É giugno, mi sono appena trasferita nella mia nuova casetta milanese, 44mq -finalmente- tutti miei… Ma c’è un problema! Nonostante io continui ad accendere candele profumate, quando entro in casa c’è sempre quella puzzetta di chiuso mista a fumo rancido. Probabilmente chi ci viveva prima di me fumava in casa e le pareti si sono impregnate di puzza!
Beh, è proprio in occasione del Sana 19 che ho scoperto il diffusore per ambiente di Poesia 21 e oggi sono qui per presentarvelo!
POESIA 21
Prima di tutto parliamo del brand! Come molti dei migliori brand di prodotti eco-bio, Poesia21 nasce in Toscana con lo scopo di riportare alla scoperta i profumi, i colori e la qualità dei prodotti di questa terra.
Ciò che però rende sicuramente particolare e accattivante questo brand è la particolarità degli ingredienti usati (tipo il pomodoro o la zucca nella loro linea viso) e il packaging.
C’è poco da dire, è proprio vero che anche l’occhio vuole la sua parte e Poesia21 ha davvero dei packaging molto, ma molto belli!
Tutti disegnati e colorati con effetto acquerello… Insomma, davvero un piacere per la vista!
Il brand propone diverse categorie di prodotti: corpo, viso, bimbi, fragranze e casa. Oggi, come anticipato, voglio presentarvi il diffusore per ambiente.
LA LINEA CASA
Se, come me, avete la casa con una puzzetta persistente, o se vi piace essere avvolti da una piacevole profumazione, sono sicura che nella selezione di Poesia21 potrete trovare facilmente il prodotto per voi!
La linea, infatti, si compone non solo di diffusori per ambiente, ma anche di acque profumate e candele. Naturalmente, a ognuna la possibilità di scegliere il modo migliore per profumare la propria casa, mantenendo però per ogni prodotto le stesse 8 profumazioni. Floreali, agrumate, marine o speziate, in qualsiasi caso Poesia 21 cerca di far diventare questi prodotti dei veri e propri componenti di arredo. Ogni prodotto è infatti decorato da una citazione tratta dalle più famose poesie della letteratura italiana!
IL DIFFUSORE PER AMBIENTE N. 1
Al Sana ammetto di aver speso una buona ventina di minuti per scegliere il profumatore giusto per la mia casa, perché erano davvero tutti buonissimi!
La mia scelta però è ricaduta sul numero 1, colore verde e profumazione fresca e primaverile.
Ho optato per questa profumazione perché, sebbene fossero tutte accattivanti, avendo io una casa piuttosto piccola, volevo un profumo che non risultasse troppo invadente e persistente, ma fosse più che altro una leggera nota di sottofondo, delicata e non invadente.
Come scritto sulla confezione, la profumazione N. 1 ha note principali di malva e steli di campo, e nel complesso l’odore ricorda davvero un giardino primaverile al mattino presto.
Davvero una profumazione fresca, delicata e discreta… Semplicemente ottima.
La citazione per il mio diffusore è affidata a Dante Alighieri: “ L’amor che move il sole e l’altre stelle”. Su sfondo verde chiaro, trovo il tutto molto rustico ma elegante, proprio come piace a me.
Naturalmente quello che a noi interessa sapere di un diffusore per ambiente è la durata, oltre alla persistenza.
Per quanto riguarda l’intensità del profumo, come ben saprete, questa è in parte regolabile tramite il numero di bastoncini di legno si utilizzano. Più bastoncini inseriamo, più la profumazione sarà forte.
Io ho utilizzato 5 bastoncini e, dopo i primi giorni in cui percepivo di più il profumo perché il mio olfatto non era ancora abituato, nelle settimane successive la profumazione era davvero delicata e non invadente. Mi accoglieva al mio rientro a casa!
Utilizzo il passato perché ormai è finita! Considerate che è stata acquistata a inizio settembre e usata fino a inizio dicembre… Tutto sommato una buonissima durata!
C’è anche la possibilità di comprare le ricariche, senza dover cambiare ogni volta il diffusore. Queste esistono da 500ml (58€) o da 1l (110€), in modo da poter aver sempre la stessa profumazione.
Il diffusore, invece, contiene 100ml e costa 26€.
