopo aver sciacquato il balsamo, e bisogna usare un prodotto acido (aceto di mele, aceto normale, acido citrico, limone, infusi vari di karkadè, rosmarino), mentre gli infusi, una volta raffreddati, possono essere usati direttamente così. Limone e aceto vanno dosati per un massimo di un cucchiaio per litro e mezzo d’acqua fredda, ma ci sono anche altri metodi che consiglio solo a esperte spignattatrici.
Se i capelli sono poco porosi, basta usare un po’ di acqua tiepida in caso di impacchi d’olio o idratanti (se no il prodotto non penetrerà), e impaccare coprendo bene i capelli per riscaldarli. Per ogni capello sarà necessario un prodotto diverso, e bisogna sperimentare e capire cosa piace e cosa non piace ai nostri capelli.
Io penso di avere capelli che passano dall’essere poco porosi, quando uso l’henné costantemente, al mediamente porosi, almeno secondo i test fatti.
Dalla prossima volta darò voce ai capelli e saranno loro a spiegarvi cosa preferiscono e cosa no. Intanto godetevi questo piccolo siparietto.
Spazio capelli di Capellona Inside
Capelli: “Uff… Oggi non ci hai coccolato per niente, stai sempre lì a parlare e spiegare. Che pizza!”.
Io: “Non posso farvi le foto se non ho spiegato le cose, volete essere carini e coccolosi?”.
Capelli: “Sììì!”.
Io: “Allora nel prossimo fine settimana impacchino…”.
Capelli: “Evviva! Vogliamo il cioccolato, vogliamo il cioccolato!”.
Io: “Ma non vi piace solo il cioccolato però…”.
Capelli: “Ci piace tutto, ma soprattutto il cioccolato!”.
Io: “OK… Vedremo.”.
Alla prossima dalla Vostra Capellona Inside
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Il Brand
“Luce di…” è una linea per capelli ecobiologica presentata dal nuovo brand italiano Scintilla, ideato Giulia Pagano. Appassionata di henné e prodotti ayurvedici, Giulia ha dato vita a questi meravigliosi cosmetici formulati con erbe tintorie e arricchiti da ulteriori attivi idratanti, nutrienti e curativi, pensati per tonalizzare e riflessare i capelli, e farli brillare di luce propria.
“Luce di…”: la Linea
La linea “Luce di…” è composta da shampoo, siero e maschera ed è disponibile in 4 varianti, per capelli:
- ROSSI (profumata alla cannella), con lawsonia e robbia
- NERI (profumata alla liquirizia), con indigo e amla
- CASTANI (profumata al cacao), con mallo di noce e amla
- BIONDI (profumata alla camomilla), con cassia, curcuma e rabarbaro
Per ogni variante disponibile cambiano le formulazioni, in base appunto alla colorazione dei propri capelli.
Solo la linea per CAPELLI BIONDI è sconsigliata sui capelli decolorati.
Le altre vanno bene sia per il capello naturale, sia per quello trattato con henné e tinte vegetali (nel caso si adoperino tinte chimiche, è sempre bene fare una prova preventiva su una ciocca, prima di procedere al trattamento completo. Ad oggi comunque non sono state riscontrate interferenze di alcun genere).
Come si usa
“Luce di…” lo Shampoo
Io curo i miei capelli con henné ed erbe ayurvediche per impacchi e lavaggi da diversi anni, e ho acquistato la linea per CAPELLI ROSSI, che comprende shampoo, maschera e siero.
Lo shampoo si presenta come un fluido leggero, ha un buon profumo di cannella, e va diluito bene, pulisce molto ed è sufficiente fare una sola passata per lavaggio. Non ammorbidisce particolarmente, però non secca e dona immediatamente un senso di maggiore corposità del capello al tatto.
In generale non mi interessa granché degli shampoo, perché li uso pochissimo e non ho particolari problematiche, ma questo non mi è dispiaciuto affatto. È molto ricco, contiene gel d’aloe, estratto di avena, olio di argan e il miglio (ottimo per rigenerare i capelli e rinforzarli)! E ancora cannella, lawsonia e robbia. Per questo motivo ho applicato, massaggiato bene la cute e l’ho tenuto su qualche minuto, per giovare al massimo degli ottimi attivi.
Formato: 250 ml
Prezzo: €9,90
PAO: 12 m
“Luce di…” la maschera
La maschera contiene lawsonia, robbia, glicerina, olio di argan, olio di cannella, aloe e soprattutto il mitico BEHENAMIDOPROPYL DIMETHYLAMINE, ossia il condizionante utilizzato nella formulazione di tutti i più blasonati balsami biologici che noi tutte amiamo.
L’indicazione sul prodotto è di utilizzarla pre-shampoo, ma io la uso dopo perché non mi va di lavare via gli “effetti” della maschera. Si presenta poco fluida e risulta un po’ sabbiosa, ma si applica senza problema (preferibilmente con i guanti) e si sciacqua facilmente. Ne uso pochissima e la tengo in posa circa 1 ora o poco più.
Mi lascia svariati riflessi, con tonalità fredda (li noto facilmente sui miei ciuffi bianchi). Per questo motivo ogni tanto ne aggiungo una piccola quantità nel pappone di erbe lavanti.
Formato: 250 ml
Prezzo: €13,90
PAO: 6 m
“Luce di…” il siero
Il siero è in sostanza un oleolito di argan, molto pregiato. È arricchito con olio di canapa e lawsonia (lasciati macerare all’interno dell’olio) di cui si distinguono nitidamente i residui.
Una volta messo in testa sprigiona un intenso profumo di cannella, è corposo ma non esageratamente unto, mi piace un sacco! Ammorbidisce all’istante: io lo massaggio per qualche minuto, insistendo specialmente sulla cute e poi lo distribuisco sulle lunghezze e tengo in testa 30 minuti, prima dello shampoo.
Anche il siero mi lascia diversi riflessi, che virano però più su una tonalità calda.
Formato: 30 ml
Prezzo: €21,00
PAO: 6 m
Cosa ne penso
Al momento io ho usato la linea applicando siero e shampoo, o shampoo e maschera, quest’ultima pensata come fosse una sherazade in posa breve. Ho provato anche il siero sulle punte dei capelli come leave-in, tuttavia credo sia più adatto a chi ha chiome folte e magari ricce.
Quando ho più tempo mi dedico al trattamento completo, applicando in pre-shampoo il siero per poi procedere al lavaggio e posa della maschera, ottenendo un risultato davvero soddisfacente! Il risultato è capelli lucidi, morbidi, voluminosi e riflessati! Ed è un aiuto in più contro l’odiosa ricrescita.
Si tratta insomma di una linea davvero versatile e che può essere utilizzata praticamente da tutti!
Questi prodotti mi hanno davvero stupita e rappresentano quel qualcosa in più all’interno di una routine, la mia, incentrata sulla ricerca di un mix sempre più efficace per migliorare i capelli, tramite l’uso delle erbe ayurvediche.
Io la consiglio… E voi, siete pronte a Scintillare?
Articolo di Tuulen Tytar
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