Personalmente, sono una persona che preferisce cambiare la profumazione regolarmente quindi non credo che comprerei le ricariche. Sono sicura che proverò anche le altre profumazioni del brand, probabilmente la numero 3: rosa canina e vite!
Articolo scritto da Lamarghe
LBSN consiglia: i Mercatini di Natale
Mercatini di Natale: c’è chi li ama e chi proprio non li sopporta.
Indovinate? Io li amo.
Sono diversi anni che, ogni inizio Dicembre, mi ritaglio qualche giorno e vado a visitarne qualcuno.
Solitamente torno senza aver comprato praticamente nulla, ma molto più serena di quando sono partita.
E’ un modo per tornare un po’ bambini, immersi nelle luci e nei colori, risucchiati da uno sciame di gente festosa e spensierata, protetti in una bolla un po’ fuori dal tempo.
E’ vero che un po’ tutti i mercatini si assomigliano, ma in ogni posto dove sono stata ho trovato qualcosa di nuovo, qualcosa di speciale da portare a casa.
Quest’anno è toccato ai mercatini di Bolzano e di Bressanone.
Il primo non è grandissimo, ed è concentrato nella piazza principale: piazza Walther, dove campeggia la statua dell’omonimo cantore medievale Walther von der Vogelweide.
Qui si estende il Christkindlmarkt, composto da circa un’ottantina di casupole di legno stracolme di oggetti di artigianato, ghirlande, dolciumi e il mondo elfi-fate-gnomi al completo.
I visitatori girano spesso a zig zag, senza meta né direzione, ma col puro intento di perdersi in quell’enorme luna park sensoriale.
Sarà per “deformazione professionale”, ma i primi banchi presso i quali mi reco sono quelli che espongono saponi artigianali e prodotti naturali per la detersione e la cura del corpo.
Sniffo tutto come se non ci fosse un domani, faccio domande, assaggio le caramelle che di solito vengono lasciate carinamente a disposizione del pubblico, pesco qualche bigliettino da visita e mi allontano col sorriso sulle labbra.
Confesso una seconda grande passione: le candele.
Candele di ogni foggia, dimensione e varietà: con le bucce degli agrumi, con i chicchi di caffè, con i petali di rosa, con la lavanda, con le stecche di cannella e i chiodi di garofani, insomma… tutte!
Poi si arriva alla zona dolciumi, un vero e proprio paradiso che la casetta di Hansel e Gretel a confronto è uno spuntino della Lambertucci.
Qui ho resistito e voglio un applauso!
Ho ceduto tuttavia al celeberrimo vin brulè, ma questo solo per non morire assiderata!
Si usa berlo insieme a decine di altre persone, altrettanto infreddolite, intorno a uno dei tanti fuochi allestiti nella piazza, a ridosso dei chioschi. E’ un momento di convivialità antica, un momento di pseudo-intimità che fa sentire, per quel tempo, tutti parte di quell’atmosfera irreale e privilegiata.
Si ride, si parla, si mangiano i famosi brazen con wurstel bianco, insomma, si sta bene.
Dopo aver terminato la bevanda si può decidere se tenere la tazza per ricordo, lasciando la cauzione data o riprendere la cauzione e restituire la tazza.
Io, da buona genovese, ho restituito la nobile stoviglia.
In realtà ho lasciato mezzo rene nel parcheggio in pieno centro e i soldi mi sono serviti per riscattarlo.
Partiti da Bolzano ci siamo diretti verso Bressanone, ma ormai aveva iniziato a fare buio.
Che dire?
Di Bressanone io mi sono letteralmente innamorata.
Le stradine erano addobbate in maniera deliziosa, e le illuminazioni si mescolavano al colore rossastro delle foglie secche aggrappate ai muri delle case. La cittadina era disseminata di statue in legno dalle pose curiose che, ad uno sguardo distratto e frettoloso, potevano sembrare passanti in carne e ossa.
L’ho trovato un posto davvero fiabesco!
Il mercatino di Bressanone è considerato uno dei più belli dell’Alto Adige e si estende nella piazza del Duomo, incorniciato dalla chiesa di San Michele e dal municipio.
La mia prima tappa è stato un banco stracolmo di pane, di ogni forma e di ogni varietà, con la scritta 100% Bio. Proprio lì accanto era installato un forno funzionante ed è il caso di dire che non solo era produzione a km. 0, ma addirittura a “metro zero”.
Rispetto al mercatino precedente, qui ho trovato più oggetti specifici per addobbare il presepe, come statuine in terracotta e scene della natività scolpite nel legno.
Ma io sono rimasta letteralmente ipnotizzata da un banco che vendeva oggetti a forma di pecora.
Ciabatte fatte a pecora, portachiavi fatti a pecora, portamonete fatti a pecora, coperte fatte a pecora, pecore fatte a pecora. Insomma un beeeeeellissimo banco davvero!
Dopo questa sosta profonda e filosofica ho buttato il naso dietro l’angolo della chiesa e ho scoperto una fighissima pista di pattinaggio sul ghiaccio e visto che mancava più di mezz’ora allo spettacolo Light Musical Show Natalie, sono rimasta a godermi un po’ di piroette delle Carolina Kostner de noantri.
Come ciliegina sulla torta, al termine di questa fantasmagorica giornata, ho assistito ad uno degli spettacoli più belli e suggestivi di sempre.
Potete goderne un assaggio cliccando QUI!
E’ uno spettacolo che consiglio a tutti, grandi e piccoli, perché si smette di essere bambini solo quando non si è più capaci di divertirsi.
Io vi do appuntamento ai prossimi mercatini di Natale, esattamente tra un anno.
Dove andrò? Provate a indovinare!
Articolo scritto da Ary, LaCimpinessa
Se vuoi dare uno sguardo alle incursioni dello scorso anno della nostra Cimpi:
LBSN a spasso tra i mercatini di Natale
[Eventi] Monimbò – Altromercato
Ciao ragazze, gli eventi invernali proseguono senza sosta e così oggi vi porto in un posto diverso dal solito, ma sempre a tema bio…
Parliamo della bottega Monimbò-Altromercato di Terni, gestita dall’omonima cooperativa sociale senza fini di lucro, che nacque come associazione a Perugia ed è impegnata da 25 anni nel commercio equo e solidale.
Anche questa piccola esperienza è entrata a far parte del mio percorso di ricerca di uno stile di vita più sostenibile e naturale possibile. Cominciato con la cosmesi biologica e che prosegue un passo alla volta, nel rispetto di se stessi, della natura e degli altri.
Monimbò
Sono stata alla bottega Monimbò di Terni in compagnia della mia dolce metà (che con mooolta pazienza sto educando), un grazioso negozio dall’ambiente molto accogliente e pieno di cose interessanti provenienti da diverse parti del mondo. I primi articoli che hanno attirato la mia attenzione sono gli accessori di Back FromRubbish di Marta. Questi sono collane, orecchini e bracciali realizzati con vecchie camere d’aria sottoposte ad una particolare lavorazione.
A seguire, fanno bella mostra di sé numerosi capi di vestiario dai toni naturali, caldi e apparentemente semplici. In grazioso contrasto con tessuti vivaci e colorati, ad esempio quelli ricavati dai sari (indumenti femminili della tradizione indiana). Spiccano coloratissime opere d’artigianato da diversi paesi del mondo e alcuni prodotti di bellezza.
Per finire, la bottega è fornita anche di deliziose cibarie che hanno inevitabilmente attirato la nostra attenzione insieme a una piccola cosina d’arredo per la mia camera.
Gli acquisti!
Per cominciare bene la giornata e cercare di rispettare la linea mi sono presa una confezione di Biscotti al miele e mirtilli. Mentre Eugenio si è lasciato tentare dagli anacardi indiani (a detta sua la frutta secca è essenziale in una dieta bilanciata), rigorosamente fair trade e biologici.
I nostri tentativi di mantenere una dignità sono tuttavia miseramente naufragati alla vista della cioccolata da agricoltura biologica senza glutine, della quale abbiamo acquistato i gusti caramello/sale e cocco.
La chicca di questo shopping è però la Talking Candle di Mimiwild, candela in cera di soia 100% naturale al profumo di caprifoglio. Contenuta in una tazza vintage decorata e dipinta a mano libera con inchiostro indelebile per ceramica, così una volta consumata la tazza può essere adoperata nuovamente, magari per una bella tisana!
Se fate un salto a Terni o Perugia vi consiglio caldamente queste piccole botteghe, dedicate al consumo critico e alla multiculturalità.
Articolo scritto da Camilla
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Candele profumate Heart&Home
Luce soffusa… un dolce profumo di cocco legato a lievi note di vaniglia si sprigiona in tutta la stanza. Ho posizionato una tea light all’interno del bruciatore, e sul piatto superiore la mia cialda in cera preferita.
Candele profumate
Quella per le candele profumate è una passione che coltivo da qualche anno e, oltre ad aver provato le candele più famose in commercio, dopo aver raccolto diverse informazioni mi sono avvicinata al marchio Heart&Home.
Cera di soia
Rinnovabile, ecosostenibile, atossica e biodegradabile.
Queste sono le particolarità che mi hanno fatto apprezzare ulteriormente le candele Heart&Home!
Realizzate con cera di soia di origine naturale, si differenziano da quelle prodotte con paraffina (derivato del petrolio) sia per l’assenza di fuliggine che per i tempi di bruciatura più lunghi e a una temperatura inferiore.
Questa particolare attenzione per i materiali utilizzati ha portato i produttori a creare una miscela formulata da 10 ingredienti naturali: oltre a 2 diverse cere di soia, ci sono le giuste quantità di cera di cocco, cera di palma, paraffina alimentare (usata anche per rivestire i formaggi) ed emulsionanti vegetali.
Tempi di bruciatura e formati
L’ampia varietà di fragranze fra cui scegliere è divisa in tre categorie:
- Cottage Garden,
- Country Kitchen
- Pure Bliss
Le profumazioni sono in continuo aggiornamento e variano anche in base alle stagioni.
E’ consigliabile scegliere il formato in base alla dimensione dell’ambiente da profumare, in modo da garantire un’equilibrata intensità della fragranza.
Ogni formato ha i seguenti tempi di bruciatura:
- Candela (52 g), fino a 15 ore
- Barattolo piccolo (115 g), fino a 30 ore
- Barattolo grande (340 g), fino a 70 ore
- Cialde (26 g), fino a 8 ore
Considerazioni finale
Dopo un periodo in cui ho utilizzato le famose Yankee Candle, casualmente in un negozio mi capitano sottomano le Heart&Home e ho iniziato a informarmi sulle differenze.
La scoperta sostanziale riguarda soprattutto il materiale: la cera di soia. Oltre ad essere completamente naturale, e quindi non emette sostanze tossiche, ha un punto di fusione più basso rispetto a quelle in paraffina e, bruciando lentamente, le candele durano più a lungo.
LE CIALDE IN CERA
Personalmente prediligo le cialde in cera, sia perché mi piace cambiare spesso profumazioni e sia perché, dovendo profumare una stanza piccola, sono quelle che si adattano meglio per dimensioni. Un altro vantaggio è che la fragranza si sprigiona più rapidamente rispetto a quelle in barattolo.
Per utilizzare le cialde è necessario un bruciatore su cui posizionarle, e al livello inferiore una tea light che, grazie al calore, scioglierà la cera da cui si sprigionerà la fragranza scelta. Io ho l’abitudine di dividere la cialda in 4 parti e utilizzarne una per volta: evito di sprecarla tutta se dovessi spegnerla prima del tempo totale di bruciatura, e così dura più a lungo.
L’intensità delle profumazioni mi piace perché non è esagerata e la fragranza si diffonde delicatamente nell’ambiente. Dopo averla spenta, continuo a sentire il profumo per qualche ora.
I BARATTOLI
Oltre a soddisfare tutti i nasi grazie alle numerose profumazioni fra cui scegliere, il formato in barattolo rappresenta anche un elemento decorativo con un design elegante e dalle linee essenziali che si adatta in qualsiasi ambiente.
Dopo aver terminato la candela, il barattolo può essere ripulito e riutilizzato per altri scopi. Io li uso come portagioie o li lascio semplicemente sulle mensole per decorare i vari spazi della casa.
I prezzi
In base al formato variano da un minimo di circa 2 € a un massimo di 20 €.
…intanto il profumo di cocco ha pervaso tutta la stanza e la cialda sta quasi per terminare.
Soffio sulla tea light e spengo il computer.
Alla prossima recensione!